Coordinati da Giacomo Mameli, interverranno:
- Maria Antonietta Mongiu, assessore regionale alla cultura;
- Gianluigi Gessa, consigliere regionale;
- Anna Maria Sanna, direttore generale della Pubblica Istruzione presso l'Assessorato regionale.

Saranno presenti o  interverranno nel dibattito anche molti degli autori del volume che, curato da C. Lavinio e G. Lanero e pubblicato dalla CUEC, raccoglie i contributi di Giulio Angioni, Gabriella Da Re, Marco Gargiulo, Cristina Lavinio, Anna Oppo, Sabrina Perra, Maurizio Virdis (Università di Cagliari), Michele Cortelazzo (Univ. di Padova), Fabrizio Franceschini (Univ. di Pisa), Giovanni Ruffino (Univ. di Palermo), Alberto Sobrero (Univ. di Lecce) e di numerosi insegnanti dei vari ordini di scuola (Angela Basso, Maria Teresa Calzetti, Salvatore Corrias, Gabriella Lanero, Maria Teresa Lecca, Luisa Milia, Rita Sanna, Carmen Sulis, Francesca Vanini, Cesira Vernaleone).
 
Il volume presenta i risultati di una ricerca condotta in Sardegna nel 2006, tramite un questionario sociolinguistico, in un ampio campione di scuole e raccoglie gli atti del convegno organizzato nel 2007 per una prima lettura di tali dati.
 
La ricerca, organizzata dall’ex-IRRE (Istituto Regionale per la Ricerca Educativa), ha evidenziato le dinamiche tra italiano e varietà locali, di sardo e non, parlate nelle diverse zone dell’isola e in varie situazioni; il comportamento linguistico femminile parzialmente differente da quello maschile; le principali caratteristiche del linguaggio giovanile propriamente detto. Ha posto inoltre l’esigenza di una migliore formazione dei docenti e di una politica linguistica meglio fondata sui bisogni reali degli studenti.
 
Date le molteplici possibili utilizzazioni di questi dati in chiave politico-culturale oltre che didattica, si è chiesto di presentare il volume ad alcuni ex-insegnanti che in questo momento ricoprono incarichi politici e istituzionali. Una provocazione? Forse...