Press review

11 March 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 marzo 2018 / Provincia Sulcis (Pagina 39 - Edizione CA)
IGLESIAS
Borsa di studio per una tesi contro la crisi idrica

Se non fosse per quei simboli con compasso, squadra e piramide o per i continui richiami al Grande Oriente d'Italia sarebbe una borsa di studio come le altre. A fare la differenza è che, per la prima volta, la massoneria locale esce allo scoperto e si apre al territorio come Associazione “Ugolino 1383”. La nuova forma della storica loggia cittadina mette in palio mille euro per la laureata o il laureato magistrale in una materia scientifica che proporrà l'idea migliore per il superamento della crisi idrica in Sardegna. Per partecipare bisogna essere under 35 anni e residente nei Comuni di Iglesias, Gonnesa, Buggerru, Domusnovas, Musei o Fluminimaggiore. Il bando è all'albo pretorio dei Municipi accompagnato da un invito (a firma illeggibile) del presidente del sodalizio. C'è tempo fino al 31 maggio. Per informazioni scrivere a sardegna.1383@grandeoriente.org o consultare il sito web (www.goisardegna.it).
M. C.

 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 marzo 2018 / Fondi Investimento (Pagina 21 - Edizione CA)
IN AGENDA
CONTEST OPEN DATA A CAGLIARI

Il 23 marzo si svolgerà la premiazione del Contest Open Data 2017 della Regione, il concorso che premia le migliori proposte di riutilizzo dei dati aperti. Nella categoria del giornalismo basato sui dati, il progetto premiato è il Sseo. Mattia Setzu ha vinto tra le “app”. Nella categoria riservata ai dati geografici ha vinto GeoNue. Premiati anche il liceo scientifico di Alghero, il liceo classico Dettori di Cagliari e le università di Sassari e la Sapienza di Roma.

 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 marzo 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Intellettuali, sindacalisti, avvocati, magistrati e artisti: «È giusto che governino»
La nuova rete dei Cinque stelle
Diffidenza finita: ora il movimento di Grillo suscita interesse

