Presentazione

Il corso di laurea magistrale in Storia e Società si propone di far acquisire ai propri laureati una preparazione avanzata in grado di sviluppare, in un’ottica interdisciplinare, autonome capacità di ricerca, studio e diffusione del sapere nell’ambito delle discipline storiche; un metodo di analisi critica dei fatti e dei processi storici; un’appropriata conoscenza della letteratura storica e del dibattito storiografico.

Il corso consente di:

- acquisire una conoscenza approfondita della storia medievale, moderna e contemporanea e del relativo dibattito storiografico;

- sviluppare capacità di interpretazione critica delle dinamiche istituzionali, politiche, economiche, sociali e culturali;

- maturare competenze interdisciplinari nelle discipline del territorio;

- acquisire padronanza nelle metodologie della ricerca storica e nell’uso critico delle fonti archivistiche e bibliografiche;

- applicare le competenze acquisite nell’ambito della ricerca, didattica, editoria, comunicazione storica e valorizzazione del patrimonio culturale.

Esso si articola in due curricula: Storico e Storico-Archivistico.

Curriculum Storico

Il curriculum offre una formazione completa e flessibile nelle discipline storiche, con particolare attenzione alle dinamiche culturali, politiche ed economiche che hanno attraversato l’Europa e il Mediterraneo dal Medioevo all’età contemporanea.

Aree disciplinari

  • Storia medievale, moderna e contemporanea
  • Storia dell’Europa e del Mediterraneo
  • Discipline antropologiche e del territorio
  • Metodologie e tecniche della ricerca storica e uso delle fonti

Curriculum Storico-Archivistico

Il curriculum si focalizza sull'approfondimento delle metodologie e tecniche della ricerca storica e archivistica, con particolare attenzione alla conservazione, interpretazione e digitalizzazione delle fonti. Principalmente rivolto ai laureati provenienti dal curriculum archivistico-documentario del nuovo CdS in Beni culturali archeologici, storico-artistici e archivistici (Attivo a partire dall'A.A. 2025/2026), il curriculum approfondisce il rapporto tra la storia e i depositi documentari conservati negli archivi e nelle biblioteche.

 Aree disciplinari

  • Storia medievale, moderna e contemporanea
  • Discipline antropologiche e del territorio
  • Archivistica, paleografia, diplomatica, scienza del libro
  • Sistemi informativi archivistici e biblioteche digitali
  • Metodologie digitali applicate alla storia e alle fonti

Profili e sbocchi occupazionali

Il corso di studio prepara alle professioni di 

  • Storico e Archivista
  • Revisore di testi
  • Docente e formatore
  • Ricercatore, divulgatore ed esperto nella progettazione formativa

I laureati portranno svolgere le attività professionali presso enti, istituzioni e centri culturali, di ricerca e di conservazione documentaria pubblici e privati. Case editrici, testate giornalistiche, emittenti radiofoniche e televisive, piattaforme informative e culturali on-line. Istituzioni pubbliche e private. Enti, fondazioni e organismi che operano nei settori dei servizi culturali. Enti di formazione e centri di ricerca. Centri ed istituti di formazione, scuole.

Inoltre, il corso di studio consente l'acquisizione dei CFU richiesti per:

  • l’esercizio della seconda fascia della professione di archivista, ai sensi del D.M. 244 del 20 maggio 2019;
  • l'accesso alle procedure abilitanti all’insegnamento, secondo la normativa vigente e in relazione alla specifica classe di concorso;
  • l'accesso alla formazione di terzo livello, come i corsi di Dottorato.

 

Perché proseguire gli studi in un Corso di laurea magistrale?

E' risaputo, fare qualcosa che appassiona, generalmente, produce risultati migliori

Si consideri a tal riguardo la quota di lavori maggiormente predisposti all’automazione, in base al grado di istruzione richiesto:

40% scuola media inferiore;

20% scuola media superiore;

10% lauree triennali

1% lauree magistrali

0% dottorato.

In altre parole, quanto più basso sarà il grado di istruzione tanto più alta sarà la possibilità di restare disoccupati (cfr. Financial Times; J.Furman/R. Seamans (2018), Artificial Intelligence and the economy, vd. anche l’Internazionale del 28/09/2018; cfr. dati OCSE: entro il 2030 il 39% delle professioni saranno svolte da Robot).

una laurea magistrale, generalmente, dà maggiori possibilità di fare carriera e di percepire uno stipendio più alto (cfr. (Riboni, Enzo ‘Il primo stipendio? Grazie alla laurea sale del 33%’, Corriere della Sera 5/02/2019).

Come richiesto dal mercato del lavoro. Secondo i dati ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive per il Lavoro), nei prossimi anni l’85% dei lavori sarà nell’ambito dei servizi e riguarderà figure con «high skill», preferibilmente integrate con le competenze digitali (vd. anche ICT).

Come è stato ampiamente diffuso sui giornali nazionali e, come potrai tu stesso verificare presso il sito dell’ANVUR (Agenzia Nazionale della Valutazione Università e Ricerca), l’Università di Cagliari ha ottenuto un’ottima valutazione (= «pienamente soddisfacente: 6,84» quasi come Trento: 7,61; come Milano (Bocconi), Torino, Ferrara, ecc.).

l’Università di Cagliari si sta impegnando costantemente nei seguenti obiettivi:

  1. Selezionare studiosi e docenti di alto profilo.
  2. Aggiornare e selezionare personale non docente sempre più all’altezza della sfida gestionale caratterizzata da una forte competitività a livello nazionale e internazionale;
  3. Migliorare l’offerta formativa (rafforzando le competenze tradizionali e integrandole con discipline innovative, incrementando la dimensione internazionale);
  4. Favorire l’inserimento nel mondo del lavoro (vd. accesso a selezioni di imprese sul territorio regionale e nazionale);
  5. Offrire a chi scopre una vocazione per la ricerca la possibilità di proseguire col dottorato dopo la laurea magistrale
  1. i corsi tenuti dai docenti generalmente riscuotono l’85% dei giudizi positivi da parte degli studenti;
  2. la maggior parte dei docenti svolge una ricerca giudicata qualitativamente pari o superiore alla media nazionale (vd. indicatore ANVUR iC09 di riferimento: 0,8, il corso di Cagliari in base agli ultimi dati raggiunge 1,0, un valore pari alla media nazionale e superiore a quella della stessa area geografica (0,9).
  3. l’Università di Cagliari è tra le poche Università italiane (26 su 86) che offrono ancora il percorso in Scienze storiche (LM84).

A tal riguardo, è bene sottolineare che si tratta di una professione che richiede una vocazione e una preparazione straordinarie.

Se scoprite di avere vocazione per la ricerca, potreste decidere di partecipare alla selezione di uno dei seguenti dottorati: Dottorato in Studi Filologico Letterari e Storico-Culturali; Dottorato in Storia, Beni culturali e Studi internazionali.

Questionario e social

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