Ripartono le attività del Corso di Studi in Scienze Ambientali e Naturali, dopo un periodo di riorganizzazione, con la partecipazione degli studenti tirocinanti. Subito i primi risultati: i rilievi eseguiti sui depositi del Carbonifero-Permiano del Lago Mulargia hanno permesso di ritrovare spettacolari strutture sedimentarie e resti di piante fossili
22 September 2020
Le foto dei ritrovamenti nel Lago Mulargia

Studenti e docenti di Scienze Naturali ed Ambientali tornano a lavorare sul campo e i ritrovamenti sono di pregevole valore scientifico

Roberto Ibba 

Cagliari, 22 settembre 2020 – Dopo una fase di riorganizzazione, sono riprese le attività di studio e ricerca del Corso in Scienze Ambientali e Naturali, coordinato Valeria Marina Nurchi, con la partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse tirocinanti. 

Nel corso delle attività del seminario applicativo di “Analisi sedimentologico-petrografica delle rocce sedimentarie”, all’interno del corso di “Geologia con Elementi di Rilevamento Geologico” tenuto da Luca G. Costamagna, sono state intraprese indagini di dettaglio sul campo, nel quadro delle attività di ricerca del docente. L'attività pratica è stata condotta in modo da fornire agli studenti e alle studentesse interessati una panoramica di come vengono portate aventi le ricerche avanzate nei campi della sedimentologia e della stratigrafia. 

Valeria Marina Nurchi, docente di Rischio Ambientale e Chimica
Valeria Marina Nurchi, docente di Rischio Ambientale e Chimica

I ritrovamenti nel Lago Mulargia

I rilievi eseguiti sui depositi del Carbonifero-Permiano del Lago Mulargia, accumulatisi circa 230 milioni di anni fa, hanno permesso di ritrovare interessanti strutture sedimentarie e resti di piante fossili. L’analisi delle associazioni alle piante consente di avere un’idea delle condizioni climatiche dominanti all’epoca. Gli orientamenti spaziali delle strutture rinvenute nella roccia possono essere utilizzati per risalire alle originarie direzioni di flusso ed alla localizzazione delle aree di origine del sedimento.  

La raccolta di campioni di roccia, il loro trattamento e la loro analisi visuale in sezione sottile al microscopio polarizzatore, permettono di individuare la composizione delle aree sorgente originali del sedimento stesso. L’accumulo complessivo di questi dati aiuta a definire l’evoluzione spazio-temporale dell’antico bacino di sedimentazione ed a modellizzarne lo sviluppo. Queste ricerche risultano fondamentali per indirizzare la ricerca delle fonti di materiali per la crescita e l’implementazione delle moderne tecnologie. 

Il gruppo di lavoro nel Lago Mulargia
Il gruppo di lavoro nel Lago Mulargia

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