Chi ha votato Cinque stelle? Ma soprattutto: chi - pur avendo una storia differente - ne osserva i passi con curiosità più o meno disinteressata?
Silenzioso e determinato, avanza un mondo sconosciuto ai più. Che ingrossa le fila con simpatizzanti dell'ultima ora e arrampicatori professionisti. A diverse latitudini politiche si fa largo l'idea che il M5S debba avere una chance di governare. Per dirla con Maria Antonietta Mongiu , assessora alla Cultura nella Giunta Soru ed ex presidente regionale del Fai: «Chi vince governa e se ne assume la responsabilità. Non può essere tagliato fuori come accadde al partito comunista. Quella scelta dissennata condizionò la storia d'Italia per decenni. Chi ha perso dovrebbe interrogarsi sulla sconfitta: nel centrosinistra purtroppo non sta accadendo». È la prima volta che Cagliari fa i conti con un largo successo dei Cinque Stelle. Alle Comunali del 2016 il risultato fu modesto, la candidata sindaco Maria Antonietta Martinez non scalfì la corazzata guidata da Massimo Zedda . Lo scrittore Giorgio Todde la vede chiarissima: «I cittadini si sono ribellati a una Regione e una città immobili. Salvo la grande parentesi del piano paesaggistico, da vent'anni la realtà era refrattaria a ogni cambiamento, chiunque fosse al governo. Associazioni e gruppi di cittadini che hanno sollevato interrogativi sono stati trattati come scocciatori, la Regione ha ripescato vecchie istanze urbanistiche e industriali, Cagliari ha assistito alla distruzione della sua storia». In sintesi: «Non c'è stato un voto di protesta ma di fiducia nel cambiamento e dunque perfino costruttivo». Oriana Putzolu , ex segretaria regionale Cisl e copresidente dell'Associazione nazionale oltre le frontiere (Anolf), si muove nel suo campo: «È importante che il tema lavoro torni centrale, il M5S promette di andare in questa direzione, aspettiamo per capire cosa accadrà. Di sicuro la risposta degli elettori l'ha premiato anche in Sardegna. Credo sia giusto dare ai pentastellati l'opportunità di governare, mentre il Pd dovrebbe fare opposizione per rigenerarsi». Non vede i barbari alle porte l'avvocato Luigi Concas : «Il giudizio negativo lo riservo ai partiti che col loro comportamento hanno favorito il successo dei Cinque stelle. Mi domando soltanto quali iniziative prenderà il Movimento per attuare il programma e se troverà le risorse necessarie a realizzarlo».
L'avvocato Carmelino Fenudi si spinge più in là: «Sono l'espressione di un malessere diffuso. L'unica alternativa che i cittadini vedono a una classe politica che non trova soluzioni a problemi enormi come la mancanza di lavoro. Il momento è complicatissimo, la corda ancora non si è rotta ma potrebbe spezzarsi. Loro si pongono il problema delle redistribuzione del reddito, altri purtroppo no».
Padre Salvatore Morittu non immaginava un successo così marcato: «Pensavo che l'astensione avrebbe fatto tanti proseliti. Invece i sardi hanno dato una cambiale in bianco al Movimento 5 stelle. Spero che i dirigenti siano consapevoli che la dimensione sociale per loro è vitale. Anche se non è l'area politica in cui converge il mio pensiero, ammetto che si era arrivati a un'indifferenza non più tollerabile davanti ai problemi sostanziali della società. Se saranno attenti alle cose positive che già esistono sul territorio, avranno un grande aiuto nel loro cammino». Alberto Scanu , presidente di Confindustria, spiega che il M5S ha il sostegno di molti imprenditori: «Ha avuto un exploit a livello nazionale, ancora più consistente a livello regionale. Ha saputo interpretare meglio di altri la situazione del Paese. Molti nostri iscritti simpatizzano per loro, tutti ci auguriamo che mantengano vive alcune riforme importanti come il jobs act». Resta abbottonato il ginecologo Giovanni Monni , nel corso degli anni indicato più volte come possibile candidato del Movimento e dello schieramento di centrosinistra: «Premesso che non sono mai stato iscritto ad alcun partito, anche se ho presieduto numerose società scientifiche italiane e internazionali, tifo - e l'ho sempre fatto in 37 anni di professione - solo per chi aiuta il Microcitemico». Tranchant l'ex magistrato Mario Marchetti : «Tocca a loro. Faccio il tifo per l'Italia e non ho alcuna paura del 45 per cento della popolazione che ha votato Cinque stelle. Dimostrino quello che sanno fare. Siamo alla prova dei fatti: quella degli altri l'abbiamo già vista». L'attrice Emilia Agnesa è prudente: «Il loro programma mi è sembrato improvvisato, però ho la curiosità di vedere cosa accadrà. Sono fatalista: hanno vinto, vanno messi alla prova e devono assumersi la responsabilità di fare le scelte. Poi giudicheremo».
Marco Pignotti insegna Storia della comunicazione politica all'Università. Il fenomeno Cinque stelle lo studia da professionista del settore: «Ha dimensioni di massa da alcuni anni. La vastità dell'elettorato ci fa capire che fino ad oggi il pregiudizio ha viziato l'analisi. È critico verso il sistema, non antidemocratico. Se implodesse, l'elettorato potrebbe scivolare verso derive pericolose. Oggi ha la funzione di argine. Le statistiche ci dicono che non è composto da persone incolte e impreparate. Nelle prossime settimane alcuni esponenti parteciperanno al laboratorio con gli studenti». È sicuro che abbia vampirizzato Pd e dintorni: «Prende voti prevalentemente al centrosinistra, pochi al centrodestra. E credo che quello fatto da tanti elettori sia un percorso senza ritorno».
Paolo Paolini

 

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 marzo 2018 / Provincia Gallura (Pagina 50 - Edizione CA)
OLBIA. Lavori nella sede
L'università nel centro: via al progetto

