Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 June 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 giugno 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Il progetto, finanziato dalla Regione, servirà a monitorare costantemente l'arenile
LA RETE NEPTUNE SALVERÀ IL POETTO
Un team di ricercatori svela i segreti dell'erosione della spiaggia
La spiaggia è un organismo vivo che si muove, respira e muta continuamente sotto la forza degli elementi e la pressione dell'uomo, ad ogni onda, alito di vento o intervento meccanico. Un delicato ecosistema per il 90% nascosto sotto il mare che, per essere salvaguardato, deve essere studiato a fondo, capito e aiutato. Quando nel 2002 il Poetto fu sottoposto alle operazioni di ripascimento, si pensò che bastasse drenare sabbia dal largo per risolvere il problema dell'erosione. Il risultato fu terribile. Il danno estetico e ambientale enorme. E non risolse nulla, perché la sabbia continua a sparire tanto che la linea dell'arenile è ormai tornata alla situazione di 15 anni fa.
 IL PROGETTO NEPTUNE Da oggi però studiosi e amministratori regionali e locali hanno in mano uno strumento nuovo e formidabile per gestire al meglio una risorsa ambientale ed economica continuamente sotto minaccia: una banca dati in cui è conservato tutto il dna geologico delle spiagge del Golfo di Cagliari. A realizzarla, col progetto Neptune finanziato dalla Regione e presentato ieri, sono stati i ricercatori dell'Università di Cagliari che in tre anni di lavoro, attraverso campionamenti dei fondali e l'utilizzo di boe oceanografiche, telecamere e altri sofisticati sistemi tecnologici, hanno costruito una rete di monitoraggio delle coste, delle masse d'acqua e dei fondali marini sia del Poetto che della spiaggia di Giorgino.
 IL DNA DELLA SPIAGGIA Lo studio realizzato dal team guidato dal professor Sandro Demuro, docente di Morfodinamica e conservazione dei litorali, ha consentito infatti di cartografare l'area costiera compresa tra Villa D'Orri e Margine Rosso e costruire la memoria geologica e storica dei sedimenti: i ricercatori hanno studiato, catalogato e archiviato oltre 1200 campioni. Un modello scientifico che può essere applicato per qualunque spiaggia della Sardegna e che si spera possa essere esportato anche al di là del Tirreno.
L'ESPERTO «Se all'epoca del ripascimento avessimo avuto a disposizione questo studio - ha spiegato Sandro Demuro -, sicuramente sarebbe stato d'aiuto per individuare sedimenti più adatti di quelli utilizzati e sversati. Col progetto Neptune abbiamo infatti messo in piedi un sistema di monitoraggio sia della parte costiera emersa che di quella sottomarina che sarà utile per interventi di correzione e per gestire al meglio l'ecosistema delle spiagge cagliaritane. Il loro stato di salute attuale? Se Giorgino è ormai molto compromessa per via della feroce antropizzazione, il Poetto è ancora un paziente salvabile a patto di non ripetere gli errori del passato». La scienza da sola però non basta. «Credo - aggiunge Demuro - che sia necessario avere un unico soggetto regionale competente capace di gestire le coste su basi scientifiche e di dare risposte normative e gestionali in tempi adeguati alle modificazioni rapidissime dei sistemi di spiaggia provocate dalle pressioni e dalle attività dell'uomo. Ad esempio sarebbe necessario l'immediato inserimento di una authority per ogni arenile: una sorta di direttore dei lavori che abbia le indispensabili competenze scientifiche naturalistiche per gestire un ambiente delicatissimo come il sistema spiaggia-duna».
 COLLABORAZIONE Al progetto Neptune - che la Regione intende proporre come modello scientifico esportabile in tutte le spiagge dell'Isola - hanno collaborato le università di Pisa e Auckland, mentre il lavoro scientifico è stato svolto dai ricercatori Marinella Passarella, Andrea Ruju, Carla Buosi ed Angelo Ibba con il contributo dei sommozzatori Marco Piroddi e Maurizio Spanu. Fondamentale anche l'apporto della società Battellieri Cagliari che ha permesso la messa a mare di boe attrezzate con correntometri e ondametri, anche sperimentali, costruiti dalla cooperativa Sardegna Progetta, entrambe imprese sarde ad alta specializzazione diventate partner fondamentali di un progetto all'avanguardia.
 Massimo Ledda
 

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 giugno 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Troppi i comportamenti a rischio che compromettono le nostre coste
Ladri e ruspe, così si uccidono i litorali
Se ognuno dei tre milioni di turisti che ogni anno visitano la Sardegna portasse via dagli arenili un chilo di sabbia come ricordo della sua vacanza, le nostre spiagge - tutte le nostre spiagge - verrebbero cancellate in dieci anni. E se nei secoli passati la poseidonia fosse stata spazzata via con le ruspe, come purtroppo ancora oggi accade in tantissime località balneari dell'Isola, la spiaggia rosa di Budelli non sarebbe stata rosa e forse non ci sarebbe neppure una spiaggia.
Sono solo alcuni degli esempi che ieri mattina - in occasione del convegno sul progetto Neptune, intitolato non a caso “Una proposta per la tutela e la gestione delle spiagge della Sardegna” - hanno messo il dito sulla piaga: nonostante i passi da gigante fatti negli ultimi anni verso uno sviluppo sostenibile delle coste, c'è ancora tantissimo da fare soprattutto sul versante della gestione da parte della politica e della sensibilizzazione dei rappresentanti dei territori. Molti Comuni sono infatti impreparati a gestire un ecosistema delicato come quello delle spiagge, quasi la metà di quelli costieri non hanno neanche adottato un Pul e troppo spesso vengono avvallati - inconsapevolmente o meno - interventi sia urbanistici che di semplice pulizia capaci di deteriorare gli arenili, mettendone così in pericolo la sopravvivenza.
In questo senso un richiamo forte alle istituzioni è arrivato dal rettore di Cagliari Maria Del Zompo, giustamente orgogliosa del lavoro fatto dal team di ricercatori della sua università. «Facciamo sistema con il territorio - ha detto -. Noi formiamo giovani motivati e preparati sui temi dell'ambiente, con particolare riferimento al contesto sardo. La nostra offerta formativa è assolutamente competitiva, i nostri corsi di laurea coprono tutti gli argomenti trattati e sviluppano progetti importanti. I nostri gruppi di ricerca sono tra i primi in Europa, da diversi Paesi del mondo vengono a Cagliari per studiare e fare ricerca su questi temi: ora abbiamo bisogno che Regione e Comune ci dicano cosa vogliono fare per lo sviluppo e la tutela del nostro ambiente. Noi siamo pronti, anche per partecipare ad un grande progetto condiviso». Presente all'incontro anche l'assessore regionale all'urbanistica Cristiano Erriu, che ha salutato la conclusione del progetto Neptune come un grande successo. «La scienza ci mostra alcune strade percorribili - sono state le sue parole -, ora tocca alla politica trovare gli interventi più adatti per la conservazione del bene ambientale». Più difficile a dirsi che a farsi, però. Il perché lo spiega Sandro Demuro, coordinatore del progetto Neptune: «La spiaggia del Poetto è un unico ecosistema ma dal punto di vista amministrativo è divisa in due Comuni, quello di Cagliari e quello di Quartu. Se uno di questi fa qualcosa di sbagliato, questo intervento si ripercuoterà su tutto l'ecosistema. Ecco perché servirebbe un coordinamento unitario, altrimenti sarà difficile venirne a capo». (m. le.)
 

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 giugno 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Oggi e domani a Sa Duchessa con Unica 2.0
Un festival sulla canapa tra scienza e musica
Al via oggi e domani Canapafest, il festival universitario dedicato alla canapa. L'evento, organizzato da UniCa 2.0, in collaborazione con Mezcla Intercultura e Unity Culture Movement, si terrà nella facoltà di Studi Umanistici, a Sa Duchessa, e vedrà partecipare differenti esponenti dei vari ambiti della società, per una due giorni di musica, approfondimento scientifico e culturale, dibattiti, conferenze e spazi espositivi.
L'inaugurazione è oggi alle 16 con una conferenza sugli utilizzi terapeutici della cannabis. “Cannabinoidi: usi terapeutici” avrà infatti come tema centrale l'utilizzo della cannabis nel campo medico. A moderare l'evento sarà Roberto Vacca, tra gli organizzatori, membro dell'associazione Unica 2.0 nonché presidente del Consiglio degli studenti, il quale condurrà una conferenza che verterà sul fatto che il pregiudizio sulla sostanza, a lungo etichettata come droga nella sua accezione più negativa e dispregiativa, ha a lungo impedito un suo utilizzo secondo scienza e coscienza in campo medico e terapeutico. Di questo limite, recentemente superato anche a livello legislativo, se ne discuterà assieme al professore Marco Bertolotto, presidente dell'associazione Medical Cannabis e direttore del Centro di terapia del dolore e cure palliative della Asl di Savona, uno dei primi centri ad aver iniziato la sperimentazione dei trattamenti a base di cannabis; Gian Carlo Coghe, ricercatore dell'Università di Cagliari del Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica, parlerà delle terapie antispastiche sui pazienti affetti da sclerosi multipla e il professor Pierluigi Caboni illustrerà gli utilizzi della cannabis nell'alimentazione. Venerdì alle 18 ci saranno diversi banchetti che metteranno in esposizione tutta la varietà di prodotti derivati dalla canapa attualmente a disposizione in Sardegna.


 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 giugno 2017 / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
MEDICINA  Il farmacologo Gian Luigi Gessa ricorda l'allievo Alessandro Tagliamonte
«La ricerca scientifica è sempre stata la sua droga»
Nei giorni scorsi si è spento Alessandro Tagliamonte, ordinario di Farmacologia nella facoltà di Medicina dell'Università di Cagliari per oltre vent'anni. Ecco come lo ricorda il professor Gian Luigi Gessa.
 
Un mese fa sono volato a Siena per festeggiare gli 80 anni del mio primo allievo, Alessandro Tagliamonte. Alla festa c'erano tutti, la moglie Paola, i figli, i nipoti, le allieve, i colleghi dell'università. Non c'era Sandro. Per un improvviso aggravarsi della sua malattia era in ospedale. La mattina dopo andai a trovarlo. Si sollevò a sedere, si levò la maschera dell'ossigeno, la sostituì con le cannule nasali, mi abbracciò e iniziò subito un'accesa, vivace, appassionata discussione, come sempre, sul suo ultimo lavoro scientifico. Riguardava l'effetto del digiuno sui recettori degli oppioidi. Che significa con quale meccanismo il digiuno renda più attraenti i cibi e forse le droghe.
Gli consigliai di non affaticarsi. «Parlare di ricerca - mi rispose - mi ossigena il cervello ben più di questa bombola». Ironico, sarcastico, come sempre. Il medico del reparto fece capolino più volte nella stanza. Infine, ci separò borbottando: «Non ho mai assistito un malato così grave che si accalorasse tanto sull'appetito dei topi». Un secondo incontro era previsto per questa settimana.
Per Sandro la ricerca scientifica era la droga che lo ha reso felice. Siamo stati assieme nel Gotha della ricerca scientifica americana, siamo tornati assieme a Cagliari, io come professore, lui come contrattista universitario. Dopo qualche anno anche lui fu promosso. «Dall'asilo alla cattedra» commentò sarcastico, come sempre. Prima che venisse stregato dalla farmacologia, Sandro lavorava nella clinica medica dell'Università di Padova: le sue radici di clinico non erano state recise. Quando negli anni Ottanta esplose in Sardegna l'epidemia dell'eroinodipendenza, Sandro si dedicò all'assistenza di quegli infelici ragazzi. Vi si buttò con tutta la sua anima, le sue conoscenze, il rigore scientifico, in modo quasi khomeinista. Aveva introdotto a Cagliari il trattamento metadonico in modo ortodosso secondo le regole stabilite da Vincent Dole.
Per aver istituito un servizio pubblico con il maggior numero di pazienti al mondo trattati col metadone ricevette a New York il Nyswander/Dole “Marie” Award. Allora il trattamento strettamente farmacologico col metadone suscitava molte polemiche e contrasti. L'idea che la tossicodipendenza fosse una malattia cronica come il diabete non era accettata. Il metadone era considerato dai medici, dai politici e dall'opinione pubblica come un momento particolare, circoscritto al controllo della crisi d'astinenza. Il trattamento cronico era come trattare col cognac un bevitore di whiskey. Il farmaco e il suo profeta erano ferocemente criticati. «Non rispondo a queste critiche, vuoi che un Nobel della fisica risponda ad un idraulico?». Sarcastico, come sempre. In verità, l'idraulico era una donna. Sandro non accettava che il metadone venisse somministrato, secondo norme ministeriali, in dosi piccole, a scalare, per non più di sei mesi. Non tollerava che la psicoterapia venisse erogata da operatori non preparati. Fece una scoperta importante: molti tossicodipendenti presentavano un ingrossamento dei linfonodi. Intuì che potesse trattarsi di un'infezione. Virale? Chiese all'amico Paolo Emilio Manconi di verificarne la natura. Paolo Emilio emise una sentenza allora mortale. I tossicodipendenti di Cagliari erano stati contagiati dal virus HIV. I due ricercatori avevano scoperto che quella malattia, che era ritenuta dei gay, era stata trasmessa dallo scambio delle siringhe. Sandro e Paolo Emilio si preoccuparono subito dei tossicodipendenti rinchiusi a Buoncammino: nel carcere la siringa era più preziosa della stessa eroina. Entrambi hanno dedicato passione e affetto ai tossicodipendenti carcerati e nella loro attività professionale hanno trascorso in carcere molti più anni di qualche mafioso.
 Gian Luigi Gessa



5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 giugno 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
APPALTI PUBBLICI
“Organizzazione, competenza, trasparenza: come creare valore economico e sociale con gli appalti pubblici”: è il tema dell'incontro in programma oggi dalle 9,30 alla Manifattura Tabacchi, viale Regina Margherita 33, organizzato a conclusione del master universitario di primo livello in management degli approvvigionamenti e degli appalti pubblici su iniziativa dello Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione sul sito dello Sportello Appalti Imprese, all'indirizzo www.sportelloappaltimprese.it (Numero verde: 800.974.430).
 
 

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 giugno 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
VILLASIMIUS  Un incontro sulla nuova viabilità
Lo studio sulla nuova viabilità inaugurata la scorsa estate sarà illustrato definitivamente oggi alle 18.30 nel centro sociale in piazza Giovanni XXIIII. Lo presenteranno gli esperti dell'Università di Cagliari guidati da Mauro Coni, al quale il Comune (per una spesa di quindicimila euro) aveva affidato l'incarico.
Nel corso di un primo incontro alla fine del mese scorso era emersa le necessità di invertire il senso di marcia in alcune strade perpendicolari a via Umberto. La modifica consente ora agli automobilisti di arrivare sino al centro del paese. «Lo studio», spiega il sindaco Luca Dessì, «era finalizzato all'aggiornamento del piano del traffico. L'obiettivo finale è favorire la pedonalizzazione del centro anche attraverso l'utilizzo di navette col motore elettrico».
Il progetto sulla viabilità non ha mai convinto la minoranza in Consiglio, critica sia sulla tempistica («lo studio è stato fatto a posteriori») sia sull'impossibilità per gli autobus di linea di arrivare nel centro del paese. (g. a.)
 
 

7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 giugno 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
APERITIVO E SOLIDARIETÀ
Il Rotaract Club Cagliari ha organizzato per sabato “Aperitivo in Rosso”. Appuntamento alle 19 presso il Terminal Crociere- Molo Ichnusa. Durante la serata si svolgerà anche uno spettacolo di danza aerea con Virginia Viviano. Il ricavato della serata sarà devoluto all'associazione “Aart onlus”, che sostiene i gruppi di ricerca in ambito ospedaliero e universitario.
 
 

8 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 giugno 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Oggi convegno organizzato da Confcommercio e Aidda
Storie di donne e aziende che guardano al futuro
 “Storie di Donne e imprese fra tradizione e innovazione con uno sguardo al futuro” è il tema dell'incontro organizzato dal Gruppo terziario donna di Confcommercio Sud Sardegna, in collaborazione con Aidda Sardegna (associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda) oggi, alle 18, nella sala Garzia della Confcommercio Sud Sardegna, in via Santa Gilla 6.
 LA TRADIZIONE Durante l'incontro Ada Lai presenterà il suo libro “La straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis Donna di Sardegna”, un viaggio tra tradizione ed innovazione per conoscere più a fondo Donna Francesca, che nel 1700 diede un grande impulso innovativo all'economia dell'epoca e alla formazione dei giovani e delle donne.
 IL CONVEGNO All'incontro interverranno Alberto Bertolotti presidente Confcommercio Sud Sardegna, Graziella Puddu presidente Terziario Donna Confcommercio Sud Sardegna, Caterina Montaldo presidente Aidda, Marzia Cilloccu assessore alle Attività produttive, Turismo e Politiche delle pari opportunità del Comune, Luisa Carcangiu Baire titolare del Convento di San Giuseppe, Alessandra Farris (premio popolarità donna dell'anno), Cristiana Placido dell'agenzia Aurora Immobiliare, Francesca Corrias dell'agenzia investigativa Cis.
 L'OBIETTIVO «Abbiamo cercato di creare una linea di contatto, una sorta di fil rouge, tra il passato e il presente», spiega Carmina Conte, che modera i lavori. Se Francesca Sanna Sulis è legata alla tradizione, l'innovazione è rappresentata da Alessandra Farris, imprenditrice sarda, che a Saint Vincent ha ricevuto il “Premio popolarità” nell'ambito del concorso “Donna dell'anno”. Alessandra Farris ha realizzato la start up “IntendiMe”, un innovativo sistema rivelatore di suoni che permette ai non udenti di superare la loro disabilità.
 
 
 
 

redazioneweb@unica.it
 


LA NUOVA SARDEGNA
 
 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 8 giugno 2017 /
Scalata del dipartimento di Scienze economiche e aziendali
L'UNIVERSITÀ ENTRA NELLA LISTA NAZIONALE DELLE ECCELLENZE
Nella classifica stilata dall'Anvur è in 205esima posizione
SASSARI L'università di Sassari entra nella lista delle eccellenze a livello nazionale. Il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali (DiSea) occupa infatti la 205° posizione nella lista, stilata dall'Anvur sulla base di un indicatore di performance aggregata e fatta propria dal Miur dei 350 dipartimenti di eccellenza a livello nazionale sugli oltre 800 dipartimenti universitari italiani. Si tratta di un risultato di grande prestigio per l'Ateneo di Sassari, che dischiude prospettive future incoraggianti. L'ultima legge di bilancio ha stanziato infatti 271 milioni per 180 Dipartimenti di eccellenza che verranno selezionati all'interno della lista dei 350, sulla base di un progetto di sviluppo dipartimentale di durata quinquennale, coerente con il piano strategico dell'Ateneo, e della posizione occupata nella graduatoria. Tra circa 30 giorni la Commissione nominata dal Ministro procederà a specificare le modalità di attribuzione dei punteggi e i criteri di valutazione delle domande, ma in ogni caso il processo di selezione dei Dipartimenti di eccellenza dovrà chiudersi entro dicembre 2017. Il Disea si presenta attualmente come struttura didattica e di ricerca multidisciplinare, composta da oltre 50 ricercatori (tra docenti, ricercatori universitari e titolari di assegni di ricerca) appartenenti all'area economica, aziendale, quantitativa e giuridica strettamente attinenti al progetto formativo delle classi di laurea in Scienze Economiche e Statistiche. Nato dalle ceneri della ex Facoltà di Economia, il Disea è al servizio degli studenti, con la finalità di formare capitale intellettuale che risponda alla domanda delle imprese e delle istituzioni, non soltanto territoriali, attraverso la qualità della ricerca scientifica caratterizzata dalla spiccata interdisciplinarietà. Attualmente il Disea offre due corsi di laurea triennali (Laurea in Economia e management e Laurea in Economia e management del turismo con sede ad Olbia) e due corsi di laurea magistrali (Economia ed Economia aziendale).
 
Sviluppo, l’ateneo incontra le imprese
 Appuntamento martedì 13 giugno nella sede centrale dell'Ateneo in piazza Università 21, per un'intera giornata di ascolto, approfondimento, incontro, dialogo con le imprese del territorio. È questo lo spirito dell'evento "Missione Sviluppo: UniSS incontra le imprese", la giornata che, dalle 9 alle 18, metterà insieme i temi dell'innovazione, della ricerca e dell'imprenditorialità. Si parte alle 9 con l'apertura dei Desk allestiti nel ballatoio.Alle 9.30 inizia il convegno "Missione Sviluppo: UniSS incontra le imprese". Dalle 10 sarà possibile accedere agli incontri individuali: dopo aver prenotato on line oppure al desk di accoglienza. Dalle 15 inizieranno gli Workshop. Saranno 4 incontri tematici (30 minuti di approfondimento con vari relatori e 30 minuti di confronto-risposta alle domande degli imprenditori) in cui si affronta un argomento specifico.

 
 

redazioneweb@unica.it


RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI


Link: rassegna stampa MIUR

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie