Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
29 October 2019

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 28 ottobre 2019 / SPECIALE UNIVERSITÀ / EUROPROGRAMMI - Pagina VIII
SCIENZE ECONOMICHE
Progettazione europea, un master a Cagliari
Domande entro il 5 novembre, prevista una selezione

Tirocini presso imprese e centri di ricerca in Europa, Erasmus e Master in progettazione europea: l'attenzione verso una formazione universitaria più completa e varia per gli studenti sardi prosegue, grazie anche a percorsi di crescita e consolidamento della conoscenza delle tematiche fondanti dell'Unione Europea.
Formazione per 25 persone
Diretto da Stefano Usai, presidente della facoltà cagliaritana di Scienze economiche, giuridiche e politiche, e organizzato da Crenos, Centro che coordina l'attività di ricerca degli economisti delle due università sarde, il Master in progettazione europea nasce con lo scopo di fornire una preparazione multidisciplinare: alla base vi sono materie economiche, aziendali, statistiche, giuridiche, sociologiche e psicosociali, con inoltre una specializzazione su politiche del territorio e politiche per l'innovazione. L'obiettivo del progetto didattico, destinato a 25 persone, è quindi quello di fornire le basi conoscitive e pratiche per la professionalizzazione dei partecipanti, con un focus nel settore della ideazione, dell'elaborazione, della valutazione, del monitoraggio e della rendicontazione di progetti. Il Master, realizzato inoltre in collaborazione con le società Poliste, Censloc e Interforum, ha una struttura definita: circa trenta settimane di docenze specialistiche impartite in aula, sia nella forma di lezioni frontali che di laboratorio, per un totale di 352 ore, cui si aggiungono 48 ore di lezioni propedeutiche iniziali, il tirocinio e un project work finale. Le lezioni si terranno a Cagliari per due giorni a settimana, il venerdì e il sabato mattina, nei locali del Campus Aresu, in via San Giorgio 12.
Come partecipare
Possono partecipare al master gli studenti in possesso di laurea magistrale, specialistica o conseguita secondo il vecchio ordinamento. Per l'ammissione è inoltre richiesta la conoscenza della lingua inglese di livello B2. Per iscriversi alla selezione per l'ammissione al MaPE è necessario seguire la procedura online disponibile sul sito Internet dell'Università (https://unica.esse3.cineca.it/Home.do) fino al termine di scadenza prorogato al 5 novembre, entro le 12. La selezione sarà effettuata tramite valutazione dei titoli e un colloquio sulla conoscenza della lingua inglese, delle culturali generali acquisite nel corso di laurea, e sulla motivazione dei candidati.
Lisa Ferreli

SASSARI
Gli studenti stranieri tifano per la Dinamo

In occasione della stagione di Basketball Champions League, la Dinamo Banco di Sardegna e l'Università di Sassari hanno raggiunto un accordo dedicato agli studenti internazionali dell'ateneo sassarese. Per le gare casalinghe gli studenti internazionali potranno assistere alle gare di coppa in programma al PalaSerradimigni. Un accordo che, grazie anche alla mediazione dell'associazione Esn Erasmus Student Network, si rinnova di stagione in stagione, in sinergia tra il club di via Roma, l'Università di Sassari e l'Ufficio relazioni internazionali.
Come accedervi
Gli studenti Erasmus interessati non dovranno far altro che contattare l'associazione Esn Sassari per poter prenotare i biglietti a condizioni agevolate. L'obiettivo è quello di permettere a ragazzi e ragazze di vivere le sfide europee, in una prospettiva comune di crescita, condivisione e integrazione. A essere privilegiati saranno gli studenti provenienti dalla stessa nazione della squadra ospite, anche se non costituirà un limite per gli studenti delle altre nazionalità. (l. f.)

SASSARI
Erasmus Traineeship, domande entro il 4/11

Il Programma Erasmus+ permette agli studenti delle Università che vi aderiscono, di accedere a tirocini presso imprese, centri di formazione o di ricerca in uno dei Paesi partecipanti al Programma. Il tutto prevede lo svolgimento di attività di tirocinio a tempo pieno nella sede estera, riconosciuto dall'Università di appartenenza come parte integrante del programma di studi intrapreso dello studente. Con scadenza al 4 novembre, entro le ore 12.30, l'Ateneo di Sassari riapre il bando di accesso all'Erasmus Traineeship, dando la possibilità agli studenti di acquisire nuove abilità e competenze specifiche, vivendo nel frattempo la cultura del Paese ospitante e approfondendo le proprie conoscenze linguistiche.
Come iscriversi
Il bando è destinato agli studenti iscritti in uno dei corsi di laurea, laurea magistrale, magistrale a ciclo unico, corsi di dottorato, master e scuole di specializzazione dell'ateneo sassarese. L'Università mette a disposizione 537 mensilità per un tirocinio della durata di 2/6 mesi, da svolgersi tra il settembre scorso e settembre 2020. (l. f.)

 

 

 

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 28 ottobre 2019 / REGIONE - Pagina 5
Consiglio. I 30 anni della Commissione regionale. Pais: pochi effetti con la doppia preferenza. Zedda: c’è tanto da fare
PARI OPPORTUNITÀ: DONNE E POLITICA ANCORA MOLTO DISTANTI

Trent'anni di lavoro della Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomini e donne e un obiettivo ancora lontano: l'uguale dignità sociale richiamato dall'articolo 3 della Costituzione. Il nodo è sempre lo stesso: se non si è nei posti dove si decide l'impronta resterà sempre maschile.
DONNE E POLITICA. Ieri, al convegno organizzato in Consiglio regionale per celebrate il percorso avviato nel 1989, lo hanno sottolineato un po' tutti. A partire dal presidente dell'Assemblea Michele Pais: «Le pari opportunità devono essere ancora raggiunte sia nel mondo del lavoro che in politica». Soprattutto sul secondo fronte, «la politica non è donna e non lo è mai stata: nelle 16 legislature regionali, su un totale di 1.174 eletti, le donne sono state solo 69. Nell'ultima tornata si votava con la doppia preferenza di genere, ma ne sono state elette solo 8 su 60». Su questi aspetti ha puntato la stessa presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel suo messaggio di saluto letto in Aula dalla presidente della commissione Pari opportunità Annalisa Lai: «Le statistiche sulla presenza femminile nelle posizioni di leadership testimoniano ancora oggi l'esistenza di un pregiudizio sociale radicato».
LE TESTIMONIANZE. Ieri in Consiglio c'erano donne che ricoprono ruoli importanti nel mondo dell'Università, delle forze dell'ordine, della giustizia, dell'editoria. Maria Pelagatti, procuratrice della Repubblica di Cagliari, è la prova di un cambiamento che sì, c'è stato, ma non per tutte. «È necessario accentuare il ruolo delle donne - ha detto - se fossero meglio rappresentate avremmo una società migliore». La vicepresidente della Regione Alessandra Zedda ha ricordato che «in questa legislatura c'è il maggior numero di elette dirette, cioè non inserite in alcun listino. Tuttavia - ha ammesso - c'è ancora tanto da fare». Lia Serreli, direttore generale del gruppo L'Unione Sarda, ha raccontato la sua esperienza «positiva»: «Nel nostro gruppo che rappresenta per il 70% il mondo della comunicazione in Sardegna, su 220 dipendenti lavorano 75 donne, la parte manageriale è rappresentata quasi completamente da donne, quindi anche nelle decisioni che vengono prese tutti i giorni». Roberta Celot, responsabile dell'Agenzia Ansa in Sardegna e vicepresidente del sindacato Giulia Giornaliste, ha voluto subito mettere in evidenza un punto: «Troppe poche donne siedono nei posti di potere, noi dobbiamo conquistare più potere per scardinare un modello maschile».
L'AUSPICIO. E gli uomini come reagiscono a questa nuova stagione di rivendicazioni?. «Quando si parla di questioni di genere - ha denunciato l'avvocata ed ex consigliera regionale Anna Maria Busia - c'è disinteresse da parte dei maschi, e questo è preoccupante. La situazione infatti è drammatica, sia sul fronte del lavoro che su quello della violenza: sono ben 836 le donne uccise dal 2012 al 2016». Avere il coraggio di crescere e combattere, fare lobby, indipendentemente dal ruolo e dal pensiero politico, è il motto della rettrice dell'Università di Cagliari, Maria Del Zompo. «Ma è importante anche promuovere politiche ad hoc a favore della donna - ha aggiunto - in Ateneo l'abbiamo fatto perché quasi il 70% dei ricercatori è di genere maschile». Più donne, quindi, nei posti di potere. Per questo l'auspicio finale nell'emiciclo di via Roma non poteva che essere politico: il prossimo presidente della Giunta regionale sia una governatrice. «I tempi sono maturi - ha chiarito la consigliera della Lega Annalisa Mele - per eleggere una donna».
Roberto Murgia


