Press review

11 January 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
MOSTRA SULLA COSTITUZIONE A CAGLIARI
Governo delle Regioni, Pigliaru farà una proposta ai colleghi presidenti

“Il Viaggio della Costituzione” arriva a Cagliari per parlare, come recita l'articolo 5, di autonomia e decentramento. E, forse, non poteva essere diversamente perché, come spiega il presidente della Regione Francesco Pigliaru «l'autonomia è un principio indispensabile per una regione come la Sardegna». Autonomia significa, almeno per l'Isola, anche insularità, un problema «riconosciuto, almeno a parole, dalla Costituzione, rispetto al quale adesso occorre definire compensazioni e soluzioni».
Il presidente della Regione parla a margine della quinta tappa del progetto organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per festeggiare i 70 anni di vita della Costituzione, che porta la nostra Carta in dodici città italiane e che ieri ha fatto tappa in Sardegna. «La Costituzione è importante anche perché riconosce le autonomie delle regioni e, in generale, l'importanza delle regioni nel disegno istituzionale», dice Pigliaru. E aggiunge: «In questi 70 anni il Paese ha oscillato per capire se fosse meglio avere un governo centralistico o averne uno fatto da tanti governi regionali. Io sono a favore della seconda ipotesi, un governo quindi che non scommette solo sui ministri romani, spesso inefficienti, ma che tiene conto delle competenze di tutte le regioni. Per questo motivo», aggiunge, «la prossima settima in Conferenza delle Regioni proporrò un catalogo delle migliori politiche delle regioni, per capire quali funzionano e quali no».
La Carta resta un simbolo imprescindibile. Il concetto lo ribadisce il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda: «Per noi è un onore ospitare il Viaggio della Costituzione. Anzi, un doppio onore, perché insieme alla Costituzione nel 1948 abbiamo ottenuto lo Statuto sardo. Una tappa due volte importante per noi, con cui celebriamo l'attualità del pensiero scritto all'interno della Carta», alla quale, come noto, hanno contribuito anche 15 costituenti sardi, da Emilio Lussi a Renzo Laconi, da Giuseppe Saragat ad Antonio Segni. Sull'attualità della Carta, nessuno ha debbi. «Certo, in alcuni passaggi potrebbe essere migliorata, ma se la Costituzione fosse applicata integralmente il nostro sarebbe un popolo migliore», afferma Maria Del Zompo, rettore dell'università di Cagliari.
All'ex Manifattura Tabacchi di Cagliari è stata inaugurata la mostra itinerante sulla Costituzione, aperta fino al 30 gennaio.
Mauro Madeddu

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
LE NUOVE REGOLE
Ad agosto la ministra Valeria Fedeli ha varato le norme per reclutare i docenti:i candidati devono aver conseguito 24 crediti formativi in 4 discipline
IL RUOLO DELL'ATENEO
Il compito di attivare i corsi per i crediti è stato affidato alle università: nel capoluogo le lezioni dovrebbero tenersi a febbraio e marzo
I COSTI PREVISTI
Il Miur ha stabilito che le tasse d'iscrizione ai corsi per l'acquisizione dei crediti non potranno superare i 500 euro: a Cagliari la spesa massima è di 499 euro
 
SCUOLA. Quattromila iscritti all'ateneo per i corsi che cominceranno tra febbraio e marzo
I DOCENTI TORNANO SUI BANCHI
Boom di domande all'Università per i crediti formativi obbligatori

