“Il silenziamento del gene” al centro del confronto tenutosi in diretta streaming in facoltà di medicina. Check up sulla patologia con la senatrice a vita Elena Cattaneo, il direttore della clinica di neurologia, Giovanni Defazio, gli specialisti Valeria Sogos, Claudio Mustacchi, Edward Wild. “Un dibattito fruttuoso. Il nostro ateneo rafforza la collaborazione con enti di primo piano della comunità scientifica” ha detto il pro rettore Micaela Morelli
30 May 2018
Le nuove frontiere della genetica. Una corsa contro il tempo per limitare e sconfiggere le grandi patologie

Accademia delle scienze di Torino e Cittadella universitaria di Monserrato: confronto in diretta streaming con al centro i temi salienti per i ricercatori

Mario Frongia

 

“Huntington: il silenziamento del gene” è stato cornice e cuore di un dibattito di alto profilo scientifico, con apporti e approfondimenti di carattere medico, sociale e formativo. Un percorso con visuali prospettiche che mettono in gioco anche i progressi nello studio delle staminali. Non a caso l’aula rossa della facoltà di Medicina, in Cittadella universitaria a Monserrato, ha ospitato un centinaio tra studenti, specializzandi e ricercatori. Il convegno scientifico internazionale tenutosi stamani - in diretta streaming tra l’Accademia delle scienze di Torino e l’aula di medicina a Monserrato - ha avuto per cornice lo stato dell’arte nella cura e nelle ricerche inerenti la malattia di Huntington.

 

Cervello, questo sconosciuto. O quasi
Cervello, questo sconosciuto. O quasi

Malati, clinica, sfide. Un percorso che vede l'ateneo e gli specialisti di neurologia in prima fila

I lavori sono stati aperti da Giovanni Defazio, direttore della scuola di specializzazione di Neurologia dell’Università di Cagliari (vedi video-intervista qui di seguito). A seguire, le presentazioni di Valeria Sogos (docente di istologia, ateneo Cagliari) e l’intervento di Elena Cattaneo, scienziata fondatrice del Centro ricerca sulle cellule staminali dell’Università di Milano. La senatrice a vita ha rimarcato il ruolo delle cellule staminali e la marcia dei ricercatori verso nuove metodiche indispensabili per combattere patologie devastanti.

 

Un frame dell'intervento della professoressa Elena Cattaneo. La senatrice a vita ha con l'Università di Cagliari e la professoressa Morelli un'intesa consolidata
Un frame dell'intervento della professoressa Elena Cattaneo. La senatrice a vita ha con l'Università di Cagliari e la professoressa Morelli un'intesa consolidata
VIDEOINTERVISTA al professor Giovanni Defazio, direttore della scuola di specializzazione di Neurologia dell’Università di Cagliari

La partita sulle malattie monogeniche è in pieno corso e sviluppo. In Italia si stimano circa 150mila persone colpite dal male di Huntington, direttamente (malati) e indirettamente (famigliari)

Sul male è di impatto la frase riferita al “silenziamento dei geni” e postata sul sito Huntington Onlus: "Un approccio che può rivoluzionare la medicina moderna e che apre a possibilità di cura per le malattie monogeniche fino a oggi insperate e inimmaginabili, un’occasione unica e imperdibile per chiunque creda nel valore della scienza e nell’importanza della collaborazione internazionale per la cura delle malattie genetiche". Un concetto che ha accompagnato le relazioni di Astri Arnesen (presidente dell’Hd-Cope Huntington’s disease coalition for patient engagement - Norvegia), Edward Wild (Huntington’s disease centre, University College - Londra). Gli scienziati hanno dibattuto di “La voce dei malati e dei familiari nella ricerca clinica e “Ionis Httrx: i progressi e le prossime sfide del silenziamento genico”. Claudio Mustacchi (presidente Huntington Onlus” ha presenatato il progetto “Una rete italiana della malattia di Huntington per la cura e la ricerca”. Attualmente non ci sono farmaci in grado di prevenire, bloccare o rallentare la progressione della malattia. Si stima che in Italia siano 150mila le persone colpite direttamente (i malati) o indirettamente (famigliari). Recent studi in Canada e Stati Uniti hanno portato le stime sulla diffusione della patologia da circa un individuo ogni diecimila a un caso ogni 2.500 persone. Informazioni e contatti in rete su www.huntington-onlus.it e sui social @HuntingtonOnlus

 

Monserrato. L'aula rossa della facoltà di medicina in Cittadella universitaria a Monserrato
Monserrato. L'aula rossa della facoltà di medicina in Cittadella universitaria a Monserrato

Le collaborazioni e le relazioni di pregio dell'Università di Cagliari con alcune delle principali realtà di fama e reputazione mondiale

“Da diversi anni abbiamo rapporti scientifici su filoni di ricerca comuni con l’Università di Milano e in particolare con il gruppo guidato da Elena Cattaneo” dice Micaela Morelli. “Oltre al consueto appuntamento annuale per la giornata UniStem, che associa decine tra atenei e centri di ricerca italiani ed europei impegnati negli studi più innovativi sulle cellule staminali, siamo - rimarca il pro rettore per la Ricerca scientifica dell’ateneo di Cagliari - particolarmente attenti a rafforzare scambi e relazioni culturali che integrano e rilanciano il metodo e le dinamiche scientifiche più accreditate in ambito internazionale”.

 

Micaela Morelli e Giovanni Defazio
Micaela Morelli e Giovanni Defazio

La tavola rotonda con i principali interpreti italiani e mondiali della ricerca sulla patologia nota anche come Còrea major

In chiusura, l’evento ha coinvolto La Città della salute e della scienza-ospedale Molinette (Torino), L’Istituto ricerca Neuromed (Isernia), la Fondazione policlinico Gemelli (Roma) e l’Istituto neurologico Besta (Milano). Ai lavori sono intervenuti e hanno collaborato anche Chiara Zuccato (dipartimento Bioscienze, università Milano, responsabile scientifico e fondatrice Huntington Onlus), Anna Meldolesi (scienze writer, Corriere della sera), Alessia Zurru (dipartimento fisica, Università Cagliari)

 

Da sinistra, Anna Meldolesi, Edward Wild e Chiara Zuccato
Da sinistra, Anna Meldolesi, Edward Wild e Chiara Zuccato

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