La ricerca di Manolo Carta punta alla riduzione degli effetti collaterali della cura
16 April 2013

 

 
Cagliari, 16 aprile 2013 - Un ricercatore dell’Università di Cagliari, Manolo Carta (nella foto), ha ricevuto un nuovo finanziamento per i suoi studi sulla malattia di Parkinson dalla prestigiosa Fondazione americana Michael J. Fox, dopo quello ottenuto nel 2012 in collaborazione con Micaela Morelli, docente ordinario di farmacologia.
 
La malattia di Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l´Alzheimer e costituisce una problematica medico-sociale destinata ad aumentare con l´invecchiamento della popolazione a cui la società moderna sta andando incontro, è caratterizzata dalla perdita dei neuroni che producono dopamina e causa serie difficoltà motorie. La terapia farmacologica consiste nella somministrazione della levodopa, precursore della dopamina, e funziona molto bene durante i primi anni di malattia, consentendo ai pazienti di vivere una esistenza pressoché normale. Nelle fasi più avanzate della malattia, però, la levodopa perde gran parte della sua efficacia a causa della comparsa di effetti collaterali tra cui i movimenti involontari, noti come discinesie, sono i più problematici.
 
Nei suoi studi precedenti, condotti presso l´Università svedese di Lund (dove ha lavorato per 7 anni), il dottor Carta – ricercatore di Fisiologia del Dipartimento di Scienze Biomediche dell´Università di Cagliari ed esperto internazionale nello studio delle discinesie indotte dalla levodopa - ha svelato l’importante ruolo dei neuroni che producono serotonina, un altro neurotrasmettitore cerebrale, nella comparsa delle discinesie. In questo nuovo studio finanziato dalla Fondazione americana Carta, sulla base di promettenti dati preliminari, ipotizza che un trattamento con il precursore della serotonina, possa contrastare l´insorgenza degli effetti collaterali della levodopa e aumentare l´efficacia antidiscinetica di farmaci selettivi per i neuroni della serotonina, e così prolungare nel tempo gli effetti benefici del trattamento con levodopa.
 
Il progetto, della durata di un anno, riceverà 62mila dollari dalla Fondazione fondata dal famoso attore americano e si propone non solo di fare ulteriore luce sui meccanismi che determinano le discinesie, ma di porre anche le basi per un possibile studio clinico.


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SULLA STAMPA


 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di mercoledì 24 aprile 2013
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Morbo di Parkinson, premiata la scoperta di un cagliaritano
UNIVERSITÀ. Nuovo finanziamento al ricercatore Manolo Carta
 
Con le sue ricerche ha svelato l’importante ruolo dei neuroni che producono la serotonina, un neurotrasmettitore cerebrale, nella comparsa delle discinesie, i movimenti involontari che condizionano pesantemente la vita dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson. Ora Manolo Carta, ricercatore dell’Università di Cagliari, ha ricevuto un nuovo finanziamento di 62 mila dollari per proseguire i suoi studi sulla malattia. Ad attriburglielo è stata la prestigiosa fondazione americana Michael J. Fox (l’attore di Ritorno al futuro colpito dalla patologia a soli 30 anni). Per Carta è il secondo finanziamento dopo quello ottenuto nel 2012 in collaborazione con Micaela Morelli, docente ordinario di farmacologia.
LA MALATTIA La malattia di Parkinson è caratterizzata dalla perdita dei neuroni che producono dopamina e causa serie difficoltà motorie ed è la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer.
LA TERAPIA La terapia farmacologica consiste nella somministrazione della levodopa, precursore della dopamina, e funziona molto bene durante i primi anni di malattia, consentendo ai pazienti di vivere una esistenza pressoché normale. Nelle fasi più avanzate della patologia, però, la levodopa perde gran parte della sua efficacia a causa della comparsa di effetti collaterali tra cui i movimenti involontari, noti come discinesie, sono i più problematici.
LA SCOPERTA Nei suoi studi precedenti, condotti all’Università svedese di Lund, dove ha lavorato per 7 anni, Carta - ricercatore di Fisiologia del dipartimento di Scienze Biomediche ed esperto internazionale nello studio delle discinesie indotte dalla levodopa - ha svelato l’importante ruolo dei neuroni che producono serotonina, un altro neurotrasmettitore cerebrale, nella comparsa delle discinesie. In questo nuovo studio finanziato dalla Fondazione americana Carta, sulla base dei promettenti dati preliminari, ipotizza che un trattamento con il precursore della serotonina possa contrastare l’insorgenza degli effetti collaterali della levodopa e aumentare l’efficacia antidiscinetica di farmaci selettivi per i neuroni della serotonina, e così prolungare nel tempo gli effetti benefici del trattamento con levodopa.
Il progetto durerà un anno e mira anche a porre le basi per un possibile studio clinico. (f.ma.)
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di mercoledì 17 aprile 2013
Pagina 20 - Ed_Cagliari
Ricerca sarda finanziata dagli States
 
CAGLIARI Un ricercatore dell’Università di Cagliari, Manolo Carta, ha ricevuto un nuovo finanziamento per i suoi studi sulla malattia di Parkinson dalla prestigiosa Fondazione americana Michael J. Fox, dopo quello ottenuto nel 2012 in collaborazione con Micaela Morelli, docente ordinario di farmacologia. Il progetto, della durata di un anno, riceverà 62mila dollari dalla Fondazione fondata dall’attore americano e si propone di far luce sui meccanismi che determinano le discinesie, e di porre le basi per un possibile studio clinico. La malattia di Parkinson è la seconda neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer e costituisce una problematica medico-sociale destinata ad aumentare con l’invecchiamento della popolazione a cui la società moderna sta andando incontro, è caratterizzata dalla perdita dei neuroni che producono dopamina e causa serie difficoltà motorie. Nei suoi studi precedenti, condotti nell’Università svedese di Lund, Carta ,ha svelato il ruolo dei neuroni che producono serotonina, un altro neurotrasmettitore cerebrale, nella comparsa delle discinesie. In questo nuovo studio Carta ipotizza che un trattamento con il precursore della serotonina possa contrastare l’insorgenza degli effetti collaterali della levodopa e aumentare l’efficacia dei farmaci.
 

Sardegna Quotidianodi mercoledì 17 aprile 2013
Pagina 14 - Cagliari
SANITÀ FONDAZIONE MICHAEL J. FOX
SOLDI A UN RICERCATORE DI CAGLIARI
 
Un ricercatore dell’Università di Cagliari, Manolo Carta, ha ricevuto un nuovo finanziamento per i suoi studi sulla malattia di Parkinson dalla prestigiosa Fondazione americana Michael J. Fox, dopo quello ottenuto nel 2012 in collaborazione con Micaela Morelli, docente ordinario di farmacologia. Il progetto, della durata di un anno, riceverà 62mila dollari dalla Fondazione.

 

 


Cagliaripad.it
16 Aprile 2013 ore 10:20
Studi sul Parkinson, la Fondazione Michael J. Fox finanzia un ricercatore cagliaritano
Oltre 60mila dollari per il progetto di Manolo Carta. L’obiettivo è fare luce sui meccanismi che determinano le discinesie e porre le basi per un possibile studio clinico
 
Un ricercatore dell’Università di Cagliari, Manolo Carta, ha ricevuto un nuovo finanziamento per i suoi studi sulla malattia di Parkinson dalla prestigiosa Fondazione americana Michael J. Fox, dopo quello ottenuto nel 2012 in collaborazione con Micaela Morelli, docente ordinario di farmacologia.
Il progetto, della durata di un anno, riceverà 62mila dollari dalla Fondazione fondata dall’attore americano e si propone di far luce sui meccanismi che determinano le discinesie, e di porre le basi per un possibile studio clinico.
La malattia. La malattia di Parkinson è la seconda neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer e costituisce una problematica medico-sociale destinata ad aumentare con l’invecchiamento della popolazione a cui la società moderna sta andando incontro, è caratterizzata dalla perdita dei neuroni che producono dopamina e causa serie difficoltà motorie. La terapia farmacologica - è detto in una nota - consiste nella somministrazione della levodopa, precursore della dopamina, e funziona molto bene durante i primi anni di malattia, consentendo ai pazienti di vivere una esistenza pressoché normale. Nelle fasi più avanzate della malattia, però, la levodopa perde gran parte della sua efficacia a causa della comparsa di effetti collaterali tra cui i movimenti involontari, noti come discinesie, che sono i più problematici.
Gli studi. Nei suoi studi precedenti, condotti nell’Università svedese di Lund (dove ha lavorato per sette anni), il dottor Carta, ricercatore di Fisiologia del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari ed esperto internazionale nello studio delle discinesie indotte dalla levodopa, ha svelato l’importante ruolo dei neuroni che producono serotonina, un altro neurotrasmettitore cerebrale, nella comparsa delle discinesie.
In questo nuovo studio finanziato dalla Fondazione americana Carta, sulla base dei dati preliminari, ipotizza che un trattamento con il precursore della serotonina possa contrastare l’insorgenza degli effetti collaterali della levodopa e aumentare l’efficacia antidiscinetica di farmaci selettivi per i neuroni della serotonina, e così prolungare nel tempo gli effetti benefici del trattamento con levodopa.
 

 
Sardegnaoggi.it
Ricercatore di Cagliari riceve fondi per studi per ridurre effetti collaterali della terapia sul parkinson
Un ricercatore dell’Università di Cagliari, Manolo Carta, ha ricevuto un nuovo finanziamento per i suoi studi sulla malattia di Parkinson dalla prestigiosa Fondazione americana Michael J. Fox, dopo quello ottenuto nel 2012 in collaborazione con Micaela Morelli, docente ordinario di farmacologia.
 
CAGLIARI - La malattia di Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l´Alzheimer e costituisce una problematica medico-sociale destinata ad aumentare con l´invecchiamento della popolazione a cui la società moderna sta andando incontro, è caratterizzata dalla perdita dei neuroni che producono dopamina e causa serie difficoltà motorie. La terapia farmacologica consiste nella somministrazione della levodopa, precursore della dopamina, e funziona molto bene durante i primi anni di malattia, consentendo ai pazienti di vivere una esistenza pressoché normale. Nelle fasi più avanzate della malattia, però, la levodopa perde gran parte della sua efficacia a causa della comparsa di effetti collaterali tra cui i movimenti involontari, noti come discinesie, sono i più problematici.
Nei suoi studi precedenti, condotti presso l´Università svedese di Lund (dove ha lavorato per 7 anni), il dottor Carta – ricercatore di Fisiologia del Dipartimento di Scienze Biomediche dell´Università di Cagliari ed esperto internazionale nello studio delle discinesie indotte dalla levodopa - ha svelato l’importante ruolo dei neuroni che producono serotonina, un altro neurotrasmettitore cerebrale, nella comparsa delle discinesie. In questo nuovo studio finanziato dalla Fondazione americana Carta, sulla base di promettenti dati preliminari, ipotizza che un trattamento con il precursore della serotonina, possa contrastare l´insorgenza degli effetti collaterali della levodopa e aumentare l´efficacia antidiscinetica di farmaci selettivi per i neuroni della serotonina, e così prolungare nel tempo gli effetti benefici del trattamento con levodopa.
Il progetto, della durata di un anno, riceverà 62mila dollari dalla Fondazione fondata dal famoso attore americano e si propone non solo di fare ulteriore luce sui meccanismi che determinano le discinesie, ma di porre anche le basi per un possibile studio clinico.
Ultimo aggiornamento: 16-04-2013 10:23

 

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