1 - L’UNIONE SARDA di domenica 6 settembre 2020 / PRIMO PIANO
Università. Accesso ai corsi, istruzioni per i quiz da casa
TUTTE LE REGOLE PER I TEST ONLINE
Nelle facoltà dove gli esami non si svolgono in presenza bisogna seguire alcune regole per i quiz online da casa
I test d'ingresso a quasi tutti i corsi di laurea quest'anno, a Cagliari come in tutta Italia, si stanno svolgendo da casa, con l'ormai famosa modalità da remoto. Uniche escluse le facoltà di Medicina e chirurgia, Odontoiatria, Professioni sanitarie e Scienze dell'educazione primaria.
C'è chi si lamenta: perchè loro sì e noi no? Il Miur già da maggio aveva preso la sua decisione: causa pandemia, che rallenta ma non ferma, per i corsi di laurea ad accesso programmato e a livello nazionale il test selettivo sarà fatto in presenza, con tutte le necessarie regole di distanziamento che ne conseguono. Per le prove d'ingresso dei corsi di laurea ad accesso programmato a livello locale i quiz saranno, e anzi sono già online, lasciando ai vari atenei libera scelta sulla modalità da adottare. L'Università di Cagliari ha aderito al consorzio interuniversitario Cisia, di cui fanno parte cinquanta atenei e che ha sviluppato il tolc@casa.
Tale modalità permette ai potenziali studenti di sostenere il quiz a casa, in un'aula virtuale, nel rispetto del distanziamento sociale e quindi in totale sicurezza. Il procedimento è un po' macchinoso, a portata di mano bisogna tenere un pc, lo smartphone, carta, penna, una stanza della propria casa totalmente libera con un solo ingresso, trovare l'inquadratura giusta descritta da una serie di regole che riguardano distanza, angolazione e così via: tutto molto più facile a farsi che a dirsi.
In sintesi i ragazzi con il proprio pc svolgeranno il test, mentre la webcam dello smartphone filmerà l'esecuzione della prova. Dietro la telecamera infatti ci sarà una commissione che si assicurerà del regolare svolgimento del quiz, tanto che queste classi virtuali sono composte da circa 25 studenti proprio per facilitare la video sorveglianza.
Come si può leggere infatti sul sito web del Cisia, la modalità tolc@casa ha la stessa struttura e livello di difficoltà dei test tradizionali dell'era pre-Covid. Per quanto riguarda i test in presenza invece l'ateneo cagliaritano ha dovuto farsi carico di un importante sforzo organizzativo, impegnando più sedi per garantire il distanziamento sociale richiesto. Prima Medicina e martedì i test per Professioni sanitarie, occupano le sedi di Monserrato, viale fra Ignazio, via Is maglias e Sa duchessa.
Michela Marrocu
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 6 settembre 2020 / MONDO - Pagina 19
Washington. Jessica Krug ha ammesso di essere in realtà bianca di origini ebraiche
SI FINSE NERA PER LA CARRIERA UNIVERSITARIA: DOCENTE SOSPESA PER SEI MESI
WASHINGTON «Ho costruito la mia vita su una violenta menzogna». Alla George Washington University una star degli studi afro-americani ha finto per anni di appartenere alla minoranza di colore. Dopo aver confessato di essere in realtà una donna bianca nata e cresciuta a Kansas City, Jessica Krug è stata sospesa per sei mesi dall'insegnamento in attesa di altre decisioni.
Krug, di famiglia ebraica, insegna come associata di Storia dell'Africa e della Diaspora africana. Di recente ha pubblicato un saggio storico sulla schiavitù, intitolato "Fugitive Modernities", che nella prefazione dedica ai suoi "antenati sconosciuti" provenienti da Angola o Brasile. Nel suo outing, Krug ha chiesto scusa per aver assunto «false identità a cui non avevo diritto».
La George Washington University scrive in una nota che «la signorina Krug non terrà corsi per il dolore provocato in molti studenti, docenti, impiegati».
Conosciuta nei circoli della militanza di colore come Jessica La Bombalera, lo scorso giugno la Krug aveva parlato a East Harlem in una udienza pubblica sulla brutalità della polizia.
Per anni la professoressa, che all'ateneo insegna corsi su imperialismo e colonialismo, aveva ottenuto finanziamenti da istituzioni prestigiose come lo Schomburg Center for Research in Black Culture che aveva finanziato il suo ultimo libro sul commercio degli schiavi. Ora il mea culpa: «Ho basato la mia carriera su un tossico terreno di menzogne.
Ho nascosto la mia vera esperienza di ragazzina ebrea di Kansas City sotto finte identità a cui non avevo diritto: prima nera nord-africana, poi afro-americana, poi nera caribica del Bronx».
1 - L’UNIONE SARDA di sabato 5 settembre 2020 / CAGLIARI - Pagina 17
Università
Un progetto per aiutare gli anziani
Il progetto deve durare tre anni ma, dopo appena un anno, già arrivano risultati positivi. “Turntable”, finanziato dall'Unione europea attraverso il programma “Aal Active Assisted Living Programme”, è portato avanti dall'azienda sassarese Abinsula e dall'Università di Cagliari e si propone di promuovere tecnologie per il benessere e l'alimentazione per gli anziani. La doppia sfida da affrontare è legata ai temi della vitalità e dell'abilità degli anziani (65 anni e oltre) attraverso lo sviluppo di una piattaforma Ict estensibile.
Invecchiando, si tende ad essere più sedentari, meno attivi e in generale meno disposti a confrontarsi con le nuove tecnologie. Queste tendenze hanno un effetto deleterio, se sommato al normale declino correlato all'età, dal punto di vista fisico e cognitivo. Man mano che la massa muscolare, la forza di presa e la potenza diminuiscono, le cadute diventano più frequenti e pericolose e le attività quotidiane diventano più difficili da affrontare. Questi cambiamenti si riflettono poi sulla la dieta e lo stato nutrizionale degli anziani. Anche grazie al coinvolgimento dei diretti interessati, il progetto crese: attualmente, propone diverse attività, dalla cura di un proprio orto sino al compimento scelte alimentari sane e consapevoli.
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 5 settembre 2020 / AGENDA - Pagina 18
Conferenza. Un libro e un video
FONDAZIONE E ATENEO: UN PERCORSO COMUNE
Presentazione in diretta streaming, martedì ale 16, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta, 2, del volume “Università di Cagliari e Fondazione di Sardegna: un percorso comune nella ricerca”. Il libro è stato pubblicato in open access dalla casa editrice UnicaPress dell'Ateneo e sarà disponibile on line da lunedì. L'evento prevede anche la proiezione di un video tematico della durata di circa trenta minuti realizzato per l'occasione da CherchiDesign.
I partecipanti
Alla presentazione intervengono il presidente e il direttore generale della Fondazione, Antonello Cabras e Carlo Mannoni, il rettore e il prorettore per la Ricerca scientifica dell'ateneo del capoluogo, Maria Del Zompo e Micaela Morelli. «Il volume racconta gli studi condotti dai nostri ricercatori e finanziati dalla Fondazione su progetti di ricerca di base», spiega Del Zompo. «Sono trascorsi oltre vent'anni dal nostro primo impegno finanziario in direzione della ricerca scientifica in ambito universitario in Sardegna in un processo di continuo miglioramento delle modalità operative», aggiunge il presidente Cabras.
Gli accordi
La collaborazione tra Fondazione Sardegna e Università è da sempre attiva, soprattutto nel campo della ricerca scientifica, con la direzione di settore guidata da Gaetano Melis, e con il supporto a iniziative e manifestazioni dedicate alla popolazione studentesca. Come La Notte dei ricercatori, Reporters of the night e UniStem.
1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 4 settembre 2020 / PRIMA
Cronaca. Tra Cagliari e Sassari 412 posti disponibili
MEDICINA, DUEMILA CANDIDATI AI TEST
Gli studenti positivi: non escludeteci
Mascherine, cautela e tanta tensione. A Cagliari e Sassari i test per l'ammissione a Medicina e chirurgia e Odontoiatria. Quasi 2 mila i partecipanti (oltre il 90% degli iscritti), 412 i posti disponibili. Nelle due università una ventina, positivi al Covid, esclusi dalla prova. L'appello: «Fateci recuperare».
A. PIRAS A PAGINA 7
2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 4 settembre 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 7
Covid-19. Mascherine e distanziamento: l’Università di Cagliari riapre agli studenti
MEDICINA, PROVE DI SICUREZZA
Test d’ingresso: primo appuntamento “in presenza” dopo la chiusura
IN AULA: Il distanziamento tra i partecipanti ai test garantito con i posti a sedere alternati. Ore di tensione fuori dalle aule in attesa dell’inizio delle selezioni. CONTROLLI: col cellulare in aula, un candidato scoperto ed espulso dal concorso
Mascherine e cautela. Con qualche piccola parentesi di incoscienza e distrazione nel portarsi dietro i dispositivi anti Covid e indossarli. Ci hanno pensato gli addetti alla sicurezza, presenti e severi (ma anche discreti), a ricordare il rispetto delle disposizioni. Per il resto, il ritorno alla normalità, nel primo appuntamento universitario “di presenza”, è filato liscio. Grazie alla correttezza dei più.
Covid a parte, il tentativo di infrangere le regole si è presentato puntuale. Una parentesi. Compito annullato, uno studente “beccato“ con le mani nel sacco. Il cellulare non doveva averlo in aula. In quelle aule dove i posti a sedere sono alternati per assicurare le giuste distanze.
Partecipazione
In 1.335 (93 per cento dei candidati), si sono presentati ieri mattina tra la Cittadella universitaria di Cagliari-Monserrato, il polo di via Is Maglias di Ingegneria e il Polo economico-giuridico di viale Sant'Ignazio per la prova di ammissione ai corsi di laurea della facoltà di Medicina e chirurgia e contendersi i 243 posti in Medicina e i 27 di Odontoiatria. Erano lì di buon'ora, gli aspiranti dottori arrivati da diversi centri della città metropolitana e da altri paesi dell'Isola. Ben prima di mezzogiorno, orario previsto per i test. Sessanta domande da affrontare e cento minuti di tempo per assicurare le giuste risposte che consentiranno di uscire indenni (e vittoriosi) dalla difficile competizione e sperare di ottenere il via libera per diventare studenti università di Medicina.
I tentativi
Primo tentativo per molti, secondo per qualcuno che, già iscritto in altre facoltà, ha voluto ritentare dopo l'insuccesso dell'anno scorso o due anni fa. «Mi sono iscritta perché ho questo sogno sin da piccola. È la mia seconda volta, spero di passare. Ho provato in un'altra facoltà ma non nmi ha soddisfatto. Ritento». Sorride ed è un sorriso carico di tensione, quello di Carla Secchi, 21 anni di Nuoro. Come raccontano le espressioni di tanti altri studenti che in piccoli gruppi o rigorosamente da soli con la propria ansia aspettano di entrare nelle aule armati di penna e speranza. Trema la voce di Claudia Schirru, diploma scientifico e una voglia matta di riuscire a farla, la professione del medico. «Ansia da morire - ammette - il mio è un “vizio” di famiglia, ci sono molti medici tra i miei parenti». Arriva da Quartu, Michele Piras. Anche per lui è il secondo tentativo. «È un test difficile, ieri c'è stata la prova di Veterinaria e abbiamo visto quant'erano le difficoltà. Ma voglio riuscirci. Mio nonno è medico, seguirò le sue orme».
La paura diffusa
La tensione è la stessa. Qualche ragazzo sceglie la solitudine, assorto sulla prova che dovrà sostenere. Nulla, intorno, riesce a disturbare la concentrazione, il pensiero fisso su quali potrebbero essere le domande. Altri preferiscono chiacchierare, rompere la tensione con un sorriso, una battuta. O magari parlarne, di quelle domande ancora misteriose a cui dovranno dar risposta. Il primo test dell'era Covid scorre lento dietro le mascherine. Parlano gli occhi, più delle parole. La paura di non farcela, quegli attimi di autocoscienza che fanno crescere i dubbi, le incertezze sulla preparazione conquistata con ore e ore di studio. Non sono pochi i ragazzi che hanno raggiunto la Cittadella universitaria con i genitori. Papà e mamme iperprotettivi, giovani apprensivi? Non è solo questo. Molti arrivano da lontano, viaggiare con l'auto di famiglia era la soluzione migliore. Sarà ora il Cineca di Bologna, a verificare gli elaborati e stilare le graduatorie. Già oggi i documenti “voleranno” verso l'Emilia per essere esaminati nei pc del Consorzio interuniversitario.
Professioni sanitarie
Prossima prova martedì. In 1.648 concorreranno per i corsi di Infermieristica, Ostetricia, Fisioterapia, Educazione professionale, tecniche di Neurofisiopatologia, Assistenza sanitaria, tecniche della Prevenzione e tecniche di Radiologia medica.
Andrea Piras
3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 4 settembre 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 7
Gli esclusi. Le richieste
QUINDICI STUDENTI POSITIVI AL TAMPONE COSTRETTI A CASA
In quindici sono rimasti fuori. Positivi al virus, l'hanno comunicato con l'autocertificazione e non hanno potuto concorrere. Chiedono però di poter svolgere i test in un secondo momento, a fine quarantena. «Dovrà pronunciarsi il ministero, non può essere l'Università a decidere», spiega il presidente di Medicina e chirurgia, Gabriele Finco. «Ci siamo organizzati per garantire agli studenti e ai commissari la giusta protezione. Abbiamo raddoppiato le aule d'accesso per garantire il distanziamento. Ora attendiamo di sapere come muoverci per i ragazzi esclusi». Andrea Figus, coordinatore dei corsi: «Il caso degli studenti esclusi può affrontarlo solo il ministero, non è solo un caso cagliaritano ma ce ne sono stati altri nel resto d'Italia». Se per Medicina e chirurgia il modulo per l'autocertificazione era obbligatorio, non lo è altrettanto (e stranamente) per i prossimi test riservati alle professioni sanitarie. Una dimenticanza ministeriale? La domanda non ha risposta.
Resta l'alto afflusso ai test. Quel 93 per cento racconta di una voglia matta di cimentarsi con un corso di laurea impegnativo ma affascinante. «Garantiamo - spiega Finco - una formazione quasi personale, è il vantaggio di facoltà non grandissima. Disponiamo anche di un centro di simulazione che consente di cimentarsi con la diagnostica prima di andare sul paziente». (a.pi.)
4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 4 settembre 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 7
La storia. Giovane di Benetutti escluso perché contagiato
«UNA SERATA CHE ORA PAGO CARA»
Avere una seconda possibilità per non compromettere quello che considera il sogno di una vita è la richiesta di uno studente di Benetutti che non ha potuto svolgere il test di ammissione alla facoltà di Medicina, ieri a Sassari, perché si trova in isolamento per via della positività al Coronavirus.
Mesi passati in casa, a studiare, per arrivare nel migliore dei modi a questo appuntamento. «Ho iniziato a prepararmi già da marzo, durante il periodo della quarantena, c'era più tempo per studiare. Ovviamente mi sono concentrato anche sull'esame di maturità. Sono stato costretto a fare il test a Sassari perché, quest'anno, le prove si devono svolgere nella propria provincia, ma io vorrei studiare a Bologna». Dopo Ferragosto, però, ha iniziato ad avere in primi sintomi: «Un giorno sono andato in discoteca. Una sera ho avuto la febbre, che è durata fino all'indomani mattina. Ho avvisato il medico e Ats e, solo dopo una settimana, mi hanno fatto il tampone che è risultato positivo. Ora sono in attesa degli altri due». «Non sono sicuro di passare il test - queste le sue parole - , ma perdere un anno di studi perché non lo hai potuto fare perché eri malato...». Da qui la richiesta al ministero della Pubblica istruzione: «Ci deve essere un'altra opportunità». Sono stati 691 i candidati che ieri hanno partecipato al test dell'Università di Sassari nella sede di Promocamera a Predda Niedda. I posti disponibili nell'ateneo turritano sono 142 in Medicina e 30 in Odontoiatria. Antonio Caria
5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 4 settembre 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 7
In Italia. Il ministro Speranza: “Siete il nostro futuro”
OLTRE 66MILA ASPIRANTI MATRICOLE
Per i 66.638 studenti aspiranti matricole di Medicina e Odontoiatria, 2.000 in meno dello scorso anno, i test d'ingresso - i primi dell'era Covid - sono iniziati in tutta Italia: cento minuti di tempo per rispondere a 60 quesiti a risposta multipla - tra i quali non è mancata una domanda sul Coronavirus - e conquistare uno dei 13.072 posti disponibili.
Lunghe file per consegnare l'autocertificazione e farsi misurare la febbre, banchi distanziati, mascherine indossate per l'intera durata della prova e le immancabili proteste - da Palermo a Roma, da Bari a Torino - contro il numero chiuso, ma questa volta anche contro la quarantena che ha escluso tanti dal test (dovrebbe essere assicurata una sessione suppletiva per chi non ha potuto partecipare) e ha impedito gli spostamenti all'interno della regione o in una regione vicina.
Agli aspiranti medici è arrivato su Facebook il saluto del ministro della Salute, Roberto Speranza che ha rivolto «un grande in bocca al lupo a tutte le ragazze e i ragazzi che questa mattina compiono il primo passo verso la facoltà di Medicina, siete il futuro».
Per il mondo della scuola, stravolto dall'emergenza sanitaria, il test di Medicina è il primo banco di prova sulle misure di sicurezza. Per i test sono stati scelti spazi grandi. Molte città hanno fatto ricorso a padiglioni di fiere, come Torino, Padova e Pordenone. A Torino, dove 2.600 ragazzi si contendono 490 posti di Medicina e 44 di Odontoiatria, le prove si sono svolte al Lingotto Fiere, negli spazi che ospitano manifestazioni come il Salone del Libro.
6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 4 settembre 2020 / SASSARI E ALGHERO - Pagina 32
Università. Presentato il programma del direttore del Dipartimento di Giurisprudenza
GIAN PAOLO DEMURO UFFICIALIZZA PER PRIMO LA CANDIDATURA A RETTORE
Il primo a rendere nota la candidatura, il primo a ufficializzarla. Ieri Gian Paolo Demuro ha presentato e firmato la candidatura a rettore dell'Università di Sassari, con allegato il programma. Sassarese, classe 1961, ordinario di Diritto Penale e direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dal 2014, Demuro mette al primo posto gli studenti (sono 13.700, un decimo della popolazione) e l'idea di Sassari come città universitaria. «I nostri studenti sono una ricchezza economica, culturale e demografica, per la città e la provincia. L'Università c'è da 500 anni è una risorsa straordinaria da sfruttare ancora meglio. Sull'esempio di Pavia e Parma vorrei stipulare una convenzione col Comune e altre istituzioni e soggetti privati per una collaborazione ancora più stretta e non episodica».
Il benessere degli studenti si muove su direttrici chiare: didattica, posti letto («collaborare maggiormente con l'Ersu») e futuro. «Dobbiamo pensare agli studenti anche per il dopo laurea, accompagnarli sino al lavoro, questo è un compito etico». Gian Paolo Demuro prosegue: «Il pregio di questo ateneo è l'internazionalizzazione, siamo un'eccellenza a livello europeo, dobbiamo continuare così. Così come preservare un bilancio sano. Ci vuole invece maggiore partecipazione al progresso dell'ateneo, voglio coinvolgere tutti, docenti, personale e studenti. E poi fine del precariato e ricambio generazionale di personale e docenti». Altri punti del programma che rimarca: «Nessuna rivalità con l'Università di Cagliari ed esaltazione del ruolo fondamentale della nostra medicina universitaria».
