1 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Cagliari
Nuovi locali per la Clinica odontoiatrica
Accordo tra Azienda ospedaliera universitaria e Monserrato
CAGLIARI. Il nuovo protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto integrato, denominato “la Rete dei servizi” è stato ratificato giorni fa dal consiglio comunale di Monserrato. La delibera con la quale assegna in concessione all’Azienda Ospedaliera Universitaria un immobile di 2.474 metri quadri per trasferire la clinica odontoiatrica del Policlinico, è passata con 15 voti a favore e tre astenuti (Riformatori Sardi e Omar Marras).
Oltre all’Università e al Comune di Monserrato, tra i sottoscrittori del protocollo figurano l’Azienda Ospedaliera, la Pro loco e la Cantina sociale di Monserrato, la Croce Bianca volontari del soccorso. Il comune monserratino, come risulta dal protocollo d’intesa firmato nel 2003, mette a disposizione per 30 anni, l’edificio ex-Cries, in via di completamento, che sorge nella zona Cortis, dietro la stazione San Gottardo della metropolitana: tra le vie delle Gardenie, Metauro e Diocleziano. L’Azienda Universitaria assumendosi i costi del completamento dei lavori di recupero della parte di edificio assegnatogli (circa un milione di euro) potrà utilizzare i locali per lo svolgimento delle attività didattiche relative al corso di laurea specialistica in Odontoiatria e protesi dentarie, o per altre attività didattiche connesse.
Il primo piano, destinato in origine alla Pro loco, é stato anch’esso concesso all’Azienda Universitaria. I locali del pianterreno invece, originariamente assegnati all’Università per i servizi di biblioteca e segreteria, rimane a disponibilità dell’amministrazione comunale. «Tali iniziative rappresentano una risorsa per il nostro Comune. - commenta il sindaco, Gianni Argiolas - Attualmente la priorità condivisa tra amministrazione e Università riguarda l’allocazione del pronto soccorso nel Policlinico universitario». (p.l.c.)
2 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Nuoro
«Coroneo, nel cuore dei nuoresi»
L’Archeoarci ricorda il grande storico scomparso
L’ex preside di Lettere ha insegnato a lungo nell’associazione
LUISA SATTA
Nuoro. A qualche settimana dalla scomparsa di Roberto Coroneo, ex preside della facoltà di Lettere di Cagliari e ordinario di Storia dell’arte medievale, l’Archeo-Arci ha voluto ricordare uno studioso che con Nuoro aveva instaurato un legame fortissimo. «Quando quella mattina di gennaio - ricorda la presidente del sodalizio, Tina Santoni - siamo andati a visitarlo per l’ultimo saluto, nella fredda saletta dell’ospedale di Is Mirrionis, ci veniva spontaneo ritornare con la mente alla straordinaria qualità della sua amicizia per noi nuoresi. Aveva da anni, in qualche modo, adottato l’Archeo-Arci, rendendola partecipe dei suoi studi, ma anche della sua didattica, vissuta con noi in modo non accademico».
D’altra parte, Coroneo, con l’entusiasmo della sua pedagogia errante, fuori dalle austere aule della facoltà di Lettere cagliaritana, nel 2006, a Nuoro, aveva contribuito alla VIII Settimana della Cultura. Anche allora, insieme alle scolaresche dei paesi, che poco sapevano di monofore e di bifore, aveva guidato i tantissimi visitatori, quasi seguendo l’“orma” del pellegrino, a rivisitare le chiese romaniche di Galtellì, Orosei, Onanì, Orotelli, Ottana e Silanus.
Per non parlare delle “Lezioni di archeologia”, per le quali, nonostante i tanti impegni, rispondeva con entusiasmo e alle quali, dal 2005, è stato quasi sempre presente. Viaggiava anche nei freddi giorni del novembre nuorese. Lezioni magistrali sulla chiesa di Trullas di Semestene, ma anche su Costantinopoli, la città imperiale, sui bizantini e i loro riti in Sardegna, sull’architettura romana, sui retabli. Veniva ascoltato con attenzione quasi religiosa, e lui, come un neofita della ricerca, si “scaldava”, perché l’auditorium stracolmo della biblioteca Sebastiano Satta gli dava la cifra della vicinanza della dimensione della cultura, anche di quella più specialistica, con la Nuoro dalle mille facce, non solo quella tradizionale, ancoraggio a valori di antica e solida intelligenza del sapere.
La sua tempra di profondo studioso del medioevo sardo voleva sempre attingere nuova linfa, risucchiare nuove conoscenze dalle pietre in trachite rosa delle chiese medievali, sparse nei villaggi e nelle campagne della Barbagia. «Oggi - conclude Tina Santoni - il vuoto si sente ancora più forte, e la ricchezza dei suoi squarci di cultura è ormai storia connettiva dell’Archeo-Arci di Nuoro. Ha lasciato, come il pellegrino medioevale, impressa la sua “orma”; e per noi rimarrà sempre uno dei nostri».
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 12 - Attualità
IL CASO
In rete le ironie sulla Fornero jr.
ROMA. Il ministro del Welfare Elsa Fornero (che critica l’idea del posto fisso, mentre la sua collega Anna Maria Cancellieri se la prende coi giovani che vogliono il lavoro vicino a mamma e papà) è oggetto di ironie sul web per via della figlia, Silvia Deaglio, professore a 37 anni presso l’università di Torino, dove insegnano sia la mamma che il papà.
