"E' come essere in prigione". La mobilità perduta in Un'ora sola ti vorrei di Alina Marazzi

Marina Nella Guglielmi
Primo
2021-01-01

Abstract

The space of the asylum is investigated as a space of relationship between mobility and immobility and contextualized within the panorama of geocritical studies that address the question of the artistic representation of mobility - or its loss. Alina Marazzi's film, A single hour I would like you (Un'ora sola ti vorrei), is the case study presented as an example of the use of the psychiatric hospital as a latent narrative device.
2021
Italiano
Culture della mobilità. Immaginazioni, rotture, riappropriazioni del movimento
Marina Guglielmi, et.al.
Giulio Iacoli, Davide Papotti, Giada Peterle, Lucia Quaquarelli
201
214
14
Franco Cesati
Firenze
ITALIA
9788876678943
Esperti anonimi
Lo spazio del manicomio è indagato come spazio di relazione tra mobilità e immobilità e contestatualizzato all'interno del panorama di studi geocritici che affrontano la questione della rappresentazione artistica della mobilità - o della sua perdita. Il film di Alina Marazzi, Un'ora sola ti vorrei, è il case study presentato a esempio di utilizzo dell'ospedale psichiatrico come dispositivo narrativo latente.
internazionale
scientifica
Geocriticism; Alina Marazzi; Asylum; Film and autobiography
Geocritica; Alina Marazzi; Ospedale psichiatrico; Film e autobiografia
Sottoponendo idee ed esperienze disciplinari proprie delle scienze umane e sociali al vaglio dei mobility studies, affermatisi nell'ultimo quindicennio, il volume indaga una variegata serie di testi e rappresentazioni. Diversi sono i suoi oggetti, i linguaggi analizzati, ampie e variabili le epoche, le proposte e le prospettive implicate; comune, per contro, la preoccupazione di ridisegnare confini e obiettivi della ricerca sul movimento e le sue forme tra le discipline, di porre in evidenza snodi problematici, punti di contatto fra le sollecitazioni della teoria e lo studio delle configurazioni effettive di culture e società. Concetti, storie e geografie, individui, corpi, gruppi sociali e spostamenti, intuizioni e poetiche, usi tattici, resistenze e reinvenzioni dello spazio normativo, del modo di vedersi e agire in un dato territorio, si compongono, nelle letture qui radunate, in un possibile lessico culturale della mobilità.
no
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2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
Guglielmi, MARINA NELLA
2 Contributo in Volume::2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
1
268
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