Giampiero Marras
7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 4 settembre 2020 / SASSARI - Pagina 14
UNIVERSITÀ >> IL NUOVO ANNO
Il rettore Massimo Carpinelli: i singoli dipartimenti decidono in piena autonomia
«RIENTRO A PICCOLI PASSI CON UNA DIDATTICA MISTA»
Elezioni: Gian Paolo Demuro ieri ha protocollato la propria candidatura
di Roberto Sanna
SASSARI L'Università si rimette in moto dopo la pausa estiva e lo fa adeguandosi al momento, tra le linee guida ministeriali e i dati sui contagi da covid in risalita. Così, se lo scorso mese di luglio una seduta del Senato accademico aveva ribadito la volontà di riaprire le porte e dare agli studenti la possibilità di vivere a tutto tondo la loro esperienza nell'Ateneo sassarese, dall'altra il mese di settembre sta consigliando tutti alla prudenza. E infatti il dipartimento di Giurisprudenza ha deciso che lezioni ed esami del mese di settembre saranno svolte secondo il metodo della didattica a distanza, decisione che verrà riesaminata tra quindici giorni.
Piena autonomia. Gli altri dipartimenti egualmente decideranno in piena autonomia, a seconda delle esigenze e delle situazioni contingenti: «Non stiamo facendo altro che adeguarci alle linee ministeriali - dice il rettore Massimo Carpinelli - che sono quelle di una didattica mista a seconda delle diverse esigenze degli studenti e delle diverse discipline. Il Senato accademico, come sapete, ha ribadito la volontà di privilegiare la didattica in presenza, la nostra non è un'università telematica e quindi la presenza degli studenti è fondamentale per tutta una serie di motivi, non solo didattici, ma certamente non dobbiamo trascurare il versante della sicurezza. Su questo punto non sta a noi decidere, dobbiamo adeguarci a quello che succede e la situazione, ancora, resta in continua evoluzione su diversi fronti».
Dipartimenti e studenti. Ogni dipartimento potrà fare le proprie scelte, quindi, in base alle attività e alle esigenze degli studenti. E questo vale anche per l'inizio delle lezioni. A Olbia, per esempio, c'è da considerare il fatto che bisogna aspettare il rientro in sede degli studenti che d'estate lavorano come stagionali. E a proposito di studenti, i loro rappresentanti incontreranno i vertici dell'Ateneo in questi giorni per fare il punto della situazione. Possibile anche che tra un po' ci possa essere un'altra riunione del Senato accademico nella quale questi argomenti verranno esaminati.
Le elezioni. L'Università è in fermento perché si prepara anche al rinnovo dei vertici e la campagna elettorale sta cominciando a entrare nel vivo. A fine novembre verrà eletto il successore di Massimo Carpinelli e anche i dipartimenti, anche questo caso in piena autonomia (e probabilmente prima dell'elezione del nuovo rettore), dovranno rinnovare i direttori. Ieri Gian Paolo Demuro, direttore di Giurisprudenza, uno dei cinque che in estate aveva annunciato la partecipazione alla competizione elettorale, ha protocollato ufficialmente la propria candidatura a rettore. Gli altri ad annunciarlo erano stati Gavino Mariotti, Luca Deidda, Roberto Furesi e Plinio Innocenzi Nei dipartimenti, è previsto un rinnovo piuttosto ampio perché cinque degli attuali direttori non potranno essere rieletti per aver raggiunto il massimo numero di mandati o limite di età: si tratta di Aldo Morace (Scienze umanistiche e sociali), Antonio Pazzona (Agraria), Gian Paolo Demuro (Giurisprudenza), Marco Milanese (Storia, scienze dell'uomo e della formazione), Eraldo Sanna Passino (Veterinaria) e Ludovico Marinò (Scienze economiche e aziendali).
8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 4 settembre 2020 / SASSARI - Pagina 14
Ieri a Promocamera si sono presentati in 691 per 172 posti
MEDICINA, QUASI 700 CANDIDATI
SASSARI Si sono presentati 691 candidati, su 735 domande presentate alla scadenza dei termini, ieri mattina a Promocamera dove erano in programma test di ammissione a numero programmato nazionale ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria dell'Università. I posti disponibili quest'anno sono 142 in Medicina e 30 in Odontoiatri.
Le prove si sono svolte secondo il protocollo di sicurezza: candidate e candidati indossavano obbligatoriamente in mascherina ed è stata misurata la temperatura in ingresso. Inoltre, sono stati convocati a intervalli regolari al fine di evitare assembramenti in prossimità della zona di svolgimento del test. Il test era costituito da 60 quesiti di cultura generale e logica, biologia, chimica, fisica e matematica, con 5 opzioni di risposta. La prova è durata 100 minuti. I punteggi ottenuti dai singoli candidati verranno pubblicati nell'area riservata del sito www.universitaly.it. Il 29 settembre sarà pubblicata la graduatoria nazionale di merito, sempre nell'area riservata di Universitaly. Il prossimo test si svolgerà l'8 settembre, sempre a Promocamera ed è quello per le Professione sanitarie dove i posti disponibili sono Infermieristica 200, Ostetricia 18, Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia 33, Tecniche di laboratorio biomedico 35. Lo stesso giorno si svolgerà in modalità telematica il test d'ingresso per Scienze dell'Architettura e del progetto. I posti disponibili per i due curricula "Architettura" e "Design" sono 70.
1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 settembre 2020 / PRIMA
L’intervento
SCELTE CRUCIALI
di Beniamino Moro
Il Comitato interministeriale per gli affari europei, costituito ad hoc dal Governo per la stesura del Recovery Fund da presentare alla Commissione Ue e che si riunisce in questa prima fase con la regia del ministro agli Affari europei Enzo Amendola, sta lavorando sodo. Deve elaborare il quadro complessivo dei provvedimenti che s'intendono adottare per la spesa dei 209 miliardi di euro riservati all'Italia dalla decisione del Consiglio europeo del 21 luglio. Entro metà ottobre dovrà essere elaborato un quadro complessivo dei provvedimenti, con l'indicazione delle priorità. (...) segue a pagina 9
PRIMO PIANO - Pagina 9 segue dalla prima
RECOVERY FUND,
SCELTE CRUCIALI
(...) Per la stesura del piano definitivo, più dettagliato nell'indicazione dei progetti specifici, il governo avrà invece tempo sino ad aprile 2021.
Per come è strutturato il Recovery Fund, non è la Commissione Ue che suggerisce le priorità, ma è l'Italia che deve indicarle, e dovranno avere una coerenza con gli obiettivi generali indicati dall'Ue. Tra questi occorre tenere conto di quelli che rafforzano il potenziale di crescita del Paese e che sostengono la resilienza sociale ed economica: in particolare, la precedenza dovrà essere accordata alle iniziative che diano un contributo significativo alla transizione verde e all'economia digitale, e che siano coerenti con le ripetute raccomandazioni della Commissione già fatte in passato all'Italia.
Al riguardo, occorrerà fare i conti con le debolezze storiche del nostro Paese, che sono state ampiamente discusse in numerose riunioni e convegni. In Europa si aspettano quindi progetti concentrati in pochi grandi filoni e non l'elenco di tante piccole opere in lista d'attesa da tempo. Per grandi linee, i temi generali di cui si discute riguardano come rendere più rapida ed efficiente la pubblica amministrazione attraverso la sburocratizzazione e la digitalizzazione, come far funzionare meglio la giustizia, non solo penale ma anche civile e amministrativa, che spesso costituiscono un freno per gli investimenti e la crescita della produttività del lavoro, nonché come rendere il fisco più efficiente ed equo, anche nella lotta all'evasione e nell'incentivazione dell'uso della moneta elettronica.
Nel quadro generale di cui tenere conto, rientrano anche tutte quelle misure che aiutano il Paese a crescere, compresa l'istruzione e il capitale umano, che sono considerati dalla maggior parte degli economisti gli elementi fondamentali per la ripresa economica.
Il punto di partenza del Ciae è costituito da circa 600 progetti che da tempo giacciono nei ministeri e che il gruppo di lavoro ora sta vagliando singolarmente. Come hanno scritto Francesco Giavazzi e Federico Fubini sul Corriere della Sera, è difficile che il Comitato interministeriale riesca ad individuare, come richiede l'Europa, priorità che «rafforzino il potenziale di crescita« e, inoltre, che sostengano la «resilienza sociale ed economica e il contributo alla transizione verde e digitale» e che nel contempo siano coerenti con le raccomandazioni della Commissione all'Italia. Prima di loro, anche Marco Buti, già direttore generale per gli Affari economici della Commissione Ue, e Marcello Messori, docente alla Luiss, avevano scritto che «individuare i colli di bottiglia che dalla metà degli anni Novanta fino a oggi hanno condannato l'economia italiana a una successione di fasi di stagnazione e di recessione, interrotte solo da sporadici periodi di crescita», non sarà certo un compito facile.
Tuttavia questa è la sfida, che il governo non può permettersi il lusso di perdere, non solo perché ne verrebbe travolto politicamente, ma anche e soprattutto perché sarebbe una sconfitta per l'intero Paese. Inoltre, si può aggiungere in conclusione che questa è un'occasione buona anche per l'opposizione di dimostrare che nel momento del bisogno antepone gli interessi del Paese a quelli di parte. Mai come in questo momento, infatti, il successo dell'Italia in Europa è più importante della polemica spicciola giornaliera, di cui gli italiani ragionevoli, di destra e di sinistra, sinceramente hanno piene le tasche.
BENIAMINO MORO
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI
2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 settembre 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 5
Università. A Cagliari
MEDICINA, OGGI I TEST A PROVA DI VIRUS
Oggi a mezzogiorno prenderanno il via i concorsi per le ammissioni ai corsi di laurea della facoltà di Medicina dell'università di Cagliari. I test proseguiranno martedì prossimo, 8 settembre, con le prove d'accesso ai corsi di laurea delle Professioni sanitarie. Oggi saranno 1435 i candidati in corsa per i 243 posti a disposizione nel corso di laurea in Medicina e chirurgia (più 5 riservati a studenti extracomunitari) e per i 27 posti del corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria.
Martedì prossimo saranno invece in 1648 a concorrere per i corsi delle Professioni sanitarie: Infermieristica (520 candidati per 104 posti a Cagliari e 157 candidati per 40 posti nella sede di Nuoro), Ostetricia (saranno in 132 a concorrere per 22 posti), Fisioterapia (475 candidati per 37 posti), Educazione professionale (34 candidati per 27 posti), Tecniche di Neurofisiopatologia (92 i candidati per 27 posti), Assistenza sanitaria (39 candidati per 32 posti), Tecniche della Prevenzione (49 candidati per 32 posti) e Tecniche di radiologia medica (150 candidati per 27 posti). I test, per rispettare le norme sul distanziamento, si terranno in varie sedi: non più soltanto alla Cittadella universitaria di Monserrato, ma anche a Cagliari polo di via Is Maglias e nel Polo economico-giuridico. Nella prova dell'8 sarà coinvolto anche il Polo Umanistico.
3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 settembre 2020 / ECONOMIA - Pagina 14
Il bando. Fino a 35 anni
SARDEGNA RICERCHE: BORSE PER I GIOVANI
I campi. Sono previste 4 borse in energie rinnovabili, modellazione 3D, smart city, informatica sanitaria e biotecnologie, a Pula. Altre quattro, a cura di Porto Conte Ricerche (Alghero) riguarderanno tecnologie alimentari, chimica analitica, cybersicurezza e protezione dei dati personali. Una borsa, in ostricoltura, sarà affidata alla Fondazione Imc (Oristano).
Scadono il prossimo 15 settembre i termini per candidarsi all'assegnazione delle nove borse di formazione istituite da Sardegna Ricerche nell'ambito delle sue attività a favore del sistema della ricerca regionale e in particolare del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna.
Le borse, di 15.000 euro ciascuna e di durata annuale, sono destinate a giovani laureati - l'età limite è 35 anni - che intendano perfezionare le loro conoscenze specialistiche nell'ambito delle attività di ricerca svolte dalle società partecipate di Sardegna Ricerche nelle sedi del Parco tecnologico di Pula, Alghero e Oristano.
Gli obiettivi dell'iniziativa sono così riassunti dalla Commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra: «L'intento è rafforzare le competenze dei partner del Parco tecnologico inserendo nei gruppi di lavoro giovani ricercatori qualificati, ai quali offriamo opportunità di crescita professionale in un ambiente stimolante e innovativo»
4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 settembre 2020 / AGENDA - Pagina 18
Università. Via ai concorsi
OGGI TEST DI MEDICINA: 243 I POSTI IN PALIO
Al via oggi, alle 12, i concorsi per le ammissioni ai corsi di laurea della facoltà di Medicina e Chirurgia. Seguiranno martedì prossimo, 8 settembre, i test per l'accesso alle professioni sanitarie. Nel primo caso saranno 1435 i candidati in corsa per i 243 posti a disposizione (più 5 riservati a studenti extracomunitari) e per i 27 posti del corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria. Si contano invece 1648 concorrenti per Infermieristica (520 candidati per 104 posti a Cagliari e 157 candidati per 40 posti nella sede di Nuoro), Ostetricia (saranno in 132 a concorrere per 22 posti), Fisioterapia (475 candidati per 37 posti), Educazione professionale (34 candidati per 27 posti), Tecniche di Neurofisiopatologia (92 i candidati per 27 posti), Assistenza sanitaria (39 candidati per 32 posti), Tecniche della Prevenzione (49 candidati per 32 posti) e Tecniche di Radiologia Medica (150 candidati per 27 posti). Per tutti la prova inizierà a mezzogiorno e durerà 100 minuti, il tempo previsto per fornire la risposta a 60 domande.
Varie sedi
Per effetto delle norme anti-Covid, per la prima volta il test si terrà in varie sedi dell'Ateneo: non più soltanto alla Cittadella di Monserrato, ma anche nel polo di Ingegneria in via Is Maglias e in quello economico-giuridico di viale Sant'Ignazio (per l'8 settembre sarà coinvolto anche il polo di Sa Duchessa). Nella pagina personale dell'Università ciascuno studente può visualizzare l'aula in cui deve presentarsi per la prova, munito di mascherina e autocertificazione anti-Covid (scaricabile sul sito della segreteria studenti). Gli ingressi sono divisi per gruppi in base all'iniziale del cognome dei candidati.
5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 settembre 2020 / CULTURA Sardegna Estate - Pagina IV
Il sogno del falco
“Il sogno del falco. Il Codice nascosto nell'opera di Sergio Atzeni”, il nuovo saggio del semiologo e scrittore Franciscu Sedda in libreria per Arkadia Editore, sarà presentato ai lettori questa sera alle 20.30 a Carbonia, al Parco Villa Sulcis per Biblionotte. Dialogherà con l'autore lo scrittore e fumettista Bepi Vigna.
6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 3 settembre 2020 / PRIMA
Università, maxi cantieri per 70 milioni tra sede e “poli” BUA A PAGINA 14
SASSARI - Pagina 14
Sette i maxi interventi in corso presentati dal rettore Massimo Carpinelli
L'UNIVERSITÀ APRE I CANTIERI
VIA A LAVORI PER 70 MILIONI
Tra i più importanti la ristrutturazione della centrale e il Polo di Piandanna
di Giovanni Bua
SASSARI Sette grandi cantieri, con appalti per 37 milioni e un investimento complessivo di 70. Che ridisegnano profondamente lo "skyline" dell'università. A iniziare dalla sede centrale, dove si restituirà ai sassaresi l'accesso alla "Turondola", la torre tonda ai cui piedi sorgeranno luoghi di ristoro e aggregazione, aule di orientamento e segreterie. Proseguendo con l'eterna incompiuta del polo Bionaturalistico di Piandanna, e poi il polo Umanistico di via Roma, e la costruzione della nuova sede del dipartimento di Chimica e farmacia a Monserrato. Cala la sua ultima mano di carte il rettore Massimo Carpinelli, a meno di due mesi dalla fine del suo mandato. E lo fa presentando con il direttore generale Cristiano Nicoletti e il dirigente dell'Area edilizia Simone Loddo, il maxi programma di interventi partiti, o sulla via di partire, nel 2020. «Portiamo a compimento progetti importanti, su cui hanno lavorato anche i miei predecessori. Lo facciamo in un momento fondamentale, per certi versi drammatico. Per dare un contributo concreto al riavvio del territorio Sassarese in attuazione del suo obiettivo strategico di terza missione, con ricadute economiche importanti utili per ripartire dopo la fine della fase acuta dell'emergenza sanitaria Covid».
Piazza Università e Veterinaria. Tra giugno e luglio sono stati avviati i lavori della ristrutturazione dello storico complesso di piazza Università, per un importo di 8,9 milioni, e i lavori di ristrutturazione della sede del Dipartimento di Veterinaria, per 2,3 milioni. La ristrutturazione del complesso di piazza Università prevede la riqualificazione impiantistica del palazzo seicentesco sede dell'amministrazione centrale e la ristrutturazione degli spazi dell'ex Estanco, compreso il restauro della Torre Tonda che sarà valorizzata nell'intervento di riqualificazione generale, la cui direzione lavori è seguita direttamente dalla Soprintendenza di Sassari.
Polo Umanistico ed Economia. Sono in corso di realizzazione da inizio anno, con limitate soste per l'emergenza Covid, i lavori di realizzazione del Polo Umanistico di via Roma - via Diaz per 10,8 milioni, la ristrutturazione della sede del dipartimento Economia e riqualificazione dell'area dell'ex Orto Botanico in via Muroni, per 2,3 milioni.
La Crucca, Chimica e Farmacia. Sono in fase di consegna i lavori di realizzazione dell'azienda Veterinaria a La Crucca, per 1,3 milioni, e la costruzione della nuova sede del dipartimento di Chimica e Farmacia nel complesso di Monserrato, con importo dei lavori di 4,9 milioni.
Polo bionaturalistico. Risultano riavviati a metà luglio i lavori del cantiere del Polo Bionaturalistico di Piandanna e di realizzazione dell'Orto Botanico, con l'assegnazione alla ditta seconda classificata dell'originaria gara di appalto di un affidamento di 6,8 milioni di euro, dopo la rescissione con la precedente assegnataria. Verrà così realizzato il completamento del 30% dei lavori rimanenti, con programmazione del termine dell'opera per giugno 2021.«Uniss continua a confermarsi ai vertici delle graduatorie nazionali, seconda tra i medi Atenei italiani e stabilmente prima da diversi anni nel parametro di confronto relativo alla qualità delle strutture - chiude Carpinelli -. Non abbiamo però intenzione di accontentarci. E anzi vogliamo sempre di più essere centrali nella città e nel territorio, donando spazi, bellezza, possibilità di aggregazione. E creando un volano che aiuti Sassari a crescere insieme a noi».
7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 3 settembre 2020 / SASSARI - Pagina 14
Un "bonus" da 500 euro
per tutti gli studenti
SASSARI «Cinquecento euro per ogni studente dell'università di Sassari, senza limiti di reddito. Da destinare all'acquisto di quello che gli serve per mandare avanti al meglio il loro "lavoro", studiare. Che sia un tablet, o la "banda" necessaria a navigare. O anche l'acquisto di libri». Mette il "carico da novanta" il rettore Carpinelli, che a margine della presentazione dei nuovi cantieri Uniss annuncia una manovra che costerà alle casse dell'Ateneo oltre 7 milioni, e sarà «unica in Italia - sottolinea - altri infatti hanno deciso di aiutare le matricole. Molti richiedono l'Isee, che fotografando la situazione economica pre-Covid rischiava di essere poco preciso e dunque inevitabilmente ingiusto. Noi invece abbiamo deciso di dare un segnale per tutti. Un aiuto concreto. Usando i soldi risparmiati in anni di gestione oculata dei conti. Per "alimentare" il nostro bene più prezioso: gli studenti».I beni acquistati saranno ufficialmente dell'università «perché - sottolinea Massimo Carpinelli - questo è l'unico modo per realizzare un intervento di questo genere, ma saranno concessi agli studenti in comodato d'uso gratuito».
1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 2 settembre 2020 / PRIMO PIANO
Sanità. L’azienda unica sarà sostituita dall’Ares che si occuperà di acquisti e personale
ATS ADDIO, RITORNANO LE OTTO ASL
La riforma è legge. Solinas: “Rapidi ed efficienti”. Minoranza all’attacco
Otto Asl con personalità giuridica per avvicinare le prestazioni sanitarie ai cittadini: ora il ritorno al passato è legge. Ieri l'Aula ha dato il via libera alla prima riforma importante del centrodestra in questa legislatura con 36 voti favorevoli, 18 contrari e uno di astensione. «Una riforma complessa, un testo unico, approvato con grande rapidità nonostante i mesi di emergenza legati al Covid», ha ricordato il presidente Christian Solinas.
Addio Asl Unica
Il testo supera la Asl unica «la madre di tutti i problemi», secondo l'assessore alla Sanità Mario Nieddu, «il mostro incapace di dare risposte tempestive». Un modello, ha detto in Aula Solinas, «che ha paralizzato il sistema sanitario regionale». E che la legge oltrepassa ricostituendo le otto aziende: Sassari 1, Gallura 2, Nuoro 3, Ogliastra 4, Oristano 5, Medio Campidano 6, Sulcis 7, Cagliari 8. «Questa sulla governance», ha aggiunto il governatore, «è la prima di tre riforme che modificheranno la sanità, le altre due riguarderanno la medicina del territorio e la rete ospedaliera». La Asl Unica viene sostituita dall'Ares (Azienda regionale della salute). Con la sua istituzione, ha spiegato Nieddu, «manterremo centralizzati gli acquisti e la gestione del personale, aspetti che consentiranno di realizzare una spesa efficiente attraverso le economie di scala, a vantaggio di tutto il sistema regionale». Inoltre, ha dichiarato ancora Solinas, «torneremo a investire per riqualificare i presidi e realizzare nuove strutture, puntando a cure moderne e di qualità». Il governatore fa riferimento, in particolare, alla cifra di 1,6 miliardi di euro per due nuovi ospedali, «il più grande investimento mai sostenuto dalla Regione in edilizia sanitaria».
Nuovi accorpamenti
A proposito di presidi, ieri la maggioranza ha sciolto il nodo che ha impedito il via libera del testo prima di Ferragosto, la questione dello scorporo del Microcitemico e dell'Oncologico dal Brotzu di Cagliari e il relativo accorpamento alla Asl 8. Alla fine l'Aula ha approvato un emendamento di sintesi studiato da Solinas e sottoscritto dai capigruppo di maggioranza. A uscire dall'orbita del Brotzu per confluire nella Asl cagliaritana sarà di sicuro l'ospedale intitolato ad Antonio Cao. Per il Businco l'emendamento parla al futuro: «Potrà essere separato dal Brotzu e trasferito presso l'Aou di Cagliari per garantire i requisiti essenziali per il mantenimento della facoltà di medicina presso l'Università e delle relative scuole di specializzazione. Quindi, di fatto, al momento l'Oncologico resta legato al Brotzu. Il Marino di Alghero sarà invece annesso all'Aou di Sassari.
«Legge-poltronificio»
Per il presidente della commissione Sanità Domenico Gallus «sarà il futuro a dirci se stiamo facendo bene ma certo la commissione ha lavorato tutta per il bene comune». «Abbiamo portato a casa l'ok a una riforma tanto attesa e sempre in cima alle priorità della coalizione», ha dichiarato il capogruppo della Lega Dario Giagoni. Franco Mula (Psd'Az) ha parlato di una «legge ambiziosa che punta al cuore dei problemi con impostazioni diverse dal passato».
Opposizione critica
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau l'ha definita «una pessima legge che ripristina le Asl senza risolvere criticità evidenti e limitandosi a moltiplicare le poltrone». Secondo Massimo Zedda (Progressisti) «alla fine di questa riforma resterà l'idea che, al di là delle dichiarazioni di principio, la sanità sia slegata dalla vita quotidiana. Resterà una moltiplicazione di poltrone e una fibrillazione del sistema sanitario che in questa fase ci potevamo risparmiare». Desirè Manca (M5s), è rimasta sulle sue posizioni: «Queste otto Asl non servono a ridare dignità ai territori perché sarà l'Ares a decidere davvero tutto». Daniele Cocco (LeU) ha chiarito che «i giudizi si daranno quando il provvedimento produrrà risultati, ma nel testo ci sono discrasie importanti».
Roberto Murgia
2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 2 settembre 2020 / CAGLIARI - Pagina 17
IED. Fine corso
Le designer discutono la tesi di laurea on line
Capi fluidi, beachwear in denim che si ispirano all'acqua e all'insularità, lavorazioni a maglia con plastica riciclata che attingono al movimento hip-hop, minimalismo in total white che trae spunto dalla figura femminile rappresentata nell'iconografia dei testi sacri, tessuti ed elaborazioni che attingono alla tradizione sarda e alle tecniche di lavorazione antiche per la creazione di capi femminili. Moda anche come studio, ricerca, sperimentazione, mezzo di comunicazione, terapia e riflessione sull'attualità e sull'utilizzo sostenibile delle risorse del nostro territorio e del nostro pianeta.
Sono solo alcuni dei temi di tesi delle diplomande Ied Cagliari del corso di Fashion design coordinato da Massimo Noli e Nicola Frau che domani discuteranno online a partire dalle 9.30. È la seconda delle sessioni di diploma dei corsi triennali del 2019-20, nel segno di “Respect! Persone. Futuri. Luoghi”, contenuto centrale condiviso da tutte le sedi Ied e declinato liberamente dai futuri designer attraverso i nodi problematici della contemporaneità e della sostenibilità, con un'attenzione particolare al proprio territorio.
«In questa seconda tornata di tesi, in generale di altissima qualità», dice la direttrice Monica Scanu, «voglio segnalare in particolare i lavori sviluppati con una azienda del territorio, Sartapp di Samugheo, e Isko Denim, che lavora sul connubio fra denim di qualità e sostenibilità, con cui il gruppo Ied collabora da anni. Le collezioni sono ispirate a temi generali raccontati in prima persona: l'acqua e l'insularità, la musica e la sostenibilità; la figura femminile e la religione; la tradizione e il contemporaneo, fra gli altri. Sono questi i nuovi lavori preziosi nella moda degli studenti dello Ied della nostra Isola».
3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 2 settembre 2020 / AGENDA - Pagina 18
Parchi. Dopo la chiusura per il vento
APERTI MONTE URPINU E ORTO DEI CAPPUCCINI
Dopo la violentissima tromba d'aria che si è abbattuta sulla città e i forti venti che hanno costretto l'amministrazione comunale a chiudere temporaneamente i parchi e i giardini pubblici, sono ora ripristinate le condizioni di sicurezza. Le oasi verdi possono essere visitate secondo i consueti orari. Riaprono oggi i parchi di Monte Urpinu e l'Orto dei Cappuccini. Entrambi possono accogliere i visitatori dalle sette del mattino alle 20.
Le opportunità
I cagliaritani e i turisti presenti in città possono visitare anche il parco della musica, il parco di Monte Claro della Città metropolitana, il parco Lions di via Donoratico, il parco di Terramaini dove recentemente sono stati rimessi a nuovo i giochi per i più piccoli. Stesse possibilità per il grande parco di San Michele. Sempre dalle 7 alle 20 è possibile passeggiare ai Giardini pubblici, molto amato dai cagliaritani e vissuto da tante generazioni di cittadini. I giardini pubblici si trovano al confine tra il quartiere La Vega ed il quartiere Castello. Sorgono su un'area che il Comune acquistò nel 1840.
Le specie arboree
Di grande bellezza anche l'Orto botanico di viale Sant'Ignazio da Laconi, che apre però alle 9 e chiude alle 20. Cancelli chiusi il lunedì. È di proprietà dell'Università. Di particolare fama e di grande suggestione per la presenza della grande necropoli, il parco archeologico di Tuvixeddu, che spalanca i suoi cancelli alle 8,30 per chiuderli alle 21,30. L'ingresso è in via Falzarego. Visitatissimo, anche per la presenza dei fenicotteri, il parco di Molentargius dalle 8 alle 20,30.
4 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 2 settembre 2020 / SARDEGNA - Pagina 6
LA RIFORMA È LEGGE
Maggioranza compatta al voto: 36 favorevoli, 18 contrari e un astenuto
Solinas detta l'agenda: «Ora medicina del territorio e rete ospedaliera»
SANITÀ, SI TORNA ALLE 8 ASL
Il centrodestra fa festa
SASSARI Anche Matteo Salvini ha commentato il risultato, ascrivendolo al suo partito: «La Lega passa dalle parole ai fatti». Ma l'approvazione della riforma della sanità sarda viene salutata con giubilo da quasi tutta la maggioranza che governa la Regione. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la legge che dice addio alla Asl unica, voluta dalla Giunta Pigliaru, e ripristina le otto vecchie aziende sanitarie locali con personalità giuridica: Sassari 1, Gallura 2, Nuoro 3, Ogliastra 4, Oristano 5, Medio Campidano 6, Sulcis 7, Cagliari 8. La legge è passata con 36 voti favorevoli, 18 contrari e un'astensione. Raggiante il presidente Solinas: «Questa sulla governance è la prima di tre riforme che modificheranno la sanità - ha dichiarato in Aula - le altre due riguarderanno la medicina del territorio e la rete ospedaliera».
