Sull’ammissibilità dell’azione revocatoria ordinaria del contratto preliminare
DORE, CARLO
2018-01-01
Abstract
Il problema dell’ammissibilità dell’azione revocatoria di un contratto preliminare si presta a differenti soluzioni, a seconda delle caratteristiche assunte da tale contratto e del concreto atteggiarsi della sequenza preliminare – definitivo. Non determinando alcun pregiudizio per le ragioni del creditore, il preliminare “puro” non sembra suscettibile di azione revocatoria: l’oggetto dell’actio pauliana deve dunque essere identificato nel contratto definitivo, fermo restando che l’esistenza dell’obbligo a contrarre impone di riferire al momento della stipula del preliminare l’accertamento del presupposto del consilium fraudis. L’azione revocatoria risulta viceversa esperibile con riferimento tanto al preliminare trascritto – in ragione delle conseguenze pregiudizievoli che derivano per i creditori del promittente alienante dall’efficacia prenotativa propria di tale trascrizione -, quanto al preliminare “ad effetti anticipati”, assumendo, in quest’ultima ipotesi, l’atto traslativo una funzione solutoria rispetto all’obbligazione di dare nascente dallo stesso preliminare.File | Dimensione | Formato | |
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