Venerdì 17 novembre 2006 presentazione di "Cromo-architetture spazio-temporali della musica - il progetto Musicolor tra ricerca, estetica e didattica" a cura di Giuseppe Caglioti e Tatiana V.Tchouvileva (Politecnico di Milano)
08 November 2006
 CRS4, centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna
 
 
venerdì 17 novembre 2006
auditorium del parco scientifico e tecnologico della Sardegna Polaris
località Piscinamanna, Pula

presentazione di “Cromo-architetture spazio-temporali della musica - il progetto “Musicolor” tra ricerca, estetica e didattica” a cura di Giuseppe Caglioti e Tatiana V.Tchouvileva (Politecnico di Milano)
 
 
programma
10.30 registrazione partecipanti.
11.00 breve saluto: Giuliano Murgia, presidente Consorzio 21.
11.10 introduzione: Franco Meloni, vicepresidente CRS4.
11.20 futurismo e cromo-architetture spazio-temporali della musica: G. Caglioti.
12.00 proiezione video Effetto Note: T. V. Tchouvileva.
12.30 discussione e possibili progetti comuni
13.30 buffet
 
L’invenzione del metodo e del dispositivo Musicolor, protetta da un brevetto del Politecnico di Milano, è frutto di una ricerca interdisciplinare di un gruppo internazionale di ricercatori universitari coordinato dal prof. Giuseppe Caglioti e costituito dal prof. Goran Ramme, docente di Chimica all’Università di Uppsala, Svezia e dalla prof.ssa Tatiana V. Tchouvileva, attualmente docente a contratto di Estetica presso il Politecnico di Milano.
 
Nel dispositivo Musicolor la pressione acustica, agendo su una struttura macromolecolare trasparente, priva di pigmenti e illuminata da una luce bianca, stimola e controlla un processo naturale di auto-organizzazione in tempo reale della struttura stessa. Tale processo consiste in una successione ininterrotta di instabilità dinamiche che si traducono autonomamente e automaticamente in una sinfonia di forme le quali, evidenziando con i colori dell’arcobaleno ritmo, intensità, timbro e frequenze della musica ne visualizzano la dinamica delle architetture spazio-temporali.
 
Il progetto Musicolor potrà trovare applicazioni nel sociale (es.: video-cromo-musicoterapia negli ospedali o nelle case di riposo, prevenzione o limitazione dei danni all’udito in discoteche ecologiche) e nella gestione del tempo libero (es.: video-ascolto della musica in casa, nelle sale d’aspetto e nei supermercati, illuminazione artistica delle città e degli ambienti, decorazione di tessuti e di superfici).

Una collocazione ideale di Musicolor, anche quale strumento di incentivazione dell’opzione scientifica nella scelta della facoltà universitaria da parte dei giovani, è quella dei musei della scienza interattivi e dei laboratori scolastici.
 
Musicolor costituisce un ponte tra arte, scienza e tecnologia: è un efficace sussidio didattico per visualizzare e godere le strutture musicali e al tempo stesso è un gradevole strumento per comprendere un numero elevato di principi e fondamenti della fisica, della chimica, della scienza dei materiali e della matematica, sui quali si basa il suo funzionamento. In particolare:
- natura della luce e spettro solare
- ottica geometrica e sistemi di focalizzazione della luce
- materiali: tensione superficiale, fenomeni di capillarità
- interazione luce – materia: ottica ondulatoria e fenomeni di diffusione della luce
- acustica: natura del suono. Ritmo, intensità e timbro nella musica
- interazione suono – materia: pressione acustica e deformazioni
- modi vibrazionali, risonanze: le trasformate di Fourier
- non linearità dei sistemi dinamici: fenomeni critici, vortici, caos deterministico, auto-organizzazione.
 
Il dispositivo Musicolor, in altre parole, è uno strumento imprescindibile per i sostenitori dell’approccio pedagogico interattivo dell’imparare giocando.
 
Per ulteriori informazioni: Andrea Mameli – 338.771.72.74 - mameli@crs4.it

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