Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali

Professore Associato per il SSD L-LIN/21 (Slavistica) presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Cagliari (afferisce al Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali). È membro dell’AIS (Associazione Italiana degli Slavisti), dell’AISU (Associazione Italiana di Studi Ucraini), dell’AISSECO (Associazione Italiana Studi di Storia dell’Europa Centrale e Orientale) e di Memorial Italia, oltre che critico cinematografico professionista, membro del Cinit-Cineforum Italiano e del SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani). Ha fatto parte della Commissione di selezione della “Settimana Internazionale della Critica” alla Mostra del cinema di Venezia (2016-2018). è stato Direttore del "Premio Fiesole Maestri del Cinema" (2020-2022) ed è consulente per i paesi slavi per il Trieste Film Festival.

Si è laureato nel 1999 in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Pisa (votazione: 110 e lode), con una tesi dal titolo: Le avventure linguistiche del buon soldato Švejk nel contesto ceco-tedesco, conseguendo poi nel 2005 il Dottorato di ricerca in Slavistica presso l’Università “La Sapienza” di Roma (XV ciclo), con la tesi Gli anni Sessanta in Cecoslovacchia e la riscoperta di Karel Teige e delle avanguardie del periodo fra le due guerre mondiali.

Ha lavorato come docente a contratto e assegnista di ricerca nelle Università di Pisa, Firenze, Roma, Padova e Venezia, oltre ad avere tenuto corsi e lezioni in sedi universitarie di Praga, Varsavia e Mosca. Ha lavorato e lavora come programmatore, selezionatore ed interprete linguistico in vari festival cinematografici (Mostra del cinema di Venezia, Trieste Film Festival, Festival dei Popoli fra gli altri). Ha svolto una occasionale attività di traduttore da russo, ceco e inglese, e di insegnante di materie audiovisive.

In precedenza si è concentrato maggiormente sulla lingua e letteratura ceca in un ampio contesto continentale (rapporti fra avanguardie ceche ed europee, movimenti di autodeterminazione nazionale, piattaforme di difesa dei diritti politici e civili, opposizione ai regimi totalitari), affiancandovi lo studio della produzione cinematografica dei paesi slavi in ottica culturologica e politica, per poi dedicare la propria ricerca all’emigrazione russa post-1917 e ai rapporti fra cultura e totalitarismi nella più ampia area slava. Negli ultimi anni si interessa più specificamente dello spazio culturale post-sovietico, in particolar modo di Russia e Ucraina e delle reciproche faglie di contiguità e contrasto, ampliando necessariamente i propri interessi a studi storici, linguistici e di scienze politiche.

Ha pubblicato saggi riguardanti tutti i propri temi di ricerca e ha partecipato a numerosi convegni internazionali (alcuni da lui co-curati), fra i quali “Il ’68 cecoslovacco: Primavera di Praga, risveglio europeo”, “1989-2009. A vent’anni dalla Rivoluzione di Velluto. La Cecoslovacchia e gli altri paesi Europei”, “Caleidoscopio Mitteleuropeo – filosofia e impegno civile in Charta 77”, “L’unità d’Italia. Un intreccio di storie tra Tevere e  Moldava?”, “Settimana russa a Macerata”, “Lo spazio della memoria. I generi autobiografici nella cultura russa e il contesto europeo”, “Violazioni – letteratura, cultura e società in Russia dal crollo dell’Urss ai nostri giorni”, “La Russia contemporanea. Relazioni sino-russe e politiche culturali”, “Strategie di sopravvivenza in Russia dopo il 1917”, “Kul’t-tovary/Oggetti culturali. La commercializzazione della Storia nella cultura e nella letteratura di massa in Russia e nel mondo”.

A partire dal 2019 si occupa fra l’altro dell’analisi dell’eredità del 1989 nell’Europa Centrale (caduta del Muro, “Rivoluzione di Velluto”), e di alcuni progetti di ricerca legati alla rappresentazione della vergogna, delle emozioni e del concetto di “impotenza” nelle culture slave, oltre che alla produzione di “Kul’t-tovary/Oggetti culturali” e commercializzazione della Storia.

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