Successo per l’iniziativa organizzata dal Liceo scientifico di Seui in collaborazione con i due Atenei sardi
11 May 2015

Un modo nuovo di presentarsi ai ragazzi delle superiori e alle loro famiglie: l’Università che si apre al territorio e visita i paesi dell’interno per farsi conoscere e apprezzare. E raccontare ciò che fa: non solo lezioni e seminari, ma anche il quotidiano lavoro di ricerca scientifica e di elaborazione culturale. Rappresentando ancora l’unica istituzione in grado di migliorare la condizione sociale e professionale di chi la frequenta. A Seui, con la Regione Sardegna e l’Università di Sassari, è partito un modo innovativo di fare orientamento: forse tornando a modelli del passato, ma con la certezza che una stretta di mano è ancora il modo migliore per costruire un ponte tra scuola e università. A tutto vantaggio dei nostri ragazzi.

Foto dal sito Vistanet (i due rettori Del Zompo e Carpinelli con il Presidente Pigliaru) - vai all’articolo

di Sergio Nuvoli

Seui, 8 maggio 2015 - Abituati ad accogliere i ragazzi delle superiori nelle aule dell’ateneo per interagire con loro nelle giornate dedicate all’orientamento, docenti e amministrativi delle Università di Cagliari e Sassari hanno aderito con curiosità alla proposta da un insegnante del Liceo scientifico di Seui, il prof. Antonio Aste, di ribaltare il gioco: provare a calarsi nella loro realtà paesana e raccontare ai ragazzi cosa sia l’Università, all’interno di ambienti a loro più vicini. Vecchie botteghe, antiche palazzine, il municipio, sedi di gruppi folk o della banda paesana, edifici monumentali si sono improvvisamente animati “di Università”.
 
I ragazzi dell’organizzazione erano in uniforme da lavoro (jeans e maglietta bianca sponsorizzante l’evento) e si rendevano disponibili ad accompagnare gli ospiti nelle varie sedi. Studenti provenienti dai paesi vicini si dividevano in gruppi per informarsi presso le varie sedi sui corsi di laurea di loro interesse. Così i docenti hanno potuto chiacchierare informalmente con i ragazzi e dar loro informazioni utili con l’avvicinarsi della scadenza di iscrizione all’università, per coloro che frequentassero l’ultimo anno. Gli studenti erano più di 500: oltre agli iscritti di Seui, sono arrivati da Senorbì, Isili, Laconi, Sorgono, ma anche da Perdasdefogu, Lanusei e Villacidro, Jerzu e Tortolì. Determinante il contributo del Comune (era presente il sindaco in fascia tricolore), ma significativa anche la presenza del dirigente dell'Istituto onnicomprensivo di Seui.
 
 
Soprattutto hanno trasmesso la passione che li caratterizza, quella passione con cui da un lato si prendono cura dei giovani assetati di conoscenza, dall’altro alimentano quel sacro fuoco che arde in ogni ricercatore. In altri punti degli stand è stato possibile conoscere il personale amministrativo addetto all’orientamento e a progetti quale l’Erasmus; inoltre, come possibili sbocchi professionali, gli studenti potevano avvalersi anche della rappresentanza di Esercito, Marina Militare, Aeronautica e consorzi.
 
“Abbiamo cominciato a costruire un ponte ancora più solido e sicuro nel passaggio tra scuole superiori ed università – è il commento del Rettore, Maria Del Zompo - attraverso un dialogo che permette di aiutare i ragazzi a non pentirsi delle scelte fatte, a non disperdersi e soprattutto a non abbandonare gli studi universitari. Non più dunque soltanto gli studenti che vanno a conoscere l’Università, ma l’Università che esce dalle aule e dai laboratori e volentieri si fa conoscere, per tutto quello che fa: non solo lezioni e seminari, ma ricerca, amore per la conoscenza e la costruzione di prospettive più solide per il futuro”.
 
Durante la giornata ragazzi e insegnanti hanno potuto interagire anche con le autorità universitarie (Rettori e Prorettori dei due atenei sardi) e istituzionali (Presidente della Regione e Assessore alla Pubblica Istruzione), dai quali hanno appreso i principali piani di lavoro atti a migliorare il livello di qualità dell’istruzione superiore ed il passaggio all’istruzione universitaria. Altra nota positiva la partecipazione concorde, nella stessa iniziativa, di stand con persone e materiali dei due atenei sardi. Per Cagliari da sottolineare la presenza del personale della Direzione per la Didattica, guidata dalla dott.ssa Pina Locci, da sempre abituato a gestire eventi complessi come questo.
 
Qualificata la presenza dell’Università di Cagliari, a partire dal Rettore Maria Del Zompo e del Prorettore vicario Francesco Mola, che hanno scelto di partecipare all’iniziativa del liceo di Seui per sottolineare il nuovo corso delle politiche per l’orientamento: non più e non soltanto le scuole e gli studenti che vanno all’Università, ma l’Ateneo che si sposta nei paesi e nei centri dell’Isola per incontrare i ragazzi e farsi conoscere con il linguaggio e i modi che usano dove vivono.
 
E con lei una nutrita pattuglia di docenti: Maria Petronilla Penna e Andrea Cannas hanno parlato di “Apprendimento e memoria” e della “letteratura che salva la vita” per presentare la Facoltà di Studi umanistici. La Facoltà di Farmacia e Biologia è stata presentata da Patrizia Zavattari, mentre a Paola Fadda è spettato lo stesso compito per Medicina e Chirurgia. Andrea Loviselli, coordinatore del corso di scienze motorie, ha tenuto un incontro sull’importanza dell’attività fisica per il mantenimento ed il recupero psicofisico a tutte le età, parlando della laurea in scienze motorie, una professione del futuro.
 
La Facoltà di Scienze si è avvalsa del prof. Roberto Monaci e dello studente Luca Arisci di Informatica (componente del Consiglio della Facoltà) per una presentazione dei corsi e un’introduzione al tema della chimica verde. Scienze economiche, giuridiche e politiche è stata invece presentata dall’esperto di mediazione Carlo Pilia, mentre Patrizio Monfardini ha tenuto il seminario dal titolo “Meglio il premio o la "paghetta"? Qualche considerazione economica”. Infine Ingegneria e Architettura: della facoltà di Piazza d’armi hanno parlato Giacomo Cao, Massimo Barbaro e Giambattista Cocco.
 
Da segnalare il modo informale con cui le autorità hanno interagito con la popolazione, in un contesto che lasciava spazio alla parola e al confronto, senza il distacco tipico di incontri e dibattiti istituzionali. I ragazzini giravano per il paese fieri di aver potuto stringere la mano al Rettore dell’Università che ancora vedono come un miraggio nel loro futuro, e che addirittura li stimolava a sfruttare l’occasione offerta da questa giornata, che potrebbe essere la prima di una lunga serie.
 
Era evidente negli occhi dei ragazzi l’entusiasmo di vedere con quale impegno e passione il mondo accademico e lavorativo si prepari ad ospitarli e accompagnarli verso un futuro in cui vogliono e devono credere. Sentire che in Sardegna possono crescere imparando ad essere bravi letterati, economisti, medici, scienziati ha dato loro una boccata di ottimismo e ha aperto davanti a loro più prospettive di quante credessero di poter avere. D’altro canto, le varie figure professionali hanno avuto modo di riscontrare, anch’esse con rinnovato ottimismo, che la sete di conoscenza è ancora tantissima nei nostri giovani e per questo si ha il dovere, oltre che il piacere, di accompagnarli con dedizione e professionalità nel perseguire le loro ambizioni.
 
 


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli  - tel. 070 6752216

 
 
 
 

 

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