Press review

01 October 2017

L'Unione Sarda

 
1 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 ottobre 2017 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
LA VISITA DEL PRESIDENTE
Cagliari e Ghilarza, Mattarella domani in Sardegna

I gioielli della cultura sarda daranno il benvenuto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella . Domani il capo dello Stato arriverà nell'Isola. Prima la tappa a Cagliari con visita all'Università e al museo poi a Ghilarza, a Casa Gramsci. E Cabras sogna un fuori programma del presidente con una visita ai giganti di Mont'e Prama.  ORBANA, V. PINNA A PAGINA 9

Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
Atterrerà alle 10 a Elmas. Vedrà anche il museo dei Giganti di Mont'e Prama
MATTARELLA DOMANI NELL'ISOLA
Visite a Cagliari e Ghilarza

I gioielli della cultura sarda daranno il benvenuto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella . Domani il capo dello Stato arriverà nell'Isola per una visita intensa che da mesi è stata organizzata nei minimi dettagli. Prima la tappa a Cagliari con visita all'Università e al museo poi a Ghilarza, a Casa Gramsci. La lunga giornata inizierà intorno alle 10 con l'arrivo dell'aereo presidenziale a Elmas. Ad accogliere il presidente ci saranno la prefetta di Cagliari Tiziana Giovanna Costantino , il direttore regionale dell'Enac Marco Di Giugno e il presidente della Sogaer Gabor Pinna .
IL PROGRAMMA Alle 11 tappa all'ateneo del capoluogo sardo: il capo dello stato parteciperà all'inaugurazione dell'anno accademico 2017-2018, sarà accolto dal rettore Maria Del Zompo , dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda . La lezione inaugurale sarà della scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo (in diretta streaming sul sito www.unica.it), poi sono in programma la relazione del rettore e gli interventi del rappresentante del personale tecnico-amministrativo Sonia Melis e del Consiglio degli studenti Roberto Vacca . Prevista anche l'esibizione del coro del Teatro lirico di Cagliari. Al termine della cerimonia all'Università, Sergio Mattarella sarà accompagnato al museo archeologico dove potrà ammirare le statue dei Giganti di Monte 'e Prama. Subito dopo un pasto veloce nei locali della prefettura, partirà alla volta dell'Oristanese. Per motivi di sicurezza, da Castello verranno rimossi i cassonetti lungo il percorso che seguirà il corteo del Capo di Stato. Le strade verranno chiuse al traffico solo al momento del passaggio del presidente Mattarella. Previsti anche alcuni divieti di sosta sempre nel quartiere di Castello.
TAPPA NELL'ORISTANESE L'arrivo all'aeroporto di Fenosu, rimesso a lucido per la speciale occasione, è previsto intorno alle 16. A dare il benvenuto al presidente della Repubblica ci saranno il sindaco Andrea Lutzu e la deputata oristanese Caterina Pes che poi parteciperà anche alla visita a Ghilarza. La prima tappa nel centro del Guilcier sarà Casa Gramsci in omaggio al pensatore di cui ricorre quest'anno l'ottantesimo anniversario della morte. A fine serata il presidente saluterà l'Isola.
L'INVITO La tappa oristanese del capo dello Stato fa nascere un sogno nei cabraresi. «Perché il presidente non fa un fuori programma e viene a visitare i Giganti nel nostro museo? - chiede il sindaco di Cabras Cristiano Carrus - sarebbe molto bello, potrebbe ammirare i guerrieri di pietra a casa loro e vedere come stiamo utilizzando i finanziamenti avuti dal ministero della Cultura per il nuovo museo». Il sindaco spiega che due mesi fa aveva inviato una lettera d'invito alla presidenza della Repubblica. «Non appena seppi della visita del capo dello Stato - racconta - attraverso il sito istituzionale avevo presentato la richiesta, ma purtroppo non ha avuto seguito. Se fosse possibile, noi saremo pronti e felici di accoglierlo».
FENOSU Per il capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale Attilio Dedoni, invece, l'atterraggio dell'aereo presidenziale a Fenosu «dimostra l'importanza strategica dello scalo».
Valeria Pinna

 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 ottobre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
IN EVIDENZA
Ettore Angioni presenta il suo libro

Conferenza dibattito domani alle 18,30 nella sala ExAllievi salesiani (viale Sant'Ignazio, 62) con Ettore Angioni. Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'Appello, da dicembre è Garante degli studenti con decreto della rettrice Del Zompo.

 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 ottobre 2017 / Fondi Investimento (Pagina 18 - Edizione CA)
CARRIERE
MARTINA MELIS Laureata nel 2012 all'Università di Cagliari in Lingue, si trasferisce a Roma per frequentare il Master in Gestione degli hotel a 5 stelle alla Business school della Luiss. La carriera nel settore dell'accoglienza inizia però nel 2009, nel front desk del villaggio turistico Tanka di Villasimus, incarico che nel 2013 la porta al Forte Village di Pula, dove poi diventa nel 2013 Event Executive. Nel 2014 arriva il trasferimento all'hotel Grand Millennium di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi. Dal 2016 è coordinatrice del settore Sales& marketing della catena alberghiera Kempinski Hotel Mall of the Emirates.
MAURO CADEDDU Nel 2012, dopo la laurea in Economia all'Università di Sassari, partecipa a un master in Business administration. La carriera nel settore bancario inizia nel 2016 a Verona con un'esperienza di sette mesi nella sede locale dell'Unicredit. Cadeddu resta nel centro veneto all'interno della Cardusio, società del gruppo Unicredit specializzata in servizi finanziari. Si trasferisce a Milano a gennaio (2017) per tornare in Unicredit con il ruolo di Group planning and Capital management. A inizio settembre accetta l'incarico di manager nella filiale tedesca di Monaco di Baviera.

 

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 ottobre 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 40 - Edizione CA)
NUORO. Gli inventori scommettono su agricoltura 4.0 e frontiere del 3D
Dalla notte dei ricercatori all'alba delle nuove tecnologie

Gli occhiali 3D come straordinaria attrazione. Una donna ultraottantenne li ha indossati, a Nuoro, confusa tra le scolaresche in visita agli spazi espostivi dell'ex mercato, due giorni fa. «Voglio immaginare questa persona, col suo entusiasmo, proiettata nel futuro - dice Alessandro Lutzu, coordinatore del fab-lab di Make in Nuoro -. Magari sul divano, mentre guarda i nipotini giocare da un'altra parte del mondo, con l'ausilio della terza dimensione». "Moon 2017", La notte dei ricercatori, lancia messaggi di speranza. Tra tecnologia, scienza e cultura.
RECORD DI PRESENZE La sesta edizione ha lasciato il segno, ha mostrato una città desiderosa di innovare, sulla spinta di una candidatura a Capitale italiana della Cultura che diffonde ottimismo e coesione. «I cittadini hanno raccolto il nostro invito - dichiara con orgoglio Salvatore Boeddu, organizzatore dell'evento e responsabile del centro Europe Direct -. Si sono avvicinati al mondo della ricerca, con il giusto approccio, senza pregiudizi».
LE SFIDE Intuizioni che cambiano la quotidianità. Studiosi e ricercatori hanno scelto Nuoro, hanno presentato il frutto del loro ingegno. Qualcuno ha parlato di agricoltura 4.0, grazie a un innovativo trattore capace di migliorare il mondo delle campagne. «Occorre puntare su nuove macchine, sempre più automatizzate - spiega il nuorese Francesco Pintore, ingegnere idraulico di 33 anni di casa a Modena -. L'obiettivo è quello di ridurre al minimo l'impatto della macchina sul terreno e le emissioni di CO2. Per arrivare a un mezzo senza pilota.
TRADIZIONE E INNOVAZIONE Mezzi avveniristici, colture della tradizione. Accostamento doveroso, almeno a sentire gli esperti presenti al convegno allestito dall'UniNuoro. Il grano del futuro ha 10 mila anni di coltivazione. «Dobbiamo riscoprire il “monococco” - racconta Luigi Ledda, docente della facoltà di Agraria di Sassari -. Bisogna diversificare la produzione, ascoltare i consumatori". Ecco perché i ricercatori hanno deciso di puntare su questo antico cereale, ricco di potenzialità: contenuto di glutine meno tossico rispetto ai grani moderni; qualità nutrizionali elevate.
Nuove frontiere della ricerca anche in ambito sanitario. L'Azienda per la tutela della salute ha esposto alcuni studi, encomiabili, con l'obiettivo di dare risposte su diffuse patologie, come il tumore al seno. «L'Ailun, invece, ha scommesso su occhiali, scanner e stampanti 3D - afferma Alessandro Lutzu -. Quindi, sulle opere realizzate per diversi artigiani attraverso la fabbricazione digitale».
Gianfranco Locci

 

5 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 ottobre 2017 / Provincia di Oristano (Pagina 39 - Edizione CA)
GONNOSTRAMATZA
Archeofestival: i tesori del paese in un convegno

Si scrive “Archeofestival” e si legge un'intera giornata dedicata alla valorizzazione dei tesori archeologici del paese. L'iniziativa è stata organizzata oggi a Gonnostramatza dall'amministrazione col sostegno di “Gonnostramatza Project”. Per due settimane nel territorio comunale studenti ma anche dottorandi delle università di Cagliari e Granada hanno svolto ricerche sul campo e attività di laboratorio per scoprire qualcosa di più sui monumenti archeologici locali.
Gli esiti delle indagini saranno presentati stamani nel convegno che inizierà alle 9.30 nella sala consiliare del municipio. Si parlerà anche della tomba di Bingia 'e Monti. Alle 10.30 nella sede della consulta laboratorio didattico per i bambini sulla costruzione di un nuraghe con mattoncini d'argilla. Le attività nel pomeriggio si sposteranno nella località campestre di San Paolo. Alle 17 il docufilm su Gonnostramatza Project a cura di Nicola Castangia, alle 17.30 scavo simulato sempre per i ragazzi, alle 18.30 un viaggio fotografico fra le tombe preistoriche della Sardegna, alle 20 musica per tutti. ( an.pin.)

 

6 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 ottobre 2017 / Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
Eventi Domani a Cagliari la celebrazione inaugurale dell'anno accademico numero 90
Nel cuore del Montiferru nacque la Facoltà di Teologia

Uno spigolo di due lustri distanzia la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna dalla memoria del suo primo secolo di vita. Domani, nell'istituto pontificio di via Sanjust 13 a Cagliari, per il novantesimo anno si rinnoverà la celebrazione inaugurale dell'anno accademico della prima storica facoltà teologica extra urbem in Italia, voluta da Pio XI.
VESCOVO CASSANI La fondazione della Facoltà coincide con il placet del papa alla richiesta del vescovo turritano Cleto Cassani di riunire i mille rivoli dell'evangelizzazione locale in un unico fortilizio della fede. L'accorpamento delle migliaia di intelligenze sarde sembra voler porre rimedio alla proverbiale accusa del “Pocos, locos y mal unidos” attribuita a Carlo V, almeno in ambito ecclesiale. È il 1927, i tempi sono maturi per far convergere ogni potenziale spirituale nel maestoso edificio di Cuglieri, allora provincia di Nuoro. La cittadina vanta un glorioso passato sardo punico, ma la scelta del villaggio aderisce più verosimilmente all'ispirazione di un salomonico criterio di “mesania” geografica e la sicurezza sanitaria di un'altura che possa garantire riparo dalla minaccia concreta della malaria, definitivamente debellata nell'Isola solo vent'anni dopo. Le incombenze amministrative e didattiche sono affidate ai Padri Gesuiti supervisionati dalla Conferenza Episcopale Sarda.
CUGLIERI Per numeri e prossimità storica, non è ardito pensare che l'isolamento cuglieritano di migliaia di giovani da ogni angolo dell'Isola completò quel processo di consapevolezza identitaria e desiderio di autodeterminazione politica rispetto al Governo centrale avviato durante la Grande Guerra con l'istituzione del corpo dei Sassarini. Per tanti giovani il trasferimento a Cuglieri coincideva con la prima separazione dalla realtà natìa, spesso angusta e quasi sempre rurale, priva di ogni confronto con l'esterno precedente alla convocazione obbligatoria del servizio militare. Certo il Montiferru clericale non è investito frontalmente dagli straordinari fermenti storici, antropologici e politici del '900 ed è altrettanto accertata la grande censura tra le mura fortificate del seminario ma non è del tutto assente una certa ribellione verso l'autorità e la netta percezione dei segni dei tempi. Non era ammesso l'ingresso di riviste e giornali. Il superiore decideva quali programmi televisivi poter guardare nelle rarissime occasioni consentite come le partite della nazionale, il Festival di Sanremo. Auspicata e fortemente sostenuta era invece ogni attività atletica, probabilmente in vista del preciso scopo pastorale che lo sport avrebbe avuto in seno alla pratica parrocchiale.
NO ALLA LINGUA SARDA La lingua sarda era vietata in ogni sua variante. Non era consentito, in alcun modo, dialogare nel dialetto d'appartenenza e men che meno offrire lodi e onori a Dio nell'idioma della tradizione popolare. La lingua sarda sarebbe intervenuta a vanificare il serio tentativo di globalizzazione evangelica che con il tempo andava però assumendo i contorni di un ecumenismo di ben più ampio respiro. Viene eletto un papa destinato a un breve periodo di transizione ma che per ironia della sorte diverrà il pontefice più rivoluzionario di ogni tempo: Angelo Roncalli, il papa Buono. Il suo Concilio pone le basi di una nuova figura sacerdotale. La Facoltà di Teologia viene trasferita simbolicamente sulle rive del Mediterraneo, nel cuore metropolitano del capoluogo dell'Isola.
APERTURA Lo studio della scienza teologica è finalmente aperto anche al mondo laico, conservando l'antico ordinamento e l'elevato livello dei percorsi di studio cuglieritani. Anche Eva mangia la mela del sapere: è il 1972 e nella facoltà Teologica entra anche la donna sancendo una svolta cattolica epocale. Oggi, più che in passato in realtà multietniche in cui la religione ha un peso politico, economico e culturale, la facoltà di Cagliari, unica in Sardegna, contribuisce a formare oltre al sacerdote la figura del teologo comunicatore.
Ilaria Muggianu Scano

IL LIBRO E Tonino Cabizzosu racconta la genesi della grande avventura del Seminario
È il primo di tre volumi, ma già propone obbiettive conferme del valore e del significato della storia che inizia a raccontare. Che è la storia di un'istituzione religiosa (e senza dubbio anche sociale): il Seminario regionale di Cuglieri, oggetto di una ricerca rigorosa e appassionata e, ora, di una narrazione intensa. Sì, perchè anche qui - come nelle tante opere che ha già proposto nell'arco di un tempo che ormai si è fatto lungo - l'autore, lo storico Tonino Cabizzosu, dimostra di essere studioso di livello: le sue sono pagine ricche di documenti e testimonianze e hanno il valore aggiunto di una leggibilità che coinvolge.
Pubblicato dalla Facoltà teologica della Sardegna nella Collana “Studi e ricerche di cultura religiosa” (400 pagine, più una ricca appendice fotografica; 32 euro), il volume ricostruisce i primi decenni del Seminario regionale di Cuglieri, più esattamente i 44 anni dalla fondazione, nel 1927, al 1971. Con tratti nitidi il saggio disegna eventi e personaggi, situazioni e problemi. Senza trascurare dettagli significativi che favoriscono la comprensione dei tanti risvolti di una comunità molto speciale.
La pubblicazione di questo volume e degli altri due - ai quali Cabizzosu sta lavorando da tempo - rientra nelle iniziative destinate a celebrare i novant'anni dalla fondazione del Seminario e dell'annessa Facoltà teologica. Nella sua autorevole Prefazione, Maurilio Guasco non ha dubbi: è un'opera che non solo permette di conoscere il Seminario dalle origini ma è anche un nuovo e importante contributo di Tonino Cabizzosu alla complessiva ricostruzione della storia della Chiesa sarda. È un'opinione da condividere: ancora una volta lo stimato studioso realizza tessere particolari di un grande e interessante mosaico. E anche questa tessera è interessante e omaggio notevole alla prestigiosa istituzione isolana.
Gianni Filippini

 

7 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 ottobre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
VILLAMASSARGIA. Il seminario di esperti organizzato dall'associazione Lamas
«Un'urbanistica identitaria per far rivivere i centri storici»

Vito Fiori INVIATO
VILLAMASSARGIA «Una volta venne da me un signore che intendeva radere al suolo una vecchia casa in terra cruda per costruirci una villa. Gli chiesi se per caso fosse ammattito ma lui insisteva. Così gli proposi un terreno alla periferia del paese in cambio dell'abitazione al centro che ho restaurato senza alterarne la struttura». L'aneddoto di Walter Secci, imprenditore, ex sindaco di Villamassargia, è una sorta di prologo al seminario “Materiali per un'urbanistica sostenibile”, tenutosi nella corte di quello stesso edificio che oggi nessuno avrebbe potuto apprezzare, se fosse stato demolito.
SPUNTI È solo uno dei tanti spunti emersi negli interventi di esperti qualificati che si sono alternati nell'illustrare i problemi legati al concetto, ormai desueto, di un'edilizia che non riesce ad affrancarsi dalla speculazione e dai volumi. Un settore, peraltro, in difficoltà già prima della grande crisi e che cerca di barcamenarsi per sopravvivere. Nell'incontro di ieri, nessuna polemica e nessuna critica alla legge urbanistica regionale appena impugnata dal Governo. Ma è apparso chiaro che le idee di un cambio di prospettiva mal si conciliano con soli metri cubi e cemento.
SENSIBILITÀ Quando il professor Pasquale Mistretta, ex rettore dell'Università di Cagliari e urbanista, cita Mussolini e il periodo fascista («Quella del 1942 era una signora legge urbanistica nazionale») significa che le pianificazioni successive non hanno avuto, evidentemente, lo stesso impatto sul territorio: «È una questione di sensibilità - aggiunge - io, da socialista, ho avuto ottimi rapporti con Raffaele Cois e Enrico Bullitta, sindaci comunisti di Quartu e Sestu, persone davvero lungimiranti che hanno lasciato delle tracce».
Ecco, questo è il punto. «Si continua a fare discorsi vecchi - sottolinea Maria Antonietta Mongiu, presidente dell'associazione culturale Lamas, la vera anima dell'iniziativa - noi vogliamo superarli. A Pattada, nel primo seminario, si è parlato di uomini, di spazi e di ambiente e di come conciliarli mentre si continua a discutere di coste e interno, di spopolamento e di mille altre cose senza, però, trovare una soluzione».
ZONE INTERNE Un aspetto evidenziato dal geologo Fausto Pani: «Levando i carabinieri, le scuole, gli ospedali e ogni presidio nei centri minori, non si va da nessuna parte. Più in generale, mi sembra che manchi un progetto, un'ipotesi di sviluppo delle zone interne. Non c'è manutenzione del territorio legata all'uso che ne fa la comunità». Ogni frase, ogni riflessione, crea nuovi fronti per il dialogo, che si allarga inevitabilmente. Per sintetizzare la mattinata nel piccolo centro dell'Iglesiente si potrebbe dire “l'urbanistica spiegata ai bambini”. Sì, perché l'argomento, piuttosto ostico in bocca ai politici, diventa semplice ascoltando chi studia le dinamiche dello sviluppo e che, spesso, deve fare i conti con linee operative ostinatamente contrarie, anche al buon senso. E poi si ragiona sempre a compartimenti stagno.
«Urbanistica e mobilità - dice Francesco Sechi, ingegnere trasportista - dialogano sottobanco, pure ignorandosi. Eppure due superstrade hanno determinato la crescita fenomenale di Sestu, in via dei Valenzani subito dopo le strade sono comparsi i palazzi. Sono conseguenze di una pianificazione che non tiene in conto ciò che dovrebbe». Ancora un dibattito che parte da una domanda: più cemento equivale a più lavoro? A rispondere, stavolta, sono Debora Porrà, Carla Medau e Paola Massidda, sindache di Villamassargia, Pula e Carbonia, con storia e cultura differenti.
PECULIARITÀ «L'equazione - precisa Medau - ha funzionato per un breve periodo. Noi, nonostante le pressioni, stiamo cercando di puntare sulle nostre potenzialità e sulle nostre peculiarità. Abbiamo il mare, l'archeologia, l'industria vicina e un ambiente meraviglioso, praticamente abbiamo tutto. La nostra costa è stata abbastanza maltrattata perché si insista, a noi non interessano le residenze turistiche né la cementificazione selvaggia. Il recupero del centro storico significa recuperare il carattere identitario ed è questo il “turismo esperienziale” che molti visitatori cercano».
In sintesi, come conferma Maria Antonietta Mongiu, è l'inizio di un approccio diverso alla materia: «Che non può essere racchiuso nell'articolo 43 o 24, ma nella condivisione delle scelte che riguardano tutti, non una élite sempre più ristretta».

 

La Nuova Sardegna

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 1 ottobre 2017 / Prima pagina
DOMANI LA VISITA UFFICIALE
Mattarella, blitz da Cagliari a Ghilarza 
A PAGINA 6
 
Sardegna - Pagina 6
Domani il presidente all'Università di Cagliari: non è escluso un suo intervento
Nel pomeriggio si sposterà nell'Oristanese per la cerimonia in onore di Gramsci
L'ANNO ACCADEMICO AL VIA
CON IL SALUTO DI MATTARELLA

CAGLIARI Saranno due le tappe della visita di Sergio Mattarella in Sardegna, la prima ufficiale da quando è salito al Quirinale. Domani al mattino il presidente della Repubblica inaugurerà l'Anno accademico dell'università di Cagliari, nel pomeriggio è atteso a Ghilarza per la cerimonia per gli ottanta anni della morte di Antonio Gramsci. Il capo dello Stato atterrerà domani mattina all'aeroporto di Elmas. Al suo arrivo a Cagliari sarà accolto dal prefetto Tiziana Giovanna Costantino e raggiungerà subito l'Università, dove sarà ricevuto dal rettore Maria del Zompo, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal sindaco Massimo Zedda. Anno accademico. Non è ancora previsto ufficialmente un suo intervento durante la cerimonia, ma non è escluso che Mattarella faccia i propri saluti pubblici all'assemblea. «È una grande soddisfazione per me e per l'Ateneo che ho l'onore di rappresentare che il presidente della Repubblica partecipi alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico - osserva Maria Del Zompo -. Sono particolarmente contenta perché questo segnale di attenzione da parte della massima carica istituzionale del nostro Paese verso un ateneo che insiste in un'isola che attraversa ancora un periodo critico dal punto di vista dello sviluppo e problematico per la decrescita della popolazione ci trasmette un senso di partecipazione che darà ulteriore impulso ed entusiasmo per la crescita del nostro ateneo e, di conseguenza, della nostra regione». Il programma prevede l'esibizione di alcuni componenti del coro del Teatro lirico di Cagliari. A seguire la relazione del rettore e gli interventi del rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Sonia Melis, e del Consiglio degli studenti, Roberto Vacca. In conclusione Seguirà la prolusione di Elena Cattaneo, scienziata e senatrice a vita, su "La ricerca come volano della conoscenza e dell'etica pubblica".Visita al museo. Al termine dell'apertura dell'anno accademico Mattarella si sposterà al Museo archeologico di Cagliari, poco distante dall'Università all'interno del quartiere Castello, per una vista privata. Qui dovrebbe vedere la parte dedicata ai Giganti di Mont'e Prama. Poi il capo dello Stato si recherà in prefettura per una colazione privata. Tutte le strade percorse dal corteo presidenziale verranno chiuse solo al momento del passaggio del presidente e i disagi saranno limitati ad alcuni divieti di sosta nella zona tra Castello e via Cammino nuovo. Tappa a Ghilarza. Dalla prefettura Mattarella si sposterà di nuovo in aeroporto per riprendere l'aereo presidenziale con cui raggiungerà lo scalo oristanese di Fenosu, che riaprirà per l'occasione. Da qu raggiungerà Ghilarza per partecipare insieme a Pigliaru alla cerimonia in onore del fondatore del Partito comunista italiano. Per l'occasione a Casa Gramsci verrà inaugurata una nuova postazione multimediale per il pubblico realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Gramsci di Roma. Dopo la visita sarà all'auditorium comunale alla presentazione nazionale dell'ottavo volume dell'edizione nazionale degli scritti di Antonio Gramsci.


9 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 1 ottobre 2017 / Agenda - Pagina 20
UNIVERSITÀ
Una bioplastica vince il primo Contamination Lab

SASSARI Prometteva di essere varia, con il suo doppio carattere di ricerca e innovazione, che poi sono la conseguenza l'una dell'altra: e infatti la Notte europea dei ricercatori #ern17 dell'Università di Sassari è stata proprio così, ricca di stimoli e, soprattutto, di idee.I vincitori del Contamination Lab. Le idee sono state protagoniste del palco allestito dall'Ateneo in piazza Castello nel cuore di Sassari, quel palco dal quale ieri sera sono stati proclamati i vincitori del I Contamination Lab dell'Università di Sassari: la giuria composta da Danielle Allen, Alberto Carpaneto, Leo Italiano, Gabriele Mulas, Nicola Redi, Giuseppe Serra ha attribuito il primo posto al gruppo "Relicta" che, con lo slogan "dal mare al mare", ha inventato un packaging innovativo, una bioplastica, totalmente solubile in acqua, che nasce dagli scarti del pesce e completamente biodegradabile. Il gruppo è formato dagli studenti Davide Sanna (Chimica), Matteo Sanna (Medicina), Mariangela Melino (Economia), Andrea Farina (Chimica), Giovanni Conti (Economia). Al secondo posto la serra automatizzata di "So green", inventata da Mattia Angius (Scienze politiche), Michela Cannas (Agronomia), Savio Giuseppe (Chimica), Francesco Marongiu (Economia e Management. Terza piazza per "Receipt0", un sistema che ci svuoterà le tasche dagli scontrini di carta, proposto da Luigi Fressura (Economia), Pietro Pirino (Accademia belle arti, web designer), Raffaele Doppiu (Agraria). Non meno apprezzati sono stati gli interventi dei ricercatori dell'Ateneo che hanno presentato alcuni progetti portati avanti nel quadro del programma europeo Horizon2020 Si è parlato di problemi ambientali, come l'uso sostenibile delle acque e dell'energia e l'assorbimento dell'anidride carbonica, passando per la promozione della ricerca, dell'innovazione e dei mercati responsabili. Uno dei momenti più affascinanti della serata è stato quello a cui ha dato vita Fulvio Ricci, professore Ordinario del raggruppamento di Fisica Sperimentale all'Università di Roma La Sapienza. Esperto di Gravitazione Sperimentale e di sistemi di rivelazione di onde gravitazionali, autore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali che ha spiegato al pubblico le nuove frontiere della fisica e i recenti risultati ottenuti dalla ricerca in questo campo. In chiusura, concerto dei Flowers' circle.

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