Anche in Sardegna è ufficialmente iniziata la volata per partecipare al concorso per gli insegnanti promesso - ma non ancora bandito - dalla ministra Valeria Fedeli per la fine del 2018. E migliaia di laureati e laureandi sardi che sognano una cattedra - che arriverà però solo dopo tre anni di tirocinio -sono già in fibrillazione. Chi non ha l'abilitazione o almeno tre anni di servizio (categorie per le quali sono previsti altri due concorsi ad hoc), per accedere dovrà infatti conseguire 24 crediti formativi in quattro ambiti: pedagogico, psicologico, antropologico e metodologie e tecnologie didattiche. Mentre chi i crediti li ha già maturati, tutti o in parte, con gli esami sostenuti all'università, se li dovrà comunque far riconoscere. Il Miur ha affidato entrambi questi compiti alle università e se a Sassari i corsi sono iniziati a dicembre, a Cagliari non è stata ancora fissata la data per le iscrizioni definitive.
BOOM DI DOMANDE Colpa del numero record di domande arrivate - oltre quattromila - che ha messo a dura prova la macchina organizzativa dell'ateneo. «Abbiamo lavorato senza sosta - spiega il prorettore alla didattica Ignazio Putzu - ma presto pubblicheremo sul nostro sito gli aggiornamenti e tra febbraio e marzo cominceremo con i corsi». Inizialmente la data ultima per le iscrizioni e il pagamento delle tasse era stata fissata al 10 gennaio, mentre le lezioni si sarebbero dovute tenere dal 15 gennaio al 20 febbraio. Ma poi i tempi sono slittati. «Il Miur ha pubblicato il decreto il 10 agosto - precisa Putzu - rispondendo solo il 24 ottobre ai chiarimenti chiesti dalla conferenza dei rettori a settembre. Noi abbiamo aperto le preiscrizioni dal 13 al 30 novembre e sono arrivate più di 4.000 domande, un numero vicino a quello delle matricole che sono circa 6.000. I tempi erano molto ristretti, tant'è che tanti atenei non li hanno neanche attivati».
I TEMPI «Abbiamo dovuto mettere in piedi una macchina complessa in un contesto di riduzione delle risorse - prosegue il prorettore -. Organizzare 4 corsi per 4.000 persone è un problema e noi lo vogliamo fare curando al massimo la qualità. Una commissione di esperti sta valutando una per una le domande che sono molto differenziate: ad esempio non è facile stabilire quali e quanti crediti siano riconoscibili a chi si è laureato col vecchio ordinamento perché è necessario che nel programma degli esami sostenuti siano state affrontate le tematiche definite in un allegato al decreto ministeriale». Un «lavoraccio», così lo definisce Putzu, che è finalmente arrivato a conclusione. «Faremo i corsi tra febbraio e marzo e dureranno 4 settimane: metà dei 24 crediti saranno conseguiti in modalità e-learning e l'altra metà con normali lezioni senza obbligo di frequenza. Ora stiamo preparando le aule per ospitare gli iscritti».
I COSTI E i costi? Il Miur ha stabilito un tetto di 500 euro per la tassa d'iscrizione e a Cagliari è stato rispettato: il riconoscimento degli esami sostenuti in altre università costerà 100 euro, mentre per ottenere tutti e 24 i crediti formativi, nella peggiore delle ipotesi (Isee superiore ai 20.142 euro), si arriverà a spendere 499 euro. Lezioni gratis invece per chi già frequenta corsi di studio, dottorati, master e scuole di specializzazione dell'ateneo cagliaritano. Insomma, un giro di affari notevole che ha portato tanti a parlare di business e di regalo del Governo alle università. «In realtà - replica Putzu -, non credo che i costi sostenuti dagli atenei saranno coperti dalle tasse d'iscrizione». Ma c'è dell'altro ad allarmare gli aspiranti insegnanti: nel bando per il concorso destinato ai laureati, atteso in estate, il Miur potrebbe inserire come requisito di accesso anche la conoscenza della lingua inglese di livello B2. Certificazione che costerebbe ai candidati altri 500 euro.
Massimo Ledda

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
«Sogno di diventare una prof
ma l'iter è davvero tortuoso»

