Web Ricerca Al Centro di Tunisi. Geografie dello spazio pubblico dopo una rivoluzione http://webdoc.unica.it/it/index.html#Home

CATTEDRA, RAFFAELE;MEMOLI, MAURIZIO;
2013-01-01

Abstract

La Rivoluzione tunisina è stata di fatto considerata come la prima delle rivoluzioni della cosiddetta Primavera araba, fonte di un “contagio” che, con un effetto domino, ha investito tante altre città del Maghreb e del Medio Oriente, per poi arrivare anche in Europa. Tante forme di contestazione, rivolta, rivoluzione che, secondo molti osservatori, hanno significato, per il Nord Africa e il Medio Oriente, un cambiamento di impatto paragonabile a quello della caduta del muro di Berlino del 1989 per i Paesi dell'Est dell'Europa. Al di là delle obiezioni che si possono fare a quest'assunto, gli effetti dei moti di contestazione hanno costituito una “rottura” nella geografia politica di questi territori, in cui molte città e molti spazi pubblici hanno rappresentato contemporaneamente un enjeu territoriale, un “luogo d’elezione” e un “nodo cruciale” delle pratiche sociali della contestazione e della rivendicazione. La nostra ipotesi di partenza è che gli spazi pubblici di Tunisi – e in particolare quelli del suo alveo centrale composto dalla Kasbah, dalla Medina e dall’Avenue Bourguiba – rappresentino i luoghi che, a distanza di due anni, permangono intrisi della carica di auto-organizzazione dei cittadini. Luoghi nei quali si concentrano i significati condivisi dell’appartenenza civile e politica oltre ad essere quelli in cui sono più esplicite o evidenti le trasformazioni post-rivoluzionarie dell’uso e delle pratiche dello spazio. Nel contesto di tensione sociale e di contestazione politica, gli spazi pubblici del centro di Tunisi costituiscono lo scenario principale del ribaltamento del regime politico, quanto una sorta di “teatro territoriale” delle forme di mobilitazione sociale e politica. Essi paiono in grado di sintetizzare un “movimento sociale” contestualizzato e temporalmente definito ma, anche, un fenomeno più globale nel quale l'intera società locale appare in movimento. La geografia di questi spazi pubblici si “riscrive” attraverso l'emergere di pratiche e consapevolezze nuove, nel rinnovamento delle temporalità e dei modi di frequentazione, nella modificazione delle forme, dei significati e delle consapevolezze del paesaggio urbano. Queste forme di ri-territorializzazione della città e degli spazi pubblici sono al cuore della nostra web-ricerca. Negli spazi apparentemente neutri delle piazze urbane ha preso corpo una nuova riconfigurazione dell'agire politico e civile, della produzione di discorso e delle pratiche di mobilitazione, impossibili in questi contesti per molti decenni. Una riconfigurazione sociale e spaziale che, partendo da un evento eccezionale come una rivoluzione, mette in luce le capacità di continua reinvenzione dello spazio pubblico.
2013
Geografia urbana; Spazi pubblici; Rivoluzione in Tunisia
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