di Valeria Aresu
Cagliari, 20 aprile 2018 – La Facoltà di Studi Umanistici ha ospitato il convegno interdisciplinare “Pensare l’impossibile. L’immaginazione tra letteratura e scienza”, organizzato da Andrea Cannas, docente di Letteratura italiana, Marina Guglielmi, docente di Critica letteraria e Letterature comparate, e Giovanni Vito Distefano, ricercatore di Italianistica. All’iniziativa, cominciata questa mattina, hanno partecipato studiosi e ricercatori provenienti da dipartimenti eterogenei sia per ambito disciplinare (letteratura, filosofia, matematica e fisica), sia per “radicamento territoriale” (Parigi, Roma, Firenze, Palermo e Cagliari).
L’obiettivo è infatti quello di creare un campo innovativo di ricerche interdisciplinari che, agendo attraverso una prospettiva del tutto nuova, possa evidenziare e dimostrare come immaginazione e logica siano in realtà due poli complementari del lavoro scientifico e della creatività artistica.
“La ricerca scientifica è andata ben oltre la nostra immaginazione. La fisica ha aperto frontiere fino a poco tempo fa impensabili": ha affermato Micaela Morelli, Prorettore alla Ricerca, introducendo i lavori di questa mattina. "Lo scienziato è come un poeta che guarda verso l'infinito, alla ricerca dei segreti dell'universo. Attraverso la scienza l'impossibile diventa paradossale, poi reale", ha aggiunto Mariano Cadoni, docente del dipartimento di Fisica del nostro ateneo.
Ai lavori di questa mattina ha partecipato anche Franco D’Intino, docente dell’ Università La Sapienza di Roma, che ha analizzato il motivo dell’impossibile in Baudelaire e Leopardi: "Fin dall' antichità il concetto dell’impossibile è legato alla figura retorica dell'enumerazione, il cui compito è segnalare lo sgretolarsi dell’universo ".
Le attività proseguiranno durante il pomeriggio e la giornata si chiuderà alle 21 da Babeuf per la lettura di “Interviste Impossibili”: testo in cui i quattro autori (Andrea Atzori, Andrea Cannas, Giovanni Cara e Emanuele Cioglia) si cimentano nelle interviste di quattro personaggi fantasmatici perché impossibili da incontrare o perché creature che appartengono alla finzione letteraria (Cervantes, Leopardi, personaggi del mondo Disney e Henry David Thoreau).