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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 July 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 luglio 2017 / Cultura (Pagina 48 - Edizione CA)
Ambiente Il biologo cagliaritano in un pool internazionale di ricerca sui selaci
Squali del Mediterraneo, ossessione del dottor Zinzula
F a la spola tra l'aria e l'acqua, tra le sponde dei due mondi a lui assolutamente congeniali. L'aria e il mare, con i piedi ancorati sulla terraferma, nei laboratori di ricerca dove studia e lavora. Oggi il biologo cagliaritano Luca Zinzula lavora al Max-Planck Institute of Biochemistry di Martinsried, a Monaco di Baviera. «Sono un virologo strutturale», spiega, «il mio argomento di ricerca è il virus Ebola. Lo indago sin da quando ero ancora in Sardegna, ben prima cioè che assurgesse alle cronache internazionali per via della grande epidemia in West Africa».
Scienziato in Baviera ma con cuore e pensieri in perenne immersione alla ricerca di squali e mammiferi marini, Zinzula ama spropositatamente il pescecane , il grande Bianco, lo squalo Carcharodon carcharias, la cui presenza in Mediterraneo è ormai nota da decenni. L'ultima documentazione risale a marzo, quando nel Mare di Alboran, in una baia del litorale di Al Hoceima, la superficie dell'acqua è stata “tagliata” dall'inconfondibile pinna dorsale.
Lo confermano i dati di uno studio scientifico pubblicato sulla rivista americana “Fish Biology and Fisheries” ed elaborato da un gruppodi ricercatori di cui fanno parte gli italiani Ginevra Boldrocchi (Nova Southeastern University della Florida), Tiziano Storai e Luca Zinzula del Centro educazione ambientale e sostenibilità, Laguna di Nora.
Il mostro dunque esiste eccome anche nelle acque del Mare Nostrum. Un gigante dalle dimensioni ragguardevoli (la ricerca cita avvistamenti di esemplari lunghi fino a dieci metri, anche se le misurazioni più attendibili non superano i 6-7 metri di lunghezza) che di tanto in tanto compare e scompare, lasciando altre volte l'impronta delle sue mandibole e dei suoi denti triangolari e seghettati sui resti delle vittime ritrovate spiaggiate. Come nel caso di cetacei uccisi dal pescecane.
«Negli ultimi anni - spiega Luca Zinzula - ho svolto insieme al collega Tiziano Storai delle ricerche storiche sulla distribuzione di specie di grandi elasmobranchi nelle acque della Sardegna, in particolare di squali bianchi, ricostruita attraverso le catture accidentali e gli spiaggiamenti. I risultati di questi studi sono stati pubblicati in una serie di articoli su riviste scientifiche internazionali, di cui la review sullo squalo bianco nel Mediterraneo rappresenta l'ultimo contributo in ordine di tempo. Ultimamente ho anche iniziato iniziato a occuparmi di morbillivirus dei cetacei, una ptologia che in passato aveva mietuto parecchie vittime, anche nelle acque della Sardegna, nei delfini Stenella. Lo studio nasce da una collaborazione che ho intrapreso con il professor Giovanni Di Guardo dell'Università di Teramo, che in passato aveva fatto parte del Centro studi Cetacei ed è oggi un luminare in questo campo. Insieme a lui ed altri autori stiamo presentando ad un congresso internazionale in questi giorni a Sorrento la ricostruzione in 3D di una proteina del morbillivirus».
Zinzula lavora a stretto contatto con Tiziano Storai. «L'ho conosciuto nel 2006 e da allora abbiamo iniziato a collaborare. All'epoca era curatore del museo naturalistico di Pescia, ma da diversi anni la sua affiliazione per le pubblicazioni è il centro Laguna di Nora. Tiziano non è un accademico ma ha un curriculum formidabile. Fu tra gli esperti interpellati per l'attacco a Luciano Costanzo, il sub morto a Piombino negli anni Settanta e mai ritrovato. Negli ultimi anni è divenuto cieco ed io gli presto i miei occhi nella classificazione tassonomica del materiale fotografico sugli squali».
Lo squalo bianco, in Mediterraneo segue una dieta piuttosto varia. «Dagli esami dei contenuti stomacali di esemplari trovato appena morti, le prede più cacciate comprendono delfini delle specie Stenella coeruleoalba e Tursiops truncatus, tonni come il tonno rosso insidiato proprio mentre esegue la cosiddetta corsa riproduttiva o nelle immediate vicinanze delle tonnare, pesci spada e tartarughe comuni, non disdegnando altresì gabbiani altri squali», spiega Luca Zinzula. «In una dozzina di casi sono stati ritrovati anche resti umani, anche se quasi mai si può stabilire se al momento dell'attacco la vittima fosse viva o già morta. L'ultimo attacco non fatale è avvenuto dell'autunno del 2008 nella baia di Smokvina Bay, in Croazia, da parte di un esemplare di quasi 5 metri. Il Bianco può raggiungere i sei, sette metri.
Andrea Piras


2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 luglio 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
SERRI. Parteciperanno anche due docenti di archeologia spagnoli
Nuovi scavi nel santuario di Santa Vittoria
È cominciata una nuova campagna di scavi nel santuario nuragico di Santa Vittoria con la presenza di studenti dell'università di Cagliari e studenti spagnoli. Si lavorerà fino al 28 luglio sotto la direzione scientifica dell'archeologo Giacomo Paglietti. Saranno presenti due docenti di archeologia, Juan Antonio Camara Serrano e Liliana Spanedda del Departamento de Prehistoria y Arqueologia dell'Università di Granada. I nuovi scavi riguardano l'area vicina al punto in cui si sono interrotti gli ultimi interventi, nel marzo scorso. Dunque poco distanti dalla capanna delle assemblee federali nel versante orientale del sito archeologico. Nonostante gli scavi il sito rimarrà aperto per essere visitato da studiosi e dai turisti.
Il santuario di Santa Vittoria è uno dei siti più importanti per l'archeologia nuragica nel Mediterraneo. È stato scoperto dallo studioso Antonio Taramelli nei primi anni del Novecento, si estende per circa 24 ettari ma solo 4 sono stati riportati alla luce. Dagli studi è emerso che il sito ha goduto di una continuità insediativa, dal periodo nuragico fino all'età bizantina, e può essere considerato un grosso e strategico centro religioso, con ampia valenza storico-culturale e artistica. «Siamo soddisfatti per l'avvio di una nuova campagna di scavi, la terza dopo la recente concessione ministeriale», ha detto il sindaco Samuele Gaviano, «nei mesi scorsi i lavori hanno permesso di scoprire importanti testimonianze del passato e gli studi in corso ci daranno utili informazioni per scrivere la nostra storia».
Sonia Gioia
 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 luglio 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Spano: porterò il tema al Tavolo nazionale sull'erosione costiera. Alghero tenta un progetto-pilota
Alghe, la Regione apre al riciclo: «Ma le spiagge devono essere protette»
Dice l'assessora all'Ambiente, Donatella Spano, che «per la Regione non esiste alcun ostacolo all'innovazione che gli imprenditori possono attuare sulla posidonia della Sardegna, all'interno del quadro legislativo sui litorali e il trattamento dei rifiuti». Sarà. Ma imprenditori e sindaci lamentano una rigidità che di fatto blocca ogni ipotesi di riutilizzo.
I COMUNI Ad Alghero ci stanno provando a sfondare il muro delle prescrizioni regionali. «I cumuli di alghe nei tre siti di stoccaggio stanno diventando un problema serio, così abbiamo messo a punto un progetto-pilota per riportare le foglie in mare», spiega l'assessore all'ambiente, Raniero Selva. «L'idea nasce da uno studio del professor Pascucci, dell'Università di Sassari, e se n'è già discusso in una conferenza di servizi, noi potremmo essere capofila di questa “svolta”, aprire un varco nelle rigidissime norme, sarebbe un primo passo per poi iniziare a fare un'altra serie di ragionamenti. Certo è che finora non si è potuto toccare niente».
A Cagliari, tutte le palle di mare raccolte al Poetto sono sistemate in una zona davanti al vecchio ospedale Marino e l'assessora all'Innovazione tecnologica, Comunicazione e politiche per il decoro urbano Claudia Medda, spiega con quanta attenzione e cautela bisogna procedere - «quello che si può fare con i mezzi si fa, altrimenti si procede con il rastrellamento manuale» - e avverte: «Da parte dell'Università, l'input è quello di mantenere la posidonia in loco, credo che se si vuole cambiare, bisogna fare scelte condivise, non a livello di singola amministrazione, ma di tutta l'Isola».
LA SITUAZIONE Questa stagione è forse la peggiore di sempre, mareggiate, siccità e sciroccate hanno riversato sulle spiagge tonnellate di alghe, i Comuni e i titolari delle concessioni demaniali devono attenersi agli indirizzi operativi dettati dalla Giunta con una delibera di un anno fa, «modalità di gestione dei banchi di posidonia sugli arenili» che preferibilmente indicano di «mantenerli in loco», e danno alternative come lo spostamento e il riposizionamento, oppure la rimozione permanente e lo smaltimento, ammesso che «questa opzione sia l'unica praticabile» in aree «fortemente antropizzate e inserite in contesti urbani». Mentre i tentativi (brevettati) di imprenditori di riutilizzarle (per farne ad esempio materiale per la bioedilizia) si sono finora infranti davanti a leggi, interpretazioni restrittive e burocrazia feroce.
«Tra le soluzioni che abbiamo prospettato, c'è anche la possibilità di conferire parte della biomassa agli impianti di compostaggio e sviluppare iniziative sperimentali sul riuso», aggiunge Spano, che promette: «Come coordinatore della Commissione Ambiente, porterò questo tema al Tavolo nazionale erosione costiera, che ha approvato le linee guida nazionali per la difesa della costa e attende il vaglio della comunità scientifica».
LE REGOLE L'assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, sottolinea che «la materia è molto chiara, e deriva da una circolare del ministero: un trattamento non corretto rischia di incentivare il processo di erosione, le spiagge e i materiali con cui sono costituite non sono riproducibili, l'uomo può solo fare brutte copie. Il ripascimento del Poetto docet. Siamo tutti chiamati a costruire una nuova e diffusa consapevolezza, a partire dai Comuni, per gestire in modo ottimale il bene di tutti. Tenendo conto che preferibilmente, come ci dicono gli esperti dell'Università di Cagliari, la posidonia è meglio stia dov'è, c'è spiaggia e spiaggia, e con tutte le cautele necessarie, non siamo chiusi ad altre possibilità».
Cristina Cossu

 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 luglio 2017 / Politica Regionale (Pagina 11 - Edizione CA)
L'appello della Consulta delle isole
«Mezzi antincendio, flotta in comune tra Sardegna e Corsica»
Un sistema unico tra Sardegna e Corsica contro gli incendi, per unire le forze aeree e contrastare una piaga comune. È una delle richieste emerse ieri, a Santa Teresa Gallura, dai lavori della Consulta sardo-corsa, nata dall'intesa tra i rispettivi parlamenti locali.
Sono stati approvati all'unanimità quattro documenti: oltre a quello sui roghi estivi, due riguardano questioni culturali, ossia l'accordo quadro di cooperazione tra le università di Cagliari, Sassari e della Corsica, e il regolamento del Gran premio letterario mediterraneo Antigone. L'ultimo è il più politico, con la richiesta agli organismi dell'Ue di riconoscere il «fattore insularità» come situazione di svantaggio che giustifica politiche mirate; e c'è anche l'esortazione al governo italiano e a quello francese di sostenere queste rivendicazioni, in sede Ue, con maggior vigore.
L'ipotesi di un sistema antincendio transfrontaliero resta però la più suggestiva, per i risvolti pratici che potrebbe avere. Anche in questo caso il documento consiste, in realtà, in un appello ai due governi nazionali, a cui si chiedono «misure efficaci e tempestive di lotta agli incendi attraverso la messa in comune di tutti i mezzi aerei presenti in Corsica e in Sardegna». Mezzi che, anzitutto, devono essere dislocati nei siti aerei delle due isole, per garantire un intervento pronto. Il documento prevede tra l'altro che, nel rinnovo della convenzione con la Regione sarda per gli elicotteri antincendio, si inserisca una clausola per l'utilizzo anche nel territorio corso.
«È stata una riunione molto positiva e propositiva», ha commentato il presidente del Consiglio regionale sardo Gianfranco Ganau: «La Consulta realizza i suoi primi obiettivi e inizia a prendere forma il disegno della macroregione europea Sardegna-Corsica». «L'insularità - ha aggiunto il suo omologo corso Jean-Guy Talamoni - è riconosciuta nei testi fondanti dell'Ue ma non, nei fatti, per Sardegna e Corsica. Poniamo un problema di interlocuzione diretta con gli organismi europei».
Claudio Ronchi
 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 luglio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Domani alla Cittadella di Monserrato i ragazzi dell'Euclide
Alternanza scuola-lavoro: le attività degli studenti
Si conclude domani l'attività del progetto di Alternanza Scuola Lavoro 2017 per 36 studenti delle terze classi del Liceo Classico-Scientifico Euclide che hanno svolto le attività previste al Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche. A partire dalle 9.30 nell'Aula magna Boscolo della Cittadella universitaria di Monserrato, i ragazzi presenteranno le attività svolte, durante le quali sono stati seguiti dal personale che lavora nelle strutture di ricerca e di didattica della Cittadella universitaria. Si va dall'allestimento delle postazioni didattiche del Laboratorio chimico e biologico - in cui gli studenti hanno imparato il corretto uso della vetreria e del microscopio ottico e vissuto esperienze pratiche su vari argomenti - alla preparazione della manifestazione “Musei aperti”, svoltasi nello scorso mese di maggio.
I docenti e i ricercatori hanno fatto vivere agli studenti dell'Euclide anche alcune esperienze di ricerca, come la sintesi e la caratterizzazione di complessi metallici. Particolare interesse ha suscitato in loro l'analisi del cioccolato, con la determinazione degli zuccheri per via polarimetrica, la preparazione e la gestione dell'inventario digitalizzato di un laboratorio chimico.
Ai ragazzi è stato insegnato anche l'utilizzo di un software utile per disegnare e ricercare le molecole e predirne alcune proprietà: hanno così potuto rappresentare alcune molecole con le quali vengono a contatto nella quotidianità.
Coinvolti nel progetto i professori Carla Aragoni, Davide Atzei, Maria Elisabetta Fadda, Costantino Floris, Angelo Frongia, Alessandra Garau, Carla Cannas, Flaminia Cesare Marincola, Guido Ennas, Francesca Mocci, Anna Musinu, Tiziana Pivetta, Andrea Porcheddu, Elisabetta Rombi, e il personale della Segreteria di Facoltà Donatella Cau, Daria Chissalè e Giuseppina Onnis.
 

6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 luglio 2017 / Provincia di Sassari (Pagina 42 - Edizione CA)
SASSARI. Il primato di Architettura e Veterinaria, la soddisfazione del Rettore
Lauree in piazza per l'Università che cresce
Due buoni motivi per lanciare in aria il tocco di laurea. Neodottori e Università di Sassari festeggeranno, insieme, il raggiungimento di un nuovo traguardo. A riempire piazza d'Italia, venerdì alle 18.30, sarà una folla di 2000 persone fra studenti, istituzioni e cittadini. Sono 700 (su 1967) i neolaureati che hanno aderito al lancio del cappello di laurea, un gesto liberatorio e di buon auspicio per una pronta carriera. Oltre alla consegna delle pergamene sono previsti anche premi in denaro. Allo studente più meritevole della sessione 2015/2016 verrà assegnato un premio di mille euro, mentre a 64 rappresentanze dei corsi di laurea una somma di cinquecento euro, grazie ai fondi del 5X1000.
LA CLASSIFICA Quest'anno, però, “Lauree in piazza” sarà anche testimone del successo dell'Università di Sassari che si è posizionata al terzo posto nella classifica del Censis-Repubblica, per i medi atenei, con una media di 97.8, conquistando due punti in più rispetto all'anno scorso e raggiungendo l'eccellenza per i servizi digitali e le strutture. Più carenti, invece, sono stati i servizi che si fermano ad un punteggio di 79, ma a rimontare la media è stata l'internazionalizzazione (99), parametro che porta Sassari a distinguersi da tutti gli altri Atenei e a salire ai vertici del podio. Sopra il politecnico di Milano, primeggia per il quinto anno consecutivo la triennale di Architettura e per le lauree magistrali è ancora Sassari in pole-position con medicina Veterinaria. «Sono orgoglioso dei mie studenti che hanno indirizzato l'università verso la crescita, soprattutto per ciò che riguarda l'internazionalizzazione e i servizi digitali, settori inseriti nel nostro Piano Strategico», ha detto il Rettore Massimo Carpinelli. Ad allietare la cerimonia sarà il quartetto jazz "Mudras". I festeggiamenti proseguiranno fino a tarda sera.
Ilaria Tucconi
 

redazioneweb@unica.it
 


LA NUOVA SARDEGNA


7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 5 luglio 2017 / Sardegna - Pagina 7
SANTA TERESA
Euroregione sardo-corsa passo avanti
SANTA TERESA Nuovo passo in avanti della Consulta sardo-corsa, ponte istituzionale tra le due isole "sorelle", per il riconoscimento a Bruxelles di un'euroregione politica insulare nel Mediterraneo. Nel salone consiliare di Santa Teresa è stata scritta una pagina storica: il via libera con voto unanime alla deliberazione per il riconoscimento della condizione di insularità. È il primo atto concreto tra due regioni che da un anno lavorano in sinergia per aprire un dialogo diretto con il Consiglio e la Commissione europea, insieme ai rispettivi Stati che dovranno attivare l'iter. «Sardegna e Corsica ragionano ora in perfetta sintonia - ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau -. Come dimostrato dall'approvazione della richiesta congiunta ai governi per la messa in rete dei mezzi aerei per la lotta agli incendi e la definizione dell'accordo quadro per la cooperazione tra le università di Cagliari, Sassari e Corte». L'unione di intenti è intrecciato con il filo della cultura. «Partire dall'economia, dimenticando i popoli e i loro diritti è una delle cause del fallimento europeo», ha sottolineato il presidente dell'Assemblea corsa, Jean Guy Talamoni. La coesione territoriale sarà approfondita nella sessione autunnale dei lavori in Corsica, insieme ai collegamenti marittimi tra le due isole e il Parco delle Bocche di Bonifacio. Il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta, Upc, ha lanciato la proposta di «creare un apposito bando sulla rotta Santa Teresa-Bonifacio, oggi in mano a compagnie private di navigazione, basterebbe 1 milione di euro per garantire il servizio pubblico». Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere Pd, Giuseppe Meloni: «Concordo, la continuità territoriale è indispensabile per un comune transfrontaliero come Santa Teresa». (walkiria baldinelli)

 

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 5 luglio 2017 / Sassari e provincia - Pagina 19
Presentata ieri mattina dal rettore Carpinelli la terza edizione della festa
I diplomi saranno consegnati davanti alla Provincia e poi classico lancio dei tocchi
VENERDÌ 700 STUDENTI SI LAUREANO IN PIAZZA
di Gabriella Grimaldi
SASSARI È ormai una tradizione, ma anche un modello da esportare, e già esportato, nelle altre città italiane. Si tratta dell'evento "Laurea in piazza", una festa che ogni anno, e per il terzo consecutivo, mette al centro i giovani che hanno conseguito la laurea nell'anno accademico precedente. Venerdì 7 luglio a partire dalle 18,30, piazza d'Italia accoglierà circa 700 neodottori che festeggeranno l'ambito obiettivo della laurea con famiglie e amici, con l'università e la città. La festa sarà sottolineata dal tradizionale lancio dei tocchi verso il cielo, come plateale gesto liberatorio e beneaugurante. La manifestazione è stata presentata ieri mattina nella sala Milella dell'università di Sassari dal rettore Massimo Carpinelli, dal direttore generale Guido Croci, da Francesco Meloni dell'Area didattica di ateneo e da Carla Collu, coordinatrice di "Laurea in piazza 2017". «L'evento capita in un momento molto felice per il nostro ateneo, risultato terzo tra le medie università secondo la classifica Censis-Repubblica», ha dichiarato soddisfatto Carpinelli. La serata comincerà con l'ingresso del corteo accademico, sottolineato dall'esibizione del Coro dell'Università di Sassari, che precederà l'inizio della cerimonia. È previsto un intervento del rettore Massimo Carpinelli, seguito dai saluti del sindaco di Sassari Nicola Sanna, del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e dell'assessore regionale all'Istruzione Giuseppe Dessena. Prima dell'inizio della consegna delle pergamene da parte del rettore, del prorettore e dei direttori dei vari Dipartimenti dell'ateneo, verrà assegnato un premio di mille euro al laureato (o alla laureata) giudicato più meritevole della sessione 2015/2016 sulla base di parametri oggettivi: regolarità, voti e media ponderata. Inoltre, nel corso della cerimonia verranno attribuiti altri 64 premi da 500 euro ciascuno agli studenti più meritevoli (nella misura del 5% per ogni corso di laurea). Tutto ciò, ha spiegato Carpinelli, è stato possibile grazie ai fondi 2016 del "5x1000".Ma la festa delle lauree («che ha lo scopo di integrare l'università nel territorio e metterla in collegamento con la città») non si limiterà alla consegna delle pergamene. La serata infatti darà spazio alla musica già durante la cerimonia: il sottofondo dal vivo questa volta è stato affidato al quartetto jazz "Mudras".E come ogni anno, "Laurea in piazza" avrà un seguito di intrattenimento che accompagnerà i festeggiamenti post cerimonia in piazza d'Italia. Grazie alla collaborazione con il Comune di Sassari e le tante associazioni coinvolte, si proseguirà con "Sassari Beer Fest" (con la partecipazione di 14 birrifici regionali, nazionali ed esteri che offriranno la degustazione dei propri prodotti) e il concerto di Ludus in Krapula, Claudia Aru e djSet fino a mezzanotte.Per i neodottori è a disposizione il parcheggio gratuito negli stalli di Corte Santa Maria in via Coppino.
 
 
 

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