Tirocinio

Il Progetto di Tirocinio contiene il documento di Regolamento del Tirocinio del corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria:

La Relazione Finale di Tirocinio dovrebbe presentarsi quale rivisitazione esaustiva ed originale nella veste di memoria attiva e non di accumulo del tipo archivio, che dia senso e consolidi, documentandolo, il percorso formativo in termini di riflessività personale e professionale.

 Per la redazione si danno le seguenti indicazioni

Concordare con il docente tutor coordinatore di riferimento un tema da sviluppare nel progetto o nell’unità didattica o unità di apprendimento per competenza che sia possibilmente, ma non esclusivamente in sintonia con la tesi di Laurea e che, eventualmente, previo accordo col docente, possa costituirne l’aspetto didattico.

Titolo

Il titolo della relazione dovrà fornire un’anticipazione dei contenuti, dovrà essere evocativo dei temi trattati.

Introduzione

Sarà dedicata ad esporre il contesto e gli obiettivi della relazione. Lo studente dovrà argomentare le motivazioni personali rispetto alla scelta del Corso di Laurea, nonché la riflessione critica sui relativi obiettivi formativi.

Discussione critica della tematica (Percorso didattico)

Lo studente dovrà riferire la motivazione pedagogica sottesa alla scelta del percorso didattico. Dovrà inoltre esporre riferimenti culturali, agganci epistemologici e costrutti didattici relativi al tema prescelto per lo svolgimento dell’esperienza “in situazione”.   L’esperienza della progettazione   Lo studente presenterà il Progetto o Unità Didattica o unità di apprendimento per competenza realizzati attraverso il percorso formativo, evidenziando momenti di riflessione e interazione tra le suggestioni del tirocinio indiretto e le pratiche scolastiche. Approfondirà gli agganci tra saperi teorici e pratici, tra curricolo progettato e curricolo praticato. Valuterà infine i limiti di congruenza tanto dei risultati quanto delle interpretazioni.

Conclusioni

Lo studente sintetizzerà il percorso del tirocinio nella formazione di una propria consapevolezza professionale in merito al sapere, saper fare, saper essere, saper stare con gli altri.

Indicazioni tecniche per la stesura

Indice Introduzione La Relazione dovrebbe contenere un minimo di 25 pagine e un massimo di 40 In accordo con gli obblighi di riservatezza riferiti alla normativa sulla privacy, eventuali foto dei bambini potranno essere inserite solo previa relativa autorizzazione da parte delle famiglie.  Bibliografia e i siti consultati   Veste Grafica  La relazione deve essere presentata con rilegatura; si consiglia la seguente impaginatura:

  • margine sinistro: 4 cm;
  • gli altri margini:da 2;
  • interlinea: da1a1,5cm;
  • carattere: font classico (ad es., Times New Roman); corpo 12 per il testo; 16 per i titoli, 14 per i paragrafi.

 

Relazione o Diario di tirocinio annuale  

T1 – T2- T3

La Relazione o Diario di tirocinio si configura come documento di sintesi mediante il quale lo studente narra, riflette e rivisita il proprio percorso formativo.

Essa si caratterizza come una riflessione “aperta” e originale che documenti il livello di integrazione tra le conoscenze didattico-metodologiche presentate nel tirocinio indiretto e l’osservazione– sperimentazione pratica (tirocinio “agito”) nei contesti scuola.

Quale documento atto a attivare e rinforzare la consapevolezza e la cultura di quell’autoriflessività che è tratto caratterizzante della professionalità docente, essa non trascurerà nella trattazione, di rilevare la riflessione di gruppo dando luogo a processi di ordine metacognitivo quali:

  • l’osservazione delle pratiche didattiche
  • l’autovalutazione e la co-valutazione dei processi

La Relazione e/o Diario di tirocinio dovrebbe contenere:

  • la riflessione sull’esperienza personale, relazionale e professionale vissuta nei contesti preposti alla formazione (Sistema formativo integrato: Scuola, Università, Agenzie educative del territorio);
  • l’osservazione della relazione insegnamento/apprendimento;
  • la maturazione delle competenze costruite attraverso il confronto tra la realtà complessa della scuola e le suggestioni del tirocinio indiretto (circolarità evolutiva tra teoria ed azione);
  • la disposizione personale di tipo esplorativo e con aperture alla ricerca   ? la rilevazione degli impianti progettuali e delle modalità organizzative adottate nei contesti accoglienti;
  • la valutazione sulla pratica, non solamente a posteriori, ma nel movimento stesso dell’azione, per apprendere da essa;
  • la trasferibilità e l’adattamento creativo di quanto appreso a nuovi contesti.

Il Diario di tirocinio è lo strumento che scandisce e struttura l’intero percorso e diventa parte integrante del colloquio ai fini del conseguimento dell’idoneità.   

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie