Press review

10 October 2017

L'Unione Sarda

 
1 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 ottobre 2017 / Lettere e opinioni  (Pagina 17 - Edizione CA)
IL DIBATTITO L’importanza della formazione
È LA CULTURA CHE CREA IL LAVORO

Nella recente visita, il Presidente Mattarella ha voluto sottolineare la fondamentale importanza della formazione e della cultura. Ma in una fase storica in cui la crisi ha creato grandi difficoltà in diverse classi sociali, e in un mondo in cui l’economia è sempre più centrale, perché la formazione e la cultura sono così importanti? Non sarebbe meglio mettere al centro del discorso l’occupazione?
Facciamo un piccolo passo indietro. Il diritto ad un lavoro dignitoso, sancito dalla nostra Costituzione, è l’unico diritto a non avere una controparte. A garantire la salute deve essere lo Stato o le sue amministrazioni locali, così come il diritto allo studio.
Nessuno invece ha in modo specifico il dovere di garantire l’occupazione. Contribuiscono lo Stato e le amministrazioni, anche assumendo direttamente, ma soprattutto creando le condizioni (o provando a creare le condizioni) per favorire la crescita del sistema economico. Il punto centrale è quindi l’occupazione privata, che però è data dalle imprese, che non hanno il dovere di assumere persone, ma solo di quello di garantire dignità alle condizioni di lavoro. Rimane un punto scoperto: come si crea occupazione?
I meccanismi che stanno dietro alle variazioni dei livelli di occupazione sono complessi, e se ci fossero ricette semplici ed efficaci, la disoccupazione sarebbe sparita come è successo per il vaiolo. Tuttavia, anche se i meccanismi non sono così semplici, alcuni dati risultano fondamentali.
Uno dei più importanti è il legame tra il tasso di occupazione e il livello di formazione. Quello che più spesso ci si chiede è se il livello di formazione faciliti la possibilità di trovare lavoro. In realtà questo avviene, anche se i dati più recenti indicano che proprio in Italia la differenza tra laureati e non laureati è inferiore che in altri Stati.
Una canzone di qualche anno fa ricordava che “da che punto guardi il mondo tutto dipende”. Proviamo allora a cambiare punto di vista. Torniamo alla domanda precedente: come si crea occupazione? Se ci riferiamo alla formazione, il dato più interessante è che le aree con maggiore livello di formazione registrano maggiori livelli di occupazione. Questo significa che essere più formati non aiuta tanto a trovare lavoro, quanto, soprattutto, a creare lavoro.
La città di Cagliari negli anni più recenti sta vivendo una crescita importante del settore turistico. Certamente la deviazione delle crociere che hanno iniziato a scegliere Cagliari come tappa del loro percorso è stata una occasione importante, ma poi è stata la capacità dei cagliaritani, vecchi e nuovi, a sfruttare quell’occasione per trarne profitto e occupazione. Usando le capacità imprenditoriali, ma soprattutto la conoscenza della nostra storia, le nostre peculiarità, delle ricchezze e potenzialità della città, e mettendole insieme alla conoscenza delle attese dei crocieristi, e delle loro esigenze. Questo è il ruolo della formazione e della cultura: permettere di sfruttare le occasioni per creare una crescita economica, sociale, e, ulteriormente, culturale.
In questo caso, pensare a cosa ci possa aiutare a creare lavoro, anziché a trovarlo, è un cambiamento enorme, che ci trasforma da soggetti passivi a protagonisti del sistema. Autonomia e indipendenza sono due parole che sono circolate molto in questi giorni. Se le riferiamo alle persone, prima che ai popoli, ci rendiamo conto di quanto sia fondamentale essere preparati e determinati, per poter essere autonomi e indipendenti. Per questo studiare e prepararsi è così importante. Parafrasando Gramsci, potremmo dire che il mondo che ci aspetta ha “bisogno di tutta la nostra intelligenza”. E di tutta la nostra cultura.
Stefano Zedda
Docente di matematica finanziaria Università di Cagliari



2 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 ottobre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
INFORMAZIONE GEOGRAFICA
Giovedì alle 10, nell'aula magna di Ingegneria in via Marengo, il primo Forum sull'informazione geografica per lo sviluppo digitale dell'Isola. Si parlerà di processi innovativi di Agenzie e istituzioni regionali nell'innovazione tecnologica, per l'economia e la pianificazione del territorio.

 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 ottobre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
SAN GIOVANNI DI DIO. Innovazione progettata dal medico cagliaritano Vincenzo Piras
COL CASCO IN SALA OPERATORIA
Clinica Odontoiatrica: la prima sperimentazione di Horus 

Rivoluzione in sala operatoria: dopo guanti sterili, mascherina e cuffietta, il chirurgo indossa ora anche un caschetto spaziale. «Si chiama Horus », dice Vincenzo Piras, direttore della clinica Odontoiatrica al San Giovanni di Dio, «ed è il nome provvisorio di questo leggerissimo strumento (appena 50 grammi percepiti) ideato qui a Cagliari in collaborazione con i colleghi della Sorbona e dell'università di Berlino senza neanche un euro di finanziamento pubblico».
MICROSCOPIO Dotato di due telecamere incorporate («ottiche da 4K, autofocus, autoiris, HDR, il top oggi in circolazione»), Horus «grazie a dei comandi vocali permette al chirurgo di filmare, fotografare, ingrandire fino a 16 volte il campo operatorio come un potente microscopio, richiamare una radiografia del paziente e poterla leggere con la stessa definizione di un televisore da 150 pollici».
RIVOLUZIONE Un sistema rivoluzionario dalle infinite applicazioni anche al di fuori del campo strettamente chirurgico, il caschetto consente al medico di parlare mentre opera e allo studente di osservare in diretta il campo operatorio guardando con gli occhi del chirurgo.
DIDATTICA Oltre che permettere di consultare tutti gli esami clinici eseguiti sul paziente, Horus è anche un formidabile strumento didattico. «Grazie a un semplice collegamento con la rete pubblica», precisa il professor Piras, «un medico in Australia può vedere, con appena 0,6 secondi di ritardo, quello che sto facendo potendomi fare da assistente o, al contrario, fare io da tutor guidandolo nella diagnostica o durante un intervento in sala».
TERZO MONDO Innumerevoli le applicazioni anche in campo sociale e di promozione delle popolazioni più arretrate. «Penso a quello che Horus potrebbe rappresentare nei territori di missione, in Africa o in America latina. Dare in dotazione questo caschetto al medico o all'infermiere di qualche villaggio significa non solo risparmiare tempo e risorse ma guidare la mano dell'operatore durante un intervento o dirigere la costruzione di un pozzo per l'acqua». Grazie a un rete di volontari-h24, secondo Piras, è possibile monitorare una missione e prevedere, ma anche provvedere, a qualsiasi emergenza.
BREVETTO Attualmente, oltre al prototipo in uso nella clinica Odontoiatrica di Cagliari, esistono altri due esemplari di Horus , ma il futuro è quello di immetterlo quanto prima sul mercato. Brevetto? «Troppo complicato», dice il professor Piras «servirebbero almeno 4 milioni di righe scritte. Per ora abbiamo solo un brevetto d'uso. Dal modello base ne possono nascere altri, con minore dotazione e qualità, ma sempre su standard di eccellenza. A mio giudizio dobbiamo puntare a una sua applicazione sociale: penso soprattutto alle associazioni del terzo settore, al volontariato, alla Comunità di Sant'Egidio. Più che una diffusione commerciale, dovrà prevalere quella etica e solidale».
Paolo Matta



4 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 ottobre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
CAGLIARI
Violenza di genere e linguaggio: convegno

Affrontare il tema della violenza di genere nell'ambito dell'informazione richiede una preparazione specifica e una particolare attenzione. Si tratta di un tema delicato che Giulia giornaliste tratterà insieme ai docenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione dell'Università di Cagliari. L'appuntamento è domani alle 17, nell'aula 6 della sede di piazza D'Armi per la conferenza “La preda e il cacciatore: stereotipi sociali, i linguaggi dei media”. In un periodo in cui la violenza di genere rappresenta una delle piaghe della società moderna, è necessario un confronto su questioni chiave come l'utilizzo di un linguaggio appropriato e rispettoso della dignità e dell'identità delle vittime. Sarà Elisabetta Gola, coordinatrice del corso di laurea, a introdurre il dibattito al quale parteciperanno numerose giornaliste dell'associazione coordinata da Susi Ronchi. (m. s.)

 

5 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 ottobre 2017 / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Agenda
IL DELITTO MATTEOTTI

Un libro per ricordare ai giovani un episodio chiave dell'epoca fascista: “L'assassinio di Giacomo Matteotti”, ultima fatica letteraria dell'avvocato Carlo Dore, sarà presentato oggi a Cagliari, dalle 17.30, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2. Ne parleranno con l'autore la docente di Diritto amministrativo Paola Piras e il docente di Storia contemporanea Claudio Natoli.

 
 
6 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 ottobre 2017 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
CAGLIARI
Santa Gilla, ostriche col bollino di qualità

Santa Gilla scommette sulle ostriche di qualità. Il Consorzio ittico che gestisce la pesca nella laguna di Cagliari punta sulla produzione dei pregiati molluschi. L'allevamento andrà ad affiancarsi a quello delle cozze e delle arselle. Sulle vongole c'è già un piano per bloccare l'invasione delle “filippine” e favorire la ricrescita della “verace”. Partner del Consorzio, l'Università, l'Agris e il Centro ricerche di Torregrande. A. PIRAS A PAGINA 15

Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Approvato anche il progetto per la riproduzione della ricercatissima vongola verace
SANTA GILLA, OSTRICA COL BOLLINO
Un patto tra Consorzio e Università per allevare il mollusco 

Hanno sondato il mercato e poi deciso. «Non di sole cozze, neppure di sole arselle sarà il nostro futuro». Parola di pescatori. O meglio, degli allevatori di frutti di mare iscritti alle cooperative che fanno capo al Consorzio ittico Santa Gilla. «Abbiamo due progetti di grande importanza pronti a partire», spiega il presidente Emanuele Orsatti, «finalizzati a far crescere il consorzio e il nostro fatturato che l'anno scorso ha avuto un'impennata straordinaria passando dai novecentomila euro agli attuali due milioni e duecentomila».
IL GIRO D'AFFARI Una strategia, questa del consorzio, che grazie alle ostriche, ma anche alla produzione e alla pressante richiesta di vongole veraci Tapes decussatus , un tempo diffusissima in laguna e oggi, come in molte aree del Mediterraneo, messa in serio pericolo e in minoranza dall'invasione della vongola indopacifica Tapes philippinarum , potrebbe ancora di più far crescere il giro d'affari del consorzio ittico.
I PARTNER Le due iniziative, che andranno ad aggiungersi al programma di allevamento dei ricci di mare già in atto a Sa Illetta, dov'è stato allestito un vero e proprio reparto nascite del Paracentrotus lividus , saranno gestite da importanti partner quali l'Università di Cagliari (dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente), l'Università di Sassari, l'Imc-Centro marino internazionale di Torregrande, l'Agris e dal Flag-Gruppo di azione costiera.
GLI ORTI Il progetto-ostriche è stato finanziato da Sardegna Ricerche e sarà coordinato dall'Imc. «Sistemeremo nell'area più esterna della laguna, poco prima del ponte, i primi sei filari sperimentali delle ostriche», spiega Orsatti. «Il primo anno si dovrebbero produrre dai quattro ai cinquemila chili».
LE ARSELLE Parallelamente andrà avanti l'altro progetto, quello delle arselle. «L'obiettivo è far crescere la produzione della vongola verace nei cosiddetti orti razionali. Verranno allestiti nelle aree dove questo mollusco è ancora presente in laguna e non del tutto soppiantato dalla filippina. A garantire la semenza, ovvero i piccoli molluschi, sarà Agris che gestisce lo schiuditoio a Tortolì», spiega il biologo e docente universitario, Piero Addis. «Bisognerà affrontare il problema della grandezza delle vongole da immettere in laguna per evitare che i predatori naturali, come per esempio orate, bocconi ed altri, possano divorarle prima del raggiungimento delle dimensioni sufficienti per la raccolta», precisa Emanuele Orsatti. «La classificazione delle acque della laguna, indispensabile per l'allevamento dei mitili e così anche per le ostriche, è già stata fatta e ha dato indici assolutamente positivi», assicura Renato Murgia, presidente del Flag-Gruppo Azione costiera. «La specie che si dovrà allevare è naturalmente la pregiata ostrica concava, la Crassostrea gigas che già si produce a Tortolì. Per Santa Gilla e i suoi pescatori sarà un valore aggiunto, vista la grande domanda del mercato».
LA SCOMMESSA Il Consorzio punta in alto, tentando con la diversificazione delle produzioni di diventare sempre più competitivo. «Stiamo aspettando il bando per poter avere un nostro spazio di vendita in uno dei mercati cagliaritani, ma vorremmo far ripartire anche la pescheria in laguna. E poi aspettiamo che Regione e Comune risolvano il problema del caseggiato che ospita l'ex schiuditoio, costruito trent'anni fa, attrezzato con i laboratori e le attrezzature ma mai entrato in funzione. Ecco - si augura il presidente del consorzio - sarebbe il luogo ideale per accogliere i ricercatori universitari che oggi ospitiamo in spazi non adeguati».
Andrea Piras

 
 

7 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 ottobre 2017 / Provincia di Oristano (Pagina 30 - Edizione CA)
TORREGRANDE
Studi, ricerche e laboratori: domani il seminario dell'Imc

Gli studi, la ricerca e la diffusione dei risultati nelle scuole e tra i cittadini. Su questi temi si soffermerà il seminario in programma domani alle 10 al Centro marino internazionale di Torregrande.
L'incontro è organizzato dalla Fondazione Imc insieme al 10Lab di Sardegna Ricerche Pula, al CRS4, al Consorzio Uno e all'associazione ScienzaSocietàScienza. Sarà uno scambio di esperienze sulla comunicazione delle scienze attraverso attività di laboratorio e visite guidate; interverranno Rosalba Murgia dell'Imc, Gianluca Carta (10Lab), Andrea Mameli (CRS4), Paolo Zucca dell'università di Cagliari e Carla Ramagnino di ScienzaSocietàScienza. Seguirà una tavola rotonda con il direttore dell'Imc Paolo Mossone, Francesco Asquer del Consorzio Uno, Walter Songini di Sardegna ricerche e Francesco Birocchi dell'Ordine dei giornalisti. L'assembla sarà anche l'occasione per ricordare Bruno Paliaga, lo studioso scomparso che per anni, come direttore di alcune aree protette, era in prima linea per sensibilizzare i giovani alla salvaguardia dell'Isola. ( v. p. )


 

8 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 ottobre 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
VILLAPUTZU. L'ok del Consiglio comunale: si parte a gennaio
Sì al senso unico in via Nazionale

Sì del Consiglio comunale al nuovo piano della viabilità proposto dall'Università di Cagliari. Il progetto, come riportato nella delibera, prevede il senso unico di marcia nella via Nazionale nel tratto compreso fra l'ufficio postale e il ponticello di via Sulis, la realizzazione di 30/40 parcheggi sempre sulla via Nazionale e una rotonda in prossimità delle poste.
«Si tratta di una serie di interventi - ha sottolineato il sindaco Sandro Porcu - che consentiranno di migliorare la viabilità, la vivibilità e il decoro del paese». Prima dell'approdo in Consiglio il piano è stato proposto ai cittadini «che hanno partecipato attivamente - ha aggiunto Porcu - presentando a loro volta una serie di utili osservazioni».
La nuova viabilità dovrebbe partire in via sperimentale dal prossimo gennaio. Contrario il voto del consigliere di minoranza Piero Carta (si è astenuto Luca Massessi): «Nonostante la partecipazione dei cittadini - ha detto Carta - chi vive e opera in via Nazionale è preoccupato». Secondo Carta, insomma, sarebbe sì opportuno eliminare il traffico pesante lungo la via Nazionale ma evitando il senso unico. Inoltre si potrebbe pensare «ad acquisire e demolire vecchi edifici per ricavare nuovi spazi da destinare ai parcheggi».
Gianni Agus

 

9 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 ottobre 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 32 - Edizione CA)
NUORO. Pigliaru e sindaci firmano l'intesa, in arrivo i fondi della prima tranche
Ventinove milioni di euro per far ripartire il Nuorese

Dalla valorizzazione del marmo di Orosei al porto di La Caletta, dal nuovo svincolo di Prato Sardo con la 131 Dcn alle azioni contro la dispersione scolastica. Quindici progetti per 29 milioni di euro costituiscono la prima tranche dei 55 milioni del piano straordinario di rilancio del Nuorese. Definizione altisonante riecheggiata ieri pomeriggio nella sala della Provincia dove il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l'assessore Filippo Spanu hanno sottoscritto con gli amministratori locali, alla presenza anche dei colleghi di giunta Giuseppe Dessena e Luigi Arru e del commissario della Provincia Costantino Tidu, l'accordo di programma, atto concreto dopo un iter lungo tre anni.
L'INCONTRO «Lo sviluppo non è spendere, i 15 progetti scelti possono davvero aiutarci a crescere», dice Pigliaru dribblando spunti polemici che, infatti, restano ai margini dell'incontro per lasciare spazio al clima solenne del savoir-faire. «Possiamo mettere un sacco di soldi, ma senza le idee non c'è sviluppo. Per combattere lo spopolamento serve molto protagonismo locale assieme a politiche regionali», aggiunge. «Tutti i progetti hanno le caratteristiche per avere successo», dice Spanu. Annuncia anche che altri 7 progetti sono in dirittura d'arrivo per complessivi 26 milioni di euro, compreso quello dell'area vasta di Nuoro che punta sull'università con fondi per 11 milioni di euro. Altri 31 milioni di euro riguardano ulteriori progetti, come le dighe di Cumbidanovu e Maccheronis e il laboratorio scientifico di Sos Enattos. A questi si aggiungono le risorse della pianificazione territoriale come quella di cui beneficia il Marghine. In tutto - sottolinea Pigliaru - si va oltre i cento milioni.
I PROGETTI Intanto, si parte con 28 milioni e 896 mila euro. La fetta più grossa (quasi 8 milioni) premia la valorizzazione del distretto del marmo di Orosei e Galtellì, promossa da Confindustria. «Portiamo a casa un ottimo risultato», gongola il presidente Roberto Bornioli. Per le scuole 5 milioni e 340 mila euro per una nuova organizzazione con varie figure professionali, dirigenti compresi - come annota Dessena -, e oltre 3 milioni contro la dispersione. E poi per sostenere gli attrattori turistici Visit Nuorese (820 mila euro), start up Tepilora (550 mila euro), Strada del vino Cannonau (340 mila), Airport Museum box (444 mila euro), Ecosistema solidale (150 mila). Tre milioni vanno all'adeguamento del porto di La Caletta, un milione 800 mila euro al nuovo collegamento da Prato Sardo. E due milioni alla formazione.
Marilena Orunesu

La Nuova Sardegna

 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 10 ottobre 2017 / Sassari - Pagina 20
La cerimonia in piazza d'Italia. Dore: «Vicini a chi cerca lavoro»
L'Avis premia i giovani laureati

SASSARI L'Avis ha premiato nel corso di una cerimonia che si è svolta in piazza d'Italia donatori e donatrici che hanno conseguito la laurea nel corso del 2016. I vincitori - secondo quanto previsto dal bando - hanno ricevuto un assegno da 500 euro. «Si tratta di una iniziativa - ha detto il presidente dell'Avis Vincenzo Dore - pensata per aiutare i giovani che si affacciano nel mondo del lavoro e per sostenere la solidarietà». In piazza si sono esibiti gli sbandieratori della Città dei Candelieri e la banda Città di Sassari.

Questionnaire and social

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