Press review

28 October 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 28 ottobre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
Il suo primo commento: «Il 118 funziona, cruciale la rete ospedaliera»
AREUS, IL CAPO È LENZOTTI
Nominato per l'Azienda dell'emergenza-urgenza

Giorgio Lenzotti è il direttore generale dell'Areus, l'Azienda regionale per l'emergenza-urgenza della Sardegna. Così ha deciso la Giunta, nella riunione di ieri mattina, affidando al 64enne nato a Tortolì la gestione di un ramo importante della riforma sanitaria. Il manager percepirà un compenso di 160mila euro all'anno, con un eventuale bonus del 20% sulla base dei risultati ottenuti. Ha battuto la concorrenza dell'altro candidato più accreditato: Piero Delogu, capo del 118 di Sassari e reggente di quello di Cagliari.
IL RITORNO Lenzotti ha già lavorato in Sardegna, dove ha guidato l'Asl di Olbia ed è stato direttore sanitario di quella di Sassari. Da qualche anno dirige il presidio unico di Modena. Ed è proprio dalla città emiliana che il neo Dg commenta a caldo la sua nomina alla guida dell'Areus: «Sono contento, la settimana prossima sarò in Sardegna per incontrare l'assessore Arru».
IL FUTURO Ogni ragionamento è prematuro, ma Lenzotti ha un'idea sul lavoro che lo attende: «Arrivo con la volontà di lavorare e non vendere miracoli - dice - c'è tanto da fare ma tanto è anche stato fatto perché, ad esempio, il sistema del 118 in Sardegna funziona con ottime professionalità».
La rete ospedaliera approvata dal Consiglio regionale e dovrà entrare a regime al più presto. Proprio in relazione a questa Lenzotti riassume il ruolo fondamentale dell'Areus, «un sistema con molti attori, dove il problema principale è trasportare il paziente nel posto giusto in base al tipo di cura. Per questo la rete ospedaliera è fondamentale».
ELISOCCORSO Non tutte le cure ad alta specializzazione sono presenti in tutti gli ospedali, per le patologie la cui cura è strettamente connessa al tempo di intervento servono garanzie. «Il servizio di elisoccorso è fondamentale», sottolinea Lenzotti, «le distanze e le strade non sempre ottimali sono fattori che si possono superare con questo servizio importantissimo».
L'AZIENDA L'Areus avrà sede a Nuoro.
Anche in questo caso il modello è quello di una rete che collega i territori agli ospedali, attraverso le postazioni di Pronto soccorso (punti di primo intervento) e le ambulanze. La Regione ha cominciato il percorso verso l'attivazione del Nue 112, il numero unico per l'emergenza che permetterà di avere una gestione più appropriata delle chiamate.
I MEDICI Il sentimento diffuso è che rendere operativa l'azienda fosse la priorità, come sottolinea Antonio Cossu, segretario regionale dei Medici italiani: «Un segnale positivo la scelta del direttore generale dell'Areus, anche in relazione all'approvazione della rete ospedaliera». Sulla stessa linea il segretario regionale del Cimo, Luigi Mascia, convinto che «la nomina sia fondamentale per rendere operativa una parte importante della riforma sanitaria».
LE CRITICHE Il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, attacca: «Dietro la finta riforma sanitaria c'è guerra per lottizzare ogni centro di potere da parte del Pd». Critico anche il vice presidente della commissione Sanità, Edoardo Tocco (Fi) per «la scelta del manager fuori dalla Sardegna».
Matteo Sau

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 28 ottobre 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 46 - Edizione CA)
GAVOI. Marco Buttu
Per la scienza passerà un anno in Antartide

Marco Buttu, ingegnere elettronico di Gavoi, si prepara a partire per l'Antartide. La Concordia Station, situata nel più remoto deserto di ghiaccio del mondo, con temperature che raggiungono - 80 gradi, quattro mesi di buio assoluto, sarà la sua casa per un anno, a partire dal 18 novembre. Buttu è stato selezionato assieme ad altre 12 persone per un progetto di ricerca scientifica legato alle osservazioni astronomiche (l'ingegnere lavora allo sviluppo di software di controllo del Sardinia Radio Telescope a San Basilio) ma sarà egli stesso oggetto di studio.
La Concordia Station, immersa in condizioni naturali proibitive per ogni forma di vita, è il posto più adatto per simulare una missione su un altro pianeta. Perciò l'Agenzia spaziale europea monitorerà Buttu e i suoi colleghi al fine di capire come l'essere umano si adatta ad un ambiente “extra-terrestre”.
L'avventura professionale e di vita di Buttu, innamorato della scienza, appassionato di sport estremi, legato alla Sardegna e alla Barbagia, diplomato nell'istituto Floris del paese, suscita naturalmente grande ammirazione nella comunità. L'amministrazione comunale organizza per oggi alle 18 un incontro pubblico in cui i compaesani avranno la possibilità di abbracciare l'ingegnere.
«Vogliamo incontrare Marco non solo per un giusto orgoglio - dice il sindaco Giovanni Cugusi - ma soprattutto per permettergli di raccontare ciò che sta andando a fare. Sarà l'occasione per ricordare quanto siano importanti lo studio, l'approfondimento, l'impegno e il sacrificio. Marco Buttu è un esempio per le nuove generazioni».

 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 28 ottobre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
IN EVIDENZA
Terra e aldilà all'orto botanico

In occasione della festività dei morti, martedì, alle 17, nell'orto botanico dell'Università si svolgerà una visita tematica per scoprire e conoscere meglio le piante tipiche di questo periodo dell'anno. Prenotazioni a ortobotanico@unica.it o 3334126975.

 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 28 ottobre 2017 / Politica Italiana (Pagina 13 - Edizione CA)
Il prof era un pornodivo
Due lauree, una in Ingegneria informatica, una in Matematica e un passato da pornoattore gay. Gli studenti dell'università La Sapienza hanno scoperto che Ruggero Freddi, stimato docente, aveva un'onorata carriera hard negli Stati Uniti col nome d'arte di Carlo Masi. la notizia

La Nuova Sardegna

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 28 ottobre 2017 / Nuoro - Pagina 51
Università
Veterinari solidali con i precari dell'Arasn

A nome di tutte le componenti del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Sassari, studenti compresi, non posso che confermare la solidarietà ai colleghi medici veterinari dell'Aras per il protrarsi del loro stato di infinita ed in definita precarietà. Nonostante gli impegni e le tante promesse, la situazione è infatti perfino peggiorata in quanto, adesso, viene messo in discussione anche il ruolo dell'assistenza sanitaria che ha rappresentato un elemento caratterizzante e vincente della crescita del modello organizzativo oltre ad essere un elemento di garanzia della filiera produttiva del settore agro-zootecnico nella nostra regione. Ultimo, non certo per ordine di importanza, il ruolo di supporto alla formazione e alla crescita continua degli addetti del comparto, azione molto complessa ma fondamentale sui tanti aspetti della gestione delle aziende zootecniche. Infine, mi preme ricordare l'importantissimo compito svolto a supporto della formazione dei giovani studenti e tirocinanti del nostro ateneo che hanno maturato, insieme ai colleghi Aras, esperienze fondamentali per l'esercizio della professione di medico veterinario. Auspico un cambio di passo ed una rinnovato impegno per affrontare e risolvere, in accordo con la normativa nazionale e comunitaria, un problema sul quale politica e operatori non possono più rimandare decisioni. Nel rispetto e per rispetto di tutti.
Eraldo Sanna Passino Sassari

Questionnaire and social

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