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 38 - Cultura e Spettacoli
I carabinieri di Cagliari fra le pagine della «Gioconda» alla ricerca della parola perduta
Le tecniche del Ris per scoprire D’Annunzio
ROMA. La luce del Ris carabinieri di Cagliari nell’officina di D’Annunzio, alla ricerca della parola perduta. L’opera d’arte come «corpo del delitto» per cogliere, nel manoscritto originale, ripensamenti e varianti testuali nell’opera «La Gioconda», una tragedia del 1898 dedicata a Eleonora Duse: 269 carte autografe, numerate in alto a destra dal poeta, passate al setaccio con tecniche investigative all’avanguardia, che hanno restituito la prima versione del testo.
Attraverso il Video spettro comparatore, presso il laboratorio del Ris di Cagliari, il manoscritto autografo, analizzato con una strumentazione forense, ha restituito il testo nascosto dietro oltre 1.000 cancellature del manoscritto, permettendo di registrare le minime variazioni dell’inchiostro.
I risultati del «Progetto Gioconda» (divulgati dall’agenzia AdnKronos) sono stati presentati ieri nella sede del Raggruppamento Carabinieri investigazioni scientifiche di Roma, dal generale di Brigata, Enrico Cataldi, Comandante del Racis di Roma e da Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione «Il Vittoriale degli Italiani».
Sono intervenuti: il tenente colonnello Giovanni Delogu, Comandante Ris di Cagliari, il capitano Pietro Coli, sempre del Ris di Cagliari, Maria Giovanna Sanjust, docente all’Università di Cagliari, Andrea Quarta, dell’università Paris-Sorbonne e Annamaria Andreoli, curatrice dell’edizione di «Tutte le opere di Gabriele d’Annunzio».
Per la prima volta al mondo è stata applicata la riflettografia alla filologia. Una tecnica che trova precedenti solo nell’analisi del papiro di Artemidoro o per la tela del don Ramon di Goya. Un risultato reso possibile dalla sinergia fra tre eccellenze italiane: I Ris dell’arma dei carabinieri, la fondazione «Il Vittoriale» e l’Università degli studi di Cagliari», con «la preziosa collaborazione dei marescialli capi Antonio Crescenzi e Carlo Spampinato», che per tre mesi hanno lavorato sul manoscritto.
Nel manoscritto de «La Gioconda», ha spiegato la professoressa Sanjust, «solo 41 pagine non presentano correzioni. Tutte le altre sono zeppe di riscritture. Così le parti illegibili sono venute fuori con l’ausilio di questa nuova tecnologia che ha permesso di entrare nel corpo del testo», facendo emergere la fatica e la bellezza della scrittura dannunziana.
«Un lavoro fondamentale per fare un’edizione critica dell’opera. Anche perché - ha fatto notare la studiosa - D’Annunzio era solito correggere le sue pagine immediatamente, con la stessa penna e inchiostro con cui vergava il testo. «Apportava le correzioni con un tratto molto netto - ha aggiunto Sanjust - e, sotto, le parti cancellate, è ora possibile cogliere il processo stesso di scrittura, visto che l’autore scrive anche due o tre volte sulla stessa parola». Gli esempi del recupero delle varianti testuali sono molti. Ad esempio, nella carta 35, la parola «atroce» è corretta con «eroica», per puntualizzare meglio la situazione. Mentre nella carta 69, al posto di «sotto i ginocchi», l’espressione definitiva scelta dal Vate è «sotto i tuoi piedi».
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 5 - Cagliari
MAS 2012
Dal 18 febbraio al 26 aprile nel conservatorio di musica P. Da Palestrina (Ca) si svolgerà la terza edizione del corso in Management dell’arte e dello spettacolo. Rivolto a studenti universitari, di accademie e conservatori, operatori e amministratori di associazioni e enti pubblici e privati, il corso è improntato all’organizzazione e gestione degli eventi culturali. Info: 345.0599585. (s.z.)
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
Cerimonia in ateneo per Giovanni Maciocco
SASSARI. Stamane alle 11.30 nell’aula magna dell’Università il rettore Attilio Mastino consegnerà al professor Giovanni Maciocco il decreto ministeriale con cui l’ex preside di Architettura è stato insignito del titolo di professore emerito dal ministro Francesco Profumo. Tempiese di origine, nato a Olbia, sessantaquattro anni, laureato in Ingegneria a Pisa, nel 1970, e poi in Architettura a Firenze nel 1974, il professor Maciocco ha insegnato nell’ateneo pisano, poi al Politecnico di Bari, quindi a Cagliari in Ingegneria per poi approdare a Sassari dove ha tenuto la cattedra di pianificazione territoriale. Nel 2003 è diventato preside di Architettura e direttore del Dipartimento di Architettura e Pianificazione. Tra i progetti realizzati da Maciocco il polo universitario naturalistico a Piandanna, il Centro di restauro a Li Punti e il recupero del complesso dell’ex ospedale sui bastioni ad Alghero.
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 6 - Nuoro
AILUN. Master turistico
L’assessorato regionale alla Formazione e l’Università cattolica del Sacro Cuore hanno attivato la seconda edizione del Master universitario di I livello per manager dello sviluppo turistico territoriale e della gestione di imprese turistiche che partirà il prossimo 28 febbraio con due edizioni a Cagliari (Centro regionale di formazione professionale) e Nuoro (Ailun). Si rinnova un’esperienza formativa che lo scorso anno ha coinvolto 41 studenti e che mira a costruire profili adatti alle specificità del territorio sardo. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per oggi. Il bando del Master e la domanda di ammissione sono disponibili sul sito della Regione Sardegna e sul sito dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.