Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 August 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 9 agosto 2017 / Economia (Pagina 13 - Edizione CA)
Mozione di Fratelli d’Italia. Truzzu: «Pigliaru chieda al governo di aprire agli over 35»
RISCATTO LAUREA SOLO PER I GIOVANI,
100mila sardi sul piede di guerra
Adesso si muove anche la politica. L’obiettivo è evitare che almeno 100.000 laureati sardi siano tagliati fuori dalla proposta del Governo che consente il riscatto gratuito della laurea ai fini pensionistici. I consiglieri regionali di opposizione hanno presentato una mozione (Paolo Truzzu, Fratelli d’Italia-An, primo firmatario) con la quale chiedono al presidente della Regione Francesco Pigliaru di intervenire con il Governo per far sì che «anche i nati prima del 1980 possano riscattare gratuitamente gli anni universitari ai fini pensionistici».
LA PROTESTA La vicenda è nota: dopo la proposta del Governo di consentire il riscatto gratuito solo ai laureati nati tra il 1980 e il 2000, dalla Sardegna si è levata una protesta che è approdata a livello nazionale contro l’ipotesi «iniqua e discriminatoria», spiega Truzzu, «di riconoscere il riscatto gratuito solo per i nati dal 1980 al 2000». A scoperchiare il vaso di Pandora era stata poche settimane fa Elisabetta Caredda, 41 anni, biologa, che ha scritto al sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta e creato una pagina Facebook che ha scatenato la reazione indignata di migliaia di persone nella identica condizione. «È inaccettabile riconoscere questo beneficio limitatamente a un range di età. Nessun laureato dovrebbe essere discriminato, tutti hanno fatto sacrifici», dice.
IL PREZZO Chi prova a riscattare la laurea adesso, pur avendo un lavoro e uno stipendio si trova davanti una montagna difficile da scalare. Una donna di 40 anni, per esempio, con un reddito di 36 mila euro lordi l’anno, per riscattare la laurea deve tirare fuori 65mila euro. Quasi il doppio di quello che guadagna. Il gioco non vale la candela e così molti lasciano perdere. «Il riscatto gratuito deve poter essere un diritto per tutti e non un optional», sottolinea Paolo Truzzu. E poi aggiunge: «Gli over 35 sono già vittime di una perdurante crisi occupazionale, nonché di un mancato ricambio generazionale. In questa condizione, non solo non riescono a maturare i contributi ai fini di una pensione fra 25-30 anni ma spesso sono considerati troppo in là con gli anni per un adeguato inserimento nel mondo del lavoro». Per questi motivi, conclude, «la Regione faccia sentire la propria voce a Roma per difendere i diritti di tutti i cittadini, senza distinzioni».
IL CORSO DI STUDI Un modo per superare il problema, secondo Elisabetta Caredda, ci sarebbe, ovvero «consentire il riscatto gratuito a tutti coloro che hanno conseguito il titolo conteggiando la durata legale del corso di studi», escludendo gli anni fuori corso, «con la possibilità di fare richiesta a partire dal compimento del 40esimo anno d’età. In questo modo, in via sperimentale, si potrebbe cominciare a far riscattare gratuitamente un anno a tutti i laureati dai 40 anni in su, con la possibilità in futuro di procedere al riscatto degli anni successivi».
Mauro Madeddu
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 9 agosto 2017 / Economia (Pagina 13 - Edizione CA)
Il mondo delle imprese
Diploma breve? «Più formazione per i ragazzi»
Una via più breve, ma non per questo più facile. Per alcuni, «alla fine potrà assicurare maggiore competitività», per altri, invece, «rischia di non cambiare nulla». Il mondo delle imprese isolano accoglie in maniera differente la sperimentazione annunciata dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che consentirà, a partire dal 2018, agli studenti di 100 classi (tra licei e istituti tecnici) di ottenere il diploma in quattro anni anziché cinque.
LA FORMAZIONE «L’importante è che non si rinunci alla qualità della formazione», spiega Alberto Scanu, presidente regionale di Confindustria. «Il sistema deve andare di pari passo con il mondo universitario. È vero, dobbiamo avere studenti con una formazione breve e un titolo professionalizzante», il riferimento è agli istituti tecnici, «ma contemporaneamente dobbiamo cercare di far crescere il numero di laureati perché, come noto, in Sardegna abbiamo la percentuale più bassa». Quindi, «arrivare un anno prima può essere un’ottima soluzione per accelerare l’ingresso nel mondo del lavoro, sempre però che questo percorso sia accompagnato da un progetto professionalizzante».
IL SISTEMA SCOLASTICO Giudizio tutto sommato positivo anche per la Cna. «Tendenzialmente, ottenere il diploma in 4 anni potrebbe essere un fatto positivo», spiega Francesco Porcu, segretario regionale. «Il problema, semmai, è che la qualità del sistema scolastico tecnico professionale, un tempo eccellenza italiana, non funziona più come prima. Per questa ragione, ora occorrerebbe una nuova capacità di organizzare i percorsi formativi, e avere docenti qualificati e di alto livello». Più critico, invece, il giudizio di Confartigianato. «Se l’obiettivo è quello di accelerare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, non è questa la strada giusta da intraprendere», afferma il segretario regionale Stefano Mameli. «Concentrare in 4 anni l’attività, più il peso dell’alternanza scuola-lavoro che, verosimilmente, si concentrerà nei mesi di vacanza dalla scuola, rischia di essere un boomerang. Il problema è sempre lo stesso: ammettendo di avere 17enni preparatissimi, quello che avrà fatto la scuola avrà veramente preparato i giovani al mondo del lavoro?». ( ma.mad.)
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 9 agosto 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Libro sulle case campidanesi
Appuntamento oggi alle 19,30, a Casa Frau, con la presentazione del libro “Casa campidanese: luogo elettivo per l’invecchiamento in Sardegna”, scritto a sei mani da Roberto Pili, Ignazio Argiolas e Mauro Piria. Relatore, Andrea Loviselli dell’Università di Cagliari.
 
 

redazioneweb@unica.it


RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI


Link: rassegna stampa MIUR

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie