Press review

21 November 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 novembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
FINE VITA
Giovedì alle 17,30 nella sala Eleonora d'Arborea in via Falzarego 35 l'incontro “Riflessioni sul fine vita” a cura del Centro di documentazione e studi delle donne. Interverranno: Cristina Arcidiacono, pastora battista della Chiesa Evangelica; Maria Cristina Deidda, oncologa palliativista, ospedale San Giovanni di Dio; Anna Maria Nieddu, docente di Filosofia Morale all'Università del capoluogo; Marinella Perroni, teologa al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma; Fiorella Pilato, magistrata. Coordina Annalisa Diaz del Centro di documentazione e studi. Testimonianze di Silvia Canepa, che ricorderà Serafino Canepa, e Giancarlo Ghirra, che ricorderà Walter Piludu.

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 novembre 2017 / Salute (Pagina 37 - Edizione CA)
INIZIATIVE  Oggi al Binaghi di Cagliari
Io non sclero: la narrazione della malattia

«Mi chiamo Carlotta, ho 26 anni e convivo con la sclerosi multipla dal 2011. Ci misi un pochino a capire cosa mi stava succedendo, ma sono sicura che è grazie a questa malattia che sono diventata una persona migliore con delle speranze. Ho cambiato vita completamente: ho trovato l'amore della mia vita e adesso sono incinta. Vivo ogni giorno come se fosse l'ultimo, avendo al mio fianco le persone a cui voglio più bene. La mia mamma è la mia eroina. È per lei che ogni giorno mi alzo con il sorriso; è per lei che io non mi sono mai abbattuta. La mia svolta è stata proprio scoprire la sclerosi - è strano da dire - ma credo che se non mi fossi ammalata non avrei la bellissima vita che ho oggi. La mia svolta la devo a mia madre, al mio compagno e il mio cavallo, che mi ha fatto tornare la voglia di vivere e sentire il vento fra i capelli!».
LA MOSTRA Provate ad immaginare per un attimo la forza e la voglia di vivere di Carlotta. E tentate, se possibile, di trasformarla in un'immagine, in un'opera d'arte, da condividere con gli altri. È questo che, per la vicenda di Carlotta e di altri undici pazienti, ha realizzato la mostra “Io non sclero” che viene inaugurata questa mattina alle 11 al Centro sclerosi multipla dell'ospedale Binaghi, in via Is Guadazzonis 2 a Cagliari. All'evento sono invitati tutti coloro che vogliono partecipare, perché la sclerosi multipla, malattia che colpisce circa 114.000 persone in Italia ed ha purtroppo un'elevata incidenza in Sardegna rispetto al resto del Paese, può davvero diventare un racconto da condividere con gli altri, capace di svelare il vero volto della patologia.
STAMANE All'incontro di questa mattina saranno presenti tra gli altri la professoressa Eleonora Cocco, del Centro sclerosi multipla dell'ospedale Binaghi, Federica Rossi, responsabile Comunicazione dell'Osservatorio nazionale per la Salute della donna (Onda), Matteo Caccia, autore, conduttore ed esperto di storytelling, insieme ad un rappresentante dell'Associazione italiana Sclerosi multipla (Aism) e a Giuseppe Banfi, amministratore delegato di Biogen Italia. L'iniziativa fa parte della campagna di informazione sviluppata da Biogen e dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), in collaborazione con l'Associazione italiana Sclerosi multipla e con il patrocinio della Società italiana di Neurologia (Sin).
L'INIZIATIVA Con “Io non sclero” il racconto diventa arte e va a decorare le sale delle strutture che si prendono cura dei pazienti. L'obiettivo è fare davvero luce sul vero volto della malattia in Italia, con una serie di iniziative online e offline che hanno visto al centro i contributi diretti dei pazienti e dei loro familiari, con una numerosa community online. «È importante continuare a creare occasioni per parlare di sclerosi multipla e per far conoscere le storie di vita di coloro che ne vengono colpiti. - dichiara Angela Martino, presidente di Aism - Testimonianze fatte di coraggio e di forza che arricchiscono chi le legge e che sono di ispirazione per continuare a lottare per un mondo libero dalla sclerosi multipla». Per chi questa mattina si recherà all'ospedale Binaghi, insomma, c'è la possibilità di intraprendere un viaggio nell'arte che nasce dalla narrazione della malattia. Come per Carlotta, che ha voluto condividere con gli altri la grande forza d'animo capace di rendere ancora migliore la vita dopo la diagnosi di sclerosi multipla, ci saranno in mostra le esperienze di tanti altri malati. Il messaggio è chiaro: offrire, come già è successo in altre città italiane, momenti di condivisione e dibattito a tutti coloro che si impegnano nella lotta contro la sclerosi multipla.
Federico Mereta

 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 novembre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
L'assessore Spanu: i ragazzi hanno voglia di capire
Studenti a scuola di integrazione

Gli studenti si confrontano con il tema dei migranti, attraverso le testimonianze di chi gestisce la macchina dell'accoglienza e di chi vive in prima persona i viaggi della speranza. Ieri, nell'aula magna del liceo scientifico Marconi di Sassari, l'assessore regionale agli Affari generali, Filippo Spanu, ha partecipato all'incontro con oltre 250 studenti: «Le ragazze e i ragazzi sono avidi di buone informazioni e mossi dal desiderio di farsi una loro idea sui flussi migratori e sulle ragioni che inducono tante persone a lasciare i luoghi di origine». Sono intervenuti anche il sindaco Nicola Sanna e le assessore alle Politiche sociali e alla Pubblica istruzione Monica Spanedda e Alba Canu. Sassari contribuisce alla macchina dell'accoglienza con dodici centri e uno Sprar: «Vogliamo contrastare pregiudizi e luoghi comuni che possono alimentare tensioni», ha detto Spanu. Ma è dalla viva voce dei protagonisti delle migrazioni che i ragazzi hanno potuto capire anche il grande lavoro di integrazione. Si tratta di due giovani maliani, Bakary Coulibaly e Mohamed Sissoko: il primo, dopo essersi laureato in Mali, vuole perfezionare gli studi all'Università di Sassari con un percorso di alta formazione. Sissoko, invece, vive nello Sprar di Sassari e lavora per integrarsi pienamente nel nuovo contesto cittadino. Il liceo Marconi ha promosso progetti di inclusione, permettendo a due diciassettenni della Costa d'Avorio di essere inseriti in una classe. (m. s.)

 

La Nuova Sardegna

   

4 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 21 novembre 2017 / Economia - Pagina 16
L’autorità portuale sarda ora è una realtà
Si è tenuta a Cagliari la prima riunione del comitato di gestione per l’approvazione dei regolamenti

CAGLIARI  Con la prima riunione del comitato di gestione, che si è tenuta a Cagliari, si costituisce ufficialmente l’autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. L’organo dell’ente che, per effetto della nuova riforma dei porti varata il 4 agosto 2016, sostituisce i vecchi comitati portuali delle due Port Authority, si è riunito per i primi adempimenti che ne sanciscono l’operatività. Tra tutti l’approvazione del regolamento interno. Per Massimo Deiana, presidente dell’Adsp, «è un momento storico per l’avvio di un lavoro che sarà svolto in totale sinergia tra gli attuali sette scali che rientrano nella giurisdizione dell’autorità e i relativi territori di riferimento». I membri che per i prossimi quattro anni si riuniranno attorno al tavolo saranno, oltre Massimo Deiana, il delegato designato dall’autorità marittima (nel caso specifico dalle due direzioni marittime di Cagliari e Olbia), il comandante del porto di Cagliari e direttore marittimo, Giuseppe Minotauro; il rappresentante della Regione Italo Meloni, docente della facoltà di ingegneria dell’Università di Cagliari, settore trasporti; il rappresentante della città metropolitana di Cagliari, Massimiliano Piras, docente di diritto della navigazione della facoltà di Giurisprudenza dello stesso ateneo; il rappresentante del Comune di Olbia, il sindaco Settimo Nizzi. Fondamentale il ruolo dell’organo, uno dei tre pilastri, insieme al presidente e al collegio dei revisori dei conti, dell’autorità. Tra i compiti assegnati dalla legge, l’adozione del piano regolatore di sistema portuale, l’approvazione del piano operativo triennale, che individua le strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche; l’approvazione del bilancio di previsione, delle note di variazione e del conto consuntivo. Lo stesso organo predispone, su proposta del presidente dell’Adsp, il regolamento di amministrazione e contabilità; approva la relazione annuale sull’attività dell’ente; esprime pareri in merito alle concessioni demaniali; autorizza le imprese portuali allo svolgimento delle attività; delibera sulla dotazione organica e sul recepimento degli accordi contrattuali e, su proposta del presidente dell'Adsp, nomina il segretario generale.

