I pescatori di perle: Hannah Arendt narratrice di Walter Benjamin

Spanò, Emanuela
2018-01-01

Abstract

Obiettivo del contributo è esplorare la concezione arendtiana della biografia – le più in generale della narrazione – come punto di tangenza tra vita e pensiero, narrazione e politica, sé e Altro3, ricostruendo i principali passaggi del ritratto “luminoso” che Hannah Arendt traccia dell’amico Walter Benjamin. Secondo la filosofa tedesca infatti il racconto, per essere autentico, deve per forza avere la forma della biografia, perché è solo nel racconto della vita fatto da un altro che il Chi può rivelarsi. La biografia sembra dunque essere l’unica forma autentica di attestazione dell’identità, dal momento che ogni autobiografia non può che fermarsi al che cosa di una persona. L’Altro è in tal senso necessario come polo fondamentale per la definizione dell’identità. Da questo punto di vista, la Arendt sbaraglia totalmente la concezione moderna del sé, tutta incentrata sull’interno e sul privato: a questa idea, sostituisce la nozione di un sé espressivo e relazionale, il cui statuto di realtà è costitutivamente esterno in quanto affidato sia allo sguardo che al racconto dell’altro.
2018
9788891768247
Hannah Arendt; Walter Benjamin; Filosofia Narrazione
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