Convegno internazionale dal 13 dicembre nell'Aula Coroneo della Cittadella dei Musei
11 December 2015

 

CONVEGNO INTERNAZIONALE SU
ESTETICA, IDENTITÀ E INDUSTRIA CULTURALE DEL CINEMA LOCALE
Sardegna e periferie europee dagli anni Novanta a oggi:
racconto dei territori e sviluppo sostenibile a confronto
Cagliari, Aula “Roberto Coroneo”, Cittadella dei Musei, 13-16 dicembre 2015
 
 
Si svolge a Cagliari dal 13 al 16 dicembre alla Cittadella dei musei il convegno internazionale dal titolo ESTETICA, IDENTITÀ E INDUSTRIA CULTURALE DEL CINEMA LOCALE. Sardegna e periferie europee dagli anni Novanta a oggi: racconto dei territori e sviluppo sostenibile a confronto. Tre giorni di intenso lavoro in cui relatori provenienti da tutta Europa si confrontano sulle produzioni cinematografiche delle “periferie” europee a partire dalla specificità della Sardegna che negli ultimi vent’anni si è rivelata un interessante laboratorio.
 
Vi sono realtà cinematografiche espressione di contesti periferici che si sono sviluppate avendo come elemento caratterizzante una forte componente identitaria che si delinea, da un lato, nella valorizzazione del locale (forte rapporto col territorio, uso di lingue minoritarie e dialetti, uso di ambienti reali, rivisitazione di temi e storie della tradizione) e dall’altro nell’esprimersi in conflitto verso i modelli egemoni e riconducibili alle produzioni mainstream (tentativi di elaborare stili narrativi e modelli linguistici nuovi, messa in scena “povera”, produzioni a basso costo, uso di tecnologie economiche, forme di produzione alternative).
 
Fra queste rientra la realtà della Sardegna che negli ultimi vent’anni si caratterizza come un interessante laboratorio in cui si afferma una nuova generazione di registi appartenenti all’ambiente culturale isolano, creando una cesura con la rappresentazione cinematografica precedente frutto di uno sguardo cinematografico esterno, non appartenente alla cultura dell’isola. A vent’anni dunque dalla data che convenzionalmente inaugura questa nuova stagione cinematografica, il convegno vuole riflettere, attraverso una prospettiva interdisciplinare, sulle pratiche del cinema in Sardegna e sui suoi caratteri ricorrenti, ma anche sui modi in cui l’industria cinematografica è andata delineandosi.
 
Allo stesso tempo, il convegno mira a contestualizzare il “caso Sardegna” all’interno di fenomeni equiparabili che hanno preso vita in altre realtà europee le cui cinematografie emergono in contesti culturali simili, riflettendo il conflitto tra locale e nazionali o anche semplicemente segnalando delle forti differenze rispetto alla cultura dominante. Intorno al contesto isolano si delinea così un quadro di realtà europee in qualche modo assimilabili a quella sarda per aspetti produttivi e artistico-culturali, ma soprattutto per la funzione del cinema come veicolo di riflessione identitaria e strumento per l’affermazione di identità geopolitiche locali.
 
Il convegno si propone pertanto di investigare, su un piano estetico, produttivo, politico e sociale, le matrici che accomunano il nuovo cinema sardo ad alcune cinematografie Europee espressione di realtà periferiche come la Catalogna, la Galizia, la Corsica, i paesi balcanici della ex Jugoslavia, il Galles, il meridione e il nordest italiani, ma anche di realtà nazionali come l’Olanda e l’Irlanda.
Al fine di riflettere il duplice carattere locale e transnazionale di questo fenomeno, il convegno è articolato in più panel: su un piano locale incentrati su interventi dedicati all’analisi del caso Sardegna, investigando il fenomeno del nuovo cinema isolano da un punto di vista storico, artistico, economico, socio-politico; su un piano nazionale e transnazionale, utilizzando un approccio comparatistico e interdisciplinare per rintracciare punti di contatto e differenze con realtà assimilabili nello scenario europeo, nell’ipotesi che sia possibile tracciare un quadro che comprende diverse cinematografie con caratteri comuni ricorrenti.
 
Il convegno è organizzato dall’Università di Cagliari (Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio della Facoltà di Studi Umanistici e Celcam, dalla Fondazione Sardegna Film Commission e dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università di Sassari, dell’Institutt for fremmedspråk dell’Università di Bergen (Norvegia), di Moviementu. Rete cinema Sardegna e il patrocinio dell’Assessorato della Pubblica istruzione della Regione Autonoma della Sardegna.
 
Dopo l’introduzione il 13 con la presentazione di una serie di contrometraggi rappresentativi della produzione isolana, i lavori proseguono lunedì 14 dalle 9, presso l’Aula verde della Cittadella dei Musei, con interventi del coordinatore del convegno Antioco Floris (Università di Cagliari) e di Franciscu Sedda (Università Tor Vergata Roma), Fabio Rossi (Università di Messina), Daniele Dottorini (Università della Calabria), Felice Tiragallo (Università di Cagliari), Ivan Girina (King’s College, London), Karl Schoonover (University of Warwick), e Pauline Burt (CEO Ffilm Cymru Wales). Si riprenderà al pomeriggio, alle 15, con un panel incentrato sulla rappresentazione cinematografica delle “piccole patrie”, italiane ed europee: dal Friuli-Venezia Giulia (Enrico Biasin, Università di Udine), alla Galizia (Ángel Luis Hueso Montón, Universidad de Santiago de Compostela), passando per la Catalunya (Anna Petrus Pons, Universitat Internacional de Catalunya) e l’ex Jugoslavia Dušica Todorovič, Università di Belgrado, ed Etami Borjan, University of Zagreb). La serata si concluderà con un altro incontro sul cinema sardo e con la proiezione di alcuni corti, tra cui alcuni realizzati nell’ambito del progetto Heroes 20.20.20 promosso dalla FSFC. La giornata di martedì 15 vedrà la partecipazione di studiosi di provenienza nazionale (Federico Giordano, Christian Uva) e internazionale (Fabien Landron, Birgit Wagner, Marco Gargiulo), e dei critici Gianni Olla e Sergio Naitza. La sessione pomeridiana sarà articolata tra la presentazione di case studies (Lucia Cardone, David Bruni, Marco Pitzalis, Nevina Satta, Susanna Tronesello, Marco Antonio Pani, Paolo Piquereddu) e le esperienze sul campo di alcuni esponenti del settore cinematografico sardo (Salvatore Mereu e Michela Anedda. Al centro della giornata conclusiva del convegno, mercoledì 16, è il tema dell’industria culturale nei territori e il ruolo delle istituzioni con interventi di Barbara Argiolas (Assessore alle politiche per lo sviluppo economico e turistico, Comune di Cagliari), Stefania Ippoliti (presidente delle Film Commission italiane), Simone Moraldi (FLAG Film Literacy Advisory Group), Cristina Piscitelli (Apulia Film Commission), e Alessandro Gropplero (Fondo Audiovisivo Friuli Venezia Giulia).
 

 

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