 

3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 28 ottobre 2019 / ECONOMIA - Pagina 12
Tecnologia. Dovrà sviluppare per Avio un processo per produrre materiali col carbonio
DISTRETTO AEROSPAZIALE, SUPER COMMESSA
Appello del president Cao: “Serve una sede di rappresentanza idonea”

Nuovo incarico per il Dass, il Distretto aerospaziale della Sardegna, che dovrà sviluppare un nuovo processo per la produzione di materiali realizzati con il carbonio, grazie alla tecnologia “Spark Plasma Sintering”. La richiesta è arrivata dall'Avio, azienda aerospaziale leader nel settore e socia del distretto.
Incarico di prestigio
«Il distretto - spiega il presidente Giacomo Cao - è particolarmente orgoglioso di ricevere questo incarico da un'azienda leader a livello mondiale nella propulsione spaziale. È un'occasione importante che consente di coinvolgere i soci di Innovative Materials Srl e dell'Università di Cagliari che detengono, rispettivamente sotto il profilo tecnologico e scientifico, una conclamata competenza sulla tecnologia Sps, riconosciuta a livello internazionale». Il tipo di materiale richiesto gioca un ruolo importante grazie alla resistenza alle velocità, al flusso della massa, alla pressione, alla temperatura e alla composizione chimica dei gas che si sviluppano durante la combustione. Viene utilizzato per realizzare gli ugelli per i motori a propellente solido dei lanciatori della famiglia Vega, il Vettore europeo di generazione avanzata, che vengono usati per la messa in orbita di satelliti.
La tecnologia
La tecnologia Sps, che verrà utilizzata durante la produzione, è una tecnica di sinterizzazione assistita da corrente elettrica: consente la densificazione o il consolidamento a elevate temperature dei precursori, sotto forma di polveri del materiale desiderato, con conseguente raggiungimento dei livelli di porosità interstiziale necessari a molteplici applicazioni non solo nel settore aerospaziale.«Dopo aver contribuito in modo significativo alla crescita del settore aerospaziale in Sardegna, attraendo nei primi sei anni di vita investimenti per oltre 50 milioni di euro e aziende del calibro di Avio e Airbus - conclude Cao - il distretto porta avanti senza sosta la propria attività, che potrebbe essere ancora più efficace se potesse fruire una sede di rappresentanza idonea nella città di Cagliari, messa a disposizione per esempio dai soggetti pubblici che in modo diretto o indiretto partecipano alla compagine societaria e che potrebbero in tal modo godere di un ritorno di immagine molto positivo».
Francesca Melis



 

4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 28 ottobre 2019 / AGENDA - Pagina 17
Via Mameli. Assostampa e Odine dei giornalisti
Libertà di espressione e rispetto reciproco: incontro alla Mediateca del Mediterraneo

Rappresenta uno dei capisaldi attorno ai quali ruota il concetto di democrazia moderna. Eppure, spesso, la libertà di espressione, diritto sancito dalla Carta Costituzionale, viene messa in discussione. Se ne parlerà il 9 novembre alla Mediateca del Mediterraneo nell'ambito di un corso organizzato dall'Associazione della Stampa e dall'Ordine dei giornalisti della Sardegna dal titolo “Libertà di espressione, rispetto reciproco e contrasto alla discriminazione: quali equilibri nella comunicazione e nel discorso pubblico?”
UN PILASTRO. La libertà di espressione è uno degli assi portanti del sistema dei diritti civili e politici delle democrazie liberali. La manifestazione del pensiero, attraverso atti linguistici o anche attraverso gesti simbolici, è elemento caratterizzante l'essere umano. Nondimeno, attraverso parole e contenuti espressivi si possono provocare “ferite”: le parole possono diventare pietre. Su questa premessa si pone il problema se sia legittimo in una democrazia liberale stabilire dei limiti normativi alla libertà di espressione.
L'AMBITO ITALIANO. Nel contesto italiano troviamo le classiche limitazioni a tutela dell'onore individuale; ma oggi le questioni più problematiche concernono norme in cui l'interesse di tutela si identifica con la pari dignità, e anche il sentimento, di particolari gruppi e categorie di persone. Ne sono un esempio le leggi che tutelano con sanzioni penali il sentimento religioso, la dignità etnica o l'identità culturale di gruppi minoritari o di interi popoli, e, da ultimo, quelle volte a contrastare la menzogna negazionista.
I PROTAGONISTI. L'evento sarà condotto da Federico Bacco, cagliaritano, dottore di ricerca in Diritto penale e Criminologia nell'Università degli Studi di Milano-Bicocca e autore della monografia “Tra sentimenti ed eguale rispetto. Problemi di legittimazione della tutela penale” (Giappichelli, 2018). Interverranno Celestino Tabasso, presidente dell'Associazione della Stampa sarda e Francesco Birocchi, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna.



 

5 - L’UNIONE SARDA di lunedì 28 ottobre 2019 / SULCIS IGLESIENTE - Pagina 25
CARBONIA
Non si fermi l'arrivo dell'Università

Sui quattro nuovi corsi universitari destinati a Carbonia, ancora tutto tace. Ma non tacciono le polemiche sui ritardi nell'avvio dei moduli, presentati lo scorso autunno con un'intesa fra Ateneo cagliaritano, Regione e Provincia del Sud Sardegna (che si limita a concedere i locali di via Fertilia, pronti da un pezzo): le sollevano l'ex consigliere regionale e l'ex assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Luca Pizzuto e Giuseppe Dessena, Articolo Uno, fra gli artefici dell'iniziativa nella scorsa legislatura.
«Avevamo lavorato - dicono - per creare le condizioni necessarie all'apertura della sede dei corsi universitari che avrebbero consentito agli studenti sulcitani di frequentare a Carbonia: avevamo ricevuto ampie rassicurazioni sui tempi e sui modi di espletamento delle procedure di avvio». L'Università invece ha fatto sapere che occorre superare alcuni passaggi burocratici e parte dell'impasse deriverebbe anche dalla necessità di completare (o avviare?) il trasferimento dei fondi. «Esistevano condizioni ed elementi reali - sostengono Pizzuto e Dessena - che garantivano l'avvio del progetto già nel 2019: siamo noi pertanto i più stupiti per una situazione dilatata all'infinito per ipotetiche criticità burocratiche e finanziarie». Secondo i due esponenti di Articolo Uno, «occorre adesso far chiarezza e restituire al Sulcis ciò che nella scorsa legislatura era stato costruito ma che magari adesso non interessa più all'attuale maggioranza della Regione». La Provincia ha completato la scorsa primavera la sistemazione delle aule: restano inesorabilmente vuote. (a. s.)






La Nuova Sardegna

 


6 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 27 ottobre 2019 / SASSARI - Pagina 20
Inaugurato un nuovo ospedale pediatrico nel nord ovest del paese africano
L'UNIVERSITÀ IN PRIMA LINEA PER I BAMBINI DEL SUDAN
Il coordinamento scientifico del progetto al dipartimento di Scienze Biomediche

SASSARI Sono stati inaugurati lo scorso 20 ottobre i laboratori centrali e l'Ospedale Pediatrico di Port Sudan, nel quadro di un progetto triennale di cooperazione finanziato dall'Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo/Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e implementato dal dipartimento di Scienze Biomediche dell'università di Sassari, in collaborazione con la Ong Aispo, Associazione Italiana per la solidarietà tra i popoli.Il progetto, che ha il coordinamento scientifico del professor Salvatore Rubino, docente di Microbiologia e Microbiologia clinica dell'università di Sassari, ha previsto anche la ristrutturazione e l'equipaggiamento del Maternity Hospital e dell'Accademy of Health Sciences della città sudanese e numerose attività di assistenza tecnica e di formazione portate avanti da medici, infermieri, microbiologi in lunga e breve missione, tra i quali le dottoresse Antonella Santona e Maura Fiamma. Presso il Maternity Hospital, a seguito dell'intervento, c'è stato un aumento tra il 10% e il 25% delle visite e delle nascite: a titolo di esempio, ad agosto 2019 sono stati registrati 323 parti mentre nello stesso mese del 2016 se ne registravano 250. All'interno dell'Ospedale Pediatrico è stata ristrutturata Pediatria generale (con un settore dedicato alle malattie respiratorie) e Neonatologia (con un settore dedicato ai prematuri e i neonati di peso inferiore ai 2 kg) per un totale di 44 letti. Ogni anno circa 6100 pazienti vengono ricoverati, il 20% dei quali non ha compiuto un mese di età.«Nei laboratori centrali di Port Sudan - spiega Rubino - non esisteva un servizio di microbiologia in grado di elaborare la diagnosi batterica. Grazie al progetto è stato introdotto il Microscan Autoscan 4, un apparecchio semi automatico che consente in contemporanea l'identificazione delle specie batteriche e il loro antibiogramma». «Inoltre - continua - l'introduzione della Polimerasi Chain Reaction (PCR) e degli strumenti ad essa associati, necessari per l'estrazione e la visualizzazione del Dna amplificato, permetteranno l'identificazione molecolare di quei batteri difficili da coltivare e di virus direttamente dai campioni clinici. Il nuovo laboratorio molecolare è stato costruito seguendo le linee guida WHO (3 stanze adiacenti) necessarie per evitare le contaminazioni molto più probabili in un paese in via di sviluppo. Una tecnologia, questa, che consentirà di individuare i patogeni presenti a livello locale e i meccanismi d'azione legati all'antibiotico-resistenza diffusa nella regione. Un beneficio, dunque, per tutta la popolazione».«Il progetto - conclude il professore Salvatore Rubino - ha inoltre migliorato le conoscenze professionali tecnico-pratiche di circa 800 insegnanti e studenti dell'AHS, tutor, mentor, ostetriche, infermieri, medici, pediatri, tecnici di laboratorio e ricercatori universitari. Le formazioni si sono tenute presso le nuove strutture ospedaliere ristrutturate. Dettaglio non trascurabile per il Sudan, paese poverissimo e di forte migrazione, con infrastrutture estremamente fatiscenti, in particolare nel settore pubblico».Il progetto si inserisce in un quadro più ampio della cooperazione italiana negli stati dell'est del paese e si è svolto in stretta collaborazione con il ministero della sanità locale.

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