Cinquant'anni fa era la Giordo, grande magazzino autoctono, poi è diventato Standa, Upim, Oviesse, ora sarà una sede universitaria. È stato già presentato negli uffici comunali il progetto di manutenzione straordinaria e cambio di destinazione d'uso (senza aumento di volumetridell'immobile acquistato dall'Aspo, la società controllata dal Comune, in corso Umberto. La giunta comunale, nell'ultima seduta, ha preso atto della presentazione del progetto e ha assegnato al dirigente del settore Lavori Pubblici Giovanni Antonio Zanda l'incarico di gestire l'iter completo di approvazione del progetto. I tempi, a questo punto dovrebbero essere rapidi, e i lavori dovrebbero iniziare presto.
La volontà di trasferire la facoltà di Economia delle imprese turistiche dall'aeroporto (nei locali in affitto da Geasar) al centro, anche per dare impulso al cuore della città, è condivisa dalle ultime due amministrazioni ma mentre quella guidata da Gianni Giovannelli aveva puntato all'ex caserma della Guardia di Finanza, la giunta Nizzi ha scelto, attraverso Aspo, un'altra strada. Saranno utilizzati per l'Università anche i locali di Olbia expo in via Porto Romano con il trasferimento della scuola civica di musica al nuovo Musmat. Completerà la cittadella universitaria il locale dell'ex Sep di via dei Lidi dove, grazie all'accordo tra ex Autorità portuale e Area marina protetta di Tavolara insieme all'Università di Sassari, sorgerà un polo legato al corso di laurea specialistica in Gestione dell'ambiente e del territorio marino.

 

5 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 marzo 2018 / Cronaca di Nuoro (Pagina 46 - Edizione CA)
NUORO. Il commissario della Satta finanzierà così le borse di studio
«Rinuncio all'indennità per i tirocini in biblioteca»

Una biblioteca senza bibliotecari non può esistere. È soprattutto questo che ha convinto il commissario regionale del consorzio Satta, Paolo Piquereddu, a rinunciare ai primi quattro mesi della sua indennità. Obiettivo? Attivare tirocini e borse di studio all'interno della biblioteca rivolti ai giovani laureati. «Rinuncio all'indennità di funzione, per le mensilità di novembre e dicembre 2017, gennaio e febbraio 2018, e le somme saranno destinate all'attribuzione di borse di studio e di tirocini di professionalizzazione a giovani laureati nelle materie di pertinenza istituzionale del Consorzio». Lo ha scritto nero su bianco lo scorso 26 febbraio il commissario regionale del Consorzio della pubblica lettura Sebastiano Satta che la sua indennità venga data ai giovani. Un segnale forte quello del dirigente nominato dalla Regione a novembre per togliere dai guai la Satta e che lo stesso Piquereddu spiega così: «Mancano i bibliotecari, spero che questo piccolo segnale serva».
I FONDI Non certo briciole. L'indennità di funzione di Piquereddu, a cui la Regione ha dato i compiti di ripristinare gli organi dell'ente, dal consiglio direttivo al presidente, all'assemblea del Consorzio, infatti è la stessa che dal 2011 sino al 2016 ha avuto l'ex commissaria Vannina Mulas, cioè 45 mila euro all'anno. Piquereddu ha scelto di rinunciare ai quattro mesi di indennità maturati finora che corrispondono più o meno a 15 mila euro.
LA SCELTA Nella determina viene rilevato il giusto spirito con cui è stato nominato Piquereddu: «Il commissario, tenuto conto delle difficoltà finanziarie, degli obiettivi di rilancio e della necessità di pervenire quanto prima alla piena ripresa dell'operatività dell'ente, dichiara di rinunciare all'indennità». Ma va oltre indicando alla dirigente di «destinare le somme all'attribuzione di borse di studio e di tirocini di professionalizzazione a giovani laureati».
SUBITO I TIROCINI Entro il 30 marzo il Consorzio dovrà approvare il bilancio di previsione. In quell'occasione saranno gestite le “nuove” risorse economiche. «Al di là della mia decisione - spiega Piquereddu - spero che venga vista la reale finalità, che reputo molto importante, perché in una biblioteca non possono mancare figure professionali come i bibliotecari. Il mio è un piccolo segnale, perché nel corso degli ultimi anni c'è stato un depauperamento delle risorse e un invecchiamento della struttura del personale. Speriamo che l'iniziativa serva a far arrivare giovani bibliotecari che sappiano gestire anche il digitale, perché la nuova sfida è dare alla biblioteca la capacità di saper gestire il mare di informazioni del web».
Fabio Ledda

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