Press review

08 February 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 febbraio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
CENTENARI SU CNN
Gli studi sui markers psicologici dell'invecchiamento di successo in Sardegna, condotti dai ricercatori Maria Pietronilla Penna, Chiara Fastame e Paul Hitchcott dell'Università di Cagliari, sono al centro di un documentario trasmesso dalla Cnn in tutto il mondo. Evidenzia il ruolo svolto dalla rete sociale nel promuovere il benessere psicologico degli anziani nelle aree della longevità tra l'Ogliastra e la Barbagia.

 

2 - L’UNIONE SARDA ONLINE di mercoledì 7 febbraio / Cultura » Sardegna - 11:52
I segreti della longevità sarda in un documentario della CNN
Le riprese della CNN all'Università di Cagliari

Gli studi sull'importanza della componente psicologica nel segreto della longevità sarda condotti dall'equipe di ricerca dell'Università di Cagliari e composta da Maria Pietronilla Penna, docente di Psicologia generale, e da Chiara Fastame e Paul Hitchcott, ricercatori del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia, sono al centro di un documentario che in questi giorni viene trasmesso dalla CNN in tutto il mondo. "Is a social life the answer to longevity?", si chiedono i giornalisti della CNN. In particolare, nell'intervista con i due ricercatori realizzata a Cagliari da una troupe dell'emittente televisiva statunitense, viene evidenziato il ruolo svolto dalla rete sociale nel promuovere il benessere psicologico degli anziani delle aree della longevità, la cosiddetta "zona blu", un territorio compreso tra l'Ogliastra e la Barbagia e in cui si registra un elevato numero di centenari. Gli studi effettuati dalla dottoressa Fastame e dal dottor Hitchcott documentano, in particolare, come gli anziani della "zona blu" siano considerati una risorsa dalla loro comunità, perché depositari delle conoscenze e delle tradizioni locali e come tali ancora produttivi e coinvolti in numerose attività sociali. I ricercatori dell'ateneo del capoluogo hanno sottolineato ai microfoni della CNN come gli anziani delle aree interne abbiano una miglior memoria, riportino minori segni di depressione e siano più soddisfatti rispetto agli anziani delle aree rurali del Nord Italia, un fenomeno che è più evidente soprattutto in coloro che non sono sedentari e che investono il loro tempo in attività sociali e a carattere ricreativo-culturale.

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 febbraio 2018 / Provincia di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
SARROCH. Finanziata dalla Cgil in memoria del giovane morto nella raffineria
Un'aula per ricordare lo studente-lavoratore

È il modello di insegnamento scolastico del futuro: ogni studente sarà collegato a una postazione dotata di personal computer e il docente potrà controllare i compiti su uno schermo. Ieri mattina nelle scuole medie di via Dante è stata inaugurata la sala multimediale destinata alle classi sperimentali dell'istituto comprensivo di Sarroch. L'aula è stata intitolata alla memoria di Pierpaolo Pulvirenti, il giovane studente-lavoratore morto in seguito a un incidente all'interno della raffineria della Saras l'11 aprile del 2011.
La sala, costata 35mila euro, è stata finanziata con il denaro ottenuto come risarcimento dalla Fiom Cgil, che si era costituita parte civile al processo per la morte del giovane operaio, e con il contributo della Flc Cgil e dell'istituto. Mariano Carboni, della Fiom, spiega i motivi del gesto del sindacato. «Ci eravamo costituiti parte civile perché ritenevamo che cinque morti sul lavoro in altrettanti anni rappresentassero un campanello d'allarme. Pierpaolo era uno studente, è stato naturale devolvere quel denaro per scopi didattici».
Michele Carrus, segretario generale Cgil, ricorda come il diritto allo studio non sia garantito a tutti: «Se ancora oggi ci sono studenti come Pierpaolo, costretti ad interrompere gli studi per lavorare e poter pagare le tasse universitarie, significa che il diritto all'istruzione in Italia viene negato. Troppi giovani accettano contratti di venti giorni per poter inseguire il loro sogno».
Per Fatima Pasella, dirigente scolastico dell'istituto, l'aula multimediale ha un doppio significato: «Siamo felici che i nostri studenti abbiano a disposizione tutte le tecnologie più moderne per studiare, ma aver dato all'aula il nome di Pierpaolo Pulvirenti ci fa ancora più piacere: in questo modo il suo sacrificio non verrà mai dimenticato».
All'inaugurazione c'era anche Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch: «Realizzare un'aula didattica di questo tipo per ricordare la memoria di Pierpaolo è un gesto significativo. Ogni volta che la utilizzeranno, gli studenti si ricorderanno la sua storia».
Venti postazioni con i computer a scomparsa, che all'occorrenza diventano normali banchi di scuola: Paolo Ligas, animatore digitale dell'istituto, spiega come funzionerà l'aula multimediale. «L'insegnante, attraverso lo schermo principale, potrà osservare il lavoro di ogni studente - spiega - , controllare le verifiche in classe o i compiti fatti a casa sarà semplice e veloce».
Ivan Murgana

