Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura

Elisa Pilia (Cagliari, 11.06.1988), laureata triennale in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (con lode) nel 2010, consegue nel 2012 la Laurea Magistrale in Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali (con lode), entrambe presso la Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari. Nello stesso Ateneo diviene nel 2017 Dottore di ricerca in Ingegneria Civile e Architettura - XXIX ciclo (“Urban Ruins. Memorial value and contemporary role”) e, in seguito, nel 2021 consegue il titolo di Specialista in Beni Architettonici e del Paesaggio (“Riqualificazione dual-use dello Stabilimento Militare “Spolette” di Torre Annunziata. Progetto di restauro della ex Real Fabbrica d’Armi”) presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Dal 2012 collabora con le cattedre di Restauro, Geomateriali e Rilievo afferenti al Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura e al Corso Magistrale di Architettura nella Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari, svolgendo attività di ricerca, assistenza alla didattica e didattica.

Dal 2019 al 2022 ha tenuto il corso a scelta "Restaurare le rovine. Significati, valori, progetti", di approfondimento alle tematiche del Restauro nei Corsi di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura (L17) e Magistrale in Architettura (LM4) presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari e dal 2020 è Cultore della Materia nella disciplina del Restauro - SSD ICAR 19.

Già titolare di un Assegno di Ricerca (Area 08 - Ingegneria Civile e Architettura - S.C. 08/E2 - Restauro e storia dell’architettura - SSD ICAR/19) e sette borse di ricerca presso l’Università degli Studi di Cagliari (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura e Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali).

Dal 1 marzo 2023 è Ricercatore a tempo determinato (tipo A) della disciplina del Restauro (SSD ICAR 19), presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Architettura dell’Università degli Studi di Cagliari, nell’ambito del progetto di ricerca dal titolo “IMASS CHAIN – (Infrastructure Management Support System Chain)” finanziato dal Ministero della Difesa, con le risorse del Piano Nazionale della Ricerca Militare 2020.

Gli studi sviluppati nel corso degli anni di collaborazione accademica, documentati da 37 pubblicazioni, si possono sinteticamente ricondurre ai seguenti ambiti di ricerca:

  1. studio di manufatti allo stato di rovina in contesti rurali e urbani sia in ambito nazionale che internazionale (con approfondimenti al contesto italiano e scozzese), per i quali, mediante un approccio transdisciplinare si approfondiscono gli aspetti architettonici, storici, urbanistici e sociali, al fine di una conservazione e di un loro possibile riuso;
  2. studio delle grandi fabbriche e compendi militari dismesse/i e non con prospettive di restauro, riconversione e dual-use, dalla ricognizione archivistica, al rilievo e alle rappresentazioni tematiche, con la disamina di un’ampia casistica, nazionale e internazionale, di episodi di rifunzionalizzazione e riuso; 
  3. conoscenza del costruito storico, alla scala architettonica, urbana e territoriale, mediante l’applicazione di metodiche di analisi indiretta e diretta (anche con tecniche e strumenti di diagnostica non distruttiva), supportate da studi archeometrici, mineropetrografici e mensiocronologici riferiti alle tecniche costruttive murarie tradizionali, studi di archeologia degli elevati e di stratigrafia urbana, a partire dal contesto architettonico monumentale fino alla declinazione del metodo sul costruito diffuso per la definizione di cronologie relative e assolute delle permanenze storiche, con particolare attenzione per i centri storici minori;
  4. teoria e storia del restauro, con approfondimenti su alcune protagoniste della tutela e dell’intervento sulle preesistenze in Italia nella seconda metà del Novecento;
  5. studio delle architetture religiose conventuali sotto il profilo tipologico, storico-culturale e architettonico finalizzato alla predisposizione di progetti di conservazione, tutela e rifunzionalizzazione alla scala regionale; 
  6. studio dei borghi abbandonati in Sardegna per la proposta di scenari futuri attraverso un approccio multidisciplinare;
  7. utilizzo di sistemi digitali HBIM, di strumenti tecnologici e sviluppo di approcci innovativi a supporto della ricerca scientifica e del progetto di restauro.

Sul piano metodologico, si è occupata delle problematiche connesse al riconoscimento e all’analisi del patrimonio culturale architettonico e paesaggistico con specifico riferimento agli strumenti ICT e alle tecniche di censimento e catalogazione informatizzata, volte alla creazione di modelli informativi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio nonché per la gestione e la programmazione strategica degli interventi sul costruito storico diffuso tra cui la partecipazione attiva alla sperimentazione del sistema nazionale SICaR web (Sistema Informativo per i Cantieri di Restauro) del MIC e la formazione del personale addetto alla sua compilazione (dal 2012).  

I suoi lavori sono stati presentati a numerosi convegni nazionali e internazionali.

Ha svolto consulenze a carattere scientifico e attività professionale, in particolare in materia di restauro e consolidamento, rilievo architettonico, materico e del degrado, rilievo archeologico e analisi storico-stratigrafica delle strutture.

Sul piano internazionale, collabora con attività di ricerca e didattica dal 2016 con lo Scottish Centre for Conservation Studies presso il quale ha svolto un anno di PhD visiting research e continua a svolgere collaborazioni di ricerca e didattica (MOSTA 2024) e dal 2023 con la School of Architecture, the University of Portsmouth (MGR 2023).

Nell’ambito dell’attività di ricerca e didattica organizza e coordina attività seminariali di rilevanza nazionale e internazionale su tematiche afferenti al settore scientifico disciplinare di riferimento, a cui hanno preso parte non solo esperti di Restauro, ma anche di altri settori disciplinari, nonché rappresentanti del mondo della professione e delle istituzioni preposte alla tutela.

Dal 2023 è docente del Modulo Restauro (in co-docenza con Donatella Rita Fiorino) nel Corso Integrato Edificio: Costruzione e Recupero, corso di Laurea Triennale LP01-Tecniche per l’Edilizia e il Terriorio. Dal 2024 è inoltre docente nei corsi di Restauro Archeologico (in co-docenza con Donatella Rita Fiorino) e di Indagini archeometriche per la conoscenza dei materiali (in co-docenza con Silvana Maria Grillo) della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Università degli Studi di Cagliari.

Partecipa attivamente ad associazioni culturali di interesse nazionale essendo attualmente socio effettivo SIRA - Società Italiana del Restauro Architettonico (dal 2018), socia dell’Associazione ReUSO ETS (dal 2021) e Socia AIPAI - Associazione per il Patrimonio Archeologico Industriale (dal 2022). Dal 2015 è socia della Sezione Sardegna dell’Istituto Italiano dei Castelli onlus, con la quale collabora all’organizzazione di giornate di studio, eventi divulgativi e pubblicazioni scientifiche sul patrimonio fortificato.

Aggiornato al 22.04.2024

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