Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche e dei processi formativi (LM-85) sviluppa e perfeziona i contenuti culturali e gli obiettivi formativi offerti dal corso di Laurea L-19 e si propone di far acquisire il titolo e le competenze del pedagogista, professione normata dalla Legge 205 del 27 dicembre 2017, commi 594-601. La Legge 15 aprile 2024, n. 55 "Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali" ha inoltre introdotto il riconoscimento giuridico alla professione attraverso l'istituzione dell'albo professionale e rimarcando il fatto che i pedagogisti svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo di un sistema di welfare a servizio delle persone, delle famiglie e delle comunità.

In linea con le finalità previste dal profilo professionale il CdS si impegna affinché i laureati magistrali acquisiscano conoscenze e capacità necessarie ad analizzare, progettare e gestire interventi pedagogici e consulenziali rispetto a problemi educativi complessi oltre a gestire e coordinare i servizi alla persona, alle famiglie, alle organizzazioni e, in generale, ai contesti sociali lavorando in regime di libera professione o negli enti pubblici e privati, profit e non profit, come ad esempio nei servizi territoriali, culturali, socioeducativi, nelle scuole, nelle aziende, nelle associazioni e nelle cooperative del terzo settore, nei contesti della cooperazione internazionale. Il titolo costituisce altresì requisito di accesso alle classi concorsuali A-18, A-19 e A-77 per l’insegnamento nella scuola secondaria, fermo restando il possesso di requisiti specifici in termini di crediti maturati negli ambiti disciplinari previsti dalla normativa vigente.

Il corso nasce dalla modifica ordinamentale del precedente corso di laurea magistrale interclasse in Scienze pedagogiche e dei servizi educativi (LM-58/85) che dall'a.a. 2022/23 non verrà più attivato.

Obiettivi formativi e articolazione

Il corso di laurea è abilitante all’esercizio della professione del Pedagogista (normata dalla Legge 205 del 27 dicembre 2017, commi 594-601 relativamente alla quale è previsto, con la Legge 55 del 15 aprile 2024, uno specifico albo professionale) e, coerentemente con gli obiettivi qualificanti della classe LM-85, si propone di preparare una figura professionale poliedrica in grado di svolgere attività di analisi, ricerca, progettazione, gestione, valutazione e coordinamento nei settori dell’educazione, della formazione e della riflessione pedagogica. Il corso fornisce pertanto conoscenze e competenze teoriche, metodologiche e tecnico-pratiche di carattere pedagogico-didattico, psicologico, socio-antropologico, storico ed etico-filosofico, giuridico, informatico e artistico-letterario necessarie a svolgere la professione sia all’interno delle istituzioni pubbliche sia private, nei contesti educativi, formativi, assistenziali e di intervento sociale. A questo fine, i laureati del corso di studio arriveranno a possedere:

  • conoscenze teoriche approfondite nell'ambito pedagogico ed educativo, arricchite anche dai contributi interdisciplinari di ambito psicologico, socio-antropologico, storico ed etico-filosofiche, giuridiche, informatiche e artistico-letterarie, che contribuiscono a definirne il quadro di riferimento e ne favoriscono l'implementazione pratica.
  • un'adeguata padronanza delle metodologie di ricerca educativa, sia teorica che sperimentale, necessarie a interpretare le dinamiche relazionali presenti nei contesti educativi come pure a definire e selezionare i criteri e le strategie di intervento negli ambiti educativi e formativi formali, non formali e informali;
  • conoscenze appropriate dei diversi aspetti della progettazione pedagogica a partire dalla capacità di leggere e analizzare i bisogni dei soggetti e dei contesti sociali e territoriali al fine di stilare, attivare, governare, monitorare, valutare e rendicontare gli esiti e l'impatto sociale di progetti e programmi di intervento;
  • una approfondita conoscenza critica delle dinamiche sociali, delle teorie e dei modelli interpretativi del fenomeno della differenza, della multiculturalità, del bisogno educativo speciale, del ruolo delle reti, dei social media e delle tecnologie digitali nelle relazioni interpersonali e nella didattica;
  • la capacità di sviluppare capacità riflessive di tipo epistemologico declinabili nell'ambito dell'indagine scientifica, in quella della comunicazione, in quella della gestione delle relazioni e del lavoro d'équipe, in quella della supervisione dei e nei servizi come pure nell’organizzazione e nel coordinamento dell'intervento sul campo;
  • la capacità di utilizzare strumenti informatici specifici per la ricerca educativa e il lavoro in ambito pedagogico e il possesso a livello B2 del lessico disciplinare della lingua inglese.

Il Corso si articola su due curricula: Consulente pedagogico e Progettista dei processi educativi allo scopo di consentire, all’interno di un percorso formativo unitario, la possibilità di approfondire i temi della riflessione pedagogica, della ricerca e delle metodologie del lavoro educativo, da un lato, e quelli della progettazione e del coordinamento di interventi educativi e formativi in ambito formale e informale nei diversi contesti e situazioni e per l’intero arco della vita delle persone, dall’altro.

In ciascun percorso le differenti aree disciplinari forniscono, oltre a conoscenze e abilità comuni, la possibilità di orientare e declinare la riflessione su aspetti specifici richiesti dai diversi ambiti di impegno della figura professionale.
In ogni curriculum il percorso si articola in due anni accademici e prevede attività formative di ambito storico-pedagogico, metodologico-didattico e della ricerca educativa, psicologico, socio-antropologico, storico ed etico-filosofiche, giuridiche e artistico-letterarie. Tutte le attività formative, comprese quelle relative alla lingua inglese e alle competenze informatiche, sono orientate allo sviluppo professionale in ambito educativo e tese ad integrare teoria e pratica. Una particolare attenzione è data ai momenti di riflessività che aumentano al secondo anno e si concretizzano in laboratori didattici, in attività di project work e in un tirocinio formativo da svolgersi presso enti pubblici o privati. Al termine del percorso le attività a scelta dello studente, assieme a seminari di approfondimento in aula e/o online, consentiranno di perfezionare le competenze professionali e permettere la preparazione della prova finale che consiste nella discussione di una tesi di laurea originale che dovrà dar prova delle conoscenze e competenze maturate.

Sbocchi occupazionali

I laureati magistrali in Scienze pedagogiche e dei processi formativi conseguono il titolo abilitante all’esercizio della professione di Pedagogista (normata dalla Legge 205 del 27 dicembre 2017, commi 594-601) e potranno:

  1. esercitare attività di ricerca e consulenza pedagogica come libero professionista o in strutture pubbliche e private relativamente alle diverse esigenze in campo educativo e formativo riguardanti la persona, la coppia, la famiglia, il gruppo e le comunità in particolare nelle situazioni problematiche (disagio giovanile, emarginazione sociale, dispersione scolastica, migranti, disabilità, adozioni, affidi, tossicodipendenze, violenza sui minori ecc.)
  2. lavorare alla progettazione, al coordinamento, alla direzione di progetti e programmi culturali e formativi destinati ad aiutare persone di ogni età sui temi dell’apprendimento, dell’educazione, dell’inclusione e della formazione compresi quelli dell’orientamento e della riqualificazione professionale;
  3. svolgere attività di supervisione, valutazione e monitoraggio di interventi a valenza educativa, riabilitativa, formativa e pedagogica di vario livello e in ambiti diversi, fino ad arrivare a svolgere il ruolo di responsabile/dirigente di organizzazioni, enti e istituzioni socioeducative pubbliche e private;
  4. accedere all’insegnamento nella scuola secondaria per le classi di concorso previste dalla normativa vigente (previa acquisizione dei crediti previsti dalle tabelle ministeriali).

La laurea magistrale potrà costituire infine un valido presupposto culturale e metodologico per l'approfondimento degli studi attraverso dottorati di ricerca e borse di studio, mirate alla formazione di ricercatori e professionalità di profilo universitario.

Infine, entrambi i percorsi di laurea magistrale forniscono i presupposti culturali e metodologici per l’insegnamento nelle classi A-18 e A-19 della Scuola secondaria superiore (purché in possesso dei CFU richiesti*) e per l’approfondimento degli studi attraverso dottorati di ricerca e borse di studio, mirate alla formazione di ricercatori e docenti di profilo universitario.


*Gli esami o CFU richiesti dal DPR 19/2016 per l’insegnamento possono essere conseguiti durante i corsi di laurea (triennale, magistrale), utilizzando ad esempio a questo scopo i “crediti liberi”, o successivamente mediante corsi post-lauream (scuole di specializzazione, master universitari etc.) e corsi singoli universitari. Si consideri che con il DPCM 4/8/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25/9/2023, prende avvio un nuovo sistema di formazione e accesso al ruolo dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado così come delineato dal DL n. 36/2022, convertito in legge n. 79/2022, che ha modificato il D.lgs. 59/2017. Tale sistema richiede il possesso di 60 crediti specifici post-lauream per ottenere l'abilitazione all'insegnamento necessaria alla partecipazione ai concorsi e l'ingresso in ruolo. 

Questionario e social

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