Press review

29 September 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Cittadella,
la scienza regala curiosità

La Cittadella universitaria ospita, oggi dalle 17 alle 24, la “Notte europea dei ricercatori”, la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica che coinvolge oltre trecento città, venticinque in Italia. Per l'ateneo, lo staff guidato dal pro rettore per la Ricerca scientifica Micaela Morelli, ha predisposto un programma che prevede una quarantina di eventi: si va dai giochi e leggende di matematica a fisica e chimica, ambiente e acqua, inquinamento, criminalità in Sardegna, prevenzione dei tumori e assistenza medica. Ma anche neutrini, coccodrilli e squali a Cagliari, automazione nella società, internet delle cose, asteroidi “pericolosi”, protesi artificiali, sistemi intelligenti per gli scarichi degli yacht, impronte digitali, spiagge, nuovo ruolo di un'amministrazione pubblica moderna e funzionale, microbi, pomodori, risposta all'invasione delle specie aliene, nanoparticelle e sicurezza alimentare, olfatto e gusti a tavola.

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Cronaca di Oristano (Pagina 33 - Edizione CA)
Il 2 ottobre l'aereo del Presidente della Repubblica atterra nello scalo chiuso da 6 anni
FENOSU VOLA, MA SOLO CON MATTARELLA

Arriva il Presidente della Repubblica e si aprono miracolosamente i cancelli dell'aeroporto di Fenosu. Ci voleva Sergio Mattarella per vedere di nuovo un aereo atterrare e decollare nello scalo di Oristano, chiuso ormai da sei anni.
Con la definizione e l'ufficializzazione del programma per la visita del Presidente della Repubblica è confermato che l'aereo presidenziale il 2 ottobre lascerà Roma per atterrare proprio nello scalo di Fenosu. Ieri si sono stati decisi anche gli ultimi dettagli della visita di Mattarella nell'Isola.
L'aereo presidenziale atterrerà tra le 8 e le 9 nell'aeroporto di Fenosu.
Il Presidente raggiungerà alle 11 Cagliari per prendere parte all'inaugurazione dell'anno accademico.
Alle 17 è prevista invece la visita a Ghilarza per l'ottantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci. Nella tarda serata l'aereo presidenziale lascerà l'aeroporto di Fenosu per fare rientro a Roma.
La Provincia per l'arrivo di Sergio Mattarella ha deciso di pulire lo scalo affidando i lavori alla Spo per 2.500. Da ieri mattina quindi gli operai della società in house dell'ente di via Carboni stanno eliminando le erbacce e sistemando le strutture dell'aeroporto.
Al loro ingresso le squadre hanno trovato una situazione di degrado e di abbandono totale. Il piazzale antistante la sala arrivi, i marciapiedi e le piste erano completamente invase dalla gramigna.
Dopo la partenza di Sergio Mattarella i cancelli dell'aeroporto si chiuderanno nuovamente, in attesa che venga finalmente chiuso l'iter di vendita della società che gestiva lo scalo, formata da enti pubblici, ad alcune società private.
Solo successivamente l'Enac riassegnerà di nuovo la concessioni per poter riavviare l'attività di aviazione generale.
Elia Sanna

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Il trapiantato con i suoi salvatori
Una storia lunga trent'anni. Il 31 agosto del 1987, nella clinica Aresu dell'Università di Cagliari, veniva eseguito il primo trapianto di midollo osseo in Sardegna. A Roberto Pilloni sarebbero rimasti 36 mesi di vita per una grave leucemia, invece ieri l'ex paziente era nella sala della biblioteca dell'ateneo dove ha incontrato i medici che gli salvarono la vita: Licinio Contu, Giorgio La Nasa e Carlo Carcassi. Da allora si contano 600 trapianti e nell'Isola è stato creato il primo registro di donatori d'Italia. CAREDDU A PAGINA 17

Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
La commozione del paziente salvato dal fratello: «Mia figlia è diventata donatrice»
TRAPIANTO, FESTA 30 ANNI DOPO
Licinio Contu eseguì il primo intervento sul midollo osseo