«Mi sono laureata a Cagliari, sono una dottoranda in astrofisica ma ho deciso di lasciare la ricerca e dedicarmi all'insegnamento per passione: i ragazzi si allontanano dalle materie scientifiche e io voglio trasmettere a loro la mia devozione per la fisica e la matematica, penso sia un modo per dare il mio contributo alla comunità».
Fabiana Scarano, 31 anni, è tra gli oltre 4.000 laureati che hanno deciso di partecipare ai corsi dell'Università di Cagliari per ottenere i crediti formativi richiesti ai futuri docenti. Una scelta coraggiosa, visto che una volta superato il concorso pubblico, la attenderanno altri 3 anni di tirocinio in cui riceverà solo una sorta di rimborso spese, inizialmente fissato in 400 euro. «Sinceramente non pensavo che l'iter sarebbe stato così tortuoso - dice -, di fatto mi trovo davanti ad un nuovo percorso di studio che durerà altri tre anni. E se posso essere d'accordo sul fatto che sia necessario acquisire delle competenze in materie come psicologia e pedagogia, non trovo corretto che si debba affrontare anche un esame di metodologia didattica». Un altro scoglio riguarda i costi - dai 500 euro in giù - previsti per la frequentazione dei corsi finalizzati a ottenere i crediti: «Per molti può rappresentare un problema e un grosso sacrificio - ammette Fabiana -, anche se mi risulta che sia previsto un criterio di proporzionalità in base al reddito». A preoccupare molto gli aspiranti docenti c'è poi l'indiscrezione secondo cui, per partecipare al concorso, sarà obbligatorio avere una certificazione in inglese di livello B2. «Se fosse vero ciò porterebbe a far lievitare i costi, inseguire questo sogno diventerebbe economicamente dispendioso e molte persone potrebbero abbandonarlo». (m. le.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ
Giovedì prossimo, dalle 15 alle 19, nell'aula B della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche (viale Sant'Ignazio), avrà inizio il decimo corso di educazione alla solidarietà internazionale, organizzato dall'associazione Sucania, dal titolo “Le migrazioni, una prospettiva interculturale ed interdisciplinare”.

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Provincia Ogliastra (Pagina 36 - Edizione CA)
LANUSEI. La testimonianza di Stefano Corrias ieri al processo sui veleni del Poligono
L'esperto: «Nel mare di Quirra né torio né uranio»
I marcatori biologici dissero che le acque del Poligono non erano contaminate da elementi radioattivi.

Ieri mattina al processo per i veleni di Quirra è stato ascoltato Stefano Corrias, esperto di ecosistemi marini.
Nel 2011, su incarico della Procura, effettuò delle analisi per accertare l'impatto sulla flora e sulla fauna dell'attività a mare del Pisq. Le conclusioni finirono in una relazione, allegata agli atti. Le alghe, utilizzate come biomarkers, permisero di avere informazioni dettagliate sulla presenza di inquinanti radioattivi. Venne studiata anche la densità del fogliame di posidonia. Risultarono negative le analisi (effettuate nella facoltà di Fisica dell'Università di Cagliari) per trovare tracce di radiottività. Uranio, torio e altre sostanze radioattive erano presenti in quantità minime considerate normali, quella che si definisce radioattività naturale.
Corrias accertò come i sedimenti marini presenti nell'area di Capo San Lorenzo fossero riconducibili al disfacimento del granito che contiene isotopi di uranio in quantità non dannose per l'ambiente. In merito alla fauna marina era stato fatto un censimento delle specie ittiche.
Particolare attenzione venne data alla pinna nobilis, comunemente conosciuta come nacchera di mare. Questo gigantesco mollusco bivalve può raggiungere anche un metro di lunghezza ed è un importante indicatore biologico della salubrità delle acque.
La Pinna nobilis , che vive in pochissime zone del Mediterraneo, è una specie protetta e oltre a fornire indicazioni sullo stato di salute delle acque produce un preziosissimo filamento, il “bisso” noto anche come la seta del mare.
Le ispezioni compiute tra marzo e maggio 2011 hanno evidenziato che diverse pinna nobilis erano sradicate. Il consulente non è stato in grado di affermare se ciò fosse stato determinato dall'uso reti da pesca o dal rotolamento dei residuati ferrosi presenti in quell'area.
Sandra Marongiu

 

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
TECNOLOGIA
Agricoltura di precisione
Una gara tra esperti

Una maratona digitale di 30 ore; 100 tra ricercatori, sviluppatori, ingegneri e scienziati provenienti da tutta Italia: arriva Hachasartec, la competizione organizzata da Sartec per incentivare l'agricoltura di precisione. Domani, a partire dalle 9 e sino alle 13 di sabato, la Manifattura Tabacchi di Cagliari si trasformerà in una fucina di idee per sviluppare uno studio, una demo o un progetto sul tema dell'agricoltura di precisione da sottoporre a una giuria di professionisti e docenti universitari.
Sensori, robot e droni in volo capaci di offrire informazioni preziose difficilmente reperibili da terra: per diventare sempre più competitive, sono tante le aziende agricole dell'Isola che fanno ricorso alla tecnologia. All'iniziativa, creata per stimolare la contaminazione tra diverse realtà e sviluppare soluzioni digitali e IOT per affrontare le attuali sfide del modo agricolo, parteciperanno: Sartec Srl, Techedge Spa, The Boston Consulting Group, e le Università di Cagliari, Salerno, Sassari e Cattolica del Sacro Cuore. Lavoro di gruppo, interazione e confronto: saranno queste le parole chiave della due giorni che punta a dare vita a un progetto concreto in grado di aiutare il settore agricolo. Negli spazi della Manifattura Tabacchi, verranno allestite diverse tavole rotonde, dove i partecipanti illustreranno la propria idea per migliorare il settore dell'agricoltura di precisione.
Ivan Murgana

 

7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
LEZIONI DI CINESE
Il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II attiva per il 2018-19 il liceo scientifico internazionale con opzione lingua cinese. Sabato alle 9, nella sede di via Pintus-Terramaini, il rettore illustrerà alle famiglie l'offerta formativa del corso di studio. All'incontro saranno presenti anche docenti (italiano e cinese) dell'aula Confucio dell'università. È infatti dall'accordo tra il Convitto e l'ateneo cagliaritano che scaturisce la proposta del nuovo indirizzo liceale, unico nella città.

 

8 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Un ciclo di incontri organizzati dal Bacaredda-Atzeni
Studiare la guerra con i film e le conferenze

Il Bacaredda-Atzeni si appresta a realizzare un nuovo progetto insieme ad altri istituti del territorio (La Marmora e Ipsar Gramsci di Monserrato; Nivola di Capoterra e istituto comprensivo statale di Villamar): “Il mondo in guerra visto dal Cinema e dai media. 1914-1945”. Gli studenti assisteranno a film sulla guerra e, dopo, ascolteranno gli interventi di studiosi di livello nazionale. Si parte il 19 a Villamar con la proiezione di “Unbroken” e la conferenza di Pino Cara dal titolo “La dinamica delle guerre: dall'Astrazione al testo iconico”. Il 21 febbraio, appuntamento a Capoterra con “War horse” e Alessandro Barbero che parlerà di “Caporetto. Metafora della storia italiana”. Il 2 marzo si torna a Villamar con “U-boot 96” e Antonello Ruscazio che propone “Il potere navale: la Battaglia dell'Atlantico”. Il 23 marzo, nella sala teatro “Casa della cultura” di Monserrato, il docente di storia americana alla Luiss Gregory Alegi racconterà “L'Aeronautica dal 1918 ad oggi: tecnologia, innovazione e cambiamento” dopo la proiezione del film “Giovani aquile”.
Due appuntamenti anche ad aprile: il 9 a Capoterra (“La sottile linea rossa” e Maurizio Ferrari con “Una inutile strage”) e il 20 a Monserrato (“Soldato semplice” e Michele D'Andrea con “L'inno svelato. Chiacchierata briosa su Il Canto degli Italiani”). Il ciclo si conclude con altri due incontri: il 18 maggio a Monserrato (“Lawrence d'Arabia” e Mauro Canali con «Dallo spionaggio internazionale alla nascita dell'Iraq”) e il 9 giugno a Barumini (“Diplomacy” ed Emilio Gentile con “Pro patria mori. Il culto dei caduti dalla grande guerra alla guerra del Vietnam”).
Al progetto, cofinanziato dalla Regione, hanno aderito l'Odg Sardegna, l'Università di Cagliari e i Comuni di Capoterra, Monserrato, Cagliari e Villamar, il Comando militare esercito e l'Usr.

