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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 May 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 31 maggio 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Prende il via la terza edizione di “UniCa&Imprese”
L'UNIVERSITÀ INCONTRA
IL MONDO DELLE AZIENDE
Domani dalle 15.30 al Crea-UniCa - Centro servizi di ateneo per l'innovazione e l'imprenditorialità - in via Ospedale, i ricercatori dell'università incontreranno le aziende isolane. La terza edizione di “UniCa&Imprese”, curata da Annalisa Bonfiglio (pro rettrice per Innovazione e territorio) e Chiara Di Guardo (direttrice Crea), punta a favorire la collaborazione tra ricerca universitaria e tessuto imprenditoriale, tassello fondamentale per lo sviluppo del territorio e continuo rafforzamento con il mondo accademico.
 L'APPUNTAMENTO Oltre cento imprenditori isolani sono pronti a incontrare 46 docenti e ricercatori, presentando vari servizi e opportunità: dallo sfruttamento della proprietà intellettuale all'inserimento lavorativo, dai dottorati in azienda ai finanziamenti per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale. A loro volta i ricercatori delle principali aree scientifico-disciplinari dell'ateneo illustreranno temi, competenze e prototipi. A concludere il dibattito, alle 18.30, gli interventi della rettrice Maria Del Zompo e degli assessori Raffaele Paci e Marzia Cillocu.
 INAUGURAZIONE CREA L'inziativa è anche il debutto del Crea-UniCa, servizio che nasce per gestire i numerosi progetti dei settori scientifico-disciplinari condotti e sostenuti dall'università. Tra questi, il “Contamination Lab UniCa”, volto alla promozione della cultura di impresa e indicato come best practice dal ministero dell'Economia, e il “Contamination Up”, rivolto all'incubazione universitaria.
CONTEST Non manca lo spazio per l'inventiva. Sono infatti previsti una mostra fotografica che racconta alcuni momenti della ricerca all'università e un contest artistico, riservato agli studenti di tutti i corsi, sul rapporto tra creatività, innovazione e imprenditorialità. I tre vincitori otterranno un premio monetario da millecinquecento, mille e cinquecento euro, e inoltre avranno la possibilità di esporre l'opera nella galleria Ab Factory di Via Alagon.
 MUSICA In conclusione, alle 19 l'esibizione del gruppo “Manuela Mameli Quintet” nel giardino di via Ospedale, rimesso in sesto per l'occasione e a disposizione della popolazione universitaria e della città.
 Laura Sau
 
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 31 maggio 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 32 - Edizione CA)
SANT'ANNA ARRESI. Iniziativa di Comune e Università
Dune, stagni e pini d'Aleppo:
un centro ambientale a Candiani
L'obiettivo è ambizioso: salvaguardare un ecosistema unico nel suo genere e preservarne le potenzialità di sviluppo turistico. Questi i presupposti con cui, pochi giorni fa, nel parco di Candiani, area d'elezione del raro pino d'Aleppo, è stata avviata l'attività del Ceas, il Centro di educazione ambientale di Candiani – Porto Pino. All'evento, organizzato dal Comune, non potevano certo mancare gli studenti delle medie del paese, coinvolti nel grande progetto che vedrà le ex casermette della contraerea di Candiani (completamente restaurate e arredate con i fondi del Gal Sulcis) diventare il fulcro dell'importante progetto europeo Life Soss Dunes per la salvaguardia del promontorio, delle dune e degli stagni di Porto Pino.
«Il sito è già operativo e da qualche tempo ospita volta per volta studenti dell'Università di Cagliari, partner dell'iniziativa. Il nostro obiettivo, a cinque anni dall'avvio dei lavori di recupero degli edifici, - spiega il sindaco Teresa Pintus – è quello di far conoscere ai più giovani il ricchissimo patrimonio ambientale di Porto Pino e sensibilizzarli affinché ne divengano fruitori e custodi al tempo stesso». Anche perché, al di là della salvaguardia ambientale (peraltro già avviata con importanti iniziative), come spiega Manuel Figus, coordinatore del Soss Dunes, «la sfida è quella di riuscire a integrare e far convivere, nel pieno rispetto del delicato ambiente circostante, le attività e le iniziative imprenditoriali e turistiche presenti».
Maurizio Locci
 
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 31 maggio 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
Burcei-Maracalagonis
Studenti e insegnanti contro il bullismo
Si svolge domani mattina a Burcei , al parco comunale, il saggio di fine anno sul bullismo. Protagonisti i ragazzi delle scuole dell'infanzia, delle elementari e delle medie del paese e i loro docenti che durante l'anno scolastico, hanno studiato il problema. Lo hanno fatto con tutta una serie di iniziative e progetti che appunto saranno presentati alla presenza dei genitori, del sindaco Giovanna Zuncheddu, degli altri amministratori e dei cittadini. Il progetto che si svilupperà nell'arco di altri due anni, è finanziato dal Comune e dalla scuola e vede anche la partecipazione dell'Università.
Ieri mattina a Maracalagonis sono stati invece presentati i progetti realizzati dagli studenti del paese sempre sul bullismo. Presenti con i ragazzi e i docenti, il sindaco Mario Fadda, l'assessora alla Pubblica istruzione Maria Rita Uccheddu, altri amministratori comunali, rappresentati dell'Università, genitori e cittadini. (r.s.)
 
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 31 maggio 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Cerimonia organizzata dall'Ordine per chi si è laureato nel 1967
Mezzo secolo in corsia: medici premiati
Cinquant'anni col camice addosso, cinquant'anni di iscrizione all'Ordine dei medici. Il presidente Mondino Ibba ieri ha premiato 29 laureati in Medicina nel 1967 ancora iscritti all'ordine professionale.
«Ripensando a quale fosse il lavoro del medico e le condizioni della sanità nel 1967 non possiamo non esultare se pensiamo al miglioramento che l'organizzazione sanitaria ha avuto nel corso degli anni - ha ricordato Ibba - ma quell'entusiasmo si spegne se pensiamo al disagio della sanità oggi».
Facendo il confronto con quei tempi ha sottolineato che «non possiamo non sentirci demoralizzati al pensiero di una prospettiva che tradisce le garanzie costituzionali di tutela della salute, a vantaggio di una cultura della sanità focalizzata non sul malato ma sul contenimento della spesa».
Il timore del leader dei medici è che questa situazione «possa essere la premessa della privatizzazione».
L'Ordine ha premiato 29 laureati nella classe 1967: Maria Stella Anni, Anna Maria Masia, Risa Angela Saba, Federica Siddi, Aldo Barletta, Carlo Cubeddu, Ernesto Deiana, Giovanni Paolo Farina, Ulisse Franco Figus, Fabio Floris, Paolo Salvatore Gungui, Mario Manai, Giovanni Mantovani, Efisio Murgia, Fernando Pani, Nicola Passino, Paolo Pettinao, Paola Pinna, Carlo Pintor, Cornelio Potenza, Paolo Sandoli, Ignazio Scalas, Francesco Scano, Efisio Angius, Maria Adriana Figus, Giampiero Gabucci, Marco Iovine, Pier Luigi Montaldo e Giovanni Ragazzo. (m. z.)
 
 
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 31 maggio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
ORTOTERAPIA
Parte domani a Cagliari (Lazzaretto - Borgo Sant'Elia) il primo corso di ortoterapia, la “Voce delle piante” in collaborazione con il Comune di Cagliari, Ifold, AssIort, Slow Food e il patrocinio della Regione Sardegna. Si tratta di una disciplina scientifica che, attraverso un'interazione continua tra utente, ortoterapista e piante, consente infatti di raggiungere risultati misurabili nel campo della riabilitazione da disablità anche gravi.
 
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 31 maggio 2017 / Sardegna - Pagina 2
Il manager sassarese in commissione: «L'Azienda non è in grado di decollare»
Sanità, D'Urso lancia un sos
CAGLIARI La commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Psi), ha completato le audizioni sugli atti aziendali con l'intervento dei responsabili dell'Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari e dell'Azienda mista ospedaliero-universitaria di Sassari.Per l'Azienda Brotzu il Direttore generale Graziella Pintus ha affermato che, in base agli indicatori del Piano nazionale esiti «l'azienda si colloca nella fascia medio-alta, confermando il suo ruolo di principale hub sanitario del sistema regionale, con alcune aree di eccellenza». Fra queste vanno segnalate quella dei trapianti (100 interventi nel 2016) e della cardio chirurgia (dallo scorso mese di maggio sono stati eseguiti due interventi di Vad, cuore artificiale, e i pazienti sono in buone condizioni).Sono dati, ha proseguito, "che trovano conferma anche nei conti economici, in linea con la media nazionale per le aziende di analoghe dimensioni e abbondantemente all'interno del budget di 328 milioni assegnatoci dalla Regione."A nome dell'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari il Direttore generale Antonio D'Urso ha esposto invece una realtà molto diversa, parlando di «una azienda che, al di là degli atti formali, è ancora da costruire, ha profonde difficoltà e nelle condizioni attuali non è in grado di svolgere la sua funzione di hub del Nord Sardegna». Questa piuttosto, ha osservato D'Urso «è una scommessa importante che si può vincere solo recuperando il tempo perduto attraverso un intervento straordinario della Regione e soprattutto del Consiglio». Soffermandosi sui problemi strutturali dell'azienda sassarese, il Direttore generale ha messo l'accento soprattutto sul personale, ricordando che circa un terzo delle 2600 unità sono al di fuori del normale ciclo di turnazione, e sulla struttura amministrativa, non in grado perché molto sotto dimensionata rispetto alle numerose gare da bandire nel settore dell'acquisto di beni e servizi. Sotto questo profilo il quadro resta molto critico, ha lamentato D'Urso, «anche se abbiamo cercato di intervenire con provvedimenti di emergenza; ho assunto 6 amministrativi a tempo determinato attingendo dalle graduatorie e il controvalore delle gare è passato dai 21 milioni del periodo precedente all'accorpamento ai 127 del 2016 e ai 103 dei primi 5 mesi di quest'anno mentre, con il ricorso agli interinali, sono stati abbattuti i tempi di liquidazione dei fornitori».
 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 31 maggio 2017 / Economia - Pagina 16
DALL’UNIVERSITÀ ALLA CONQUISTA DEL MONDO
E presto sarà pronto il primo prototipo
SASSARI Il papà di Veranu si chiama Alessio Calcagni. Lui è di Nuoro ed è un ingegnere elettronico. La mattonella che produce energia è un'idea che gli è balenata in testa nel 2012, dopo la laurea specialistica conseguita all'università di Cagliari. «In pratica è una costola della mia tesi - spiega il Ceo della start up - che analizzava sensori di pressione costituiti da transistor organici a modulazione di carica con piezoelettrico. Poi mi son chiesto: perché non applicarlo in altri contesti?». Ed ecco come in un attimo le competenze acquisite all'università piombano nell'economia reale e diventano l'embrione di un'impresa. In realtà, fino al 2014 l'idea resta molto vaga: «Non avevo mai pensato di farne qualcosa di concreto poi abbiamo partecipato a StartCup Sardegna coinvolgendo amici e colleghi dell'università, e a quel punto siamo diventati un vero e proprio team». È il momento in cui la mattonella inizia a prendere forma. Il team di ingegneri inizia a partecipare a varie competizioni nazionali e non dedicate alle start up. Girano i seminari di mezza Italia, poi volano a Stoccarda al Green innovation and investment forum e iniziano a conoscere il panorama internazionale. Intuiscono che Veranu può decollare ma manca ancora qualcosa. Sulla carta il progetto sembra funzionare, ma per dargli fisicità manca ancora la moneta. La svolta si materializza di lì a poco con il primo investitore, il Chlub, un venture incubator internazionale fondato nel 2015 da Giovanni e Riccardo Sanna, con sedi a Capoterra e Santa Monica, California. «Loro nel mese di aprile del 2016 hanno organizzato una competizione tra start up - riprende Alessio Calcagni - e hanno premiato il nostro progetto. Quindi per noi il Chlub resterà sempre il primo ad averci finanziato, con un premio in denaro che abbiamo utilizzato per depositare la domanda di brevetto e realizzare il primo prototipo di pedana». Ok il prototipo, ma a quando il primo pavimento vero e proprio? I più curiosi potranno vedere Veranu all'opera sul campo già da quest'anno. I dettagli della prima installazione sono top secret per ragioni di marketing aziendale. E il Ceo Calcagni non si sbilancia più di tanto: «A breve faremo qualcosa sul territorio nazionale, una installazione all'aperto e un'altra al chiuso». Le mission dell'azienda lascia immaginare che Veranu non sarà soltanto un pavimento che produce energia. Il futuro della start up di Capoterra punta tutto sul verde. «Stiamo già pensando a come sviluppare la tecnologia inserendo altre funzionalità - sottolinea Alessio Calcagni -. Abbiamo lo sguardo rivolto al futuro anche oltre il progetto della mattonella, la nostra vision è infatti quella di fornire e promuovere stili di vita ecosostenibili». (s.s.)


 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 31 maggio 2017 / Economia - Pagina 16
Il pavimento intelligente è stato creato da un gruppo di giovani di Capoterra
VERANU, LA MATTONELLA 2.0 CHE GENERA ENERGIA PULITA
Con una "passeggiata" possibile ricaricare il telefono o accendere un lampione
di Salvatore Santoni
SASSARISecondo alcuni, 10mila passi al giorno tolgono il medico di torno. Per un gruppo di startupper sardi, oltre che per tenersi in salute, presto le passeggiate saranno utili per ricaricare completamente la batteria di uno smartphone. Ai più pigri, invece, basteranno venti passi per dare corrente a un lampione a led. È quello che fa la mattonella 2.0 di Veranu, una start up di Capoterra che si è inventata una soluzione per la pavimentazione che genera energia pulita dal semplice calpestio. Un'idea che col crowdfunding ha raccolto capitali per 184mila euro: oltre il doppio rispetto alle previsioni. Energia umana. Il mercato ha abituato i consumatori a sistemi che utilizzano l'energia rinnovabile generata dalla natura, come funziona con il solare o l'eolico. L'idea di Veranu, invece, è di far produrre energia direttamente alle persone. E così, da domani fare una passeggiata per strada o spingere il carrello tra gli scaffali del supermercato potrebbero creare energia pulita. Come funziona. Il segreto della mattonella 2.0 è tutto nell'effetto piezoelettrico. Significa che converte l'energia cinetica, prodotta dalla pressione dei passi sul pavimento, in energia elettrica pulita. Con un solo passo si può erogare fino a 2 Watt di potenza. Mentre sono sufficienti 20 passi per accendere un lampione a luci led in una piazza e 10mila per ricaricare interamente la batteria di uno smartphone. Veranu è facile da installare e invisibile. Gli startupper sardi si sono inventati una soluzione che si integra perfettamente con ogni tipo di pavimentazione tradizionale poiché si installa direttamente sul massetto o sul pavimento già esistente. Questa proprietà permette l'applicazione anche in zone urbane senza deturpare l'urbanistica. Inoltre, la tecnologia è realizzata con materiali riciclati che abbattono le emissioni di Co2 e che non creano problemi futuri di smaltimento (quest'ultimo è invece un punto dolente per i pannelli fotovoltaici). Le applicazioni. A chi può interessare una mattonella che produce energia? Probabilmente poco ai proprietari di piccole abitazioni. Molto di più alle amministrazioni locali, agli imprenditori o, più in generale, a chi ha disponibilità di spazi ampi. Infatti, i luoghi all'aperto come le piazze molto frequentate o i grandi magazzini affollati garantirebbero un flusso di centinaia di migliaia di passi. In certi casi si parla anche di milioni. Infatti, il team di Veranu ha calcolato che con il calpestio dei 7 milioni di visitatori annuali che passano al Colosseo, si potrebbe produrre l'energia necessaria per illuminare gli archi del monumento senza spendere un euro di bolletta. La start up. Dentro Veranu battono cuori sardi. A cominciare dai fondatori Alessio Calcagni, Giorgio Leoni e Simone Mastrogiacomo, ai quali si sono recentemente aggiunti Giovanni Sanna, Damiano Congedo e Nicola Mereu. Per ora il loro pavimento intelligente è ancora un prototipo - una pedana che i ragazzi del team di Veranu si portano dietro a ogni convegno o workshop ai quali vengono invitati - ma è già pluripremiato. Nel 2016 la start up è stata selezionata tra le dieci italiane vincitrici della finale nazionale e tra le otto sarde della finale regionale degli StartUp Europe Awards, l'iniziativa promossa dalla Commissione europea. Inoltre, Veranu ha vinto il contest "90 secondi per spiccare il volo", nell'ambito dell'iniziativa Panorama d'Italia, e la prima edizione di Startup Battle. L'exploit. Nelle scorse settimane Veranu ha chiuso un round da 184mila euro andando addirittura in overbooking. Significa che ha raccolto capitale oltre il doppio rispetto a quello necessario per sviluppare il progetto. E lo ha fatto tramite il crowdfunding, cioè pescando in mezzo al popolo della rete. Il capitale raccolto è stato destinato alla crescita del team, allo sviluppo della strategia di marketing, all'internazionalizzazione del brand e all'estensione del brevetto a livello globale. Infatti, anche se la start up è nata da meno di un anno sta già pensando in grande. Il piano strategico prevede che quest'anno partiranno le installazioni permanenti presso clienti internazionali, così che la società possa farsi conoscere, ottimizzare il prodotto, aumentare la conoscenza sul mercato e testare le performance.

 
 
 

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