Santarcangelo, primi anni Novanta. Tracce di cyberpunk in teatro

Roberta Ferraresi
2021-01-01

Abstract

Il contributo prende in esame tre percorsi che attraversano le edizioni del Festival di Santarcangelo fra anni Ottanta e Novanta poste dall'allora direttore Antonio Attisani sotto l'egida del Lavoro d'arte comune nell'intenzione di aprire la scena e la manifestazione romagnola ai nuovi impulsi provenienti da aree differenti della sperimentazione artistica, della produzione culturale e dell'innovazione sociale del periodo: il lavoro di Giacomo Verde, del gruppo di «Decoder» e della Mutoid Waste Company, che si trovano idealmente e poi concretamente a convergere nella rassegna fra l'89 e il '92. Tali intrecci teorico-pratici, una volta osservati alla luce delle idee che nello stesso momento andavano emergendo negli ambienti del cyberpunk, possono rappresentare uno degli snodi-tipo tramite cui seguire la trasmissione (e rielaborazione) delle pratiche dell'artivismo nel teatro italiano, dalle stagioni della contestazionealle esperienze dell'antagonismo nel nuovo millennio.
2021
Santarcangelo Festival; Teatro anni Novanta; Cyberpunk e teatro; Mutoid Waste Company; Giacomo Verde; Rivista Decoder
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