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 21 novembre 2017 / Nuoro - Pagina 30
Un altro premio al miglior laureato
Ma al momento nell’isola non esistono concorsi adeguati alla sua formazione
NUORO  Nato a Tortolì, classe 1993, Davide Schiavone ha appena conseguito la laurea magistrale in scienze forestali con il massimo dei voti e la lode. La sua tesi, dedicata alla prevenzione e alla difesa dei boschi dagli incendi, è stata giudicata la migliore, al punto che Forestas e università hanno deciso di assegnargli il premio “Antonello Mele”, intitolato alla memoria di uno storico dirigente forestale. Schiavone era già stato premiato per i risultati ottenuti nel 2015, quando ad appena 21 anni aveva conseguito la laurea triennale in scienze forestali. Durante la cerimonia che si è svolta in piazza d’Italia a Sassari (i corsi di Nuoro fanno capo al dipartimento di agraria di quell’università) è stato premiato come miglior laureato in assoluto dell’ateneo. La sua performance è stata giudicata la migliore (per regolarità degli studi e voti) tra i duemila laureati a Sassari nel 2015. Inutile sottolineare quanto le sue competenze tornerebbero utili nel rinnovamento del settore forestale, soprattutto alla luce della legge regionale approvata nel 2016. Ma al momento non sono previsti concorsi adeguati al suo titolo di studio, così Schiavone ha dovuto ripiegare, come altri laureati, sull’ultimo concorso “semi-interno” bandito da Forestas, riservato a “impiegati con profilo tecnico” per il quale è sufficiente un generico diploma di scuola superiore. Il bando precisa inoltre che la metà dei posti (4 su 8) è riservata ai dipendenti dell’azienda, compresi quelli assunti con contratto semestrale. Abbiamo chiesto un parere su questo caso emblematico all’assessore all’Ambiente. «Auspico per la Sardegna i migliori cervelli e le migliori professionalità – dice Donatella Spano – per cui auguro a questo giovane sardo di poter trovare un'opportunità nel piano di reclutamento del settore forestale che, nei limiti previsti dalla norma, prevede anche Davide. (p.me.)

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 21 novembre 2017 / Nuoro - Pagina 30
Fabrizio Mureddu: «Il capitale umano c’è, utilizzatelo»
Per la prima volta a confronto l’apparato regionale per la tutela del bene naturale più importante con il mondo universitario e delle imprese I boschi della Sardegna da patrimonio a risorsa Inaugurato l’anno forestale, esperti a confronto sulle possibilità del settore La necessità di una svolta: la sola Forestas costa 170 milioni l’anno e ne incassa 2 Un momento dell’inaugurazione dell’anno forestale. Sotto, Giuseppe Pulina, amministratore unico di Forestas, e Donatella Spano, assessore regionale alla Difesa dell’ambiente «Servono competenze specifiche per governare il processo di cambiamento nella tutela e valorizzazione dell’ambiente e nella protezione civile», dice Fabrizio Mureddu, commissario del consorzio universitario nuorese, che ha nei corsi di laurea in scienze forestali e in protezione civile i suoi punti di forza. «Eppure i concorsi sono bloccati, e i nostri giovani laureati faticano ad accedere al settore pubblico», dice Mureddu, che chiede venga stabilita una percentuale fissa di laureati nelle assunzioni di Forestas, spesse limitate ai soli operai forestali. «Il capitale umano c’è. Anche i cantieri verdi comunali dovrebbero farlo, trasformandosi in microprogetti di sviluppo».

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