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 febbraio 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
La preparazione della visita di Mattarella il 26 febbraio
Vertici con i funzionari del Quirinale

Alcuni funzionari del Quirinale hanno fatto tappa ieri a Cagliari per discutere gli aspetti organizzativi e della sicurezza della nuova visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che tornerà nell'Isola in occasione delle celebrazioni dei 70 anni dello Statuto speciale dell'Isola. Assieme ai segretari del Consiglio regionale, hanno partecipato a un vertice in prefettura e poi in Consiglio regionale per organizzare l'accoglienza, definire il programma, il percorso della visita e altri dettagli sul protocollo.
Il Capo dello Stato era venuto in Sardegna anche all'inizio dello scorso ottobre ed aveva partecipato all'inaugurazione dell'anno accademico dell'università di Cagliari per poi trasferirsi a Ghilarza per prendere parte a una cerimonia in onore di Antonio Gramsci, nell'80° anniversario della sua morte.
Tra gli interventi programmati in occasione de 70° anniversario dell'autonomia c'è anche quello di Franco Iacop, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome. «Sarà l'occasione per promuovere una serie di iniziative utili a favorire una profonda riflessione sull'autonomia sarda con il coinvolgimento, soprattutto, delle nuove generazioni», ha detto nei giorni scorsi il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau nell'annunciare il programma delle celebrazioni.

 

5 - L’UNIONE SARDA ONLINE di lunedì 5 febbraio / Cronaca » Cagliari - 13:14–20:52
Studentesse contro il sessismo:
i casi di Cagliari e Palermo

Donne ritratte sui manifesti con addosso un bikini o magari nemmeno quello, per pubblicizzare prodotti che - almeno all'apparenza - sembrano avere poco a che fare con gli indumenti intimi o i costumi da bagno. Contro l'immagine di un corpo femminile stereotipato, magro e ammiccante, "fatto per l'uomo" e mercificato, alzano la voce le studentesse universitarie di alcune città italiane, compresa Cagliari, che seppure anagraficamente lontane dalle femministe sessantottine, sono tornate a porre in piano il tema della strumentalizzazione delle donne a fini pubblicitari. E a lottare contro di essa. L'ultimo caso è di pochi giorni fa, a Palermo, dove le allieve hanno dato vita all'Assemblea contro la violenza maschile sulle donne, nato sull'onda dell'indignazione dopo l'affissione nel centro della città siciliana di un manifesto pubblicitario dell'azienda Challois, che produce oli e lubrificanti. Sul cartellone le studentesse hanno apposto la scritta: "Questa è violenza sulle donne!", che è andata a cancellare le forme provocanti della testimonial. Sul caso era poi intervenuto lo stesso comune di Palermo, attraverso il suo Osservatorio sulla Pubblicità, che aveva disposto la copertura dei manifesti perché utilizzano "il corpo femminile per attirare l'attenzione dei consumatori", contraddicendo quanto disposto nel regolamento sulle pubbliche affissioni. L'episodio arrivava a soli pochi giorni di distanza dal caso di Cagliari, che riguardava non il mondo patinato della pubblicità ma quello più quotidiano dei servizi igienici dell'ateneo cittadino, nel polo di Is Mirrionis, dove hanno sede le facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della Formazione. Sulle pareti dei bagni, fuori dalla biblioteca e sui muri della struttura sono comparse scritte maschiliste e insulti alle donne, che sono stati modificati da alcune studentesse con un’operazione di rewriting , ovvero di riscrittura, spesso in chiave ironica. E così "Power man" è diventato "Povero man" in un'operazione che ha avuto il placet anche della rete femminista "Non una di meno Cagliari", che ha sostenuto l'azione delle giovani con un comunicato: "I messaggi comparsi sui muri dell’Ateneo sono solo la punta dell’iceberg di pratiche e atteggiamenti sessisti che le ragazze e le donne si trovano a subire e combattere in diversi contesti e situazioni all’interno dell’università". Perché il gesto di queste ragazze - che a qualcuno è sembrato un intervento per deturpare ulteriormente l'ateneo sardo - ha avuto bisogno di essere spiegato e condiviso: "Abbiamo deciso di non nasconderci perché un certo tipo di contenuti non dovrebbero apparire in nessun luogo, tantomeno in un posto che dovrebbe essere di cultura e sapere", ha fatto sapere su Facebook Giada Cilloco, tra le organizzatrici dell'azione.





