Sergio Nuvoli
Cagliari, 11 dicembre 2019 – Si aprirà alle 9.30 di venerdì 13 dicembre a Palazzo Regio con i saluti istituzionali il primo Forum Strategico, che costituisce l’avvio del processo partecipativo che condurrà, anche attraverso numerosi altri momenti, alla definizione delle priorità di sviluppo economico, ambientale e sociale della Città Metropolitana di Cagliari e che si concretizzeranno nel Piano Strategico.
La Città Metropolitana di Cagliari ha affidato, a seguito di un bando pubblico, la definizione del piano strategico alla ATI composta da Lattanzio Advisory e Lattanzio Communication. Il team interdisciplinare di progetto vede la presenza di numerosi docenti dell’ateneo cagliaritano a partire da Luigi Mundula (DICAAR) in qualità di capo progetto e di Piero Addis (DISVA), Ginevra Balletto (DICAAR), Michele Campagna (DICAAR), Ester Cois (DISSI), Paolo Contu (DSMSP), Gianfranco Fancello (DICAAR), Ferdinando Fornara (DPPF), Paolo Mattana (DISEA), Giuseppe Melis (DISEA) e Giovanni Maria Sechi (DICAAR) in qualità di esperti.
E’ dunque rilevante la partecipazione dell’Ateneo ai lavori di venerdì: previsti, tra gli altri, gli interventi del Capo Progetto Luigi Mundula, a seguire di Ginevra Balletto, Gianfranco Fancello, Giovanni Maria Sechi ed Ester Cois, che tracceranno una fotografia dell’area metropolitana secondo le quattro direttrici della Sostenibilità, dello Smartness, della Resilienza e della Coesione, mentre alla successiva tavola rotonda interverrà il Prorettore vicario Francesco Mola.
La riforma degli enti locali effettuata con la legge 56/2014, che ha istituito le città metropolitane, ha infatti anche definito l’obbligo per le stesse della adozione di un piano strategico, che costituisce atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei comuni e delle unioni di comuni compresi nel territorio metropolitano, anche in relazione all'esercizio di funzioni delegate o assegnate dalle regioni, nel rispetto delle leggi delle regioni nelle materie di loro competenza. Al Piano Strategico, si dovrà adeguare il successivo Piano territoriale.
L’istituzione delle Città Metropolitane, porta quindi la pianificazione strategica a un nuovo, rilevantissimo ruolo. Oltre a diventare, sotto il profilo formale, l’atto di indirizzo per l’azione amministrativa dei nuovi enti, essa ha il compito di dare concretezza e fattibilità a progetti che diano forma al futuro delle città metropolitane. In questo modo i piani strategici diventano gli strumenti essenziali per la programmazione dei fondi dell’Unione Europea, che cerca nelle città e negli agglomerati metropolitani i luoghi a cui destinare rilevanti risorse.