La riforma della sanità era uno dei punti forti del programma elettorale della maggioranza di centrodestra: «Abbiamo voluto rispondere all'esigenza di restituire la vicinanza delle prestazioni ai territori», ha detto ancora il presidente della Giunta. Il posto dell'Ats Unica (l'Azienda per la tutela della salute) verrà preso dall'Ares (Azienda regionale della salute) che conserverà una serie di funzioni: sarà centrale unica degli acquisti e gestirà la selezione del personale. Gli altri enti del sistema sanitario regionale sono l'Arnas (Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione Brotzu), le Aziende ospedaliere universitarie di Cagliari e Sassari (Aou), l'Azienda regionale dell'emergenza e urgenza della Sardegna (Areus).La riforma prevede anche diverse modifiche nell'organizzazione degli ospedali con il Microcitemico che uscirà dall'orbita del Brotzu, il più importante ospedale della Sardegna, per confluire nella Asl 8 cagliaritana, e l'Oncologico del capoluogo che in futuro dovrebbe essere separato dal Brotzu e trasferito presso l'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Il Marino di Alghero infine sarà annesso all'Aou di Sassari. E proprio le sorti della sanità di Alghero sono motivo di soddisfazione per il presidente dell'assemblea regionale, Michele Pais, algherese: «Salutiamo una riforma che abbiamo portato a casa in tempi ragionevoli - commenta Pais -. Devo dare atto al Consiglio, alla maggioranza e all'opposizione, di aver dato un grande segno di maturità e responsabilità. Per me la soddisfazione è doppia per l'approvazione dell'emendamento su Alghero. L'ospedale marino diventa centro di riferimento regionale per ortopedia, traumatologia riabilitazione; centro di rilevanza regionale per le tecnologie innovative e chirurgia robotica e struttura funzionale per le scuole di specializzazione. Si conferma inoltre che l'ospedale civile di Alghero manterrà il ruolo di Dea di primo livello. Di questo risultato va dato merito al presidente Solinas e all'assessore Nieddu».E il presidente Solinas incassa anche la riconoscenza di Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia: «Un ringraziamento particolare al presidente Solinas, alla squadra di Forza Italia con i consiglieri Cera, Cocciu, Talanas e Zedda e al centrodestra tutto. Con un proficuo gioco di squadra si compie il primo passo di un cammino ambizioso: quello di una politica sanitaria che metta nuovamente al centro i pazienti, le loro famiglie, i medici e tutto il personale che ogni giorno è sul campo per garantire il diritto alla salute dei cittadini».
5 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 2 settembre 2020 / SASSARI - Pagina 16
Uniss, navette Atp
per i partecipanti
alle selezioni
Atp offre il suo supporto a tutti i futuri studenti e studentesse che nei prossimi giorni sono alle prese con i test d'accesso ai corsi a numero programmato nazionale e locale delle professioni mediche e sanitarie. La decisione dei vertici di ATP risponde anche ad una richiesta di Uniss che quest'anno, a causa della chiusura del PalaSerradimigni per ristrutturazione e ampliamento e, naturalmente per motivi di sicurezza pubblica legati all'emergenza SarsCov-2, ha dovuto dirottare le prove di ammissione negli spazi della Promocamera a Predda Niedda, location difficilmente raggiungibile con i mezzi del trasporto pubblico. Così Atp ha predisposto due navette che viaggiano consecutivamente, collegando ogni trenta minuti - a partire alle 8.10 con ultima partenza alle 9.40 - via Tavolara con la Promocamera; al ritorno - a partire dalle 14 con un'ultima corsa alle 15 - il rientro verso via Tavolara sarà ogni venti minuti. Il servizio non-stop a/r dedicato sarà attivo esclusivamente nella giornata di giovedì durante la quale si svolgeranno le prove di ammissione nazionali per l'ingresso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia e del 8 settembre, giornata dedicata ai test di accesso locale per i corsi di laurea di primo livello delle professioni sanitarie. I bus-navetta sono facilmente individuabili dagli studenti perché riportano nella veletta del mezzo la dicitura "Test Medicina".
6 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 2 settembre 2020 / SASSARI - Pagina 16
Quaranta i posti, domani a Promocamera tocca a Medicina e Odontoiatria
In 242 al test d'accesso in Veterinaria
SASSARI Ieri mattina il complesso didattico di via Vienna ha accolto 242 candidati per il test di accesso al corso magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria dell'Uniss. Avevano presentato domanda in 278 per 40 posti (più 6 per studenti non comunitari residenti all'estero). Rispetto all'anno scorso - 250 iscritti e 207 partecipanti - si è registrato un incremento di interesse per l'unico corso di Medicina Veterinaria presente in Sardegna.
Il test, primo fra quelli a programmazione nazionale, è iniziato alle 12 su tutto il territorio nazionale. I candidati - che si sono dovuti presentare in mascherina e con autocertificazione di buone condizioni di salute - hanno avuto a disposizione 100 minuti per rispondere a 60 quesiti di cultura generale e ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica con cinque opzioni di risposta.Il 15 settembre il Cineca, per conto del Miur pubblicherà sull'area riservata del sito www.universitaly.it il punteggio ottenuto dai candidati, mentre per la graduatoria nazionale bisognerà aspettare il 29 settembre. Si prosegue domani negli spazi di Promocamera (via Predda Niedda 18) con il test di accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria. I candidati dovranno presentarsi alle 8.30, con mascherina e autocertificazione di buona salute, portando con sé un documento d'identità. Sono disponibili rispettivamente 142 e 30 posti. L'8 invece, alle 8.30 a Promocamera, si terrà il test delle Professioni sanitarie. Nella stessa data si svolgerà in modalità telematica la prova di accesso al corso di laurea in Scienze dell'Architettura e del progetto.
7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 2 settembre 2020 / PROVINCIA DI NUORO - Pagina 30
ARITZO/ LA STORIA
Il cardiochirurgo Aresu torna nei luoghi della sua giovinezza
di Giovanni Melis
ARITZO C'era un bambino che sognava di diventare medico e un autista che lo accompagnava a casa con lo scuolabus, scambiava con lui tante chiacchiere. Una storia che inizia tra le pittoresche viuzze di Aritzo, dove l'aria frizzante si sente anche in estate. Dove i destini si intrecciano e le trame della vita separano persone e luoghi per un periodo. E poi le fanno d'improvviso ritrovare. Quel ragazzino, che ora ha 42 anni è il chirurgo Giuseppe Aresu, padre aritzese e madre dell'oristanese e quell'autista è Gualtiero Mameli, ed ora è sindaco di Aritzo. Si sono ritrovati in un caldo agosto proprio in quel borgo che ha visto l'avvio delle loro esperienze. Davanti alla porta del museo intitolato ad Antonio Mura, Giuseppe Aresu ha visitato l'esposizione dedicata al grande pittore aritzese, assieme al sindaco Mameli, ad Antonello Todde e Ignazio Marotto. «Quella di Giuseppe Aresu - dice il primo cittadino - è una gradita visita al museo, di un concittadino che si è costruito una solida fama e che ringraziamo per quanto fa per la salvaguardia del bene primario per l'uomo. La salute e la vita. Per noi il suo è sempre un gradito rientro a casa e un orgoglio per quanto ha fatto nella sua carriera». Impressioni simili per Aresu per il quale «il ritorno ad Aritzo è sempre bellissimo. Si respira un ambiente particolare, si recuperano belle sensazioni e poter vedere anche l'impegno per la tutela della cultura fa veramente piacere». Aresu fino ai 14 anni ha vissuto in paese. Poi il trasferimento nell'oristanese ed a Cagliari dove si laurea. «Ho frequentato l'ultimo anno del corso di studi a Lione in Francia - aggiunge il chirurgo - dove ho avuto il mio primo vero incontro con la chirurgia cardiotoracica. Dopo questa prima esperienza ho deciso di specializzarmi in chirurgia cardiotoracica. Ho iniziato la specializzazione a Sassari e dopo meno di un anno ho continuato la mia formazione fra Padova e Udine». Nel 2009 il trasferimento a Bristol dove, terminata la specializzazione, ha iniziato il PhD in collaborazione con l'università di Udine. La chiave di volta è stato il trasferimento all'ospedale di Cambridge e quindi in Cina. «Fra il 2015 e 2016 sono stato allo Shangai Pulmonary hospital (il più grande ospedale al mondo di chirurgia toracica ndc) dove ho sviluppato ulteriormente le tecniche mini invasive. La collaborazione con questo ospedale continua fino ad oggi e ha portato a scambi e alla pubblicazione di numerosi articoli scientifici e due libri». A Cambridge i suoi interventi di chirurgia mediastina con paziente non intubato e per la prima volta al mondo interventi di resezione polmonare per tumori con tecnica sottoxifoidea con paziente non intubato, sono rivoluzionari. Aresu compie un capolavoro di chirurgia, operando con tecniche innovative un uomo al quale era stato diagnosticato un tumore polmonare. Un intervento che ha fatto parlare di lui in tutto il mondo, finito nelle migliori riviste e media specializzati e non. «Abbiamo lavorato tanto - evidenzia Aresu - per raggiungere questo risultato e sono convinto che la tecnica ci consentirà ulteriori risultati. Spero un giorno di poter mettere al servizio della Sardegna le mie conoscenze. E avrò sempre piacere di tornare qui, dove è iniziata la mia storia».
1 - L’UNIONE SARDA di martedì 1 settembre 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 3
La nota. Cappellacci (FI): per i candidati in quarantena
«TEST DI MEDICINA, SI FISSI UN'ALTRA DATA»
«Il Governo individui un'altra data o modalità alternative per lo svolgimento della prova di accesso alla facoltà di Medicina per consentire la partecipazione anche dei candidati che attualmente si trovano in quarantena». È l'appello del deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, che ha presentato un'interrogazione a risposta immediata insieme alla presidente del gruppo Mariastella Gelmini. Una richiesta legata al grande numero di giovani che in questo momento, in tutto il Paese, sono in isolamento anche come contatti dopo il rialzo dei contagi nel mese di agosto. «La data fissata - evidenzia Cappellacci - si inserisce in una fase in cui restano in vigore numerose disposizioni connesse all'emergenza Covid-19, che rischiano di impedire l'effettiva partecipazione al test a numerosi studenti. In particolare ci sono candidati in quarantena o sottoposti a misure dell'autorità sanitaria. Recentemente il ministro ha annunciato un intervento per trovare un rimedio, ma la data ormai è molto ravvicinata e c'è il rischio concreto che si crei un'ingiusta sperequazione tra gli studenti. Per questo - ha concluso il deputato di Forza Italia - chiediamo se il Governo intenda adottare delle misure urgenti per consentire a tutti di partecipare alle prove di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia».
2 - L’UNIONE SARDA di martedì 1 settembre 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 8
Sanità. Il Businco potrebbe entrare a far parte dell’Azienda ospedaliero universitaria
Il Brotzu cede solo il Microcitemico Armistizio nel Risiko degli ospedali
Oggi l’emendamento della Giunta, poi l’ok alla nuova mappa della salute
Sarà uno scorporo a metà. Solo il Microcitemico sarà separato dal Brotzu per confluire nella Asl 8, l'oncologico resterà invece nell'orbita dell'ospedale più grande della Sardegna. Almeno per il momento. Il Businco, infatti, potrebbe entrare a far parte dell'Azienda ospedaliero universitaria perché, stando alle dichiarazioni del Rettore Maria Del Zompo, è necessario un certo numero di posti letto per ottenere l'accreditamento della facoltà di Medicina da parte del ministero della Salute, salvando così le scuole di specializzazione. La Regione ha già chiesto un parere al ministero della Salute proprio per capire se davvero l'Università ha bisogno di questi posti letto. E se le cose stanno così, nessuno si opporrà al passaggio sotto l'influenza dell'Aou.
Il testo dell'articolo 17
Tutto questo sarà scritto nero su bianco su un emendamento che la Giunta presenterà oggi all'articolo 17 del testo che ripristina le otto vecchie Asl, quello sullo scorporo appunto. Oggi l'Aula esaminerà il 17 e il 41 sul piano straordinario di ristrutturazione e manutenzione dei piccoli ospedali per i quali, secondo il governatore Christian Solinas, «si potrebbe andare oltre i 20 milioni di euro previsti». Si tratta degli ultimi due articoli che separano la Riforma dal via libera definitivo. L'ok è atteso oggi. Il nodo dello scorporo dal Brotzu aveva impedito il varo prima di Ferragosto. Nelle due ultime settimane si è lavorato anche per una schiarita in una maggioranza divisa tra chi come l'Udc ha chiesto il ritorno dei due ospedali alla Asl Cagliaritana e chi, come i Riformatori, ha insistito fino alla fine per lasciare le cose come stanno.
Via di mezzo
La soluzione trovata costituisce una via di mezzo. Ieri il leader centrista Giorgio Oppi è uscito visibilmente soddisfatto dal vertice di maggioranza che tra le altre cose si è occupato di riforma.
Più teso il coordinatore e capogruppo dei Riformatori Aldo Salaris. «L'incontro è stato interessante e costruttivo», ha detto, «abbiamo analizzato le criticità tecniche dello scorporo così come lo si proponeva, e abbiamo ragionato su soluzioni meno traumatiche: al momento ce ne sono in campo un paio e il presidente Solinas in queste ore si riserverà di fare sintesi. È ovvio che tecnicamente uno scorporo comporta tempo e lavoro, inoltre si deve ragionare sull'interpello inoltrato al ministero sulla necessità di salvare le scuole di specializzazione».
Prima riforma
«È un momento fondamentale per la Sardegna che si avvia ad approvare la riforma», ha osservato ieri il coordinatore della Lega, il deputato Eugenio Zoffili, «ricordo che questa maggioranza ha ereditato una situazione non certo buona sul fronte della sanità». La riforma sarà la prima importante di questa legislatura.
Subito dopo è intenzione della maggioranza portare in Aula la riorganizzazione della Regione che servirà a rinvigorire i poteri del presidente, a seguire il disegno di legge 127 in materia di politiche sociali, la riorganizzazione degli enti locali e il piano casa.
Roberto Murgia
3 - L’UNIONE SARDA di martedì 1 settembre 2020 / LAVORO OGGI - Pagina 12
Professori universitari
L’Università di Cagliari ha indetto la procedura selettiva di chiamata, riservata agli esterni, per sei professori associati. I posti saranno assegnati ai seguenti dipartimenti: giurisprudenza; ingegneria meccanica, chimica e dei materiali (due posti); lettere, lingue e beni culturali; scienze chirurgiche; scienze mediche e sanità pubblica. Domande entro giovedì 17 settembre. I bandi sono nel sito http://dirpersonale.unica.it/concorsi.
L’avviso è nella Gazzetta ufficiale 64 di martedì 18 agosto.
Giuseppe Deplano
4 - L’UNIONE SARDA di martedì 1 settembre 2020 / CAGLIARI - Pagina 17
Università. Per la scoperta di una lettera di Galileo Galilei
IL PREMIO PER LA STORIA DELLA FISICA A CAMEROTA
Il premio per la Storia della fisica approda anche a Cagliari. Il riconoscimento assegnato dalla Società italiana di fisica verrà ricevuto, in una cerimonia in via telematica il 14 settembre, anche dal docente dell'Ateneo cagliaritano Michele Camerota (ordinario di Storia delle scienze e delle tecniche nel corso di Scienze della comunicazione) insieme ai colleghi Franco Giudici e Salvatore Ricciardo dell'Università di Bergamo, per «la scoperta e l'analisi di un nuovo documento autografo della Lettera a Benedetto Castelli di Galileo Galilei, del 21 dicembre 1613». Il tutto avverrà nel corso dell'inaugurazione del 106esimo congresso nazionale della Società italiana di fisica.
La comunità scientifica e accademica segue da decenni le ricerche firmate dal professor Camerota e dai colleghi dell'Ateneo di Bergamo. La storia emerge nel 2018 con il resoconto della scoperta dell'unico manoscritto di Galileo “Lettera a Castelli del dicembre 1613”. Gli autori pubblicano un saggio sulla rivista “Notes and Records of the Royal Society”. La notizia del ritrovamento era già stata pubblicata con evidenza dal prestigioso periodico “Nature” il 27 settembre 2018 mettendo in luce il rilievo del manoscritto per gli studi galileiani. La lettera di cui si erano perse le tracce è quella in cui Galileo sostiene le tesi contro l'idea, sostenuta dalla Chiesa, che fosse il Sole a ruotare intorno alla Terra. La missiva del 1613 era in una biblioteca di Londra. È lunga sette pagine ed è firmata in calce G. G. Galileo indirizzata all'amico Benedetto Castelli, matematico dell'università di Pisa.
5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 1 settembre 2020 / SALUTE BENESSERE - Pagina 11
I TEST DI AMMISSIONE A MEDICINA
L'ansia è naturale, purché non diventi stress
nnI comportamenti sedentari sono in aumento in Europa. Il numero di adulti europei che trascorrono più di quattro ore e mezza seduti al giorno è aumentato dell'8% tra il 2002 e il 2017. Lo rileva uno studio dell'Università Re Juan Carlos, in Spagna, pubblicato su BMC Public Health. Il team di ricercatori ha utilizzato i dati di un sondaggio su 96.000 adulti in tutta l'Unione europea. Dall'analisi dei risultati è emerso che nel 2002 la percentuale di adulti sedentari per più di quattro ore e mezza al giorno era del 49,3%, mentre nel 2017 raggiungeva il 54,3%. Tra il 2002 e il 2017 la percentuale di adulti sedentari è aumentata del 3,9% in Spagna, del 7,4% in Germania, del 17,8% in Francia e del 22,5% in Gran Bretagna.
L'età media di chi ha preso parte agli studi era di 50 anni. La fascia di età con il maggior aumento dell'inattività fisica entro il periodo preso in esame è risultata quella dei 35-44 anni, con un aumento del 15,3% del numero di persone sedentarie. A livello di differenze tra i generi, in generale il 52,2% degli uomini era classificabile come sedentario, rispetto al 49,5% delle donne.
Ansiosi, stressati e sull'orlo di una crisi di nervi. È così che può capitare di sentirsi agli oltre 66mila aspiranti medici italiani in vista dei test di ingresso alla facoltà di Medicina, che si terranno giovedì 3 settembre. Paradossalmente, a stare peggio potrebbero essere i più bravi, coloro che hanno investito più tempo per prepararsi, con lo spettro che il sogno di diventare medici si infranga.
Questa l'analisi dello psicoterapeuta Giorgio Nardone del Centro di terapia strategica di Arezzo, a cui Consulcesi ha chiesto un supporto per aiutare gli aspiranti medici. Quest'anno di delusi ce ne saranno più di 50mila stando alle stime di Consulcesi. «Il problema principale - evidenzia il presidente Massimo Tortorella - è che i nostri test di Medicina non sono adatti a selezionare i più bravi o quelli più portati alla professione medica» e lo psicoterapeuta Nardone conferma che «a superarli sono solo gli studenti più preparati a non cadere in domande ambigue e tranelli, tipici dei test a risposta multipla». Come fare per superare ansia e stress? Il primo consiglio è non studiare troppe ore consecutive, ma spalmare lo studio in più giorni. «Le full immersion gli ultimi giorni non servono. Alimentano soltanto l'ansia. Meglio - sottolinea Nardone - uno studio di poche ore al giorno spalmate in un periodo più lungo. Così si fissano meglio i concetti». Un consiglio per il giorno del test è accettare di essere in ansia senza farsi prendere dalla fretta. Un eventuale fallimento va elaborato, quindi «ok a qualche giorno di lacrime. Nel frattempo, però, bisogna ragionare in termini di "problem solving": riflettere sul da farsi senza perdere tempo". In caso si rilevassero anomalie, vi è la possibilità di un ricorso.
6 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 1 settembre 2020 / SALUTE BENESSERE - Pagina 11
Gavino Faa e Luca Saba analizzano i dati degli ospedali lombardi
IL CONTAGIO DA COVID-19 AUMENTA IL RISCHIO INFARTO
I risultati pubblicati su "Cardiovascular Diagnosis and Therapy"
di Mario Frongia
Un guizzo vincente, in pieno lockdown. L'intuito dei ricercatori chini sui drammatici dati su contagi, persone intubate e decessi provenienti dalla Lombardia: tra malati di Covid-19 e l'insorgere di infarti al miocardio e trombosi c'è un nesso. Gavino Faa (a destra nella foto) e Luca Saba, ordinari e docenti di Anatomopatologia e Radiologia e imaging dell'ateneo del capoluogo, hanno colto l'attimo. «Dal nord Italia arrivavano numeri terribili. Aver messo a fuoco il nesso tra infezione virale e malattia cronica degenerativa è stato un passo avanti». La scintilla è nata tra il Polo universitario di Monserrato e l'ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari. «Tra caffè, nottate su referti e vetrini, telefonate e conference call ci siamo convinti di aver imboccato la strada giusta». Il duo ha dialogato e stretto accordi con altri quotati ricercatori in un proficuo gioco di squadra.
La rielaborazione di studi che sulla pandemia si incrociavano nei laboratori di mezzo mondo ha fatto il resto. Di fatto, la ricerca made in Cagliari permette una visione differente e in prospettiva, con un approccio nuovo su dinamiche cliniche e terapeutiche di quanti fanno i conti con il male innescatosi a Wuhan. Dopo oltre tre mesi di studio Gavino Faa e Luca Saba ricordano con un sorriso la fase 1. «Riteniamo che il Sars-Cov-2 possa causare l'infiammazione delle placche aterosclerotiche. Abbiamo cercato una giustificazione al dato epidemiologico che, nelle regioni con epidemia di Covid-19, come in Lombardia, hanno mostrato un rilevante aumento degli infarti del miocardio e di trombosi cerebrali. Queste patologie sono causate dall'aterosclerosi, a livello delle arterie coronarie, l'infarto del miocardio, e delle arterie carotidi, ovvero lesioni trombo-emboliche del cervello» dice il professor Faa.
Da qui, la pubblicazione dello studio su Cardiovascular Diagnosis and Therapy. Con i professori Faa, già preside della facoltà di medicina, e Saba, esperto di diagnosi radiologiche e imaging, hanno operato le specialiste Daniela Fanni, Claudia Gerosa e Antonella Balestrieri. Un pool rodato e quotato in ambito mondiale: alla stesura e alla firma dell'articolo sulle connessioni tra Covid e altre gravi patologie, hanno preso parte scienziati di sedi di prestigio continentale. Tra questi, Max Wintermark (divisione Neuroradiologia, Stanford University, Usa), Ulf Hedin (dipartimenti Chirurgia vascolare e medicina molecolare, Karolinska University Stoccolma, Svezia) e Jasjit S Suri (Stroke diagnosis and Monitoring division, Roseville, Usa). «L'ipotesi sostenuta nel nostro articolo è che il Sars-Cov-2 possa causare l'infiammazione delle placche aterosclerotiche, trasformando una placca stabile in una placca vulnerabile, con conseguenze gravi sulla salute. Un'ipotesi originale che collega un'infezione virale a una malattia cronica degenerativa, prima causa di morte nella razza umana» spiega il professor Saba. Il focus su aumento di infarti e trombosi nelle aree in cui il Covid ha avuto aggressività e attecchimento feroce, ha avuto il plauso della comunità scientifica. A seguire, la pubblicazione su Cardiovascular Diagnosis and Therapy, rivista edita a Hong Kong. Lo studio dei ricercatori apre scenari di grande interesse. E offre interlocuzioni utili per curare e assistere al meglio i pazienti.
7 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 1 settembre 2020 / SASSARI - Pagina 16
Università, oggi la prova in via Vienna. Giovedì tocca a Medicina e Odontoiatria
VIA AI TEST DI ACCESSO SI PARTE CON VETERINARIA
Le regole: mascherina protettiva e autocertificazione sullo stato di salute
SASSARI Partiranno oggi nell'Università di Sassari i test di accesso a numero programmato nazionale. Come primo accorgimento adottato da tutti gli atenei i candidati dovranno presentare una certificazione nella quale dichiarano di non avere sintomi influenzali.
Il primo test, oggi, sarà quello per poter accedere ai corsi di laurea in Medicina Veterinaria e l'appuntamento è previsto nella sede del complesso didattico del Dipartimento di Chimica e Farmacia, in via Vienna 2. A questo, come a tutti gli altri test in calendario nei prossimi giorni nelle altre facoltà a numero chiuso, si potrà accedere a partire dalle 8.30, muniti di mascherina protettiva e documento di identità. Ai partecipanti verrà richiesto di autocertificare lo stato di salute relativamente alla pandemia. L'Università consiglia, per accelerare i tempi e rendere più snella la procedura, di arrivare nella sede del concorso con la dichiarazione precompilata.
La prova di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e corso di laurea in Odontoiatria è prevista invece per giovedì 3 settembre nella sede della Promocamera, in via Predda Niedda, 18. Sempre nella sede della Promocamera si terrà la prova di accesso ai corsi di laurea in Professioni sanitarie che è in calendario martedì 8 settembre. Il test per Architettura si svolgerà invece in modalità telematica sempre martedì 8 accedendo al sito www.cisiaonline.it. Va ricordato che l'Università di Sassari, forte del secondo posto in Italia nella classifica Censis tra gli atenei medi, ha arricchito l'offerta formativa per il quinto anno consecutivo lanciando tre nuovi corsi di laurea. Le novità sono le magistrali in "Gestione dei flussi migratori" e "Innovation Management for sustainable tourism" nonché il corso di laurea triennale in "Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia", abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica. Aumentati anche i corsi internazionali che diventano 8 (erano sei l'anno scorso), di cui tre interamente in lingua inglese: Wildlife management, conservation and control oltre ai due citati corsi di laurea magistrale di nuova istituzione. Le attività didattiche si svolgono nelle sedi dell'ateneo a Sassari, Alghero, Olbia, Nuoro e Oristano. Le lezioni - come era stato annunciato durante un incontro con la stampa a fine luglio - saranno nuovamente in presenza nelle aule, con riaperture degli spazi in totale sicurezza, nel rispetto delle distanze minime e con accorgimenti utili a evitare gli assembramenti. Nel contempo - così era stato spiegato - «sarà garantita la fruizione anche da remoto delle attività didattiche».
8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 1 settembre 2020 / LETTERE E COMMENTI - Pagina 39
LA SARDEGNA E LA RETORICA DELLA BELLEZZA
Tra luglio e agosto l’isola si scopre pervasa di un amore che sgorga (disinteressato?) da mille rivoli ampollosi, banali e insopportabili
di Ignazio Camarda, già Professore ordinario di Botanica Sistematica all'Università di Sassari
La Sardegna è bellissima. Anzi, molto bellissima. Cala Goloritzè è un pezzo di paradiso in terra. L'Asinara è il paradiso degli asinelli bianchissimissimi. La Giara è il paradiso dei cavallini che sgambettano felici sulle acque calme dei paulì. La Pelosa se ne frega delle Maldive. Gli siùsius del Gennargentu sono unici al mondo. Il costume delle donne di Oliena con la sua bellezza abbagliante, non ha pari in tutto il mondo. La sagra di Sant'Efisio è la più lunga del mondo. L'oleastro di Luras è il più bello, il più grande e il più vecchio del mondo e potrebbe avere 16 mila anni. L'Ogliastra è la terra con gli abitanti più longevi del mondo.La neve del Gennargentu è più bianca di quella del Monte Bianco. Brancaleone Cugusi e Tore Canu non sono da meno di Raffaello. La bellezza dei nuraghi sconfigge quella delle piramidi e i giganti di Monte Prama sconfiggono il discobolo di Mirone e l'Ercole Farnese di Glicone. L'ospedale del Qatar sarà il piu bello del mondo. Il Billionaire è il luogo della movida più bella del mondo e se viene chiuso per pandemia il sindaco di Arzachena è un pecoraio che non capisce nulla, per non dire altro. E, anche, in quanto a bellezza fisica (io compreso, nonostante le ascendenze sicule) superiamo tutti, in barba a Lombroso. I delinquenti sardi sono i più bravi del mondo (ovviamente nel delinquere). Il formaggio sardo è il più buono del mondo (casu marzu compreso), ce l'ha spiegato Briatore, che di motori, di movide e di pastori se ne intende. E la bellezza non può non suscitare amore, sempre che non sia in conflitto con la nuova politica o con gli affari. Ecco il senatore Calderoli che scopre con profonda gioia una terra a cui profonde il suo amore. Del resto si è accorto che amore e razzismo è un ossimoro, tanto che ha mandato un mazzo di rose all'ex ministro Cecile Kyenge. Un imprenditore americano ha amato tantissimo la Sardegna e con grande dispiacere si era dimenticato di pagare le tasse, ma ormai è impossibilitato perché è all'estero e non ha l'Iban dello Stato italiano e poi non sa utilizzare internet. Tutti gli uomini di spettacolo amano la Sardegna e scoprono spesso di avere bisavoli o trisavoli che vivevano in splendidi borghi delle aree interne, che poi sono quelli dove stanno gli uomini più veri, come quelli di una volta, che ora non si trovano più in nessun'altra parte del mondo.E tanti avrebbero voluto nascere in Sardegna e non si capisce perché tanti giovani laureati se ne vanno in Continente o all'estero. E, per cortesia, non scocciare chi sulla retorica della bellezza fa i propri affari, se no se ne vanno a Ibiza, alle Maldive, in Portogallo, in Cina, o alle isole Cayman, dove però non ci sono caimani ma banche off shore. Insomma, soprattutto tra luglio e agosto, la Sardegna è piena di bellezza e circondata d'amore che sgorga da mille rivoli, anche i più impensati. Ed è piena di una banale retorica ormai non più sopportabile.