 

La Nuova Sardegna

 


 

6 - LA NUOVA SARDEGNA ONLINE di mercoledì 7 febbraio 2018
La longevità dei sardi fa il giro del mondo e sbarca sulla Cnn americana
Sul sito del colosso statunitense di informazione un servizio sugli studi dell'università di Cagliari

CAGLIARI. La longevità sarda fa il giro del mondo. Ora anche con un documentario che in questi giorni viene trasmesso dalla Cnn, il colosso dell'informazione statunitense. Sotto l'occhio delle telecamere gli studi sui markers psicologici dell'invecchiamento di successo in Sardegna condotti dall'equipe di ricerca composta da Maria Pietronilla Penna, docente di Psicologia generale, Chiara Fastame e Paul Hitchcott, ricercatori del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell'Università di Cagliari. "Is a social life the answer to longevity?", (cliccare per vedere il video servizio in inglese) si chiedono i giornalisti della Cnn. Cioè, è tutto merito della vita sociale? La risposta è anche quella. In particolare, nell'intervista con i due ricercatori realizzata da una troupe della tv statunitense nei locali dell'Ateneo, viene evidenziato il ruolo svolto dalla rete sociale nel promuovere il benessere psicologico degli anziani delle aree della longevità, la cosiddetta "zona blu", un territorio compreso tra l'Ogliastra e la Barbagia in cui si registra un elevato numero di centenari. Gli studi riportati da Fastame e da Hitchcott documentano che gli anziani della "zona blu" sono considerati una risorsa dalla loro comunità, perché depositari delle conoscenze e delle tradizioni locali e come tali sono ancora produttivi e socialmente coinvolti in diverse attività. Al riguardo, i ricercatori dell'Università di Cagliari hanno sottolineato ai microfoni della Cnn come gli anziani delle aree interne abbiano una miglior memoria, riportino minori segni di depressione e siano più soddisfatti rispetto agli anziani delle aree rurali del Nord Italia, un fenomeno che è più evidente soprattutto in coloro che non sono sedentari e che investono il loro tempo in attività sociali e a carattere ricreativo-culturale.

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 8 febbraio 2018 / Sassari - Pagina 23
Il Mos contro l’omofobia nei bimbi
Già alle elementari attecchisce il bullismo contro i figli delle coppie omosessuali 

SASSARI I bimbi delle elementari che idea hanno della omosessualità? Il Movimento Omosessuale Sardo e il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell'Università di Cagliari hanno avviato il progetto “Coloriamo l'arcobaleno”, una indagine conoscitiva sulla percezione sociale dell'omosessualità e delle famiglie omogenitoriali nelle scuole elementari della Sardegna. L'approvazione della legge sulle Unioni Civili, e la discussione che l'ha preceduta, ha avuto come conseguenza una maggiore visibilità delle coppie gay e lesbiche e, insieme, dei sentimenti di avversione di una parte della popolazione. Un'ostilità che si traduce in omofobia e che nasce nei contesti familiari e si ripropone, rafforzandosi, in tutti gli altri ambiti a partire dal mondo della scuola. Questo sentimento negativo si ripercuote anche sui bambini e sulle bambine provenienti dalle famiglie omogenitoriali, sia a livello sociale (bullismo, emarginazione, derisione ecc.) sia a livello privato, intaccando il legame con i genitori “colpevoli” della discriminazione subita. Nasce da qui il progetto “Coloriamo l'arcobaleno” che ha come obiettivo l'analisi della percezione sociale delle famiglie omogenitoriali nella scuola primaria, al fine di individuare gli eventuali stereotipi e pregiudizi, e poter così programmare interventi di carattere formativo rivolti a insegnanti, genitori e studenti per informare, sensibilizzare e limitare i fenomeni di bullismo verso le figlie e i figli di coppie dello stesso sesso. L'indagine, che gode del contributo della Fondazione di Sardegna e della collaborazione di Agedo Cagliari e ARC onlus, intende coinvolgere le scuole elementari dei quattro capoluoghi e dei centri maggiori dell'Isola. L'indagine verrà svolta con la somministrazione di un questionario online, disponibile da metà febbraio. Parallelamente verrà condotta un'analisi “di genere” sui libri di testo per capire meglio come vengono rappresentati i generi, sia come aspetti della personalità che come prospettive lavorative e sociali. Le tempistiche del progetto prevedono la chiusura della fase di raccolta dati per la fine di marzo 2018.

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 8 febbraio 2018 / Logudoro e Goceano - Pagina 29
Cammini e Percorsi:
Ozieri punta sul turismo

Sopralluogo nell’ex polveriera di Listinchedu e nell’ex caserma dei carabinieri
Gli immobili inseriti nel piano di valorizzazione voluto dall’Agenzia del demanio
di Francesco Squintu
OZIERI Ci crede davvero l’amministrazione comunale di Ozieri al progetto Cammini e Percorsi e la giornata trascorsa ieri per la presentazione degli immobili oggetto dell’evento e soprattutto le manifestazioni di interesse giunte ai funzionari comunali, hanno dimostrato che la scelta operata è stata quella giusta. La pioggia incessante non ha impedito la buona riuscita dell’appuntamento e la cura con cui Ozieri ha cercato di accogliere gli ospiti, guidarli attraverso i percorsi turistici e culturali, coccolarli con assaggi di specialità tipiche, ribadisce che si ha davvero voglia di intraprendere un cammino volto a far crescere la vocazione turistica della città, forte di peculiarità in tanti casi uniche. Il progetto nazionale, nato per volontà dell’Agenzia del demanio insieme ai ministeri dei Beni culturali e delle infrastrutture e all’Anas, e in collaborazione con la presidenza del Consiglio dei ministri, si pone come obiettivo la valorizzazione e la riqualificazione di siti che abbiano un particolare interesse culturale, storico o ambientale e in Sardegna sono solo otto quelli ammessi nella mappa nazionale e due di questi si trovano ad Ozieri. La giornata di ieri aveva lo scopo di aprire le porte e i cancelli della ex polveriera di Listinchedu e della ex caserma dei carabinieri di via Cavour e soprattutto mostrare agli investitori privati le grandi potenzialità. Alle 9,30 nella casa comunale di via Veneto si sono dati appuntamento rappresentanti regionali e locali e - tra gli altri - l’università di Cagliari, l’assessorato ai Lavori pubblici e quello al Turismo della regione, l’Agenzia del demanio, l’Anci, il Gal Logudoro Goceano, l’Arst e alcune associazioni e agenzie di sviluppo turistico e di comunicazione che hanno ricevuto il saluto dell’assessore al Bilancio e alle attività produttive Anastasia Ladu. Subito dopo il gruppo si è diretto presso l’ex polveriera di Listinchedu, un complesso utilizzato sino agli anni Settanta come deposito di armi chimiche, composto da 16 edifici dall’architettura particolare immersi in due ettari di rigoglioso verde ai piedi del Monte Littu e ai margini della strada provinciale che da Ozieri porta verso Nughedu San Nicolò. La struttura potrà essere data in concessione con un canone che dovrà essere indicato dal potenziale investitore e valorizzata in modo che sia sempre legata al mondo del turismo. Diverso invece il discorso per l’ex caserma dei carabinieri di via Cavour, un imponente complesso posto in pieno centro che invece potrà essere concesso in locazione e che ha suscitato notevole interesse soprattutto per le buone condizioni generali e la dislocazione urbana. La mattinata è trascorsa con la visita al museo delle Clarisse e alle altre bellezze architettoniche e si è conclusa con una conferenza presso la pinacoteca comunale “Altana” durante la quale è stato presentato il progetto. Il turismo cosiddetto “lento” in crescita, l’inserimento dell’Ippovia, il vecchio percorso della tratta ferroviaria del Tirso, oggi convertita in percorso trekking e bike , il cammino religioso di Santu Jacu e soprattutto le manifestazioni di interesse per i due siti, giunte anche dall’estero aprono ottime prospettive che dovranno essere colte con lungimiranza e soprattutto con la collaborazione di tutti.

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