La prova finale del CdS in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica ha valore di Esame di stato abilitante all'esercizio della professione e si compone di:
a) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare abilità nell'esecuzione di un progetto di intervento sorteggiato fra 3;
b) la dissertazione della tesi.
La Commissione per la Prova Finale, nominata dal Rettore, è composta da un minimo di sette ad un massimo undici membri, di cui sei sono Professori e Ricercatori o incaricati di corsi di insegnamento (uno dei quali è il Coordinatore della Classe, o un suo sostituto, che funge da Presidente della Commissione), uno è il Coordinatore di Tirocinio, due sono nominati dal Collegio professionale, uno può essere designato dal Ministero dell'Università e della Ricerca e un altro può essere designato dal Ministero della Sanità. In caso di mancata designazione dei rappresentanti dei due Ministeri, il Rettore esercita il potere sostitutivo. È auspicabile che la maggioranza dei componenti (esclusi i membri nominati dai Ministeri e dai Collegi) della Commissione sia comunque composta da docenti di ruolo.
La prima prova (prova pratica) è diretta a verificare le abilità pratiche dei candidati attraverso la proposta di un intervento riabilitativo su caso clinico. La Commissione propone la valutazione di un caso clinico estratto da una rosa di tre (3) casi preventivamente stabiliti e inseriti in buste sigillate. I candidati, previo studio del caso e progettazione dell'intervento riabilitativo della durata di un'ora, dovranno esporre il proprio progetto riabilitativo alla Commissione, uno alla volta. Lo schema scritto servirà da traccia per l'esposizione, ma non sarà valutato dalla Commissione.
I criteri per l'assegnazione dei casi sono:

  • non viene assegnato un caso oggetto di precedente prova di abilitazione;
  • l'argomento è pertinente ed è stato precedentemente affrontato durante lezioni, laboratori e/o seminari. Nella formulazione dell'intervento riabilitativo, durante la prova pratica, il candidato dovrà valutare e integrare le conoscenze acquisite, identificando i bisogni di aiuto riabilitativo; formulare criticamente ipotesi alternative di intervento riabilitativo; verificare la fattibilità progettuale, anche sulla base delle risorse disponibili, e valutare l'intervento riabilitativo proposto; saper esporre, con linguaggio tecnico, le nozioni teoriche e le metodologie proprie della professione di Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica, utilizzando forme comunicative efficaci e capacità relazionali basate su accoglienza, ascolto ed empatia.

La Commissione verifica l'adeguatezza dell'intervento riabilitativo proposto dal candidato, e ne valuta la completezza rispetto ai parametri seguenti:

  1. coinvolgimento dell'utente;
  2. identificazione dei bisogni;
  3. analisi delle risorse;
  4. scelta e negoziazione degli obiettivi;
  5. individuazione della metodologia riabilitativa;
  6. formulazione di un progetto di intervento riabilitativo;
  7. organizzazione dei tempi di intervento;
  8. scelta degli strumenti di verifica dell'efficacia;
  9. tempi di verifica dell'efficacia;
  10. valutazione della soddisfazione dell'utente.

A ciascun parametro la Commissione attribuirà i seguenti punteggi:

  • 0: non adeguato
  • 1: sufficiente
  • 2: buono
  • 3: eccellente

Il punteggio totale della prova pratica, in trentesimi, è convertito in giudizio come di seguito riportato:

  • Insufficiente= <18
  • Sufficiente=18-23
  • Buono=24-27
  • Ottimo= >28

Il superamento della prova pratica consente l'ammissione alla seconda prova, che consiste nella dissertazione pubblica di una tesi di laurea il cui argomento, scelto dal candidato, potrà essere sperimentale o compilativo.
Durante la dissertazione della tesi, il candidato dovrà mostrare autonomia e maturità professionale nella trattazione sintetica dell'argomento scelto.
A determinare il voto di laurea contribuiscono:

  • la media dei voti degli esami (la modalità di calcolo della media dei voti conseguiti in ciascun corso integrato è ponderata; per ciascuna lode saranno aggiunti 0,5 punti al totale, per un massimo di 2 punti); - la valutazione della prova finale (massimo 6 punti, divisi in massimo 2 punti per la prova pratica, se il giudizio è ottimo, 1 punto se è buono, 0.5 punti se è sufficiente, e massimo 4 punti per la dissertazione della tesi, con tesi sperimentale o revisione sistematica della letteratura su argomento attinente massimo 4 punti, e massimo 2 per tesi compilativa);
  • la durata della carriera (gli studenti che si laureano in corso meriteranno 2 punti aggiuntivi).
  • la lode, proposta dal Presidente della Commissione di Laurea, può essere attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale > 110. La menzione speciale del Presidente della Commissione di Laurea può venire attribuita, con parere unanime della Commissione, ai candidati che conseguano un punteggio finale > 117.

Il voto verrà comunicato pubblicamente una volta esaminati tutti i candidati, davanti a tutta la Commissione esaminatrice. La prova finale è organizzata in due sessioni, in periodi definiti a livello nazionale con decreto del Ministero dell'Università di concerto con il Ministero Competente. La prima sessione, di norma, ha luogo nel periodo ottobre-novembre e la seconda in marzo-aprile. Le date vengono fissate dal Coordinatore del Consiglio di Classe.
La prova finale è organizzata in due sessioni in periodi definiti a livello nazionale con decreto del Ministero dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministero Competente. La prima, di norma, nel periodo ottobre-novembre e la seconda in marzo-aprile. Le date vengono fissate dal Coordinatore del Consiglio di Classe.

Questionario e social

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