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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 June 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 

L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 10 giugno 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
IL PREMIO
La virologa Corona “Women in Science”

Angela Corona, virologa e assegnista di ricerca dell’Università di Cagliari operativa nel laboratorio diretto dal presidente della facoltà di Biologia e Farmacia, Enzo Tramontano, ha vinto il premio internazionale “Women in science”, assegnato negli Stati Uniti. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato annualmente dalla Chu family foundation ai principali talenti e giovani ricercatrici nel campo dei farmaci antivirali. Di fatto, spiega una nota dell’Università, «un successo sia individuale, sia di vasta scala che rafforza la reputazione dell’ateneo, la qualità delle scuole di dottorato e il lavoro meticoloso svolto su più fronti disciplinari dal dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente».
La premiazione si è svolta durante la trentesima edizione della “International conference on antiviral research” che si è svolta ad Atlanta dal 21 al 25 maggio scorso. Angela Corona è stata premiata da David Chu, presidente della Fondazione, scienziato di fama mondiale.

 
 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 10 giugno 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ
Medicina, una scuola estiva per i test
Entro il 28 giugno alle 13 scade il termine per la presentazione delle domande per partecipare alla scuola estiva di preparazione ai test di ingresso della facoltà di Medicina e Chirurgia per gli studenti neodiplomati di quest’anno. Saranno ammessi i primi 250 candidati aspiranti medici: l’iscrizione prevede una procedura completamente online, in base al bando pubblicato sul sito della facoltà di Medicina al seguente link http://facolta.unica.it/medicinaechirurgia/. Sarà attiva dalle 9 di mercoledì 14 giugno.
La scuola estiva è organizzata, per il secondo anno, dall’ateneo cagliaritano al fine di fornire agli studenti gli strumenti e le abilità logiche necessarie per svogere i test di ammissione 2017-2018, anche attraverso simulazioni simili a quelle ministeriali precedenti. Una preparazione per aumentare le probabilità di successo e di superamento della prova. Le lezioni, dal 19 luglio al 4 agosto, saranno articolate su 5 giorni settimanali per un totale di 50 ore complessive.
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 10 giugno 2017 / Borsa (Pagina 18 - Edizione CA)
Un milione va al laboratorio sotterraneo multidisciplinare di Sos Enattos, a Lula
LA REGIONE PUNTA SULLA RICERCA
Innovamento e sperimentazione, fondi per 36,5 milioni

