Il Rettore alla seconda Conferenza regionale per la Ricerca e l'Innovazione
13 September 2011

 

Cagliari, 13 settembre 2011 (Ufficio stampa - SN) - “La vera rivoluzione nell’Ateneo di Cagliari è il fatto che tutte le risorse assegnate ai Dipartimenti sono oggi collegate ai risultati conseguiti. Abbiamo superato la logica dei numeri e dello scambio del consenso, attivando la logica della valutazione e del riconoscimento del merito a tutti i livelli”.
 
Lo ha detto questa mattina il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, intervenendo alla seconda Conferenza regionale per la Ricerca e l’Innovazione, in corso al THotel. “Dal 2009 – anche grazie al rapporto con la Regione – abbiamo potenziato l’Ateneo. Il risultato è che siamo tra le università ‘virtuose’, quelle cioè che possono ancora fare assunzioni. Nella classifica ministeriale della premialità abbiamo migliorato la nostra posizione, passando dal 24mo al 21mo posto in Italia per la qualità di didattica e ricerca: significa che la direzione è giusta”.
 
“Abbiamo potenziato gli organici dando ai nostri giovani risposte non assistenziali. Sono 37 i ricercatori già assunti, a cui bisogna aggiungere gli ulteriori posti già banditi o in corso di pubblicazione, per un totale di 116. In tempi di crisi non è poco, conforta anche il fatto che abbiamo chiamato molti nostri giovani vincitori di concorsi per professore associato e ordinario in altre sedi: significa che dispongono di una preparazione competitiva”.
 
Sono stati aumentati i contributi ai docenti per la ricerca, incrementando la dotazione pro-capite: “E i risultati sono confortanti – ha aggiunto Melis – Migliora il numero di progetti approvati nell’ambito di programmi di ricerca nazionali e internazionali, come il Prin e il 7mo Programma Quadro”. Raddoppiati, in due anni, le borse di dottorato e gli assegni di ricerca.
 
Anche sulla collaborazione con l’Ateneo sassarese sono giunte parole chiare: “Da due anni ragioniamo su base regionale. Il nostro Senato accademico ha già espresso parere positivo ad un’ipotesi di federazione, anche perché sono già in atto numerose collaborazioni. Occorre tenere presente che, per l’utenza servita, si tratta di due università regionali”.
 
FOTO: UFFICIO STAMPA REGIONE SARDEGNA, E. DEIANA
 

SULLA STAMPA


RICERCA E INNOVAZIONE: COLLABORAZIONE SARDEGNA RICERCHE-ATENEI
(AGI) - Cagliari, 13 set. - Sardegna Ricerche e le universita’ sarde possono concorrere a contribuire allo sviluppo dell’isola. Questo, in sostanza, uno degli obiettivi emersi durante la mattina di interventi dell’ultima giornata della "Conferenza regionale per la ricerca e l’innovazione" in corso a Cagliari. "La prospettiva e’ quella di mettere a sistema, con compiti diversi, le due universita’ e le strutture della Regione", ha detto Giorgio La Spisa, vicepresidente della Regione e coordinatore dei lavori. "E’ necessario fare in modo che i soldi che la Regione destina agli atenei non siano solo sostitutivi di quanto lo Stato non da’ piu’. Le due universita’ possono essere il manifesto di una regione che vuole puntare sulle tecnologie, che abbiano un ruolo fondamentale nello sviluppo. Bene dunque la collaborazione tra gli atenei e Sardegna Ricerche e quindi con la Regione", ha concluso La Spisa prendendo la parola dopo gli interventi del rettore di Cagliari Giovanni Melis e di quello di Sassari Attilio Mastino e del presidente di Sardegna ricerche Maria Paola Corona, ex assessore regionale al Personale. (AGI) Ca4/Rob/Cog (Segue)
 
RICERCA E INNOVAZIONE: COLLABORAZIONE SARDEGNA RICERCHE-ATENEI (2)
(AGI) - Cagliari, 13 set. - "La vera rivoluzione nell’ateneo di Cagliari e’ il fatto che tutte le risorse assegnate ai dipartimenti sono oggi collegate ai risultati conseguiti", ha detto il rettore Melis. "Abbiamo superato la logica dei numeri e dello scambio del consenso, attivando la logica della valutazione e del riconoscimento del merito a tutti i livelli".
   "Dal 2009, anche grazie al rapporto con la Regione, abbiamo potenziato l’Ateneo. Il risultato e’ che siamo tra le universita’ ’virtuose’, quelle cioe’ che possono ancora fare assunzioni. Nella classifica ministeriale della premialita’ abbiamo migliorato la nostra posizione, passando dal 24mo al 21mo posto in Italia per la qualita’ di didattica e ricerca: significa che la direzione e’ giusta", ha sottolineato il rettore. "Abbiamo potenziato gli organici dando ai nostri giovani risposte non assistenziali. Sono 37 i ricercatori gia’ assunti, ai quali bisogna aggiungere gli ulteriori posti gia’ banditi o in corso di pubblicazione, per un totale di 116. In tempi di crisi non e’ poco, conforta anche il fatto che abbiamo chiamato molti nostri giovani vincitori di concorsi per professore associato e ordinario in altre sedi: significa che dispongono di una preparazione competitiva". Quanto alla collaborazione con l’ateneo sassarese Melis ha spiegato: "Da due anni ragioniamo su base regionale. Il nostro Senato accademico ha gia’ espresso parere positivo a un’ipotesi di federazione, anche perche’ sono gia’ in atto numerose collaborazioni. Occorre tenere presente che, per l’utenza servita, si tratta di due universita’ regionali". (AGI) Red-Cog
 

Alguer.it
«Cagliari è tra le università virtuose»
Il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, è intervenuto alla seconda Conferenza regionale per la Ricerca e l’Innovazione illustrando i risultati positivi dell´ateneo
 
CAGLIARI - «La vera rivoluzione nell’Ateneo di Cagliari è il fatto che tutte le risorse assegnate ai Dipartimenti sono oggi collegate ai risultati conseguiti. Abbiamo superato la logica dei numeri e dello scambio del consenso, attivando la logica della valutazione e del riconoscimento del merito a tutti i livelli».
 
Lo ha detto questa mattina (martedì) il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, intervenendo alla seconda Conferenza regionale per la Ricerca e l’Innovazione, in corso al THotel. «Dal 2009 – anche grazie al rapporto con la Regione – abbiamo potenziato l’Ateneo. Il risultato è che siamo tra le università ‘virtuose’, quelle cioè che possono ancora fare assunzioni. Nella classifica ministeriale della premialità abbiamo migliorato la nostra posizione, passando dal 24mo al 21mo posto in Italia per la qualità di didattica e ricerca: significa che la direzione è giusta».
 
«Abbiamo potenziato gli organici dando ai nostri giovani risposte non assistenziali. Sono 37 i ricercatori già assunti, a cui bisogna aggiungere gli ulteriori posti già banditi o in corso di pubblicazione, per un totale di 116. In tempi di crisi non è poco, conforta anche il fatto che abbiamo chiamato molti nostri giovani vincitori di concorsi per professore associato e ordinario in altre sedi: significa che dispongono di una preparazione competitiva». Sono stati aumentati i contributi ai docenti per la ricerca, incrementando la dotazione pro-capite.
 
«E i risultati sono confortanti – ha aggiunto Melis – Migliora il numero di progetti approvati nell’ambito di programmi di ricerca nazionali e internazionali, come il Prin e il 7mo Programma Quadro”. Raddoppiati, in due anni, le borse di dottorato e gli assegni di ricerca». Anche sulla collaborazione con l’Ateneo sassarese sono giunte parole chiare: «Da due anni ragioniamo su base regionale. Il nostro Senato accademico ha già espresso parere positivo ad un’ipotesi di federazione, anche perché sono già in atto numerose collaborazioni. Occorre tenere presente che, per l’utenza servita, si tratta di due università regionali».

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