UniCa Lettere Corso Presentazione

Presentazione

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Il corso di laurea in Lettere fa parte di un’architettura formativa a tre livelli (triennale, magistrale e dottorato) e mira a fornire una solida preparazione di base nel campo selle Scienze umane.

Il corso si articola in tre curricula: classico, moderno e storico. Esso comprende

  1. le discipline di  base comuni ai tre curricula (Letteratura italiana, Glottologia e Linguistica, Storia Romana, Geografia e Istituzioni di lingua latina + Laboratorio;
  2. le discipline caratterizzanti che contribuiscono a delineare il profilo dei curricula: classico (Istituzioni di lingua greca + laboratorio, Storia greca, Letteratura greca, Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana, Lingua e Letteratura sanscrita); moderno (le Letterature moderne, la Filologia romanza, la Linguistica italiana, la Letteratura medievale e umanistica); storico (la Storia medievale, moderna e contemporanea, la Storia della musica, l’Archivistica, la Paleografia);
  3. le discipline affini che inquadrano il progetto scientifico-didattico in una prospettiva interdisciplinare (antropologia, storia dell’arte, lingua sarda, letteratura sarda e letterature regionali, letteratura comparata, etnomusicologia); d) le discipline a scelta che assecondano gli interessi dello studente; e) la prova finale che avvia lo studente all’elaborazione di un testo scientifico scritto, strutturato gerarchicamente, secondo i canoni del testo argomentativo;
  4. le altre attività che completano aspetti più pratici del percorso formativo, o sotto forma di laboratori  (vd. apprendimento di una lingua straniera, strumenti informatici, scrittura accademica, ecc.) o di stage presso enti convenzionati (al fine di testare le competenze acquisite).

Alle discipline tradizionali, si aggiungono alcune discipline innovative (Fondamenti di Linguistica e Filologia con strumenti informatici, Archivistica informatica), al fine di rendere maggiormente spendibile il titolo sul mercato del lavoro, nell’ambito delle professioni digitali.

Lo sbocco naturale della laurea in Lettere è il proseguimento degli studi nel livello magistrale superiore. In relazione al curriculum di provenienza, lo studente potrà optare per la laurea magistrale in Filologia classica o Filologica moderna (si vedano, rispettivamente le classi LM15 e LM14 all’interno della laurea magistrale interclasse denominata “Filologie Letterature classiche e moderne”) oppure in Storia e Società (LM84; si vedano i quattro percorsi non vincolanti: antico, medievale, moderno e contemporaneo). Tuttavia, con la sola laurea triennale è possibile svolgere attività molto circoscritte nell’ambito dei servizi culturali.

Qualora il laureato triennale dovesse scoprire la vocazione per l’insegnamento o la ricerca dovrà, rispettivamente, completare la formazione con il livello magistrale o con uno dei due dottorati di riferimento (Studi Filologico-Letterari e Storico-culturali e Storia, Beni culturali e Studi internazionali).

Perché iscriversi al Corso di Laurea in Lettere?

È risaputo. Fare qualcosa che piace, generalmente, produce risultati migliori.

In particolare, la Filologia, la Linguistica, le Lingue classiche, il Sanscrito, le Discipline Storiche, Geografiche e Letterarie, oltre a trasmettere dei contenuti, insegnano un metodo applicabile a contesti lavorativi diversificati e altamente avanzati.

Le discipline insegnate nel corso di laurea in Lettere hanno una lunga tradizione, le cui radici risalgono al mondo greco-latino (cfr. Canfora 2014, Gli antichi ci riguardano, Bologna, Il Mulino).

Il forte legame con la tradizione classica, è peraltro riflesso nel lessico specialistico di tutte le discipline accademiche e non solo di quelle umanistiche. (cfr. Forner, Werber/Thorle, Britta (a cura di), Manuels des langues de spécialité, Berlino, De Gruyter, 2016).

Inoltre, integrando il percorso formativo tradizionale con contenuti innovativi appartenenti al campo della Information Technology si aumenta la spendibilità del titolo di studio sul mercato del lavoro (vd. il seminario su questo tema organizzato dal Consiglio di Corso al seguente link: http://old.unica.it/pub/7/show.jsp?id=35221&iso=96&is=7).

La tecnologia da sola non basta. L’esplosione dei contenuti determinata dalle illimitate possibilità della Rete impone fortissime capacità critiche per selezionare l’utile dall’inutile, l’attendibile dal fake. Bisogna acquisire la capacità di gestire i contenuti attraverso una buona selezione e rielaborazione dei testi.

È per questo che autorevoli esperti del mercato del lavoro sostengono che un approccio umanistico “valorizza la tecnologia” (cfr. tra questi Nicola Cacace, 2010 Scenario delle Professioni, Editori Riuniti; e Romano Benini (2014), Nella tela del ragno. Perché in Italia non c’è lavoro e come si può fare per crearlo, Donzelli Editore).

Se un laureato triennale ha enne possibilità di trovare lavoro, un laureato magistrale ne ha quasi il doppio. Sulla base dei dati che abbiamo a disposizione, a titolo di studio avanzato corrisponde un più alto tasso di occupazione e di remunerazione (vd. dati Almalaurea, dati ISTAT 2017, vd. anche Visco Ignazio 2014, Investire in Conoscenza. Le competenze necessarie per il XXI secolo, Il Mulino).

A tal riguardo, è bene sottolineare che si tratta di una professione che richiede una vocazione e una preparazione straordinarie. È bene altresì segnalare, che, secondo la normativa vigente, per accedere al concorso per l’insegnamento è necessario acquisire, nell’arco del quinquennio, 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche.

  • 85% dei giudizi positivi da parte degli studenti (vd. sito Ateneo);
  • più della metà dei docenti svolge una ricerca giudicata qualitativamente pari o superiore alla media nazionale (dati VQR, valutazione qualità della ricerca, pubblicati on-line, sul sito di Ateneo).

Questionario e social

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