Presenti all'importante incontro 28 delegazioni nazionali. Legalità, diritto e società al centro del dibattito a cui ha partecipato Carlo Pilia, docente del Dipartimento di Giurisprudenza
di Sergio Nuvoli
Cagliari, 17 marzo 2018 - L'Università di Cagliari, con il prof. Carlo Pilia del Dipartimento di Giurisprudenza, ha partecipato al XIV Encuentro Internacional, Ciencias Penales 2018 organizzato dalla Fiscalìa General de la Repùblica de Cuba a L'Avana dal 14 al 16 marzo 2018.
Al secondo evento dedicato a legalità, diritto e società, hanno partecipato 28 delegazioni nazionali, le rappresentanze dei Ministeri della Giustizia e delle Procure della Repubblica di decine di Paesi latinoamericani, europei, africani ed asiatici, oltre cento relatori tra docenti universitari, giuristi delle diverse discipline, magistrati e operatori della giustizia e della sicurezza.
Il notevole sviluppo delle relazioni tranfrontaliere è favorito dalla crescente mobilità delle persone e dal massivo utilizzo delle nuove tecnologie, incentivato dagli Stati e dalle organizzazioni internazionali quali fattori positivi di sviluppo economico e di crescita sociale.
Al contempo, tuttavia, sono da segnalare i correlati pericoli per i cittadini e le società provocati dalle nuove e più insidiose forme di criminalità internazionale, quali tratta di persone, traffici di droghe, abusi sui minori, reati informatici, reati ambientali e una diffusa corruzione nelle istituzioni.
“Affinchè sia efficace l'azione di prevenzione e repressione di tali fenomeni criminali – spiega il prof. Pilia a margine dell’importante incontro - si impone una strategia internazionale basata sulla più stretta cooperazione tra sistemi di giustizia e la condivisione di nuovi modelli di intervento e delle migliori pratiche di tutela, da sviluppare con approccio interdisciplinare”.
Il congresso 2018 de L'Avana è stato l'occasione per un confronto istituzionale che la Procura generale di Cuba, con gli auspici della Facoltà di diritto della capitale cubana, del Tribunale supremo popolare e delle organizzazioni professionali, ha voluto promuovere con gli esperti provenienti dai principali Paesi che, davanti a un pubblico numeroso di studenti e professionisti, hanno segnalato criticità normative e avanzato proposte correttive.
“Ricollegandosi all'evoluzione della criminologia e della vittimologia internazionale – prosegue il docente di UniCa - si è dibattuto anche del passaggio da una giustizia retributiva, diretta alla punizione pubblica del colpevole, alla giustizia restaurativa che, con riferimento a determinate fattispecie criminose, coinvolge direttamente le parti dell'illecito nell'individuare la soluzione più appropriata a ripristinare la legalità, a tutela dei diritti violati e della riaffermata coesione della società”.
In questa nuova prospettiva di giustizia, anche il processo penale sanzionatorio si apre a soluzioni alternative alla condanna qualora condivise direttamente dalla vittima e dall'autore del reato e superino il vaglio di legalità dell'autorità giudiziaria. “La mediazione penale, quale attività svolta da un professionista, terzo e imparziale, che in maniera riservata facilita il dialogo costruttivo tra le parti del reato – sono ancora parole del prof. Pilia - costituisce una chiave importante per la loro responsabilizzazione nella riaffermazione della socialità delle loro posizioni”.
Ripercorrendo l'esperienza della mediazione transfrontaliera maturata negli anni nell'ateneo cagliaritano e con l'Associazione Mediatori Mediterranei, il prof. Pilia ha segnalato l'importanza e l'utilità dello strumento della mediazione per il cui sviluppo internazionale sono già stati stretti accordi di cooperazione tra l’Ateneo cagliaritano e numerosi atenei stranieri, compreso quello de L'Avana per lo scambio di docenti, la condivisione di corsi di formazione, ricerche e pubblicazioni anche avvalendosi della collana tematica internazionale “Quaderni di conciliazione”, dei cui volumi è stato fatto omaggio al dott. Darìo Delgado Cura, Fiscal General de Cuba.
A margine dell'iniziativa congressuale sono stati firmati importanti protocolli di cooperazione tra i Ministeri e le Procure della Repubblica degli Stati iberoamericani in materia di illeciti transfrontalieri. Il prossimo incontro internazionale è stato fissato per il marzo 2020 e, tra gli altri temi, si parlerà ancora di esperienze di mediazione transfrontaliera con approccio interdisciplinare.