Press review

28 September 2017

L'Unione Sarda


1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. La rettrice: «È il primo Ateneo italiano in regola con le norme governative»
SITO INTERNET NUOVO DI ZECCA E FACILISSIMO DA USARE

Le era già toccato in sorte, quell'acronimo “Unica” (Università di Cagliari), ma ora se l'è conquistato sul campo anche come aggettivo. Perché da ieri è davvero l'unica, in Italia, ad avere un sito Internet che rispetta i canoni stabiliti dall'Agid, l'Agenzia italiana digitale del Consiglio dei ministri. Il nuovo portale dell'Ateneo, inaugurato ieri e già on line (www.unica.it), è il primo sito universitario realizzato secondo le linee-guida di design per i servizi Web della pubblica amministrazione, che stabilisce colori, grandezze del testo, collocazione di bottoni e altro. Ed è semplice da usare: raggiungere l'informazione che si desidera è questione di pochi secondi.
Soddisfatta la rettrice Maria Del Zompo, anche perché «è un sito non più solo a uso interno. È pensato per lo studente, certo, ma anche per i futuri studenti, per le istituzioni e per le aziende con le quali l'Università deve collaborare sempre più, per dare supporto e concretezza alle loro idee imprenditoriali». Proprio perché è il primo portale universitario che rispetta le nuove regole, per la sua presentazione è giunto anche Antonio Samaritani, direttore generale dell'Agid: «Spero che diventi un esempio da seguire».
Costato 130mila euro, finanziato dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, realizzato dalla cagliaritana Tecnit («per la prima volta facciamo qualcosa di significativo là dove siamo nati, dopo averlo fatto tante volte lontano da casa», commenta l'amministratore Walter Ambu), il nuovo sito è responsive : si adatta a tutti i dispositivi, il che lo rende utilizzabile da studenti dotati di smartphone o tablet. Cioè, tutti. «Ci apriamo sempre più al mondo esterno», commenta il prorettore vicario Francesco Mola, mentre il direttore generale Aldo Urru sottolinea che, per garantire l'alta qualità del sito, ha collaborato tutto il personale dell'Università «per un anno di lavoro», aggiunge Gianni Fenu, docente delegato per le tecnologie informatiche. E poi, c'è il fatto che, tra tutte le Università italiane, ad avere il sito che rispetta i criteri dall'Agid quella di Cagliari è la sola. Unica, appunto.
Luigi Almiento

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Cronaca Italiana (Pagina 10 - Edizione CA)
LO SCANDALO
Cantone: nelle università c'è un deficit etico

ROMA Negli atenei c'è un «deficit etico. Quello universitario è un mondo suscettibile e capace di grandi difese corporative. Il rapporto professionale padre-figlio, ricorrente di per sè, in facoltà è forte». Lo sottolinea il presidente dell'Autorità anti corruzione, Raffaele Cantone, intervenendo sull'inchiesta sulle università italiane. Cantone spiega che sta «lavorando con la ministra Fedeli a un progetto specifico per l'università».
Il presidente Anac spiega che il piano «punterà sulla prevenzione» e prevederà «un ruolo attivo dei responsabili anticorruzione, presenti in ogni ateneo. Dovranno vigilare sulle incompatibilità, sui concorsi, soprattutto sugli incarichi professionali esterni e sulle consulenze».
«Invito chiunque conosca a denunciare», ha affermato il ministro Valeria Fedeli, «ecco perché è particolarmente importante rafforzare subito la figura interna agli atenei per la trasparenza contro la corruzione».

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Salute (Pagina 37 - Edizione CA)
GIOVANI PSICHIATRI. I dati emersi al congresso nazionale
Depressione e suicidi: due tristi record della Sardegna

Due primati di cui la Sardegna avrebbe volentieri fatto a meno: prima regione d'Italia per episodi di depressione diagnosticati ogni centomila abitanti e record nazionale di suicidi. I numeri sono arrivati dal congresso nazionale “Postmodernità. Psichiatria 2.0”, organizzato a Cagliari nei giorni scorsi dall'associazione Giovani Psichiatri, attiva all'interno della Società Italiana di Psichiatria. Le nuove forme di psicopatologia, il crescente aumento dei disturbi dell'umore, le problematiche di salute mentale legate all'uso di sostanze e le nuove dipendenze da dispositivi elettronici sono stati alcuni degli argomenti trattati durante l'incontro che ha avuto tra i suoi ospiti d'eccezione il presidente della World Psychiatric Association, Dinesh Bhugra.
«La Sardegna è tra le regioni maggiormente gravate dai più elevati tassi di prevalenza di depressione - ha spiegato Bernardo Carpiniello, direttore della Struttura complessa di Psichiatria della Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari e Presidente della Società Italiana di Psichiatria - circa il 13% della popolazione viene colpita nel corso della vita da uno o più episodi di depressione maggiore rispetto ad una media nazionale del 9-10%. Inoltre, i più recenti dati sull'impiego di antidepressivi vedono l'Isola al sesto posto in Italia, con un consumo di 44 DDD (Dosi Definitive pro Die) per 1.000 abitanti, un'assunzione di gran lunga al di sopra di tutte le altre regioni meridionali che registrano medie comprese fra 30 e 36 DDD».
Le statistiche più aggiornate piazzano inoltre la Sardegna al primo posto in Italia con un tasso di suicidio di circa 20,4 casi per 100 mila abitanti fra gli uomini e 4,5 casi per 100 mila abitanti fra le donne. «Sono numeri pari solo a quelli della Provincia di Bolzano (20 casi per gli uomini e 5.5 per le donne) - ha proseguito Carpiniello - una situazione anomala, se consideriamo che i tassi nel Sud sono mediamente più bassi che nel resto d'Italia (4-5 casi per 100 mila abitanti), dunque circa due volte e mezzo inferiori a quelle della Sardegna».
Il presidente SIP Giovani, Giovanni Martinotti ha inoltre sottolineato quanto possa essere determinante il ruolo della società in evoluzione in relazione alle principali sindromi di interesse psichiatrico, con grande attenzione alla schizofrenia e ai suoi fattori di rischio. «Tra questi, la società postmoderna, il reclutamento jihadista e le nuove dipendenze comportamentali sono temi presi in considerazione in modo approfondito». (l.m.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Un premio alla carriera
ad Alessandro Riva

Cagliari gli deve molto, compreso il Museo delle cere anatomiche di Clemente Susini, da lui fondato e poi diretto alla Cittadella dei musei in piazzetta Arsenale. Milanese di nascita, 78 anni, docente per molti anni a Cagliari (in città è stato membro elettivo del Consiglio di amministrazione dell'Università dal 1980 al '96), il professor Alessandro Lodovico Riva ha ricevuto il Premio alla carriera.
Riconosciuto Maestro delle scienze anatomiche, durante il congresso nazionale della Società di anatomia che si è svolto nei giorni scorsi a Taormina, Riva è stato insignito di questo importante riconoscimento. È l'ennesimo premio, per il professore emerito dell'Università cagliaritana autore di 170 pubblicazioni, che ha ritirato altri riconoscimenti in tutto il mondo (tra i quali, uno a Miami) e ha insegnato in alcuni dei migliori atenei di tutto il pianeta. Tra i riconoscimenti, vanta anche la cittadinanza onoraria di Olzai: gli fu assegnata nel 1994 dopo aver valorizzato l'opera di Francesco Antonio Boi (di Olzai, appunto), autore delle dissezioni che poi Susini trasformò in cere anatomiche.
Tra i regali fatti alla città, Riva può vantare il laboratorio di microscopia elettronica applicata alla biomedicina che organizzò nel 1973. Dopo 44 anni, è ancora l'unico a Cagliari.

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
CITTADELLA DEI MUSEI
Oggi alle 17, nell'Aula Coroneo della Cittadella dei Musei, il Centro culturale Man Ray, in collaborazione con la cattedra di storia dell'arte contemporanea, Dipartimento di Storia, Beni culturali e territorio, presenta il libro “Quel Centro al Centro, un posto in trincea” di Wanda Nazzari, grafica e fotografie di Stefano Grassi. Interverranno oltre all'autrice, Maria Luisa Frongia (Storia contemporanea), Rita Pamela Ladogana (Storia arte contemporanea), Maria Paola Masala (giornalista), Marcella Serreli (Man Ray).

 

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
CONVEGNO E CORSO
A 30 anni dal primo trapianto di cellule staminali ematopoietiche, oggi e domani convegno e corso di aggiornamento, intitolato "Donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche: 30 anni di storia in Sardegna" si svolgerà nella Sala settecentesca della Biblioteca universitaria di Cagliari e nell'Auditorium della Banca Intesa Sanpaolo, e sarà presieduto dai professori Giorgio La Nasa e Carlo Carcassi.

 

7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Provincia di Sassari (Pagina 35 - Edizione CA)
SASSARI. Università
Fisica e impresa nella Notte dei ricercatori

Il futuro è adesso e qui. E può offrire posti di lavoro ai laureati sardi e fare dell'isola la location ideale per ospitare grandi strutture di ricerca e di tecnologia avanzata. «Abbiamo intenzione di candidare la miniera di Sos Enattos di Lula come sito adatto per ospitare l'imponente struttura di ricerca sulle onde gravitazionali» ha anticipato il rettore dell'Università di Sassari Massimo Carpinelli nel presentare “La notte europea dei ricercatori”. E proprio Fulvio Ricci, il fisico coordinatore dell'esperimento internazionale Virgo per rilevare e studiare le onde gravitazionali, teorizzate da Einstein, sarà l'ospite dell'evento (in contemporanea con 340 città europee) che si terrà domani sera in piazza Castello con inizio alle ore 18.30. Tavole rotonde, giochi scientifici e stand dei vari dipartimenti per presentare alla cittadinanza il mondo della ricerca, che è molto meno teorico di quello che si pensa.
Infatti una parte importante dell'evento è dedicata alla finale del primo Contamination Lab dell'Università di Sassari. Si tratta di un percorso di formazione attivato nell'incubatore d'impresa dell'ateneo, che ha coinvolto 140 studenti di discipline diverse. Al termine del percorso sono stati individuati dieci progetti: i migliori cinque accederanno alla fase finale della Start Cup Sardegna. Si tratta di progetti che mostrano l'efficacia della ricerca e la possibilità di creare impresa e posti di lavoro, come la realizzazione di un packaging dagli scarti del pesce, una app in grado di gestire una serra e la digitalizzazione degli scontrini.
Giampiero Marras

 

8 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 32 - Edizione CA)
NUORO. Notte dei ricercatori
Scienza, cultura e tecnologia per Moon 2017

Incontri, laboratori e workshop: domani a Nuoro ritorna “La notte dei ricercatori” giunta alla sesta edizione. Il programma è ricco di eventi.
Sotto l'attenta regia del centro Europe Direct del Comune, ricercatori, archeologi, programmatori, artigiani, professori, medici e astronomi animeranno le varie fasi della giornata con l'obiettivo di diffondere la conoscenza sui diversi aspetti del mondo della ricerca. Presente anche il progetto della candidatura a Nuoro a capitale della Cultura italiana 2020, che sarà presentata ai nuoresi a cui verrà chiesto di scegliere lo slogan con una manifestazione di interesse.
“Moon 2017” è il titolo della giornata che ha come temi la scienza, la tecnologia e la cultura. Sin dalle prime ore del mattino allo spazio Exmè in piazza Mameli inizierà una serie di attività per raccontare la scienza dal vivo. La mattina, a partire dalle 9.30, sarà interamente dedicata ai ragazzi, i possibili ricercatori del futuro con interventi di orientamento e informazione sui temi legati alla scienza e la possibilità dell'esperienza formativa e dell'alternanza scuola-lavoro. Previste visite guidate al sito archeologico di Tanca Manna, mentre all'Exmè sarà possibile vedere Sisaia, lo scheletro di donna preistorica scoperto nel 1961 nella valle di Lanaitho. Dalle 18 il Gruppo grotte nuorese racconterà la storia del ritrovamento del reperto: una mistero lungo 4 mila anni. Presenti anche il centro Simannu e le nuove tecnologie digitali del laboratorio Make in Nuoro.
Dalle 16 “Scienza dal vivo” con Forestas, e Gavin 2.0, il robot che gioca a “sa murra”. L'istituto tecnico Giua di Cagliari mostrerà due progetti innovativi. Infine la notte dei ricercatori: il via alle 21 con l'osservazione guidata della luna. ( f. le. )

 

9 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 27 - Edizione CA)
IGLESIAS. Al via due master, a Monteponi, per ingegneri e architetti
Il Consorzio Ausi punta sulla formazione

L'edilizia del futuro è a impatto zero. E (ri)scopre materiali quali la terra cruda e la paglia. Non è utopia. In alcuni Paesi europei la sperimentazione con materiali riciclabili è già avanzata e il Consorzio Ausi prova a mettere il territorio (ma non solo) al passo, offrendo la possibilità di formare giovani ingegneri e architetti, ma anche professionisti del settore.
Ha questo ambizioso obiettivo il master in Bioedilizia ed efficienza energetica proposto dal Consorzio, nato nei primi anni '90 come associazione per sostenere i corsi di laurea dell'allora Università diffusa, poi naufragata per via dei tagli regionali. Ma a Villa Bellavista, nel villaggio minerario Monteponi, l'Ausi continua le attività di ricerca e formazione per laureati. A loro è dedicato non solo il master in Bioedilizia, ma anche quello in “Management del patrimonio ambientale e culturale”. I nuovi percorsi di studio sono stati presentati ieri nella sede Ausi: presenti Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente del Consorzio, Salvatore Murgia, vice presidente, Antonello Sanna e Paolo Mattana, professori ordinari dei Dipartimenti di Ingegneria e Scienze economiche e aziendali e la ricercatrice Silvia Macchia. Essenziale il ruolo dell'Università di Cagliari, in collaborazione con l'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal) e Casaclima per il master sulla Bioedilizia. «Questi master propongono tematiche assai attuali e legate allo sviluppo del territorio», ha evidenziato il sindaco. Non è casuale che la stessa Università guardi all'area di Iglesias come luogo ideale per queste specifiche attività formative. «Tutta l'Ingegneria mineraria nasce intorno a quella mineraria - ha evidenziato Antonello Sanna - Con questo master cerchiamo di far convergere le nostre scienze per trasformare l'edilizia di vecchio tipo, che tutti ritengono grande dissipatore di energia e di emissione di gas clima alteranti, in qualcosa che abbia responsabilità ambientale». Di grande attualità anche il master in Management. «Utile per acquisire conoscenze capaci di favorire l'autoimpiego sfruttando le caratteristiche del luogo - ha argomentato Paolo Mattana - fondamentale è la conoscenza del territorio per una pianificazione strategica e valorizzare le risorse umane». Aspetti sui quali si è soffermata anche Silvia Macchia: «Gli stessi archeologi manifestano l'esigenza di acquisire competenze più finalizzate sul processo di management per meglio valorizzare i beni del patrimonio paesaggistico e culturale».
Cinzia Simbula

 

10 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 33 - Edizione CA)
Convegno sul grano
“Il grano del futuro” è il tema del convegno organizzato dalla delegazione Fai di Nuoro in collaborazione con il Consorzio universitario, che si terrà domani, alle 16, nell'aula magna di Sa Terra Mala. Intervengono Luca Belloi, Luigi Ledda, Ciriaco Loddo e Veronica Sirigu. L'incontro prepara la giornata Fai d'autunno, dedicata al grano monococco.

 

11 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Spettacoli e Società (Pagina 38 - Edizione CA)
IsReal Dal 3 all'8 ottobre al Museo del Costume di Nuoro
Tutti gli sguardi del Mediterraneo in 24 docu-film

Una full immersion sulle migliori produzioni documentaristiche di qualità. IsReal, Festival di cinema del reale “Sguardi sul Mediterraneo” già alla sua seconda edizione mostra margini interessanti di crescita. L'appuntamento organizzato dall'Isre con la collaborazione di Fondazione di Sardegna e Fondazione Sardegna Film Commission, e con la partnership di Ten ( Teatro Eliseo di Nuoro), si terrà dal 3 all'8 ottobre all'Auditorium del Museo del Costume di Nuoro.
LE OPERE Ieri durante una conferenza stampa il presidente dell'Isre Giuseppe Pirisi e il direttore artistico del festival, Alessandro Stellino, hanno presentato i contenuti della rassegna anche quest'anno particolarmente ricca (24 i film in programma, 9 le anteprime nazionali, 8 i film in concorso). Un palinsesto non privo di soprese, novità ed eventi, fin dalla prima giornata quando debutterà il film documentario Surbiles di Giovanni Columbu. «Per arrivare ha questo risultato», spiega Stellino «abbiamo lavorato con grande impegno per visionare diverse centinaia di film, in parte arrivati attraverso il bando istituito dall'Isre e in parte sulla base di quanto presentato nei principali festival internazionali d'ambito documentario. Il festival è cresciuto, rispetto all'anno scorso, in questo senso, con un giorno in più di programmazione e numerose opere che verranno mostrate a Nuoro in prima visione». Il film di Columbu nella giornata di debutto sarà accompagnato dal corto documentario di Ignazio Figus La cena delle anime , mentre domenica 8, in occasione della cerimonia di chiusura e premiazione, si proietterà Futuro prossimo di Salvatore Mereu.
PREMI E GIURIA «Importante sottolineare l'orientamento del festival legato alla dicitura “Sguardi sul Mediterraneo”» ha aggiunto il presidente Pirisi: «La Sardegna gode di una posizione privilegiata offrendosi come luogo ideale per un dialogo tra terre lontane e culture diverse». La giuria principale assegna un premio di 3500 euro al primo classificato e 2000 al secondo, mentre il terzo premio di 1000 euro viene assegnato da una Giuria giovani composta da sette studenti universitari sardi. Sono otto i film in concorso, tutti d'ambito Mediterraneo: Dark on Dark  di Laurent Thivolle, Gondwana di Riccardo Giacconi, Meteorlar  di Gurkan Keltek,  In House in the Fields di Tala Hadid, Moo Ya di Filippo Ticozzi, Onomanzia di Fatima Bianchi, Rio Corgo di Maya Kosa e Sergio da Costa. Infine, Spectres Are Hauting Europe di Maria Kourkouta e Niki Giannari.
FUORI CONCORSO Il problema dei migranti è centrale anche in due film presentati fuori concorso: Enjoy the Ride di Ferruccio Goia e di Sulla stessa barca di Stefania Muresu che racconta invece i centri di accoglienza per migranti su suolo sardo. Da non perdere anche The Challenge di Yuri Ancarani e Liberami. L'Isola di Medea , di Sergio Naitza, è invece un omaggio a Maria Callas nel quarantennale della morte che ripercorre la collaborazione sul set del film Medea di Pier Paolo Pasolini. Ospiti speciali dell'edizione 2017 del Festival saranno Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, autori di Spira mirabilis , presentato in concorso al Festival di Venezia. Tra le loro opere in programma a Nuoro anche Materia oscura , documentario sul Poligono sperimentale di Salto di Quirra. Nel corso del festival saranno presentati tutti i film del duo di registi: da  I promessi sposi a Grandi speranze fino a Il castello , uno dei documentari italiani più premiati di sempre.
LA MUSICA Quest'anno IsReal si chiude con un gran finale. Domenica 8 ottobre, alle 21,30, l'attesissimo concerto-evento: sul palco del Ten di Nuoro di Iosonouncane e Paolo Angeli.
Luca Urgu

 

12 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Giorgia Meloni (FdI): «Serve un blocco navale, col rimpatrio immediato di questa gente»
I VIAGGI DALL'ALGERIA IN DIRETTA WEB
Su Facebook il racconto dei migranti arrivati sulle coste sarde

Sorridenti mentre solcano il mare stipati su barchini di pochi metri, in posa vittoriosa di fronte ai centri di prima accoglienza o all'arrivo sulle spiagge del Sulcis, dopo una notte di traversata. Selfie, foto di gruppo, video in diretta a bordo dei gommoni, o dalle coste di Hannaba prima di partire per la Sardegna. Ecco gli harraga - il nome usato dagli immigrati clandestini del nord Africa per autodefinirsi - ai tempi dei social network. È tutto on line, su Facebook: sulla pagina HaRaGa Dz, una comunità virtuale seguita da 82mila persone, vengono addirittura annunciate le partenze dei viaggi della speranza. Quasi una sfida alle autorità. Un'altra, Algerian Haraga, invita a diventare seguaci del profilo: «Iscriviti se vuoi l'immigrazione». Ma non si tratta di un'agenzia di viaggi fuorilegge, piuttosto è una pagina di sostegno alla causa dei migranti. Perché se si scrive un messaggio privato per chiedere informazioni, arriva una risposta automatica: «Salam, grazie per averci contattato. Non organizziamo traversate».
I RACCONTI È su questi profili che si possono trovare anche le foto degli algerini arrivati ieri tra Porto Pino e Cala Sapone, e - ancora - quelli sbarcati martedì all'alba. Le partenze sono state annunciate su Facebook. E quasi sempre sono seguite da post di aggiornamento sul viaggio: «La barca è arrivata in Italia con dieci ragazzi di Annaba».
I DIALOGHI Solitamente, «chi scrive vuole tranquillizzare gli algerini che hanno parenti o amici in viaggio», spiegano Sara Piras (tirocinante nell'ufficio stampa dell'ateneo di Cagliari) e Oussama Chakroun (studente marocchino in città per il progetto Formed), che hanno tradotto dall'arabo le frasi scritte dai migranti. In una foto viene immortalata la caletta dell'Algeria da cui salpano i barchini. Nella didascalia si legge: «#buongiorno #italia. Dal punto di partenza ad Annaba si realizzano i tuoi sogni diretti all'altra riva».
FELICITÀ E PAURA Non tutti i commenti sono positivi. Ad esempio, Khaled è critico verso chi si rallegra per il viaggio appena iniziato dai suoi amici: «Ci prendi per stupidi? Quando arrivano, li mandano in prigione, e mangeranno e vivranno lì. È vita questa? Meglio stare qui». Poi ci sono i timori di Imad: «Ho paura di migrare in questo modo. Il mare mi inghiottirebbe, perché sono sfortunato». Ali gli risponde: «Gli uomini che hanno rischiato la propria vita sono già arrivati e tu stai solo a guardare, parlando su Facebook. Abbi un po' di coraggio! Buona fortuna a loro». Dina chiede: «Qualcuno sa se Iberah è arrivato sano e salvo? Sua madre sta impazzendo dalla preoccupazione».
LE POLEMICHE Intanto, continuano le polemiche per gli sbarchi. Giorgia Meloni punta il dito proprio contro le pagine Facebook, «dove gli algerini organizzano i viaggi e postano le loro traversate. Delle gite», le definisce la leader di Fratelli d'Italia, che dopo gli arrivi di ieri ha chiesto «in modo ancora più forte il blocco navale e il rimpatrio immediato di questa gente, che non fugge da una guerra e neanche chiede la protezione internazionale perché sa di non averne diritto, ma mette a rischio la sicurezza dei nostri cittadini».
Michele Ruffi

 

13 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 settembre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
Si rinnova l'appuntamento “Green”. Cualbu: «C'è speranza per le nostre campagne»
AGRICOLTURA SARDA DA OSCAR
La rassegna della Coldiretti, premiati 6 giovani imprenditori

Per i giovani è meglio partire e lasciare l'isola, o restare e magari ritornare a coltivare la terra facendo di questo mestiere duro e nobile la propria fonte di sostentamento? È una delle tante domande che si sono posti i relatori della tavola rotonda che ieri ha preceduto la cerimonia di assegnazione degli Oscar Green 2017. Sei i vincitori, premiati nel corso della mattinata. A organizzare l'evento rivolto agli agricoltori sotto i 40 anni, è stata la Coldiretti Giovani Impresa che quest'anno ha scelto per la premiazione la location della Tenute Surrau, ad Arzachena.
LA MANIFESTAZIONE «Per capire se c'è ancora davvero una speranza per l'agricoltura sarda basta guardare la platea di giovani imprenditori che sta affollando la sala», ha commentato Battista Cualbu, presidente della Coldiretti Sardegna e tra i relatori, con l'assessore regionale all'Agricoltura, Pierluigi Caria. Tante le imprenditrici che hanno partecipato al concorso, giunto all'undicesima edizione e che ha visto spiccare imprese e progetti innovativi. Lo sguardo è rivolto alle nuove tecnologie, al commercio online e a un nuovo modo di stare a contatto con la terra.
I RICONOSCIMENTI Sei le categorie degli Oscar: per la categoria Agri You, rivolta all'agricoltori che operano nel sociale, il premio è andato all'istituto scolastico comprensivo di Li Punti. Per la categoria Campagna Amica, ossia le imprese che valorizzano il made in Italy in termini di sicurezza alimentare, qualità e tutela ambientale, il premio è andato a Roberto Musio di Samatzai, che con i suoi cinquanta ettari di terreno coltivato a farro e l'idea di macinarlo e produrne una pasta secca, ha attirato chef del calibro di Luigi Pomata. Nella categoria Crea, cioè i creativi e innovativi sia nel prodotto che nel metodo, a primeggiare è stata l'azienda dei fratelli Coccollone di Fonni con il loro riso. È stato Emanuele Dettori di Olbia, con la sua azienda agricola, a vincere il premio per la categoria Fare Rete: è riuscito a mettere in piedi sinergie e partnership e a creare una collaborazione con un portale di e-commerce di prodotti a chilometro zero. Nella categoria Impresa 2. Terra a primeggiare è stato il progetto di Andrea Deidda di Villanova Truschedu, capace di coniugare tradizione e innovazione con il suo olio di lentischio. Sarà lui a rappresentare la Sardegna nella competizione nazionale, a novembre. Nell'ultima categoria, We Green, alla quale hanno preso parte le imprese specializzate nella sostenibilità ambientale, ha vinto la Cooperativa Acanthus di Olmedo, con il progetto di recupero della posidonia oceanica.
IN PRIMA LINEA Molti di questi giovani hanno una laurea in tasca e hanno deciso di puntare sull'agricoltura, dimostrando che si può coltivare la terra aprendosi però anche a nuovi mercati che escono dai confini regionali e che grazie alla rete riescono ad internazionalizzarsi. Perché «il futuro dell'agricoltura e delle imprese è», come ha ricordato Massimo Cugusi, l'esperto di internazionalizzazione che ha preso parte all'incontro, «sempre più rivolto verso nuovi mercati, magari nel medio ed estremo oriente, dove i sardi devo iniziare a far conoscere il brand Sardegna come sinonimo di qualità».
LA TESTIMONIANZA Collegata via skype con la platea delle Tenute Surrau, anche una giovane sassarese, Evelina Farinaci, che ha raccontato la sua esperienza di imprenditrice sarda a Dubai, dove vive e lavora da oltre dieci anni. «Dico ai giovani imprenditori di uscire dalla nostra terra per guardare altrove, ma li invito anche a fare ritorno con questo bagaglio in più di esperienze lavorative e di vita».
Antonella Brianda

 

La Nuova Sardegna


14 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 settembre 2017 / Prima pagina
Universitari, fuga dall’isola
In diecimila (uno su cinque) scelgono atenei in continente
. PAG. 2, 3

Primo piano - Pagina 2
Quasi un quinto si iscrive oltre mare, dalla Penisola 585 scelgono atenei sardi
GLI UNIVERSITARI IN FUGA: DIECIMILA VIA DALL'ISOLA

di Silvia Sanna

SASSARIPer sedici studenti sardi che fanno la valigia, ce n'è solo uno che sbarca nell'isola. Il rapporto è 9.689 a 585: la sconfitta è netta, probabilmente più pesante delle aspettative. Significa che circa un quinto della popolazione universitaria sarda - oltre 45mila iscritti - sceglie di studiare oltremare. Mentre appena 1,5% degli iscritti arriva dalla Penisola. Le conseguenze dell'emorragia sono due: la prima è che chi si forma oltre mare difficilmente torna indietro, la seconda è che la presenza di tanti studenti sardi nella Penisola è un peso economico notevole per le famiglie. In confronto, ciò che arriva in Sardegna con il debole fenomeno migratorio porta solo briciole.I dati. A elaborarli e a fare raffronti e statistiche, sulla base del report nazionale del ministero dell'Istruzione, è stato l'osservatorio Sseo, Sardinian socio-economic observatory. Viene fuori un quadro abbastanza sconfortante, figlio della crisi economica dell'isola. Perché è evidente che se una buona fetta dei 9689 studenti fa la valigia perché fuori dall'isola l'offerta è superiore, è altrettanto vero che un'altra fetta parte perché dopo il diploma pensa già a cosa succederà dopo la laurea. E rispetto alla Sardegna molte altre realtà offrono maggiori opportunità e agganci per trovare un buon lavoro al termine del percorso universitario. D'altro canto, l'isola è poco appetibile per i non sardi: nonostante le due Università di Sassari e Cagliari godano di buona fama, abbiano ampliato l'offerta e fatto registrare un aumento degli iscritti, avere il mare intorno rappresenta un grande handicap per chi vive fuori sede e vuole avere la possibilità di tornare a casa spesso senza spendere cifre spropositate. Le spese. È un tesoretto che oscilla tra i 75 e i 95 milioni di euro quello che ogni anno prende il volo dall'isola. Ad alimentarlo sono le famiglie degli studenti universitari fuori sede. È stato calcolato che ognuno di loro costa mediamente 8-10 mila euro all'anno: studiare fuori significa pagare vitto e alloggio, a meno che grazie ai buoni voti non si riesca a ottenere una borsa di studio. Il totale della spesa può raggiungere i 95 milioni. Sono invece appena 5 i milioni in ingresso nell'isola: calcolando la stessa spesa annuale a carico delle famiglie dei 585 studenti non sardi, il risultato è questo. L'isola dà tanto e riceve molto poco indietro.La distribuzione. Chi va a studiare nella Penisola sceglie le grandi città dove l'offerta è amplissima. Roma innanzitutto, ma anche Milano e Torino, dove il Politecnico è da molti anni una grande attrattiva per aspiranti ingegneri e architetti. La percentuale più alta dei quasi 10mila sceglie il Lazio e Roma in particolare: qui si trova il 21,6% degli universitari sardi con la valigia. Al secondo posto la Lombardia con il 17,1%: la percentuale corrisponde a 1654 studenti, di cui 1188 a Milano, tra le più gettonate anche Pavia. Terzo e quarto posto per la Toscana e il Piemonte (Torino su tutti) che attirano rispettivamente il 15,7 e il 15,6% degli studenti sardi. Bene anche l'Emilia (Bologna in particolare) con il 12,8%. Sotto i mille studenti sardi ci sono Padova, Genova, Pesaro Urbino, Pavia e Venezia. Qualche universitario sardo si trova anche in Valle d'Aosta, Calabria e Molise: la presenza, poche unità, deriva probabilmente dal superamento in quelle regioni dei test d'ingresso alle facoltà a numero chiuso, per esempio Medicina e chirurgia.Le aree di partenza. Intorno ai due grandi poli di Sassari e Cagliari ci sono meno universitari in fuga, rispettivamente il 20 e il 16%. L'emorragia riguarda prevalentemente le aree dell'isola dove l'offerta è assente o limitata: in testa la Gallura con il 36%, poi Nuoro (31) e Ogliastra (26). Da qui i ragazzi, che sarebbero comunque obbligati a trasferirsi in un'altra città dell'isola per frequentare l'Università, decidono di spiccare il volo.



15 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 settembre 2017 / Primo piano - Pagina 2
Fallito il progetto nato nel 2006 per frenare la fuga di cervelli, chi rientra a casa non trova lavoro
Master & back: l'alta formazione è un flop

SASSARI Una grande idea, un progetto dal duplice obiettivo: fermare l'emorragia di giovani garantendo un lavoro nell'isola e arricchire il tessuto economico della Sardegna con l'innesto di cervelli altamente formati. Questo era il master & back nato nel 2006: un viaggio di andata e ritorno che si è fermato a metà strada. La ragione è semplice: nella maggioranza dei casi chi si è formato in una università della Penisola o all'estero non ha trovato campo d'atterraggio al back nell'isola. Non c'era cioè l'azienda pronta ad aprire le sue porte o l'ente regionale desideroso di accogliere giovani formati con un bagaglio di competenze da mettere a frutto nella loro terra, la Sardegna. Invece è successo questo: quasi il 60% dei partecipanti si è fermato al master, cioè non è mai tornato indietro nell'isola. Di fatto il master & back ha favorito la fuga di cervelli, lasciandosi dietro quasi 200 milioni di fondi pubblici investiti nella formazione e molti insoddisfatti. Un semi fallimento certificato l'anno scorso anche dalla Corte dei Conti: i giudici affermarono che il progetto aveva ottenuto il risultato inverso, perché invece di trattenere i giovani li spingeva a fare le valigie. Il motivo: chi rientrava in Sardegna trovava un tessuto economico fragile e poco dinamico che non era in grado di accoglierli. Per questo il master & back - nato nel 2006 da un'ottima intuizione dell'allora governatore Renato Soru con il supporto dell'attuale presidente Francesco Pigliaru, in quel periodo assessore alla Programmazione - nel 2013 è stato abolito: in 8 anni a coglierne la possibilità sono stati 3948 studenti, quasi il 60 per cento donne. E il semi flop di quel grande progetto è una delle ragioni alla base dell'emorragia di studenti universitari dall'isola: dopo il diploma, i ragazzi fanno in conti con ciò che offre la Sardegna in termini lavorativi. E a fronte di una maggioranza che sceglie di restare nell'isola e approfitta della possibilità di fare esperienze e scambi all'estero grazie agli Erasmus, una buona parte fa la valigia con rassegnazione: si va a studiare fuori immaginando che sarà più facile trovare un lavoro. Spesso con grande dolore, si fa una scelta: meglio occupati lontano che disoccupati a casa propria. (si. sa.)



16 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 settembre 2017 / Primo piano - Pagina 3
IL RAPPORTO CRENOS
Pochi laureati: la metà della media Ue

Pochi laureati nell'isola: la Sardegna continua ad avere la percentuale di dottori tra le più basse in Europa, appena il 18,6% tra giovani under 34, a fronte di una media europea del 38,7. Se qualcosa è migliorato sul fronte della dispersione scolastica, passata l'anno scorso dal 22,9 al 18,1 , ma gli studi universitari continuano ad arrancare e procedere a rilento, con troppi intoppi per gli studenti prima dell'esame finale. L'ultimo rapporto Crenos sottolinea anche un altro aspetto preoccupante: i corsi di laurea spesso non rispondono alle esigenze delle imprese e sono pochi quelli legati alle nuove tecnologie. Tra i laureati nel 2016, l'84,3% degli uomini ha un lavoro contro l'88,1% media nazionale. Le laureate in attività sono invece il 77,5% (contro il 79,8%) con un calo di oltre due punti rispetto al 2015.



17 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 settembre 2017 / Primo piano - Pagina 3
L'ateneo turritano svetta per i progetti Erasmus
A Cagliari potenziata l'erogazione di borse di studio
MA LE MATRICOLE SONO IN AUMENTO
Boom a Sassari

SASSARI Più iscritti hai, più fondi ottieni. Il numero delle immatricolazioni è uno dei parametri analizzati dal Ministero dell'Istruzione e della ricerca per spartire la ricca torta dei finanziamenti statali grazie ai quali potenziare l'offerta formativa e i servizi agli studenti. Anche per questo i due rettori delle Università isolane, Massimo Carpinelli (Sassari) e Maria Del Zompo (Cagliari) si impegnano a fondo per attirare nei rispettivi atenei un numero sempre più alto di studenti, provenienti dalla Sardegma ma anche da altre realtà. Al momento la popolazione universitaria isolana è di circa 45mila unità, con numeri superiori a Cagliari. Ma è Sassari l'Università che nel 2016 è cresciuta di più dal punto di vista delle immatricolazioni: + 19,5%, tra i migliori atenei italiani. È rimasta indietro invece Cagliari, con -6,2% di nuovi iscritti dopo il boom del 2015 con +9%, quando Sassari si era invece fermata al +3%. Ma nonostante le buone performance, il Miur anche quest'anno ha tagliato i fondi: nella tabella dei finanziamenti ordinari pubblicati sul sito del Ministero dell'Istruzione, Cagliari perde l'1,74 per cento passando dai 111,5 milioni del 2016 ai 109,6 milioni del 2017. Stesso decremento percentuale per Sassari, passata da 67,8 a 66,6 milioni con 1,1 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno. Tra i fattori che, nel caso della Sardegna, incidono nel computo complessivo dei fondi, c'è la scarsa attrattività per chi arriva oltre mare: la percentuale di iscritti non sardi è molto bassa e c'è una spiegazione chiara legata al gap dell'insularità, non ancora pienamente riconosciuto. Ma c'è anche un altro aspetto, legato alle distanza: la qualità formativa acquista valore se è più alto il numero di corsi di laurea triennali o a ciclo unico che hanno sede in Comuni raggiungibili in non più di 60 minuti in auto o con un mezzo pubblico. È chiaro che in Sardegna l'offerta è limitata e i centri sedi di facoltà universitarie - anche a causa della bassa densità abitativa e dello stato delle strade - non sono facilmente raggiungibili entro il tempo massimo di un'ora. Ma nonostante queste criticità, i due atenei isolani ottengono importanti riconoscimenti. Cagliari è sesta nella classifica Censis-Repubblica tra gli atenei italiani considerati grandi, ad appena 0,4 punti dalla quinta posizione: l'ottimo risultato è arrivato soprattutto grazie a borse di studio e internalizzazione. Sassari, stabile al terzo posto nella classifica delle università medie (da 10mila a 20mila iscritti), ancora una volta svetta per quanto riguarda il programma Erasmus Traineeship finalizzato alle mobilità per tirocinio: con oltre 344mila euro, l'Ateneo turritano ha ottenuto il cofinanziamento più elevato tra tutte le università italiane. Il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca ha riconosciuto l'impegno dell'Ateneo che nel settore della mobilità internazionale è stabilmente ai primi posti in Italia per quantità di flussi in entrata e in uscita, importi delle borse e qualità dei servizi.



18 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 settembre 2017 / Primo piano - Pagina 3
Carpinelli: a Lula laboratorio internazionale per studiare le onde gravitazionali
SI PUNTA SUI SUPER CENTRI DI RICERCA

SASSARI Nell'isola potrebbe essere presto realizzato un centro per lo studio delle onde gravitazionali. L'Università di Sassari sta lavorando per sostenete la candidatura della Sardegna a ospitare un laboratorio internazionale che avrebbe ricadute importanti sull'economia e sulla ricerca. Lo ha annunciato ieri il rettore Massimo Carpinelli, presentando alla stampa, nella sala Milella del Rettorato, il programma della "Notte dei ricercatori 2017". Carpinelli ha spiegato che l'isola possiede i prerequisiti fondamentali per la localizzazione delle infrastrutture relative allo studio delle onde gravitazionali, per via della bassa sismicità e del ridotto "rumore antropico", dovuto alla condizione di relativo isolamento. Si tratta di un'ipotesi, ma in fase già avanzata tanto che il sito individuato sarebbe quello della vecchia miniera di "Sos enattos", vicino Lula, in provincia di Nuoro. Qualora la commissione internazionale preposta alla scelta del sito valutasse positivamente la candidatura della Sardegna, l'isola avrebbe davvero una grande opportunità non solo in termini di qualità della ricerca, ma anche per lo sviluppo economico complessivo. Le onde gravitazionali rappresentano, infatti, una delle novità importanti della terza edizione della Notte dei ricercatori, manifestazione nazionale a cui partecipa anche l'Università di Sassari che ha allestito un ricco cartellone di iniziative in programma domani sera a Sassari. L'evento, promosso e realizzato dall'Ateneo turritano, si svolge in contemporanea in più di venti università italiane nell'ambito della dodicesima edizione della Settimana della Scienza. (an.me.)



19 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 settembre 2017 / Primo piano - Pagina 3
ATENEO DIGITALE
Cagliari scommette sul web:
nuovo portale all'avanguardia

CAGLIARI L'Università di Cagliari ora ha un portale internet all'avanguardia: è il primo realizzato secondo le linee guida dell'Agenzia per l'Italia digitale. Per l'ateneo, ha detto la rettrice Maria Del Zompo, si tratta di un cambiamento epocale: «Muta l'approccio all'utente che si collega e interagisce con noi». Le caratteristiche: nuova identità grafica, accesso facilitato ai servizi digitali e incentrato sui bisogni dello studente. Ma non solo: sarà un mezzo di interazione più immediato anche con famiglie e territorio, e quindi con altre istituzioni e imprenditori. Parola chiave: semplificazione e velocità. Sono state seguite le indicazioni di qualità dell'Agenzia. «Un bel segnale - dice Del Zompo - che manifesta la crescita esponenziale di questa università». Presente al battesimo anche Antonio Samaritani, direttore generale dell'Agenzia per l'Italia digitale. «È un tassello fondamentale del nostro percorso triennale. È un lavoro di trasformazione che riguarda tutte le amministrazioni: abbiamo bisogno di creare dei modelli. Vedo nell'Università questo tipo di modello».

 

20 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 settembre 2017 / Sardegna - Pagina 4
L'équipe guidata da Licino Contu eseguì nell'isola l'intervento rivoluzionario
Primo trapianto di midollo 30 anni fa

CAGLIARI Pionieri geniali e coraggiosi. 30 anni fa la sanità sarda si scopriva in cima al mondo. Nel 1987 veniva effettuato il primo trapianto di midollo osseo nella Clinica Aresu dell'Università di Cagliari, eseguito su un giovane paziente affetto da leucemia mieloide cronica. Intervento concluso con esito positivo e guarigione completa. Gli studi condotti dagli scienziati Ugo Carcassi e Licinio Contu in collaborazione con i premi Nobel per la Medicina E.D. Thomas e J. Dausset negli Stati Uniti e in Francia, la formazione dei professori Carlo Carcassi e Giorgio La Nasa a New York e Pesaro, e la fondazione del Centro trapianti di midollo osseo hanno posto le basi per uno dei successi medici che hanno permesso all'isola di collocarsi al centro del panorama scientifico internazionale. Un intervento che rivoluzionò l'approccio alla cura di malattie diffuse nell'isola come la talassemia. A 30 anni dal primo trapianto di cellule staminali ematopoietiche oggi e domani si svolgerà un convegno. Servirà a ricordare quell'intervento e a fare il punto sull'evoluzione delle cure. Nella Biblioteca universitaria di Cagliari ci saranno Licinio Contu, Giorgio La Nasa e Carlo Carcassi. I 30 anni dal primo trapianto coincidono con la fondazione nell'isola dell'Associazione donatori midollo osseo, prima in Italia e con la attivazione del primo Registro italiano donatori di midollo osseo, entrambe volute da Licinio Contu per reperire donatori per i pazienti che nel 70 % dei casi non avrebbero trovato un donatore familiare. Ancora oggi il Registro sardo è primo in Italia per numero di donatori rispetto alla popolazione con oltre 24mila donatori.

 

21 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 settembre 2017 / Agenda - Pagg. 22-23
ETNOGRAFICO
Il Mediterraneo attraverso i film del festival IsReal

di Alessandro Mele
NUORO Annunciato nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella biblioteca dell'Isre, il programma completo della seconda edizione di IsReal - Festival del cinema del reale dedicato agli "Sguardi sul Mediterraneo". Il festival che si terrà nell'auditorium del Museo del Costume dal 3 all'8 ottobre è stato organizzato dall'Istituto etnografico in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e con la Fondazione Sardegna Film Commission, alle quali si è aggiunta la partnership di Ten Teatro Eliseo di Nuoro. Anche quest'anno la direzione artistica è di Alessandro Stellino (confermato in anteprima alla guida anche della terza edizione). Particolarmente ricco il programma che prevede la proiezione di ben 24 film tra i quali otto pellicole in concorso e la visione di nove anteprime nazionali. Ad aprire questa seconda edizione del festival sarà il film "Surbiles" di Giovanni Columbu, in prima assoluta nazionale dopo il passaggio al Festival di Locarno. Il documentario racconta le vampire della tradizione sarda: donne alle quali un tempo veniva attribuita la morte improvvisa dei bambini. Il film di Columbu sarà accompagnato dal corto di Ignazio Figus ambientato a Orune "La cena delle anime". In chiusura, domenica 8, sarà proiettato "Futuro prossimo", opera di Salvatore Mereu realizzata in collaborazione con l'università di Cagliari. Molto ricca la pattuglia dei film in concorso tra il 4 e l'8 ottobre, ai quali la giuria principale composta da Manuela Buono, Alessandro Comodin e Lorenzo Giusti assegnerà primo e secondo premio mentre il terzo classificato sarà assegnato da una giuria giovani. Tutti gli otto film in concorso sono d'ambito "Mediterraneo" e ben cinque costituiscono delle anteprime internazionali: Dark on Dark di Laurent Thivolle, Gondwana di Riccardo Giacconi, Meteorlar di Gurkan Keltek, Onomanzia di Fatima Bianchi e Rio Corgo di Maya Kosa e Sergio da Costa. Gli altri tre sono House in the Fields di Tala Hadid, Moo Ya di Filippo Ticozzi e Spectres are hauting Europe di Maria Kourkouta e Niki Giannari. Il tema dei migranti è centrale in molte di queste pellicole e lo è anche in due film fuori concorso: "Enjoy the ride" di Ferruccio Goia e "Sulla stessa barca" di Stefania Muresu. Fuori concorso anche "The challenge" di Yuri Ancarani, "Liberami" e "L'isola di Medea" di Sergio Naitza. Ospiti speciali di questa edizione saranno Massimo D'Anolfi e Martina Parenti autori di Spira Mirabilis presentato in concorso al Festival di Venezia. Quest'anno IsReal chiuderà con il concerto di Iosonouncane e Paolo Angeli, due voci della Sardegna contemporanea che si esibiranno per la prima volta insieme all'Eliseo a partire dalle 21,30.

Questionnaire and social

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