Press review

01 March 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 1 marzo 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Alla Cittadella le giornate dell'orientamento in vista dell'iscrizione
LAUREE, LA CARICA DEI DIECIMILA
Studenti da tutta l'Isola per scegliere uno degli 86 corsi

Tutt'altro che chiare, ma le idee ci sono: c'è chi vorrebbe fare il medico, come Sara Musiu, chi l'infermiera come Ilaria Floris, la top manager come Federica Tilocca, l'informatico come Andrea Angei. Cosa faranno da grandi è tutto da vedere, intanto però cercano di capire qual è la strada che più si avvicina alle loro aspirazioni. L'assalto alla Cittadella inizia di primo mattino con gli studenti che, come da copione, invadono gli spazi dell'Ateneo cagliaritano a Monserrato. La prima delle tre lunghissime giornate dell'orientamento, ieri dalle 8.30 alle 17, registra il tutto esaurito, con le quarte e quinte di 98 scuole superiori dell'Isola che girovagano tra aule e laboratori della cittadella universitaria. Vanno su e giù le ragazze del Grazia Deledda, Alessandra Lilliu, Giulia Coppo, Ilaria Floris e Laura Carboni, per loro l'esplorazione è a 360 gradi. «Infermieristica, Scienze motorie, Biologia, Informatica, Fisioterapia», è la lista con gli indirizzi già sondati.
OFFERTA FORMATIVA Sono tanti, c'è l'imbarazzo della scelta di fronte agli 86 corsi che l'Ateneo propone per il prossimo anno. Le novità riguardano in particolare le lauree magistrali, sbocco naturale di molti percorsi triennali e sui quali l'Università sta investendo per evitare che i ragazzi vadano fuori a completare gli studi. Sono tre i nuovi corsi che saranno attivati dal prossimo anno: in Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche (Medicina e Chirurgia), in Computer engineering, cybersecurity and artificial intelligence (Ingegneria e Architettura) e in Scienze della produzione multimediale (Studi umanistici).
LE NOVITÀ L'iniziativa proseguirà anche oggi (mattina e sera) e domani (sino alle 14): in tutto si attendono tra i 10 e i 12mila studenti. Quest'anno il punto di partenza è il “Progetto orientamento” finanziato dalla Regione con 7 milioni (fondi europei Por-Fse 2014-2020) suddivisi tra le Università di Cagliari e Sassari. Inoltre alle tre giornate partecipano anche il Conservatorio di musica di Cagliari e l'Istituto per i mediatori linguistici. L'Ateneo di Cagliari, come conferma una valutazione nazionale, è tra quelli più solidali e che sta attivando servizi per l'inclusione e l'apprendimento di persone disabili o affetti da dislessia o altri disturbi. Tra le novità i “moduli estivi”, lezioni che si svolgeranno d'estate sulle diverse discipline per gli studenti delle terze superiori che vorranno parteciparvi per cominciare a capire quali sono le loro inclinazioni.
LE SCELTE Negli stand informativi e nei laboratori, oltre ai dipendenti degli uffici universitari, ci sono anche gli operatori regionali del centro Eurodesk, impegnato a dare informazioni su Erasmus e progetti europei. Piccola pausa su una panchina per Letizia Pili, studentessa del Convitto di Pirri. «Si viene qui con un'idea e poi si rischia di cambiarla: io sono orientata sulla medicina ma voglio prima capire quali percorsi ci offre l'Ateneo». Non si finisce mai di imparare. In fila c'è Rita Casu. «Perché sono qui a 50 anni? Sono una studentessa: mi voglio laureare in Scienze dell'alimentazione e della nutrizione. Sarà la mia terza laurea, dopo quella in Chimica e in Farmacia. Non riesco a staccarmi dai libri».
Carla Raggio

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 1 marzo 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Il consiglio della rettrice e la sinergia con le superiori
«RAGAZZI, SEGUITE LE VOSTRE PASSIONI»

Una macchina organizzativa già collaudata, sulle spalle di un'Università che conta oltre 26mila iscritti e che nel 2017 ha laureato quattromila studenti. «La strada che stiamo sviluppando», spiega la rettrice Maria Del Zompo, «è diretta a motivare sempre di più gli studenti per aiutarli a scegliere il corso di laurea: vogliamo che seguano le loro passioni e la loro creatività, non solo il mercato del lavoro». E lo ripete: un laureato in Giurisprudenza può diventare un enologo, così come una brava laureata in Medicina può decidere di fare la mamma. A raccontare le Giornate dell'orientamento, assieme alla Del Zompo, c'erano ieri la dirigente della direzione Didattica Pina Locci e il prorettore alla Didattica Ignazio Putzu che ha rimarcato la forte sinergia con le scuole. «L'obiettivo del progetto Orientamento - ha spiegato - è ridurre la dispersione scolastica e far sì che il livello dei laureati tra i 30 e 34 anni sia nel 2020 del 40 per cento, in sintonia con gli standard europei: ora siamo intorno al 19 per cento». Numeri che confermano il gap della Sardegna, che si sta cercando di colmare con interventi mirati della Regione, come ha spiegato Enrico Murgia, capo di gabinetto dell'assessorato alla Pubblica istruzione, riferendosi al progetto “Iscol@”. Tutto parte dalle superiori, che l'Università non può ignorare. Perché chi non si diploma non si laurea. (c. ra.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 1 marzo 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
IL CULTO DELLE ACQUE
Lunedì 5 marzo alle 20, nella Sala degli specchi dell'Università, Massimo Rassu tratterà il tema “I pozzi sacri e le architetture per il culto delle acque nell'età nuragica”. Organizza l'associazione “Riprendiamocì la Sardegna”.

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 1 marzo 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
CONFERENZA IN CASTELLO
Domani alle 17, facoltà di Architettura (via Corte d'Appello), “Il sistema di torri costiere in Sardegna”

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 1 marzo 2018 / Provincia di Sassari (Pagina 37 - Edizione CA)
Sassari
Saranno assunti 15 nuovi anestesisti

Quindici nuovi anestesisti per ridurre le liste d'attesa degli interventi chirurgici. Li assumeranno presto all'Aou di Sassari, grazie alla graduatoria del concorso pubblico che è stato chiuso nei giorni scorsi. Lo ha detto il direttore generale dell'Azienda ospedaliero universitaria Antonio D'Urso, intervenuto durante la riunione della conferenza socio sanitaria provinciale, convocata martedì dall'Ats Sardegna-Assl Sassari nella sala Angioy della Provincia di Sassari. Sono 30 i medici inseriti nella graduatoria e risultati idonei alla selezione che si è svolta dal 5 al 7 febbraio scorso.
Di questi, quindici saranno quelli che l'azienda di viale San Pietro intende assorbire entro breve. «Queste assunzioni - ha aggiunto Antonio D'Urso - ci consentiranno anche di potenziare la breast unit. Non solo. L'ingresso di nuovi anestesisti permetterà all'azienda di avviare il progetto di partoanalgesia». ( c.fi. )

 

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 1 marzo 2018 / Sport (Pagina 43 - Edizione CA)
Il vicepresidente Uefa, Uva: Europei 2028 nel nuovo Sant'Elia
SARÀ LO STADIO DEL MARE
Regione e Comune: noi col Cagliari

Lorenzo Piras
L o stadio del Cagliari ora va solo scelto. E comunque sarà la casa del mare. Avrà una capienza di 24 mila spettatori, ampliabili a 30 mila in base alle esigenze. Una di queste, futuribile, sono gli Europei del 2028, per cui Cagliari potrebbe essere scelta tra le città ospitanti, come ha prospettato Michele Uva, vicepresidente dell'Uefa e direttore generale della Figc.
IL PARTERRE Le tre proposte progettuali del nuovo Sant'Elia sono state presentate ieri al Lazzaretto di Cagliari. E il parterre delle autorità, non solo politiche, è stato degno del grande evento. Uva dà subito un numero: «Su 194 stadi costruiti in Europa di recente, solo quattro sono italiani, il 2 per cento. L'obiettivo è l'Europeo del 2028 e, quando ci sarà da scegliere gli stadi, Cagliari deve esserci». Accanto a lui, il presidente rossoblù Tommaso Giulini, visibilmente emozionato. Del resto, la solennità del momento è tangibile. Tra gli spettatori interessati anche le istituzioni locali, a cominciare dal Comune, rappresentato dal sindaco Massimo Zedda e dagli assessori all'Urbanistica Francesca Ghirra, allo Sport Yuri Marcialis, alla Cultura Paolo Frau e al Turismo Marzia Cilloccu. Quindi la Regione, col vicepresidente Raffaele Paci e gli assessori al Turismo Barbara Argiolas, allo Sport Giuseppe Dessena e ai Trasporti Carlo Careddu. Ci sono - tra gli altri - il direttore del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese, la rettrice Maria Del Zompo e diversi esponenti del mondo dello Sport. Si riconoscono poi il presidente del Coni regionale Gianfranco Fara, e quello della Figc sarda Gianni Cadoni. Nelle prime file anche il direttore generale de L'Unione Sarda Lia Serreli.
L'INCONTRO La sala piena ben prima della presentazione delle tre proposte è la conferma dell'interesse per l'evento. Giulini ha introdotto i lavori, rimarcando l'importanza dell'intervento. E le sue parole sono state riprese dal sindaco di Cagliari. «Lo stadio è l'elemento di riferimento di chi porta i colori del Cagliari e di Cagliari», ha detto Zedda. È il simbolo di una comunità, non risponde solo all'aspetto riguardante il gioco». Il primo cittadino disegna attorno allo stadio una «città innovativa», che colleghi, «anche attraverso le vie d'acqua», il quartiere di Sant'Elia al mare, al porto e all'aeroporto. E che attragga investimenti. Al riguardo, Zedda formula un auspicio: «Il nuovo Sant'Elia, che completerà il percorso del parco degli anelli, su cui il Comune ha investito 15 milioni, oltre alle risorse impegnate sul risanamento del rione, deve essere occasione di lavoro per i giovani».
LA REGIONE Quindi ha parlato Paci, per ricordare che «la Regione si è impegnata a mettere a disposizione un finanziamento a condizioni agevolate, attraverso la Sfirs con i fondi Jessica , che sarà attivato nel caso in cui sarà il Cagliari ad aggiudicarsi l'affidamento dell'incarico per la costruzione del nuovo stadio». Anche perché, come ha aggiunto l'assessora al Turismo Barbara Argiolas, «l'impianto rappresenta un'occasione in termini di crescita non indifferente». Concetto condiviso - a margine della kermesse, poco prima degli applausi di chiusura - da Giuseppe Cuccurese, dg del Banco di Sardegna: «È un'operazione che dovrebbe mettere in circolo delle positività per l'economia. Lo stadio potrebbe diventare davvero una delle nuove finestre con cui la Sardegna si presenta al mondo in modo moderno e innovativo».





 

La Nuova Sardegna

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA ONLINE di giovedì 1 marzo 2018 / Cagliari > Cronaca
Oro da pc e smartphone in disuso, ricerca sarda conquista Londra
LO STUDIO DELL'UNIVERSITÀ DI CAGLIARI ELOGIATO DALL'IMPERIAL COLLEGE

CAGLIARI. Ricercatori sardi come Re Mida: hanno studiato come recuperare oro da pc, smartphone e schede telefoniche in disuso. Non solo: c'è un sistema per trasformare i rifiuti elettronici in palladio e argento. Il lavoro degli specialisti del dipartimento di Scienze chimiche e geologiche dell'università di Cagliari ha conquistato l'Imperial College di Londra che ha divulgato con enfasi e orgoglio accademico-scientifico la notizia del percorso innovativo sugli esperimenti e i brevetti che fanno capo alla ricerca di base e applicata del gruppo storicamente guidato da Paola Deplano. Un team che è attualmente guidato dal responsabile scientifico Angela Serpe. Sottolineata soprattutto la valenza innovativa ed ecosostenibile.
«Quando i dispositivi hi-tech vengono dismessi - spiega la professoressa Serpe - il che avviene con una frequenza sempre più elevata, se opportunamente raccolti e trattati, possono rappresentare una vera e propria miniera urbana, cioè una delle principali sorgenti di materie prime seconde, come vengono definiti i metalli nobili: rari sulla crosta terrestre e in via di esaurimento».
Il gruppo di ricerca della specialista ha perfezionato un metodo basato sull'uso di reagenti di sintesi eco-sostenibili e brevettati a livello europeo. Un percorso che affronta e risolve il problema inerente l'estrazione delle ambite sostanze dai rifiuti con reagenti molto aggressivi: il rispetto ambientale è tra gli aspetti centrali degli studi. Rifiuti elettrici ed elettronici, innalzamento degli obiettivi di recupero e riciclaggio attraverso processi eco-friendly, obbligo di ritiro dei prodotti a fine vita da parte dei negozi specializzati sono i traguardi di un settore con ampi risvolti tecnologici, commerciali, scientifici. I ricercatori dell'ateneo, con in testa gli studiosi del dipartimento di Scienze chimiche e geologiche guidato da Maura Monduzzi, sono all'avanguardia su scala mondiale.
  

8 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 1 marzo 2018 / Prima pagina
SANITÀ
L’Aou assume medici e taglia le liste d’attesa

La selezione era per tre anestesisti, ma nei prossimi giorni l’Aou ne assumerà quindici, attingendo alla graduatoria dei candidati idonei. Lo ha annunciato il manager Antonio D’Urso alla conferenza di servizi sulla sanità.  GRIMALDI A PAGINA 19
    
Sassari - Pagina 19
Il manager Antonio D'Urso: «Aumenteranno gli interventi sui pazienti oncologici»
L'attività dei rianimatori consentirà di trasformare in realtà il parto indolore
IN ARRIVO 15 ANESTESISTI, CALERANNO LE LISTE D'ATTESA

di Gabriella Grimaldi
SASSARI Dopo l'annuncio che l'Aou avrebbe selezionato e assunto tre anestesisti, che all'ospedale e nelle cliniche di San Pietro sono più che mai necessari, ma considerati da subito troppo pochi per risolvere le criticità del servizio sanitario, adesso arriva la buona notizia. Martedì scorso il manager Antonio D'Urso, nel corso della consueta conferenza di servizi sulla sanità che si è tenuta nella sala Angioy della Provincia alla presenza dei sindaci del territorio, ha detto che l'azienda è intenzionata a pescare dalla graduatoria appena approvata, altri dodici idonei. Saranno dunque quindici gli anestesisti che andranno ad affiancarsi ai colleghi nei servizi più importanti della sanità apportando un significativo miglioramento in alcuni settori attualmente in crisi. A partire dall'attività chirurgica che, a causa della mancanza di anestesisti in grado di coprire numericamente i turni in sala operatoria, ha accumulato liste d'attesa inaccettabili soprattutto quando si tratta di malati oncologici, quindi di interventi urgentissimi. L'arrivo di medici specializzati in anestesia e rianimazione, ha detto D'Urso ai sindaci, consentirà di ridurre sensibilmente l'attesa per tutti quei pazienti che hanno diritto ad essere curati nel modo migliore. «Sono 30 i medici inseriti in graduatoria e risultati idonei alla selezione che si è svolta dal 5 al 7 febbraio scorso. Di questi, quindici saranno quelli che l'azienda di viale San Pietro intende assorbire entro breve. Registriamo una carenza di medici di pronto soccorso, cardiologi, radiologi e anestesisti - ha detto Antonio D'Urso - e proprio la mancanza di questi ultimi, spesso, costringe ad allungare le liste d'attesa dei pazienti da operare». Non solo pochi anestesisti, una figura che opera trasversalmente in tutti i settori e in tutte le specialità ospedaliere ma ciò che emerge ufficialmente, a giudicare dalle parole del manager Aou, è la scarsità numerica di operatori nel pronto soccorso, altro problema segnalato di continuo dall'utenza e in primo piano ancora una volta nelle nostre pagine nei giorni scorsi in tutta la sua drammaticità. Il prossimo passo dunque, si spera, sarà il reclutamento di figure specifiche per il pronto soccorso che possano contribuire ad attenuare lo stato di tensione che caratterizza il primo fronte dell'ospedale. E poi - si augurano in tanti - si procederà a rimpinguare le fila dei cardiologi e dei radiologi, anche questi estremamente necessari per erogare servizi adeguati a un ospedale di secondo livello (hub) come è il Santissima Annunziata.Intanto, tra le novità che l'assunzione di 15 anestesisti consentirà di mettere in atto concretamente c'è il parto in analgesia, quello indolore, che può essere effettuato soltanto in presenza di un anestesista. Fino ad oggi questa pratica era affidata alla disponibilità degli anestesisti di turno in quel momento, quindi le partorienti fortunate ricevevano l'analgesia peridurale per mettere al mondo il loro bambino senza dolore, le altre si dovevano rassegnare. Oppure pagare per ottenere un servizio che dovrebbe essere garantito come pari opportunità. La presenza di più anestesisti, adesso, rende questo sogno più vicino e dovrebbe contribuire a ridurre il numero, sempre troppo alto, di parti cesarei che si eseguono nel reparto di Ostetricia delle cliniche di San Pietro. «La partoanalgesia - ha concluso D'Urso - fa parte dei progetti che l'azienda attiverà nell'ambito del piano triennale di rientro per il miglioramento della qualità delle cure».