La ricerca di base e l’innovazione potranno contare su uno stanziamento di 36,5 milioni di euro da parte della Regione. Si tratta di fondi in parte inseriti nel Patto per la Sardegna (30 milioni) e in parte derivanti dalla Legge regionale sulla promozione della ricerca scientifica (6,5 milioni). «Aiutiamo l’università a fare una ricerca di ottima qualità», spiega il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, «questo intervento è la conferma della nostra scelta in materia di istruzione».
IL PATTO I fondi del Patto verranno suddivisi in tre diverse tipologie di intervento. Per i progetti di ricerca di base sono previsti 12 milioni di euro che permetteranno di finanziare un primo bando già quest’anno da 6 milioni. Un secondo, sempre dello stesso valore, sarà pubblicato nel 2019. Altri 6 milioni di euro serviranno per i progetti strategici. Di questi, 3 milioni sono per il rafforzamento del programma Cesar (Centro per lo sviluppo agricolo e rurale), mentre altri 2 milioni verranno investiti per azioni sperimentali in agricoltura innovativa e per le malattie animali. «Soprattutto», spiega l’assessore al Bilancio, Raffale Paci, «sulla ricerca per la peste suina».
Un milione di euro è destinato al laboratorio sotterraneo multidisciplinare di Sos Enattos a Lula, «una condizione territoriale ottimale per gli studi» spiega l’assessore che ricorda «l’importanza di queste scelte anche in chiave anti spopolamento». Questo perché Lula rappresenta «il luogo ideale per diventare punto di riferimento per la ricerca in campo europeo», sottolinea Paci. Rimangono altri 12 milioni, che serviranno per il Centro di eccellenza sull’energia pulita (4 milioni), il progetto Aria (1,4 milioni), il progetto Total patient management (0,8) e progetti di ricerca collaborativi con medie e grandi imprese (5,8 milioni).
FONDI REGIONALI Sei milioni e mezzo di euro per progetti che lo stesso governatore definisce «fondamentali», come quello della biblioteca scientifica regionale, per la quale sono previsti 900 mila euro: «Importante soprattutto in ambito medico, perché avere l’accesso alle informazioni permette una migliore attività». Per la mobilità dei giovani ricercatori in gruppi di ricerca internazionali, la Giunta ha previsto uno stanziamento di 500 mila euro, mentre la cifra più corposa (1,7 milioni) è destinata a progetti di Innovazione trasferibile per le Università di Cagliari e Sassari. Altri 500 mila euro andranno a finanziare i progetti di ricerca strategici in agricoltura di Agris perché «il futuro di questo settore non può prescindere da un approccio moderno», conclude Pigliaru. (m. s.)
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 10 giugno 2017 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Gli specialisti invitano a evitare i pericolosi dimagrimenti fai-da-te
L’allarme degli esperti: «No alle diete drastiche»
Tziu Francesco Boi da Seulo ha campato 102 anni mangiando ferula, una pianta che si trova in alcune parti dell’Isola ed ha un sapore simile a quello dell’aglio. E tzia Nennetta Boi, anche lei centenaria, mangiava strutto e, il lunedì, una sanissima minestra con gli avanzi della domenica.
Per capire come alimentarsi basta guardare i nostri centenari che il cibo elaborato non sanno neanche che cosa sia. Solo alimenti naturali e stagionali. Il latte appena munto, il pane fatto in casa. E sempre in modiche quantità. L’attività fisica la facevano andando a piedi o in bicicletta all’ovile o trasportando la frutta dalla campagna a casa, magari per chilometri senza mai lamentarsi.
MENO CHILI, SUBITO Invece oggi mangiamo molto e male, ci nutriamo di cibi industriali ed elaborati e poi, poco prima dell’estate, pretendiamo di esibire la tartaruga sull’addome per pavoneggiarci col vicino di ombrellone. Spesso seguiamo diete che promettono miracoli magari facendo l’unico sforzo di cercare su google il sistema che ci garantisce il miglior risultato nel minor tempo. Altre volte andiamo dal dietologo sperando che faccia il miracolo, lui non noi.
Qualche volta digiuniamo per giorni. L’ha fatto anche Carmela De Muro, morta giovedì dopo aver rinunciato al cibo per tre settimane. Certo, la casalinga di Siurgus Donigala aveva un’altra patologia grave. «Ma la tendenza attuale è chiedere diete drastiche e sbilanciate che nessun professionista può assecondare», spiega Costantino Motzo, nutrizionista cagliaritano, responsabile del servizio di Dietologia e nutrizione clinica del Policlinico universitario e docente a contratto di Dietologia all’università. «Le scorciatoie non esistono e né io né i colleghi possono far dimagrire con l’imposizione delle mani: ciò che serve è una dieta equilibrata con le giuste quantità e molta qualità e attività fisica», aggiunge.
NO DIETE FAI-DA-TE Niente diete fai-da-te, niente consigli degli amici o consulenze specialistiche on line perché ciò che funziona su una persona può non funzionare per un’altra. E poi attenti: si può dimagrire in poco tempo e riprendere peso altrettanti rapidamente«. Ciò che facciamo e educare all’alimentazione e solo così si ottengono risultati».
I digiuni, poi, sono devastanti. «Pensi che un giorno di digiuno aumenta la fame di carboidrati per i quattro successivi», rivela Giovanna Ghiani, ricercatrice del laboratorio di Fisiologia degli sport all’università di Cagliari e nutrizionista d’esperienza. Insomma, «il digiuno è rischiossissimo».
ATTENTI ALLE ETICHETTE Oggi siamo più consapevoli dell’importanza del mangiar bene e lo sa anche ci ci vende i prodotti. Infatti ormai sono rare le confezioni dove non ci sia scritto “integrale”, senza glutine, senza olio di palma e senza milioni di cose. «Invece bisogna imparare a guardare non che cosa non c’è ma che cosa c’è nei prodotti: leggendo bene le etichette si smaschera qualsiasi cosa», aggiunge. «Magari nell’etichetta c’è scritto in grande “Senza olio di palma” ma in piccolo tra gli ingredienti c’è lo sciroppo di glucosio. O talvolta c’è scritto “genuino” e molti ci cascano senza sapere che vuol dire semplicemente “conforme alle disposizioni di legge”. Oppure c’è scritto integrale ma, sappiatelo, il 90% dei cibi presunti integrali non lo è». È stata Ghiani a predisporre la dieta di Gaetano Mura nella “Solo round the globe”, l’ultima avventura in solitario del velista di Cala Gonone. Cibi sardi, equilibrio. «I nostri vecchi seguivano i ritmi naturali: sveglia presto e colazione con i loro prodotti, lavoro duro, camminare, cena frugale e a letto presto». Un modello, uno schema di base che guida il suo approccio nutrizionale.
DIETA E MODA Dieta e moda, poi sono due parole che associate possono produrre risultati devastanti. «C’è stato il tempo della dieta a zona e di quella del gruppo sanguigno, il tempo della Duchan e quello del digiuno: sono onde, qualcuno si illude che funzionino poi si ingrassa di nuovo e si ricomincia», ragiona Motzo. Insomma, la prima cosa che deve cambiare è la testa, poi il resto. C’è chi ha cambiato dietologo mille volte, convinto che la colpa sia sempre sua. «Invece noi facciamo una piccola parte del lavoro, il grosso lo deve fare il paziente».
Fabio Manca


 

5 - L’UNIONE SARDA di sabato 10 giugno 2017 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
LE BASI SCIENTIFICHE. Le raccomandazioni degli esperti vengono aggiornate ogni anno
Il documento-guida dei nutrizionisti si chiama Larn
Uno dei fari dei dietologi italiani si chiama Larn, acronimo di Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana.
È un volume elaborato tutti gli anni dalla Sinu (Società italiana di nutrizione umana) che guida gli specialisti della pianificazione nutrizionale ma anche chi ha responsabilità di definire le politiche sanitarie della popolazione e persino le industrie. «Si tratta di raccomandazioni, di uno strumento di orientamento per chi, a diversi livelli, vuole capire la continua e rapida evoluzione della nutrizione umana, il nostro punto di riferimento», spiega Costantino Motzo, professore a contratto di Dietologia all’università di Cagliari e docente di alimentazione alla Italian chef cookink school.
Chi non si attiene alle linee guida è guardato con diffidenza nell’ambiente. Come i tanti guru delle diete. «Immaginate di soffrire di cuore e che un medico anziché darvi la cardioaspirina vi dia un intruglio: rischiate la morte. Ecco, la rischiate anche con una dieta che non abbia supporto scientifico».
Le tabelle offerte agli scienziati dell’alimentazione dalla Sinu sono dettagliate. Riportano, ad esempio, il fabbisogno energetico medio tra i 6 e i 12 mesi, tra 1 e 17 anni, in età adulta e in età geriatrica; il fabbisogno di carboidrati e fibra alimentari, la quantità indicata di lipidi e proteine, di acqua, la dose minima, media e massima tollerabile di vitamine raccomandata alla popolazione, il fabbisogno medio e il massimo tollerabile di minerali. Tutto scritto, codificato, testato da esperti.
I Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia vengono rivisti annualmente perché le esigenze nutrizionali cambiano. Vent’anni fa erano completamente diverse da quelle odierne. Per dire: il fabbisogno medio di carboidrati nel ’96 era del 55-65% del totale della dieta, oggi è tra il 40 e il 65%. Il valore ottimale di fibra in un adulto era di trenta grammi al giorno oggi è tra 12,,6 e 16,7 grammi ogni mille chilocalorie assunte. (f. ma)


 

6 - L’UNIONE SARDA di sabato 10 giugno 2017 / Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
Incontri
Il presidente del Senato Pietro Grasso è l’ospite più atteso oggi a Cagliari alla terza giornata del festival Leggendo Metropolitano. “Ricordi di mafia” è il titolo dell’incontro che alle 20.30, nel viale dei Giardini Pubblici, vedrà l’ex procuratore nazionale antimafia dialogare con Geppi Cucciari, in un confronto in cui verranno rievocati incontri, fatti, errori e vicende di quattro decenni di lotta a Cosa Nostra e che verrà trasmesso via streaming al Policlinico di Monserrato.
Da segnalare alle 18 al Teatro Civico di Castello l’incontro “Usi e abusi della memoria”. A partire dalla constatazione che viviamo in un mondo dominato da una sovrabbondanza di stimoli, si confrontano Costanza Papagno (docente di Neuropsicologia all’Università di Milano-Bicocca e all’Università degli Studi di Trento), Alberto Oliverio (professore emerito di Psicobiologia a La Sapienza di Roma) e l’astrofisico Andrea Possenti.
Di pagine di storia sulla Grande Guerra da riaprire e ristudiare in un’ottica diversa, senza occultare le responsabilità dei militari italiani in alcune operazioni criminali, si occupano lo storico e docente Jože Pirjevec e Nicola Labanca, professore di storia contemporanea ed esperto di storia militare, nell’incontro “Italiani, brava gente” (alle 19, viale Giardini Pubblici), moderati dallo scrittore e saggista Francesco M. Cataluccio.
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 10 giugno 2017 / Sardegna Pagina 7
L’assessore Paci: «È qui il nostro futuro». I progetti nella miniera di Lula, nel Sulcis e nelle Università
LA SFIDA DELLA RICERCA: ECCO TRENTASEI MILIONI
CAGLIARI La ricerca scientifica è comunque un cantiere e, con un azzardo, si potrebbe scrivere che fa parte dei cosiddetti lavori pubblici immateriali. Perché molto spesso è difficile da toccare con mano e quasi anche impossibile da vedere a occhio nudo. Sì, è un bene immateriale, ma «senza la ricerca non ci può essere futuro». L’ha detto il governatore Francesco Pigliaru, nell’annunciare che «trenta milioni del Patto per la Sardegna abbiamo deciso di investirli proprio nella ricerca di base, utilissima per aumentare la conoscenza, e in quella applicata collegata a progetti ben precisi e alle imprese. In più ci sono altri sei milioni e mezzo messi a disposizione dalla legge regionale che porta il nome del professor Gianluigi Gessa, un luminare in questo campo».La scelta. Fino al 2019, scadenza della legislatura, la Regione ha deciso: punterà buona parte delle risorse nazionali ed europee sull’innovazione e sulla tecnologia. «Dobbiamo dare più forza economica e soprattutto competitività alle nostre università. Dobbiamo attrarre capitali stranieri e sostenere quei progetti in cui la spinta iniziale è scatenata da una nuova concezione di sviluppo sostenibile», ha ribadito il presidente. I progetti. Nel pacchetto c’è molto e a mettere insieme l’elenco delle cose da fare e con chi farle è stato l’assessore alla programmazione Raffaele Paci. «Per fra crescere il nostro capitale umano - ha detto - abbiamo scelto una strategia a largo raggio in cui abbiamo coinvolto è ovvio i centri di ricerca ma anche le zone interne e questa è un’altra delle strade che abbiamo a disposizione per combatte lo spopolamento». Ad esempio a Lula, dove con un milione di euro saranno finanziati gli studi dell’Istituto nazionale di Fisica sulle sempre meno misteriose onde gravitazionali presenti nell’ex miniera di Sos Enattos. Oppure nel Sulcis, dove la Sotacarbo vuole catturare l’anidride carbonica del carbone ed è un progetto che interessa molto i cinesi. Sempre nella stessa zona la Carbosulcis potrà continuare invece a dare la caccia a un gas nobile: l’argon, potenziale ricchezza da far fruttare.Le Università. C’è dell’altro: la facoltà di veterinaria, a Sassari, potrà contare su due milioni per scoprire i vaccini contro le più diffuse malattie animali, a cominciare dalla peste suina che la Sardegna vuole debellare. Mentre la facoltà di agraria, ancora a Sassari, potrà sperimentare le nuove frontiere dell’agricoltura innovativa e di precisione. Altri finanziamenti sono stati assegnati al Crs4 di Pula per l’automazione in sanità e l’alta tecnologia, in cui i partner sono i colossi cinesi Huawei, Zte e l’italiana Inpeco.Trattenere i geni. Una parte del pacchetto è stato riservato alle università per rendere ancora più fitta la rete della ricerca, con l’obiettivo anche di evitare la fuga dei cervelli. «Vorremmo che i nostri ricercatori rimanessero dove hanno studiato, nelle università sarde. Dobbiamo riuscire a trattenerli, a dar loro una prospettiva e soprattutto impegnarli a far crescere l’economia. Allo stesso tempo, vogliamo che presto la Sardegna sia conosciuta e riconosciuta come un diffuso laboratorio scientifico, per questo sono o importanti le collaborazioni internazionali e con le medie e grandi imprese», ha sottolineato l’assessore Paci. Senza neanche mai dimenticare che la ricerca sarà un bene immateriale, ma «genera comunque e sempre posti di lavoro persino dove meno te lo aspetti».
 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 10 giugno 2017 / Sardegna - Pagina 7
IN CONSIGLIO REGIONALE
Da martedì il tour de force per la mappa degli ospedali
CAGLIARI Pronti, via. Da martedì mattina e fino al 31 luglio, sarà un tour de force, il centrosinistra proverà a portare a casa l’attesa riorganizzazione della rete ospedaliera. L’accordo raggiunto nell’ultimo vertice di maggioranza, giovedì, dovrebbe essere rispettato e resistere: «Tutti i partiti della coalizione sanno che la riforma della è una delle nostre priorità - ha detto Raimondo Perra, presidente della commissione - e ridistribuire gli oltre 5mila posti letto, secondo i criteri che deciderà il Consiglio, è un tassello importante». Lo è soprattutto per il direttore generale dell’Asl unica, Fulvio Moirano, che ha sempre detto: «Serve una nuova rete ospedaliera o sarà difficile risparmiare, come c’è stato chiesto, 50 milioni». Il Pd, col capogruppo Pietro Cocco, ha lanciato un appello agli alleati: «Abbiamo deciso di lavorare insieme per una sanità di alta qualità e dobbiamo tener fede all’impegno. L’obiettivo della coalizione è uno solo: garantire gli stessi servizi a tutti i cittadini e far sì che ciascun territorio abbia la certezza di contare su ospedali sicuri ed efficienti». Ma in commissione non mancherà certo il fuoco di sbarramento dell’opposizione. Dopo il libro nero dei Riformatori, è Forza Italia a puntare al bersaglio grosso. «Non è pensabile - ha scritto il coordinatore Ugo Cappellacci - che il centrosinistra continui a fare danni: prima di riorganizzare i posti letto, avrebbe dovuto pensare all’Azienda per le emergenze-urgenze, o rinnovare le convenzioni con le associazioni di volontariato. Invece la giunta non ha fatto nulla e anzi ha dimostrato, come in passato, di non saper gestire neanche l’ordinaria amministrazione». Per Marco Tedde, vicecapogruppo di Fi, «altro che accordi, la maggioranza continuerà a litigare e non arriverà a uno straccio di soluzione». Per Pietro Pittalis, capogruppo, e Alessandra Zedda, vice, «la confusione scatenata dall’assessorato e dall’Asl unica finirà per mettere in ginocchio anche la sanità privata. Gli ultimi criteri decisi dal direttore generale per le convenzioni rischiano di accentrare ancora le prestazioni, con la conseguenza che molte cliniche private saranno costrette a licenziare proprio a causa di quei tagli sconsiderati». I limiti di spesa imposti alle case di cura sono stati definiti inaccettabili anche da Edoardo Tocco, Fi, vicepresidente della commissione sanità: «È una follia ridurre l budget - ha detto - Le cliniche private chiuderanno e a essere penalizzati saranno come sempre i cittadini».


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