 

9 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
SCUOLE SALESIANE. Mille iscritti tra i due licei, le medie, il nido, la materna e la primaria
«MENO CELLULARI, PIÙ DIALOGO»
Il segreto del metodo educativo e scolastico di don Bosco

La parola d'ordine è una sola: accompagnamento . «Instaurare con il bambino, con l'adolescente, con il giovane, con ciascuno di loro, una relazione personale che li renda protagonisti del proprio cammino di crescita culturale e di maturazione umana». Don Michelangelo Dessì è il nuovo giovane direttore dell'istituto salesiano. Dalla sua stanza, nello storico edificio di viale Sant'Ignazio, coordina l'attività di due licei (classico e scientifico), una media e - nella sede dell' Infanzia Lieta in via Lai - un nido, una materna e una primaria: in tutto quasi mille iscritti.
IL SEGRETO SALESIANO «Il primo passo è quello di creare una relazione personale con ciascun bambino», dice don Paolo Piras, coordinatore didattico dell' Infanzia Lieta , «entrare in simpatia, capire i suoi bisogni. L'apprendimento sarà il passo successivo e potrà essere di qualità solo nella misura in cui saremo riusciti a creare questa empatia fra scuola, famiglia e bambino. Se crei questa relazione buona, il bambino sarà più disposto anche ad apprendere».
MENO TABLET, PIÙ DIALOGO La giornata, nel grande caseggiato di via Lai, inizia alle 7,30 con l'accoglienza, quindi un pensiero che aiuti a motivare la giornata, a seguire lezioni, il pranzo, i giochi all'aperto. «Oggi seguiamo 370 bambini fra i 18 mesi e 10-11 anni nel nostro mini campus : poco spazio a tablet e telefonini», aggiunge don Piras. «Strumenti utilissimi nella crescita ma che possono rivelarsi dannosi perché limitano fantasia e creatività. I bambini, più che di giocattoli e videogiochi, hanno bisogno di passare più tempo con i genitori. A casa, cominciando magari con piccoli servizi, debbono sentirsi parte integrante della famiglia e non dei “mantenuti”».
FORMAT EDUCATIVO Dall'istituto Infanzia Lieta («dove dobbiamo costringere i genitori a portarsi via i loro piccoli e i piccoli ad andarsene con i loro genitori», dice don Paolo) alla storica sede di viale Sant'Ignazio il format educativo non cambia ma si adegua a una diversa fascia d'età. «Serietà, studio, rispetto delle regole in un clima familiare», afferma Paolo Casale, coordinatore didattico di media e dei due licei salesiani, «nel quale i ragazzi non solo sono accolti ma diventano anche i protagonisti, pronti a prendere in mano la loro formazione culturale e insieme sociale e interiore».
ACCOMPAGNAMENTO L'originalità del metodo educativo, anche fra gli adolescenti e i giovanissimi, è proprio nella cura personale, in questo accompagnamento del ragazzo non solo da parte dei docenti frontalieri che lui incontra ogni giorno, ma anche di tutti gli educatori della “famiglia salesiana” in un patto di reciproca fiducia, dove ognuno è chiamato a dare il meglio di se stesso dall'età delle medie fino all'ingresso all'università e, oltre, anche nella sua dimensione professionale. «Un liceo salesiano è la sintesi di tutti questi aspetti: lo studio, lo stare insieme, il rispetto della regole, la spiritualità e lo spirito di servizio», precisa il professor Casale.
PROPOSTA ESIGENTE Una proposta scolastica, oltre che originale, senza dubbio esigente che, assieme alla crescita culturale e didattica, inserisce attività formative diversificate, dal teatro alla musica fino al volontariato verso i più poveri. «La parola d'ordine è, quindi, ancora una volta, l'accompagnamento, in una relazione che diventa percorso virtuoso fra studio, impegno, svago e condivisione. Paradossalmente, l'apertura di più fronti, anziché distrarre e stordire il ragazzo sotto il peso di tanti impegni, fa sì, al contrario, che riesca a dare il meglio di sé nel rendimento scolastico come nello sport in un fiorire di energie talvolta esaltante. Non tanto un frenetico “far fare” ai ragazzi tante cose, ma aiutarli nel saper scegliere dove essere protagonisti e costruttori della propria vita».
Paolo Matta

 

10 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Provincia di Sassari (Pagina 37 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Il dipartimento è il primo tra gli atenei del sud
Economia tra le eccellenze italiane

Tra le università meridionali è quella di Sassari ad avere il miglior Dipartimento nell'area delle discipline economiche, statistiche e aziendali. Grazie al progetto di sviluppo presentato dal Dipartimento di Scienze economiche e aziendali "DiSea" (Area 13 "Scienze economiche e statistiche") l'ateneo sassarese è stato inserito nell'elenco delle eccellenze italiane stabilita dall'ANVUR, l'Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca.
Fra i 180 dipartimenti premiati dal Ministero solo 25 sono di università meridionali e il DiSea è il primo del Sud. La selezione dei dipartimenti ha premiato due aspetti: la qualità della ricerca e il progetto di sviluppo dipartimentale per il quinquennio 2018-2022. Il progetto del DiSea, finanziato con 5 milioni e 400 mila euro, è centrato sullo studio del Benessere equo e sostenibile e prevede la partecipazione delle diverse anime della ricerca con il coinvolgimento di partner istituzionali. Il finanziamento ottenuto permetterà lo sviluppo della ricerca e dell'offerta formativa, attraverso un investimento sul reclutamento di giovani ricercatori, la realizzazione di banche dati, la costruzione di laboratori per la didattica avanzata e «l'internazionalizzazione di un'offerta formativa con prospettive in crescita per gli studenti» ha commentato il rettore Massimo Carpinelli.
Giampiero Marras

 

11 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Provincia di Sassari (Pagina 37 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Il Tar ha dato ragione ai docenti in sciopero
Esclusi dai fondi, vincono il ricorso

«Escludere indistintamente dal finanziamento dei nuovi progetti tutti coloro che a suo tempo non avevano conferito le proprie opere scientifiche per la valutazione ha significato colpire (in primo luogo) tutti coloro che tale rifiuto l'avevano concepito proprio in termini di adesione all'iniziativa sindacale, penalizzandoli, per questo, nella loro attività successiva attività di ricerca». I giudici del Tar hanno "bacchettato" l'Università, accogliendo il ricorso di otto tra docenti e ricercatori, esclusi dal bando dell'Ateneo per la suddivisione di fondi messi a disposizione della Fondazione Banco di Sardegna per i progetti di ricerca scientifica.
I docenti penalizzati, tra la fine del 2015 e i primi del 2016, avevano rifiutato di presentare alla valutazione le rispettive ricerche per contestare la norma sul blocco degli stipendi. Una legittima protesta che ha finito per discriminarli, visto che il bando del maggio scorso ha preso in considerazione anche il periodo dell'astensione sindacale. Da qui il ricorso degli otto professori tutelati dagli avvocati Giulia e Giuseppe Andreozzi.
Il collegio del Tar presieduto da Caro Lucrezio Monticelli (estensore Antonio Plaisant) ha accolto il ricorso, senza comunque contestare condotte antisindacali di competenza del giudice ordinario.
Francesco Pinna

 

12 - L’UNIONE SARDA di giovedì 11 gennaio 2018 / Esteri (Pagina 11 - Edizione CA)
CAMBRIDGE. Lei ribatte: fu Giulio a scegliere di lavorare sui sindacati
Caso Regeni, perquisita la casa della professoressa

CAMBRIDGE Perquisito l'appartamento di Maha Abdel Rahman, tutor di Giulio Regeni a Cambridge. Gli inquirenti italiani, in collaborazione con gli agenti britannici, hanno acquisito ieri mattina pc, telefono e altri supporti informatici della docente che rimane, comunque, non indagata. Non è la svolta che in tanti aspettavano, ma di certo rappresenta una novità interessante dell'inchiesta sul rapimento e l'uccisione del ragazzo, perché la perquisizione avviene dopo l'audizione nella quale la docente ha ribadito che l'argomento della ricerca sul campo da realizzare al Cairo era stato scelto liberamente da Giulio.
RESPONSABILITÀ Su quella scelta lei non avrebbe avuto alcuna responsabilità. Il nodo sta proprio nel fatto che, a due anni dall'omicidio, appare chiaro che il giovane sia morto proprio a causa della ricerca sui sindacati che stava compiendo in Egitto. «Maha Abdel Rahman - scrive in una nota la procura - ha accettato di rispondere a tutte le domande poste dagli investigatori inglesi, confermando le dichiarazioni già precedentemente rese».
L'AUDIZIONE All'audizione hanno partecipato gli inquirenti britannici, il pm Sergio Colaiocco e gli investigatori italiani di Ros e Sco. «Si è pertanto deciso di dare esecuzione al decreto di perquisizione locale dell'abitazione e dello studio della professoressa - prosegue il comunicato -. Nel corso dell'atto sono stati acquisiti supporti informatici e documenti che saranno utili a fare definitiva chiarezza, in modo univoco ed oggettivo, sul ruolo della professoressa nei fatti di indagine».
CONFERME Nel traffico email e nei file di lavoro della professoressa, chi indaga cercherà, nei prossimi giorni, una conferma, o una smentita, di quanto da lei detto. Nelle settimane passate sono stati sentiti anche gli studenti di Cambridge che, prima di Giulio, si erano recati in Egitto con progetti di ricerca promossi dall'ateneo. Due anni di indagini hanno dimostrato che Giulio Regeni venne pedinato e tenuto sotto controllo per settimane prima della sua morte, e che proprio quella ricerca, che portava avanti con il massimo dell'impegno, lo aveva esposto a un grave pericolo dal quale, forse, non era stato messo sufficientemente in guardia. Ed è questo l'aspetto che dovrà chiarire la professoressa inglese.

 

La Nuova Sardegna

 
 

13 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 11 gennaio / Sassari - Pagina 29
UNIVERSITÁ
Economia nel gotha dei dipartimenti

di Gabriella Grimaldi
SASSARI Il dipartimento di Scienze economiche e statistiche di Sassari entra a testa alta nel gotha della formazione universitaria italiana. Lo ha decretato il ministero dell'Istruzione compilando un elenco di dipartimenti virtuosi che è stato reso pubblico martedì. Riconoscimento di alto livello che - fatto da non sottovalutare - si porta dietro finanziamenti per un totale di 5 milioni e 400mila euro da spendere per la realizzazione di un progetto sullo sviluppo sostenibile. Una certificazione che proietta la realtà universitaria sassarese in un ristretto "club" di eccellenze italiane. La pubblicazione da parte dell'Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) della graduatoria dei Dipartimenti di eccellenza ha dunque confermato la qualità della ricerca e certificato il valore del progetto di sviluppo presentato dal Dipartimento di Scienze economiche e aziendali "DiSea" (Area 13 "Scienze economiche e statistiche").La rilevanza del risultato è ulteriormente confermata dal quadro nazionale. Fra i dipartimenti premiati, infatti, solo 25 sono di università meridionali e il DiSea è il primo dipartimento del Sud nell'area delle discipline economiche, statistiche e aziendali. Nella stessa lista, comprendente 18 dipartimenti di area economica finanziati, figurano atenei prestigiosi come Ca' Foscari, Bologna, Torino, Scuola Superiore Sant'Anna, Padova.Il "Fondo per il finanziamento dei dipartimenti universitari di eccellenza", istituito dalla legge 232 del 2016, con uno stanziamento di oltre 271 milioni di euro complessivi, nasce con l'obiettivo di finanziare i progetti dei 180 migliori dipartimenti delle università statali. La selezione dei dipartimenti ha premiato due aspetti: la qualità della ricerca (misurata dall'Indicatore standardizzato di performance dipartimentali calcolato dall'Anvur sulla base dei risultati della Vqr-Valutazione della qualità della ricerca 2011-2014) e il progetto di sviluppo dipartimentale per il quinquennio 2018-2022.«Il progetto dipartimentale del DiSea, finanziato con 5,4 milioni di euro - si legge in una nota dell'ateneo turritano - è centrato sullo studio del Benessere equo e sostenibile (Bes), tema di profonda attualità e di grande impatto sociale e territoriale, e prevede la sinergica partecipazione delle diverse anime della ricerca sviluppata dal dipartimento con il coinvolgimento di partner istituzionali. Il finanziamento ottenuto permetterà un vigoroso sviluppo della ricerca e dell'offerta formativa, attraverso un ingente investimento sul reclutamento di giovani ricercatori, la realizzazione di banche dati, la costruzione di laboratori per la didattica avanzata e l'internazionalizzazione dell'offerta formativa, che rientra fra gli obiettivi strategici dell'università di Sassari. Si tratta di una conferma del fatto che nel Nord Sardegna è possibile studiare economia e molte altre materie ad alti livelli, senza la necessità di abbandonare l'isola». Una considerazione, questa, che fa il paio con la necessità di rendere più attrattivo l'ateneo turritano per gli stessi studenti sardi e quella di creare le condizioni perché i "cervelli" formati in Sardegna non siano costretti a migrare all'estero - se non per scelta - ma possano trovare terreno fertile per realizzare idee e progetti anche vicino a casa. Grande la soddisfazione del rettore Massimo Carpinelli: «Il risultato ottenuto dal dipartimento di Scienze economiche e aziendali - ha dichiarato - rappresenta un eccezionale punto di partenza per l'avvio di un percorso di miglioramento della ricerca e della didattica, per il rafforzamento del suo ruolo cruciale nello sviluppo economico del territorio e per le sempre più numerose prospettive che l'università di Sassari potrà offrire ai suoi studenti».

 

14 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 11 gennaio / Sassari - Pagina 29
Il direttore del DiSea racconta il percorso che ha portato al prestigioso riconoscimento nazionale
MARINÒ: «DIETRO C'È LAVORO E DEDIZIONE»

SASSARI Sprizza contentezza da tutti i pori il direttore del DiSea, Ludovico Marinò, al suo secondo mandato dopo l'elezione nel 2014. «Ovviamente è un risultato da condividere con ciascuna delle persone che lavorano all'interno del dipartimento. A partire dagli amministrativi i quali, operando a un altissimo livello di efficienza, pongono le basi perché obiettivi ambiziosi diventino realtà. E poi possiamo contare sul corpo docente, sul rapporto che quest'ultimo ha con gli studenti e poi la ricerca, considerata dal ministero alla pari di quella condotta in università blasonate come molte del Nord Italia». E Marinò racconta che a maggio del 2017 l'Anvur ha selezionato 252 dipartimenti su 900 totali in base alla qualità della ricerca. I dipartimenti selezionati sono stati poi chiamati a proporre un piano di sviluppo quinquennale. «È stato naturale per noi mettere insieme le competenze che ci rendono più competitivi, nell'ottica, che oggi guarda al futuro, di pensare allo sviluppo economico non più soltanto legato a Pil, cioè alla presenza di industrie e altri classici indicatori economici, ma che tenga conto della sostenibilità e dell'equità di certe scelte. Un esempio per tutti: il turismo è una branca di sviluppo che, come tutte le altre, ha conseguenze positive ma alcuni "effetti collaterali" negativi tra i quali, per dirne uno, il cattivo funzionamento dei pronto soccorso durante il grande affollamento stagionale di vacanzieri. Ecco, oggi un piano di sviluppo sostenibile deve tenere conto di questi effetti e contenerli». Per ottenere simili risultati il dipartimento ha proposto la realizzazione di una imponente banca dati che sarà analizzata per trarne indicazioni importanti per la ricerca, ha inserito nel progetto l'acquisizione di altri data-base, il reclutamento di giovani ricercatori e di un professore associato, la ristrutturazione dei laboratori e un programma relativo ai visiting professor, docenti provenienti da università straniere il cui apporto contribuisca a promuovere l'internalizzazione dell'ateneo. Ma qual è il segreto del successo di questo dipartimento? «Al primo posto c'è tanto ma tanto lavoro, e poi una buona politica di reclutamento che è cominciata anni fa e che oggi dà i suoi frutti. Infine la dedizione di tutto il personale per un obiettivo comune che non ho mai conosciuto altrove». (g.g.)

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie