Citotassonomia degli scillaridi mediterranei (Crustacea, Decapoda).

COLUCCIA, ELISABETTA;CANNAS, RITA;
2006-01-01

Abstract

Citotassonomia degli scillaridi mediterranei (Crustacea, Decapoda) ELISABETTA COLUCCIA, SUSANNA SALVADORI, RITA CANNAS, ANGELA MILIA, ANNA MARIA DEIANA Dipartimento di Biologia Animale ed Ecologia, Viale Poetto 1, 09126 Cagliari La famiglia Scyllaridae comprende 4 sottofamiglie e 85 specie; con le famiglie Palinuridae e Synaxidae è stata inclusa nel recente infraordine Achelata. Le informazioni sulla filogenesi di questa famiglia sono poche e si basano esclusivamente su caratteri morfologici. I dati citogenetici sui Decapodi sono scarsi ed in particolare i pochi dati disponibili sugli scillaridi riguardano solo studi preliminari. In questo lavoro presentiamo lo studio del complemento cromosomico di Scyllarus pygmaeus ed un confronto con le altre due specie mediterranee Scyllarides latus e Scyllarus arctus. Le piastre metafasiche sono state ottenute con il metodo diretto dalle gonadi e dall’epatopancreas. La localizzazione dell’eterocromatina costitutiva è stata studiata mediante bandeggio C. Nelle tre specie studiate il complemento cromosomico è costituito da alcuni grandi cromosomi e da numerosi piccoli cromosomi, prevalentemente metacentrici e submetacentrici anche se la morfologia dei cromosomi di piccola dimensione è difficile da identificare. Bande eterocromatiche sono state localizzate nelle regioni centromeriche in tutte le specie; inoltre sono presenti bande specie-specifiche. La determinazione esatta del numero cromosomico è difficile a causa della difficoltà nel conteggio di un gran numero di cromosomi e dei pochi esemplari esaminati. Per questa ragione per ogni specie viene riportato un range di valori. La citogenetica degli scillaridi è da considerarsi ancora ad uno stadio preliminare, da un primo confronto è tuttavia possibile fare alcune considerazioni: S. arctus e S. pygmaeus che appartengono alla sottofamiglia Scyllarinae presentano il numero cromosomico più basso fra gli Achelata finora studiati (70-74) mentre S. latus, unica specie studiata della sottofamiglia Arctidinae, presenta un numero cromosomico circa doppio. Questo dato indicherebbe un differenziamento fra le due sottofamiglie anche da un punto di vista cariologico.
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67° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana Riassunto dei contributi scientifici
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contributo
11-15 SETTEMBRE
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4.2 Abstract in Atti di convegno
4 Contributo in Atti di Convegno (Proceeding)::4.2 Abstract in Atti di convegno
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