C’è anche Gianluigi Bacchetta, direttore di HBK, nella commissione scientifica nominata dalla Regione Sardegna per tutelare, conservare e valorizzare le piante e gli animali sardi
24 October 2018
Il prof. Bacchetta con il Rettore Maria Del Zompo

Sergio Nuvoli

Cagliari, 24 ottobre 2018 – C’è anche l’Università di Cagliari, con il direttore dell’Orto Botanico Gianluigi Bacchetta, nel team di 14 esperti a disposizione della Regione a titolo gratuito per tutelare, conservare e valorizzare le piante e gli animali sardi.

È la nuova commissione scientifica – lo riporta l’ANSA - che lavorerà a stretto con le agenzie regionali Laore e Agris. La squadra, composta tra gli altri da esperti, funzionari, docenti universitari, rappresentanti di associazioni che si occupano di biodiversità, è stata presentata dall'assessore regionale dell'agricoltura Pierluigi Caria. "Un traguardo - ha detto - che completa un percorso già avviato oltre 10 anni fa con il riconoscimento delle razze tipicamente sarde, minacciate di abbandono". Ora il discorso si estende e si allarga anche alle piante. Per le attività della commissione è prevista una dotazione finanziaria di 300mila euro. Le razze autoctone già tutelate sono la pecora sarda e quella nera di Arbus, l'asilo sardo e dell'Asinara, la capra sarda e la "primitiva".

La Commissione darà il suo parere su iscrizione o cancellazione di una varietà nel repertorio generale del patrimonio genetico. E soprattutto stabilirà urgenza, priorità e tipologia di intervento. La commissione può individuare anche un “agricoltore custode”, un contadino al quale affidare la cura e magari la valorizzazione di una specie tipica. La banca regionale del Germoplasma, che sarà gestita da Agris, ha il compito invece di garantire la tutela mediante la conservazione delle razze e varietà locali.

Le strutture pubbliche del territorio isolano dove saranno garantite le attività di tutela sono il Centro Agris di Bonassai, fra Sassari e Alghero; il Centro interdipartimentale per la Conservazione e Valorizzazione della Biodiversità Vegetale (CBV) dell’Università di Sassari; l’Orto Botanico e la Banca del Germoplasma della Sardegna dell’Università di Cagliari; l’Istituto di Scienze delle produzioni alimentari (CNR-ISPA) di Nuraxinieddu a Oristano; l’Agenzia Forestas con le sue coltivazioni in pieno campo.

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