SANITÁ» SERVIZI E CRITICITÁ  E così sarà rafforzata la breast-unit per il tumore al seno
Tra i settori che dovrebbero trarre giovamento dal reclutamento di 15 anestesisti annunciato dal manager dell'Aou Antonio D'Urso, c'è il percorso multidisciplinare per il tumore al seno, chiamato impropriamente breast-unit. Un progetto che sta faticosamente prendendo corpo all'interno dell'azienda ma che si rivela strategico per la salute delle donne. Un'equipe multidisciplinare accompagna infatti la paziente dal momento della diagnosi di un carcinoma della mammella fino al rientro al lavoro e a una vita normale. Tra le figure che rendono reale un progetto come questo, accanto ai chirurghi, ai senologi, ai radiologi, agli oncologi, ai fisiatrie e agli psicologi c'è ovviamente l'anestesista, protagonista di un percorso di cure davvero efficace. Ecco perché la notizia data dal manager dell'Aou sarà valutata attentamente dalle donne riunite da tempo in comitato per la promozione della breast-unit. (g.g.)

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 1 marzo 2018 / Sassari - Pagina 19
Ordinanza di sgombero e messa in sicurezza di tetto e solai per gli ex "Bagni popolari" dell'Università
Via Torre Tonda, l'edificio cade a pezzi

di Vincenzo Garofalo
SASSARI  L'edificio degli ex "bagni popolari" in via Torre Tonda è pericolante. Il sindaco ha emesso un'ordinanza con cui intima all'Università di Sassari, proprietaria dell'immobile, l'immediata messa in sicurezza del tetto e dei solai, e vieta l'ingresso a chiunque nel palazzo. Una decisione presa mercoledì, dopo la relazione della Polizia municipale e la segnalazione del Comando provinciale dei vigili del fuoco con cui si indicava la pericolosità di un comignolo sul tetto dell'edificio, comignolo che nei giorni scorsi era in parte crollato proiettando calcinacci sulla strada, in una delle vie pedonali più frequentate del centro storico. Il sopralluogo svolto dalla Polizia locale ha consentito di verificare lo stato fatiscente non solo del tetto, in piccola parte già crollato, ma anche dei solai. Inoltre gli agenti hanno riscontrato anche che in quei locali senza luce e acqua, e abbandonati da anni, trovavano rifugio due persone che occupavano abusivamente il palazzo. In base all'ordinanza del sindaco l'Università dovrà rimuovere il comignolo che rischia di crollare sulla strada, con il pericolo di travolgere delle persone. Un'operazione che, come intimato nel documento firmato dal sindaco, dovrà essere fatta "accedendo esclusivamente dall'esterno del fabbricato in modo da non gravare sulla copertura strutturalmente precaria dell'edificio". Entro quindici giorni si dovranno mettere in sicurezza anche i solai interni della palazzina storica, puntellando i piani fino alla copertura. Tutti gli interventi di sicurezza che saranno eseguiti dovranno essere comunicati con una dettagliata relazione tecnica al Servizio Protezione civile della Polizia municipale. Saranno poi gli agenti del Servizio Stati di pericolo a verificare che tutte le disposizioni indicate nell'ordinanza del sindaco siano state rispettate alla lettera. L'Università ha già recepito l'ordinanza del sindaco e già questa mattina potrebbero iniziare le operazioni di messa in sicurezza dell'edificio. Una ditta specializzata interverrà con una scala aerea per demolire il comignolo sul tetto. Saranno poi puntellati i solai in precarie condizioni di stabilità strutturale e saranno prese tutte le precauzioni necessarie per impedire a chiunque l'accesso all'edificio.

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