Circolazione di capitali nel Mediterraneo medievale
Il seminario analizza la circolazione di capitali nel Mediterraneo medievale dopo l’anno Mille e in modo particolare durante i secoli XIV e XV. In quest’epoca il denaro e il credito divennero elementi fondamentali nell’Europa cristiana, sia come concetti, sia come pratiche materiali, in coincidenza con l’evoluzione della società e dell’economia. Ne conseguì la comparsa graduale di diversi meccanismi finanziari, nati, inizialmente, per sostenere il commercio e far fronte ai rischi derivanti dalle attività di trasporto e di acquisto; ma col passare dei secoli il mondo finanziario riuscì ad assumere una certa autonomia, permettendo la creazione di un sistema bancario più o meno formale, dedicato ai prestiti, ai depositi e ai cambi monetari. Queste realtà furono palesi negli ambiti urbani e rurali, locali e internazionali, anche se è vero che dal punto di vista geografico fu essenziale l’iniziativa presa in questo settore da diverse città e dai loro uomini d’affari: prima di tutto dalle regioni del nord dell’Italia, poi dalle società dei paesi iberici e italiani della Corona d’Aragona.
Le ricerche condotte presso numerosi archivi spagnoli e italiani da David Igual Luis, professore ordinario di Storia Medioevale presso l’Università di Castilla-La Mancha, consentiranno al relatore di evidenziare, per l’epoca medievale, lo sviluppo della circolazione dei capitali attraverso due prospettive. La prima di ambito territoriale, in quanto le tematiche saranno focalizzate sui regni iberici e sulla loro documentazione, specialmente quella di provenienza aragonese. Particolare interesse sarà rivolto alle fonti della città e del regno di Valenza durante il secolo XV, quando il Valenzano svolse ruoli economici di grande importanza nel Mediterraneo occidentale, grazie ai rapporti mantenuti anche con altre regioni europee. La seconda prospettiva si riferisce all’attenzione che verrà posta sugli strumenti delle relazioni finanziarie internazionali, e soprattutto sulla lettera di cambio. Di questa verranno spiegati gli aspetti formali e il significato economico, la sua larga diffusione sociale e il suo utilizzo da parte di alcune istituzioni e in molti settori di attività.
Il funzionamento della lettera di cambio sarà spiegato con esempi specifici: le lettere spedite da Cagliari a Valenza alla fine del Quattrocento, di solito riprodotte all’atto del protesto nei protocolli notarili valenzani. Così sono state individuate nei registri di un unico notaio di Valenza, Jaume Salvador, circa 130 lettere emesse a Cagliari negli anni 1481-1499. Lo studio di questa serie documentaria è ancora in corso da parte del professore Igual; ma la presentazione, durante il seminario, dei risultati provvisori della ricerca, consentirà di approfondire la conoscenza del sistema cambiario mediterraneo e di offrire nuovi dati sullo stato dei rapporti finanziari Cagliari-Valenza durante gli anni finali del Medioevo, ed anche sulla situazione economica della capitale del regno di Sardegna.
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