Nell'agosto del 1987 Roberto Pilloni aveva 28 anni, una fidanzata innamoratissima di nome Claretta e 36 mesi di vita. Trent'anni dopo Claretta è diventata sua moglie e insieme hanno avuto tre figli. A cambiare il suo destino è stato il trapianto di midollo osseo, il primo in Sardegna, eseguito dall'équipe del professor Licinio Contu e dagli allora giovanissimi Giorgio La Nasa e Carlo Carcassi.
IL DONO PIÙ GRANDE Ieri, medici e paziente si sono ritrovati nella Sala Settecentesca dell'Università in occasione del convegno intitolato “Donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche. 30 anni di storia in Sardegna”. «Se non fosse per loro ora sarei circondato dai pini, in camposanto». Roberto Pilloni ha 58 anni, è di Sanluri, lavora come manutentore di una ditta privata e sa bene a chi deve dire grazie. «Devo la mia seconda vita a mio fratello Giuseppe che è risultato compatibile e mi ha donato il midollo. E, ovviamente, devo dire grazie ai medici. Per me il professor Contu è stato un fratello mancato. Mi ha tenuto in piedi in quel momento e mi ha dato la forza». Sarà per questa familiarità che quando il professore fa il suo ingresso nell'aula al primo piano con affaccio su via dell'Università Roberto Pilloni lo saluta con un caloroso: «Buonasera, piccolo grande uomo». Dove «piccolo» è riferito alla statura non proprio da gigante.
IL MAESTRO «Quello di Roberto Pilloni è stato il trapianto perfetto, senza nessuna complicazione. Quando gli spiegai come funzionava il trapianto e gli dissi che si sarebbe potuto rivolgere ad altri centri già specializzati lui prese qualche giorno di riflessione e poi mi disse “Io resto qui” - spiega Contu -. Da allora molto è stato fatto, ma è ancora molto importante trasmettere la cultura della donazione, di midollo e di organi, perché senza donatore non ci può essere trapianto. Ed è necessario far capire che si tratta di una cura che rappresenta una soluzione nel 100% di casi di pazienti talassemici e con un buon livello in caso di leucemie». Questa la lezione del professore che dopo aver lavorato a Parigi tornò a Cagliari per mettere le basi del Centro trapianti di midollo osseo che ora sotto la guida di Giorgio La Nasa traslocherà dall'ospedale Binaghi all'Oncologico di via Jenner. «In questo modo potremo dare vita a un Centro di ematologia che sarà tra i più grandi d'Italia, quindi ritengo che le cose potranno migliorare ancora» si augura La Nasa.
NUMERI RECORD La speranza è quella di incrementare gli ottimi risultati ottenuti finora con circa seicento trapianti eseguiti dal 31 agosto del 1987 a oggi, di cui circa 300 su pazienti talassemici. Mentre il Centro trapianti cambierà sede - come disposto dalle nuove disposizioni della riforma sanitaria - nella clinica di Monte Urpinu resterà la struttura di Genetica medica del professor Carlo Carcassi. «Questo genere di appuntamenti è importante per sensibilizzare sempre di più al tema della donazione, anche se dobbiamo dire che in Sardegna abbiamo il primo registro di donatori di midollo osseo d'Italia in rapporto al numero di abitanti». Mentre gli ospiti prendono posto, ai primi posti ci sono l'assessore regionale alla Sanità Luigi Arru e il presidente della società di ematologia italiana Fabrizio Pane, nell'ultima fila Roberto Pilloni tiene per mano la moglie Claretta e ascolta gli interventi dei relatori. «Mi fa piacere essere testimone con la mia esperienza dell'importanza delle donazioni di midollo osseo e di organi. È un valore che abbiamo trasmesso anche ai nostri figli. La maggiore che ha 25 anni è già iscritta al registro. Se potessi donerei anche io».
Mariella Careddu

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Arru: «Ematologia
sarà un centro d'eccellenza»

«Stiamo creando uno dei centri di ematologia più grandi d'Italia e non mi sembra proprio il caso di attaccarsi a qualche posto letto». L'assessore Luigi Arru non vorrebbe sentir parlare di numeri. E comunque non delle polemiche legate ai posti letto in diminuzione a causa degli accorpamenti disposti dalla riforma della sanità della Sardegna e, nello specifico, di Cagliari.
Ospite del convegno organizzato dall'Università a trent'anni dal primo trapianto di midollo osseo l'esponente della Giunta taglia corto: «Stiamo parlando di cinque o sei posti letto, niente di più, comunque stiamo lavorando per recuperarli». La manovra che porterà alla creazione di una grande ematologia è quella con la quale è stato disposto il trasloco del Centro trapianti di midollo osseo dall'ospedale Binaghi all'Oncologico.
La riforma prevede che rimangano invece a Monte Urpinu gli esperti che offrono consulenze genetiche prenatali, postnatali e di oncologia, oltre che diagnosi di citogenetica e genetica molecolare. Le due strutture apparterranno ad aziende diverse: mentre la Medicina genetica resterà nell'Azienda per la tutela della salute, il Centro trapianti entrerà a far parte della famiglia del Brotzu.
M. C.

 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
L'Università con Sciola
L'Università di Cagliari affianca la Fondazione Pinuccio Sciola: oggi, alle 17, nello spazio Antas a San Sperate, sarà presente con il convegno - inserito nel Festival di Arti visive Sant'Arte - dal titolo “L'Arte come motore di sviluppo sociale. Il caso di San Sperate paese museo”. Al tavolo con l'economista Paolo Savona, ci saranno la presidente della Facoltà di Studi umanistici Rossana Martorelli e le docenti Maria Luisa Frongia e Pamela Ladogana.

 

6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 11 - Edizione CA)
GIUNTA
Sostegno ai Comuni per i piani urbanistici

Due delibere per combattere la crisi delle zone svantaggiate dell'Isola. Le ha votate la Giunta nell'ambito del piano per l'individuazione di aree strategiche e identitarie. Due misure, spiega l'assessore regionale dell'Urbanistica Cristiano Erriu, «che si inseriscono nelle azioni volte al contrasto dello spopolamento nelle zone rurali e interne, con il pieno coinvolgimento degli enti locali e dei privati». Il primo documento sarà messo a disposizione dei Comuni come strumento nella definizione dei Piani urbanistici. «La ricerca si avvale della collaborazione delle Università di Cagliari e Sassari e dell'Istituto superiore regionale etnografico per gli aspetti identitari legati al paesaggio», sottolinea Erriu, «e dell'Anci per promuovere la partecipazione degli enti territoriali nel riconoscimento dei paesaggi».
La seconda delibera definirà invece le direttive di attuazione dei programmi per il recupero e la valorizzazione delle zone A (centri storici) e B (completamento dei centri urbani), anche attraverso la riqualificazione di edifici ceduti a prezzo simbolico ai Comuni o ai privati cittadini. «Per l'attuazione dei programmi - precisa Erriu - ci avvarremo di 25 milioni di fondi regionali, suddivisi in tre linee che ci consentiranno di compiere importanti passi avanti». (l. m.)

 

7 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Borsa (Pagina 16 - Edizione CA)
Verso la lettura certificata
Novità Abbanoa: bollette sicure e molto più precise

Bollette più tecnologiche, più sofisticate, più precise. Ma soprattutto più sicure. Abbanoa annuncia la rivoluzione della lettura certificata dei contatori. «Abbiamo sviluppato l'idea di certificare la lettura dei contatori con la tecnologia blockchain», quella sulla quale si basa il sistema di bitcoin, «perché intendiamo fondare il rapporto con i clienti sulla assoluta certezza del consumo e sulla puntualità e correttezza della fatturazione», afferma il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas. Da anni il gestore unico del servizio idrico ha eliminato il sistema di fatturazione calcolato sui consumi presunti, «ora certifichiamo in maniera inoppugnabile il consumo registrato al contatore», spiega Murtas. «Questo sviluppo software è il primo di una serie di interventi tecnologici che porteranno Abbanoa a offrire il servizio di “bolletta dinamica”, cioè la bolletta gestita direttamente dal cliente».
La blockchain è la nuova tecnologia informatica che, tra le altre cose, consente sul web, in modo sicuro e trasparente, scambi di valore. Il sistema adottato da Abbanoa è stato sviluppato con FlossLab srl, spinoff dell'Università di Cagliari, e rappresenta «il primo in Italia in grado di certificare ogni giorno grandi quantità di dati, fino a 10.000 letture giornaliere dei contatori dell'acqua», conclude Murtas. ( ma.mad. )

 

8 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Provincia Medio Camp (Pagina 30 - Edizione CA)
Villamar
Secondo giorno di scavi
nella necropoli punica

La necropoli punica continua a svelare i suoi segreti ai cittadini di Villamar. Oggi seconda giornata di scavi aperti nel sito archeologico, vicino alla sala consiliare, lungo la via Roma. La popolazione potrà assistere in diretta alle operazioni di scavo degli studenti universitari guidati dall'archeologa Elisa Pompianu. Ma non solo. Nei vicini locali dell'ex biblioteca saranno anche esposti i risultati dei resti scheletrici e dei corredi dei defunti ritrovati proprio nelle precedenti campagne di scavo nella necropoli punica villamarese, datata fra secondo e quarto secolo dopo Cristo. Fra i tanti reperti ritrovati negli scavi precedenti i resti di un cane ed alcune sepolture infantili. L'iniziativa è sostenuta dall'amministrazione comunale di Villamar.
Nell'area di tremila metri quadri sono state già scoperte una cinquantina di tombe. Un sito importante per studiare la diffusione della civiltà punica nelle zone interne della Sardegna. Ultima giornata di apertura al pubblico del cantiere archeologico della necropoli il prossimo sei ottobre.
Antonio Pintori

 

9 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Provincia di Oristano (Pagina 34 - Edizione CA)
ALES. Sul mezzo non ci sono biglietti: abbandonato sotto la pioggia
Bus, disagi e proteste: ragazzino lasciato a terra

Un quattordicenne scaricato da un pullman dell'Arst sotto la pioggia davanti alle industriali di Ales. «Non aveva il biglietto e voleva comprarlo sull'autobus. Tutto inutile. Controllore e autista lo hanno fatto scendere», ha raccontato la mamma, Maria Cristina Zoccheddu di Usellus. Pronte le scuse dell'Arst: «Un fatto grave, verificheremo», ha assicurato il direttore Carlo Poledrini . Un nuovo episodio in una Marmilla dove i disagi nell'ambito dei trasporti sono all'ordine del giorno. Se agli alunni di Gonnoscodina e Gonnostramatza che studiano ad Oristano è stato assegnato un pullman nuovo dopo le proteste, gli universitari della zona di Asuni invece sono ancora privi di un mezzo per Cagliari.
SCARICATO «Un fatto gravissimo quello accaduto lunedì a mio figlio quattordicenne alla fine delle lezioni, davanti alle industriali», ha raccontato Maria Cristina Zoccheddu, «non aveva il biglietto, ma i soldi per acquistarlo sul mezzo. Ma controllore e autista sono stati inflessibili: hanno detto che non avevano più biglietti e lo hanno fatto scendere. Noi eravamo ad Oristano e abbiamo fatto recuperare nostro figlio da un amico, al bivio di Villaverde». Zoccheddu ha aggiunto: «Ho scritto un reclamo all'Arst. Mio figlio ha l'abbonamento ma inizia il primo ottobre, aveva finito i biglietti da una corsa e non sono riuscita a trovarli né ad Ales, né ad Oristano».
L'ARST «Non ci sono giustificazioni, non dovevano far scendere il quattordicenne dall'autobus, a maggior ragione sotto la pioggia», ha detto il direttore dell'Arst Carlo Poledrini, «chiedo scusa alla famiglia. Faremo subito le verifiche. Non si devono ripetere fatti simili». Sui biglietti non trovati Poledrini ha precisato: «Mi sembra strano non ci fossero da nessuna parte neanche ad Oristano. Ricordo che il biglietto può essere acquistato anche con un “app” dal cellulare».
IN MARMILLA Qualche settimana fa gli studenti di Gonnoscodina e Gonnostramatza avevano protestato per un pullman vecchio, nel quale entrava l'acqua quando pioveva. Poledrini aveva assicurato: «Faremo ruotare i mezzi nuovi». Promessa mantenuta. «Dopo la nostra protesta e la lettera del sindaco di Gonnoscodina ci hanno assegnato un mezzo nuovo», ha riferito Giada Podda , 19 anni, di Gonnostramatza.
Antonio Pintori


10 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Provincia di Oristano (Pagina 35 - Edizione CA)
Capitale della Cultura, lo sfogo della città del Temo che perferisce la Barbagia
Bosa: «Oristano ci snobba»
Il sindaco: solo Nuoro ha chiesto il nostro appoggio

Oristano capitale della Cultura 2020? No, grazie: meglio, mille volte meglio Nuoro. In riva al Temo non ci sono dubbi: nella sfida fra il capoluogo della Barbagia e il capoluogo della provincia alla quale (non senza malumori) Bosa appartiene, i voti vanno tutti alla città di Grazia Deledda. Per una serie di motivi, non solo culturali, ma anche di logica amministrativa. Ma chi lo dice che Bosa fa parte della Provincia di Oristano, considerato che il suo Prefetto, le forze dell'ordine e gli uffici statali sono quelli di Nuoro?
IL SINDACO Il primo cittadino Luigi Mastino cammina sui pezzi di vetro: «Ritengo veramente paradossale che Nuoro e Oristano, due città sarde, si trovino a competere nella stessa manifestazione e nello stesso anno: è il sintomo di qualcosa che non funziona. Noi avremmo comunque scelto Nuoro perché il capoluogo della Barbagia non da oggi riveste un ruolo di primo piano nella realtà culturale sarda. Città di un Premio Nobel, del Man, della poesia e del canto corale sardo, di artisti e di scrittori e di poeti. Oristano è importante e ha iniziative di grande livello, si pensi all'Antiquarium Arborense, alla realtà archeologica di Monte Prama. Ma quale centro sardo meritevole del titolo, Nuoro ha un respiro più universale».
COMMENTI Concorda Stefania Crisponi , responsabile dei Musei cittadini: «Senza nulla togliere a Oristano - spiega - Nuoro ha da tempo un'immagine di primo piano nella cultura e non solo sarda in quanto i suoi artisti e i suoi movimenti culturali e letterari esprimono l'identità sarda: non vi può essere cultura senza identità». Attilio Mastino , già Rettore dell'Universita di Sassari: «Trovo inopportuno che due città entrambe importanti si pongano in competizione: sarebbe stato certamente meglio che una si proponesse in un anno e l'altra in quello successivo. In ogni caso, Nuoro vanta un ruolo innegabile nella cultura sarda quale luogo custode dell'identità. È una città viva e vitale dal punto di vista culturale e ha un'anima profonda». Augusto Cherchi , consigliere regionale: «Vorrei rimarcare questo aspetto: due centri sardi in competizione nello stesso evento. Non smettiamo mai di farci male. È il nostro antico retaggio di essere sempre disuniti, di non riuscire a lavorare insieme per un obiettivo comune e condiviso». Sulla particolare questione, anche Cherchi non ha dubbi: «Massimo rispetto per la storia e il patrimonio culturale oristanese - dice - Ma la storia e l'apporto culturale che Nuoro ha dato alla nostra Isola non può essere negato, supera il confine di una provincia e assume rilevanza nazionale ed internazionale».
CAPOLUOGO A METÀ È anche vero che Oristano continua a tenere le distanze con Bosa. Come rimarca il sindaco Mastino: «Abbiamo scelto Nuoro perché Nuoro ci ha chiesto il sostegno - spiega - da Oristano non è invece pervenuta alcuna richiesta».
Antonio Naitana

 

11 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
LIBRI. “Senza sole né stelle” di Mantega oggi alla Mondadori Bookstore
La prima grande marcia per il lavoro è quella dei minatori della Grande Miniera di Serbariu, protagonisti, a metà degli anni Sessanta, di una straordinaria battaglia sindacale. A dare voce agli operai è Sandro Mantega, per anni firma dell'Unione Sarda. Lo ha fatto con “Senza sole né stelle. Storie di minatori e miniere nella città più giovane d'Italia” (edizioni Della Torre), un bel libro, intenso, emozionante, dove si sente battere forte il cuore di uomini e donne che vedono il loro futuro minacciato e per questo decidono di combattere. È un racconto corale, con un impianto giornalistico, cui fa da sfondo una nuova forma di lotta, la marcia, appunto. Il libro di Mantega sarà presentato questo pomeriggio alle 18, alla libreria Mondadori Bookstore, di via Farina a Cagliari. Insieme all'autore intervengono il docente universitario Andrea Pubusa, l'antropologa Paola Atzeni e la vicesindaca del Comune di Cagliari Luisanna Marras.

 

12 - L’UNIONE SARDA di venerdì 29 settembre 2017 / Borsa (Pagina 16 - Edizione CA)
Dal 5 al 7 ottobre torna Sinnova, la rassegna tecnologica di Sardegna Ricerche
TUTTI A ISCOL@ D'INNOVAZIONE
L'assessore Paci: «Avviciniamo gli studenti al digitale»

Quest'anno Sinnova si fa in tre. Il salone dell'Innovazione promosso da Sardegna Ricerche con il sostegno dell'assessorato regionale alla Programmazione, cresce e passa da due a tre giornate.
LA NOVITÀ La quinta edizione, in programma dal 5 al 7 ottobre, si annuncia ricca di novità. «Abbiamo deciso di aggiungere una terza giornata dedicata esclusivamente all'innovazione che si sviluppa attraverso il programma “Tutti a Iscol@” nelle scuole sarde», spiega Raffaele Paci, vicepresidente della Regione. «Si tratta di una rivoluzione, dobbiamo avvicinare sempre di più gli studenti al digitale perché è attraverso questo mondo che si può fare impresa», avverte. «Abbiamo arricchito la manifestazione», gli fa eco Giorgio Pisanu, direttore di Sardegna Ricerche. «Gli operatori economici che parteciperanno al programma Tutti a Iscol@ avranno a disposizione uno stand e un'area dedicata in cui realizzare attività e laboratori».
IMPRESE PROTAGONISTE In cattedra, come di consueto, le protagoniste tra gli stand allestiti alla Manifattura Tabacchi di Cagliari saranno le imprese dell'Ict (che in Sardegna occupa circa 5.000 lavoratori), ma spazio anche per la biomedicina, l'agroindustria, il settore dell'energia, il turismo, l'ambiente. L'innovazione in tutte le sue declinazioni, insomma. Per tre giorni Cagliari diventerà un luogo di incontro con tantissime realtà isolane, ma anche aziende leader mondiali, come Amazon e Huawei. Il successo di Sinnova è già nei numeri: sono 103 le aziende presenti, come sempre a fare da padrone è il settore dell'Ict, con 63 imprese, poi turismo, cultura e ambiente, in cui sono coinvolte 20 imprese, quindi le reti intelligenti per la gestione efficiente dell'energia, con 9 aziende, infine biomedicina con 7 e agroindustria con 4 imprese partecipanti.
SARDEGNA DIGITALE «Alta tecnologia e innovazione sono gli strumenti per portare nel mondo le nostre competenze e le nostre tradizioni, superando le barriere geografiche», dice il vicepresidente della Regione. «Sinnova è un concentrato di capitale umano, innovazione tecnologica e buone istituzioni, perché senza non si riesce a concretizzare idee e progetti. La Sardegna ha un'alta propensione all'innovazione e alla tecnologia, e questo ha consentito negli ultimi anni di formare professionalità eccellenti e di attrarre imprese internazionali. Sappiamo bene quale sia la nostra collocazione in Italia e nel mondo», conclude Paci, «possiamo raggiungere al più presto l'obiettivo collegando tutti gli elementi della tradizione con l'innovazione».
Mauro Madeddu

 

La Nuova Sardegna

 

 
13 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 29 settembre 2017 / Oristano - Pagina 19
Lavori straordinari a Fenosu, lunedì sbarca il presidente
La pulizia dello scalo pagata dalla Provincia con 3mila euro
ARRIVA MATTARELLA
L'aeroporto riapre solo per un giorno

di Roberto Petretto
ORISTANO Il «dovere di un'accoglienza decorosa» viene prima di tutto. Prima delle enormi difficoltà economiche, prima delle competenze abbandonate per legge, prima delle polemiche sull'utilità e sul futuro di una struttura per cui la parte pubblica ha già speso risorse ingenti. Arriva il presidente della Repubblica e la Provincia non si esime dagli obblighi di ospitalità, mettendo l'abito migliore all'aeroporto di Fenosu che per un giorno riaprirà. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, atterrerà nello scalo oristanese lunedì, per poi proseguire in auto alla volta di Ghilarza dove, a Casa Gramsci, parteciperà alle celebrazioni dell'ottantesimo anniversario della morte del pensatore sardo. Atterrerà in un aeroporto che, a parte l'attività del Settimo reparto volo della polizia di Stato, è chiuso da anni. Nei giorni scorsi il pilota dell'aereo del presidente ha effettuato un sopralluogo nello scalo oristanese e pare abbia avuto parole di elogio per le condizioni in cui l'ha trovato, nonostante il lungo blocco dell'attività.La Provincia non ha particolari obblighi o competenze sull'aeroporto. Certo, il passaggio del pacchetto azionario dalla parte pubblica ai nuovi padroni privati, non è stato ancora perfezionato. Ci si trova ancora nell'ambito della procedura di liquidazione, tanto è vero che è stato il liquidatore, Alberto Annis, ha chiedere alla Provincia la disponibilità a effettuare la pulizia straordinaria del piazzale e dell'hangar del settore arrivi e partenze.Viste le condizioni economiche della Provincia non è stato facile: «LA società Sogeaor, costituita per la gestione dell'aeroporto e di cui la Provincia è socio di maggioranza - si legge nella determinazione del dirigente - - si trova in stato di liquidazione e non è in grado di provvedere con risorse proprie». La Provincia non sta molto meglio, ma pochino sì: «La Provincia, pur trovandosi a operare in una critica situazione finanziaria - si legge ancora nella determinazione - ha il dovere di assicurare un'accoglienza decorosa al Capo dello Stato».Lo sforzo si farà dunque. In altri tempi, con una Provincia in condizioni economiche floride, sarebbe stato un impegno irrisorio. Il compito di ripulire l'area dell'aeroporto è stato affidato alla Spo, la Servizi Provincia Oristano, società in house che svolge abitualmente lavori di manutenzione e pulizia. Costo dell'operazione: 3mila euro, Iva compresa. «Questi soldi non andranno alla Sogeaor - precisa il liquidatore della società di gestione, Alberto Annis -. La Provincia svolge un lavoro di attenzione istituzionale verso il Presidente. In tutti questi anni si è comunque provveduto a tenere in ordine lo scalo, tanto che la pista è perfetta e idonea all'atterraggio dell'aereo presidenziale». Oggi in prefettura saranno illustrati i dettagli della tappa del presidente Mattarella nell'Oristanese.
 

14 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 29 settembre 2017 / O Sassari - Pagina 21
L’ente per il diritto allo studio presente alla conferenza con paesi di tutta Europa
ERASMUS, L’ERSU A BRUXELLES NELLA RETE DELL’ACCOGLIENZA
Dal progetto HousErasmus un vademecum per migliorare i servizi agli studenti

Fare rete per comprendere e superare i gap e mettere in campo le buone pratiche per accogliere gli studenti in mobilità in Europa. Questa la sfida principale del progetto biennale HousErasmus che nei giorni scorsi ha chiuso i lavori con una conferenza a Bruxelles, a cui hanno preso parte numerose delegazioni provenienti da tutta Europa, in rappresentanza dei quattro attori principali: università, provider di alloggi e servizi sia pubblici che privati, associazioni studentesche e organismi di raccordo tra istituzioni. Anche l’Ersu di Sassari, in rappresentanza della Sardegna e dell’Italia, era presente a questo importante evento internazionale dedicato alle politiche di housing per recepire e dare gambe a livello locale e non solo alle best practices individuate nel corso dei lavori. Il progetto HousErasmus è stato cofinanziato dal programma Erasmus nell'ambito dell’asse 3 sulla Cooperazione avanzata e mira a individuare le sfide e le migliori pratiche attorno ai servizi di alloggio per gli studenti in mobilità e chi partecipa a traineeship internazionali. Nel corso di due anni di studio e indagine, oltre a ben dieci regional conference, i responsabili di progetto e i loro partner hanno raccolto una moltitudine di dati che hanno portato a realizzare un vademecum con consigli concreti volti a promuovere servizi di accoglienza migliori per tutti i fruitori di percorsi di mobilità in Europa. L’Ersu Sassari sta già predisponendo nuovi accordi internazionali e prenderà parte agli step successivi del progetto HousErasmus+; inoltre sta cominciando a predisporre una sezione del proprio sito web totalmente in lingua inglese e destinerà un servizio di accoglienza multilanguage per gli studenti in mobilità. «L’Ersu Sassari ha deciso di investire nell’internazionalizzazione - sottolinea il direttore generale Antonello Arghittu - perché non solo rappresenta una crescita per la nostra realtà istituzionale, ma per tutto il territorio. Abbiamo già aderito a numerosi progetti messi in campo dall’Università, offrendo alloggi e servizi a studenti provenienti, ad esempio, dal Nord Africa e dalla Cina, ma crediamo nella rete - ha ribadito Arghittu - in una rete più ampia, internazionale, europea, dove tutti, dalle università a chi si occupa di offrire servizi di alloggio, possano garantire a livello comunitario, i massimi standard di accoglienza».

 

15 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 29 settembre 2017 / O Sassari – Pagina 29
LA RETE REGIONALE
Due centri a Sassari e Cagliari
Il Santissima Annunziata specializzato nelle operazioni al rene

SASSARI Il trapianto d'organo è un'operazione complessa, spesso unica speranza di sopravvivenza per il paziente, e richiede un altissima specializzazione e un complesso follow up che il paziente trapiantato spesso deve seguire per tutta la vita. I centri specializzati nell'Isola sono solo 2: il dipartimento di Nefrologia e Dialisi del Santissima Annunziata di Sassari che si occupa dei trapianti di rene, e l' Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari che, oltre al rene, si occupa anche di trapianto di fegato e pancreas e di cuore.Il sistema trapianti richiede il coordinamento dell'attività di donazione, prelievo e trapianto, articolata su diversi livelli: nazionale (centro nazionale trapianti), regionale (centri regionali trapianto) e locale (centri di prelievo e centri di trapianto).Secondo i dati elaborati dal centro regionale, coordinato da Francesca Zorcolo, dal 2006 al 2016 ci sono stati 874 trapianti, e nei primi otto mesi del 2017 sono stati 45.Questi oltre 900 trapianti sono stati resi possibili da 669 possibili donatori segnalati nei reparti di rianimazione, anche se per 156 volte i parenti del possibile donatore si sono detti contrari all'espianto degli organi.Proprio per migliorare questa percentuale le aziende sanitarie e l'associazione Prometeo, che opera a livello nazionale, mettono in campo tutti gli anni campagne di informazione sui media e nelle scuole, oltre a predisporre guide, volantini e pubblicazioni e organizzare manifestazioni cultiurali e sportive.
 

16 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 29 settembre 2017 / Economia - Pagina 16
Un'isola che guarda avanti
al via il salone del futuro
Sinnova » la tre giorni di cagliari

di Stefano Ambu
CAGLIARILe multinazionali come Amazon e Huawei, le start up da record. E la Cina che c'è già (ancora Huawei). E che magari è pronta a raddoppiare la sua presenza nell'isola. La quinta edizione di Sinnova, salone dell'innovazione della Sardegna promosso da Sardegna ricerche in collaborazione con la Regione, è in programma da giovedì 5 ottobre a sabato 7 alla Manifattura Tabacchi di Cagliari. E uno degli appuntamenti in qualche modo emblematici non a caso sarà proprio sul tema "Sardegna Cina: opportunità e cooperazione tra scienza e tecnologia". Parla Plinio Innocenzi: professore ordinario di scienze e tecnologia dei materiali all'Universitá di Sassari. E addetto scientifico dell'ambasciata d'Italia a Pechino. Sono 103 le imprese, le Ict (nuove tecnologie) spopolano con ben 63 presenze. Le start up sono 29. Ma ci sono anche turismo, cultura, ambiente, reti intelligenti per l'energia, biomedicina e agri food. La novità di questa quinta edizione è l'apertura totale alla scuola con una giornata dedicata al programma della Regione Iscol@, per avvicinare le nuove generazioni a un uso intelligente delle tecnologie. I temi a volte sembrano da fantascienza, invece sono molto vicini alla realtà: robotica educativa, aeromobili a pilotaggio remoto, coding (programmazione informatica) e pensiero computazionale. E poi inchiostro conduttivo, disegno e costruzioni, fabbricazione digitale, creatività urbana 3D, cosa c'è nella città digitale? «Ancora un volta - dice l'assessore regionale alla programmazione, Raffaele Paci - la Regione si dimostra all'avanguardia per quanto riguarda tecnologia e capitale umano. Stiamo investendo molto su innovazione e ricerca. E i risultati si vedono». Nel corso delle prime due giornate si parlerà molto di progetti di innovazione tutti sardi tra workshop e conferenze anche su aerospazio e turismo sostenibile. «Sinnova - dice Giorgio Pisanu, dg di Sardegna Ricerche- si conferma appuntamento fondamentale per l'eco sistema dell'innovazione sarda». Attenzione ai cittadini del domani: «Ci saranno - sottolinea Valter Songini, Sardegna Ricerche - due momenti di riflessione sul modo in cui la tecnologia entra nella didattica del futuro. E un approfondimento su cyber-sicurezza e uso consapevole della rete da parte dei giovani». Un altro argomento molto interessante, anche per la Regione, è quello che sarà affrontato giovedì pomeriggio su visual storytelling e promozione dei territori. Tema attualissimo, c'è anche Katia Pantaleo, senior brand manager Ichnusa: lo spot dell'azienda in giro per le tv è un modo di raccontare la birra. Ma anche la Sardegna. Nella scorsa edizione le presenze furono oltre tremila. Ma quest'anno, con una giornata in più, si punta decisi verso quota quattromila. Sempre per quanto riguarda i big, ci sarà anche l'amministratore delegato di Hewlett Packard, Stefano Venturi. E Amazon in due puntate: giovedì parlerà dei cinque superpoteri del cloud. Mentre venerdì si dedicherà a un focus sul marketplace, ovvero come espandere il proprio business in Italia e all'estero. Tante idee, ma i soldi? Niente paura, a Sinnova si parla anche di quello: ci saranno il fondo di venture capital italiano Vertis e la Bei, banca europea degli investimenti.
 

17 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 29 settembre 2017 / Provincia di Oristano - Pagina 22
Sito del Praetorium, riprendono gli scavi
RIAPERTURA A PASQUA
Marrubiu, a Is Bangius non si lavorava da quasi venti anni
La direzione scientifica dell’intervento affidata a Sassari

di Michela Cuccu
MARRUBIU Adesso è ufficiale: a ottobre riprendono gli scavi nel sito archeologico del Praetorium con terme e monumento funerario e, probabilmente a Pasqua del 2018 si staccheranno i primi biglietti per la visita del sito e della sezione archeologica del museo che troverà posto al piano superiore della vicina villa ottocentesca, già sede del museo etnografico. Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa convocata dall’Amministrazione comunale, sono stati illustrati i dettagli di un progetto che già dallo scorso anno ha ricevuto il decreto di area di interesse ministeriale. Il sindaco, Andrea Santucciu, ha spiegato che per Is Bangius, dove non si scavava da quasi venti anni, l’Amministrazione comunale, ha ottenuto l’autorizzazione dalla Soprintendenza per una campagna triennale e proprio nel
Consiglio comunale nei giorni scorsi ha approvato l’istituzione del Museo archeologico e etnografico e Praetorium e l’approvazione dello Statuto. Il Ministero darà 30mila euro l’anno per gli scavi, il Comune ne metterà altri 10mila. Il vice sindaco e assessore alla Cultura, Luca Corrias, ha ricordato come la direzione scientifica
dell’intervento sarà ancora affidata all’archeologo Pier Giorgio Scintu e che la prossima campagna di scavi vedrà la partecipazione di due archeologi ma anche degli studenti dell’Università di Sassari, con la quale è stata siglata una importante collaborazione scientifica. Il prossimo passo spetta ora al ministero dei Beni culturali, che dovrà approvare lo statuto del museo, dove, verranno custoditi ed esposti alcuni dei preziosi reperti rinvenuti durante le precedenti campagne di scavi, come la tavola dove è raffigurato il Praetorium. Un sito di enorme interesse, quello di Is Bangius, che risale al terzo secolo dopo Cristo e che attraverso questi nuovi interventi, diventerà finalmente fruibile al pubblico. Nella campagne di Marrubiu, sorgerà quello che si può definire un museo su due fasi, in parte all’aperto, comprendente appunto l’area archeologica del Praetorium e delle terme
romane, in parte al chiuso, appunto dentro la bella villa ottocentesca, acquistata anni fa dal Comune e dove l’associazione “Cultura Arte Marrubiu” cura la sezione etnografica. Prende così ulteriormente corpo il cosiddetto “sistema Zuradili”, va quindi verso una valorizzazione che tiene conto dei diversi aspetti e peculiarità del
luogo, dal punto di vista archeologico, culturale, ambientale e ricreativo. «Un circuito che può portare importanti benefici turistici ed economici e sul quale abbiamo puntato fin da subito – conclude il sindaco Andrea Santucciu – perché convinti che la cultura possa essere una fonte occupazionale da non trascurare».

 

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