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Quali sono le caratteristiche precipue nella resa della combinazione cinese-italiano? Il testo di partenza propone un panorama linguistico e culturale lontano e irriducibile. Il viaggio verso l’italiano è costellato di insidie. Le problematiche sono molteplici: la struttura sintattica e l’ordine delle parole, la povertà morfologica, i culturemi, il ritmo, le citazioni classiche, la voce dell’autore… Tradurre o reinventare? Ne parlerà Silvia Pozzi (Università di Milano-Bicocca) lunedì 17 aprile alle 11:40 al Campus Aresu (Aula 3).
Silvia Pozzi è professore ordinario di lingua e letteratura cinese all’Università di Milano-Bicocca e insegna traduzione narrativa cinese nel Master di II livello di traduzione specializzata dell’Università di Roma Sapienza. Dal 2020 è direttore scientifico dell’Officina di Traduzione Permanente (officina.formazione.unimib.it), laboratorio di ricerca e formazione nell’ambito della traduzione letteraria. Dal 2014 è condirettore editoriale della rivista di letteratura cinese contemporanea Caratteri. La sua attività di ricerca si concentra sulla letteratura cinese moderna e contemporanea, sulla letteratura femminile e sulla traduzione letteraria. Ha tradotto in italiano autori cinesi e taiwanesi, tra cui A Yi, Hao Jingfang, Qiu Miaojin, Wu Ming-yi e Yu Hua. Nel 2021 ha vinto il premio nazionale per la traduzione e nel 2022 il premio Mario Lattes per la traduzione dal cinese. Nel 2022 ha pubblicato per Hoepli il volume Il carattere e la lettera. Tradurre dal cinese all’italiano.
L’incontro è organizzato dagli insegnamenti di Lingua cinese dell’Università degli studi di Cagliari nell’ambito del ciclo di incontri “Asia allo specchio” (progetto di ricerca “Asia in the Mirror”, Fondazione di Sardegna 2021).