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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 May 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 25 maggio 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
VIALE SANT'IGNAZIO. Al via il Career Day per far conoscere il mondo del lavoro
Le aziende si presentano agli studenti dell'Università

Flessibili, disponibili, creativi, motivati, umili. E, ovviamente, laureati. A sentire le caratteristiche che le aziende ricercano nei dipendenti futuri c'è di che scoraggiarsi. Eppure, in molti ieri mattina si sono fatti coraggio e hanno presentato la propria candidatura ai colloqui del Career Day, l'appuntamento che ha lo scopo di mettere in comunicazione Università e mondo del lavoro. Nell'aula A della facoltà di Scienze economiche, i manager delle più importanti realtà imprenditoriali isolane hanno spiegato a una platea affollata come ci si deve muovere per entrare in un'azienda - magari da apprendista - e restarci il più a lungo possibile.
A COLLOQUIO Ma è fuori dall'aula che si muovevano i laureati-disoccupati, da non confondere con «gli inoccupati, ovvero quelli che non hanno un lavoro e neppure lo cercano», ha spiegato dal palco Enrico Garau, direttore dell'Aspal, Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro. Fatte le debite distinzioni dunque, e mandato a memoria che «i servizi per l'impiego non creano posti di lavoro ma favoriscono l'incontro tra le parti», laureandi e laureati si sono rivolti agli addetti al ricevimento sotto gli stand allestiti nel piazzale di viale Sant'Ignazio per lasciare il proprio curriculum o sottoporsi a un colloquio.
BOTTARGA NEL MONDO Per un posto da tirocinante addetto alla promozione della bottarga nel mondo, per esempio, è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese (scritta e parlata), nessun titolo di studio particolare e «molta flessibilità, passione per i viaggi e, preferibilmente, buona dimestichezza con i social network che ormai sono fondamentali». Fa sapere un dirigente delle risorse umane che, però, non sa quale tipo di contratto né quale retribuzione verranno applicati. In un'altra aula oltre il cancello che taglia il casermone crema si svolgono i colloqui per una catena di discount. Improvvisare non si può. Per sostenere un'intervista bisognava muoversi per tempo: registrarsi sul portale, compilare un modulo, attendere la risposta della segreteria e fissare un appuntamento al quale presentarsi con il curriculum in mano.
MANAGER IN CORSIA Enrico Schintu e Simone Melis, laureati in Scienze dell'amministrazione, sono pronti alla selezione. «È un'azienda solida che offre anche molti servizi, come l'asilo per i figli dei dipendenti o la palestra», raccontano. «Ci hanno spiegato che per diventare un buon manager è necessario conoscere bene il funzionamento dell'azienda, a cominciare dal lavoro in corsia».
Mariella Careddu
 
 
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 25 maggio 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
Tavola rotonda sulla tiroide
L'incontro pubblico, in occasione della Settimana mondiale della tiroide, si svolgerà domani alle 17,30 nella Casa della cultura in via Giulio Cesare. Gli esperti si confronteranno su patologie e cure della tiroide. Coordina Stefano Mariotti, ordinario di Endocrinologia dell'Università e responsabile dell'Endocrinologia del Policlinico.
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 25 maggio 2017 / Salute (Pagina 13 - Edizione CA)
PATOLOGIE Malattie reumatiche
Quella cura che combatte le artriti

Tutto comincia con un fastidioso dolore alla schiena che si manifesta soprattutto durante la notte. Il primo pensiero è che si tratti di uno strappo muscolare. Passerà, si dice. Gli episodi invece si ripetono, vanno e vengono, e il dolore peggiora. Finché non arriva la diagnosi del reumatologo: spondilite anchilosante, una malattia reumatica che colpisce uomini (4 volte di più) e donne indistintamente. Il trattamento di questa malattia reumatica ha fatto registrare passi da gigante con l'avvento dei farmaci biologici, in grado di arrestarne la progressione. I biologici hanno permesso di ridurre in modo importante anche le complicanze legate al lupus eritematoso (in Sardegna colpisce in misura doppia rispetto al resto del Paese), all'artrite reumatoide, in generale alle artriti croniche infiammatorie che colpiscono in Italia 5 milioni di persone.
LA CURA «Rispetto ai farmaci tradizionali», che agiscono ad ampio spettro , in maniera cioè non particolarmente selettiva, «quelli biologici aggrediscono una molecola che è il cardine dell'infiammazione», spiega il professor Alessandro Mathieu, direttore della struttura complessa di Reumatologia del Policlinico Aou di Monserrato. «I cardini dell'infiammazione sono diversi», avverte il professor Mathieu, «quindi, quando si utilizza un farmaco, per quanto sia efficace, non è detto che possa risultare altrettanto efficace per tutti i pazienti affetti da queste patologie. Ci sarà sempre, infatti, qualcuno che non risponde alla terapia. Per questo motivo, abbiamo bisogno di diversi farmaci che siano in grado di colpire target molecolari diversi».
BREVETTI Succede, adesso, che sono scaduti o stanno per scadere i brevetti che proteggono la tecnica di produzione dei farmaci biologici. Altre aziende farmaceutiche avranno quindi la possibilità di riprodurre la molecola originator e metterla in commercio a un prezzo inferiore: in questo caso il farmaco prodotto viene definito biosimilare, perché la molecola è solo simile (non equivalente) a quella originale. La preoccupazione di un paziente che oggi viene curato, con risultati soddisfacenti con i farmaci biologici e conduce una vita normale, dunque, è la seguente: è possibile copiare molecole così complesse e ottenere dei replicanti che abbiano la stessa identica efficacia terapeutica? La questione non è per niente accademica. Perché i farmaci biologici, tra i tanti pregi, hanno un difetto: sono, infatti, piuttosto cari (costano almeno il 20% in più dei biosimilari) e incidono, non poco, sui bilanci della Sanità regionale. Questo fatto potrebbe indurre a indirizzare la scelta sui biosimilari.
BIOSIMILARE «Se si tratta di un paziente che non ha ancora cominciato la terapia con il farmaco biologico, per quanto se ne sa fino a oggi, col biosimilare non succede nulla di diverso rispetto a quanto accade con l'originator», spiega il professor Mathieu. Per questi pazienti, quindi, sarebbe anche etica la scelta del biosimilare. «Il problema si pone invece per coloro che da anni sono curati molto bene col biologico e hanno registrato un'importante regressione della malattia», spiega ancora Mathieu. Il fatto, è che «il paziente che va in remissione completa ha vinto una scommessa. Oggi sarebbe difficile spiegargli perché deve cambiare farmaco. A una persona che ha accettato una scommessa sul farmaco biologico e l'ha vinta ora dovremmo chiedere di scommettere di nuovo, col rischio che stavolta possa perdere?», domanda Mathieu. In Italia, l'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco, esclude la sostituibilità automatica in ragione del prezzo e ha stabilito che, essendo i biologici e i biosimilari medicinali simili, ma non identici, la scelta di trattamento deve rimanere una decisione di competenza esclusiva del medico.
Mauro Madeddu
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 25 maggio 2017 / Cronaca di Oristano (Pagina 31 - Edizione CA)
Abbasanta Enogastronomia locale,
oggi tavola rotonda Ricettività ed enogastronomia locali: da imprese a strumenti di marketing territoriali. Se ne discute oggi alla 16 nella sala convegni del Centro servizi Losa su iniziativa dell'Unione territoriale aziende alimentari Confapi. La tavola rotonda si prefigge l'obiettivo di far concorrere operatori turistici e produttori agroalimentari nella formulazione di idee e strategie di attrazione dei flussi turistici nazionali e internazionali.
Aprirà i lavori Sergio Cutuli , presidente Confapi Oristano; successivamente interverranno Mirko Murgia , operatore turistico e presidente Confapi Sardegna e Martino di Martino , delegato Turismo Confapi Sardegna, Giuseppe Melis e Gianfranco Fancello dell'università di Cagliari, Lucio Murru , direttore commerciale aeroporto di Olbia, Alessandra Guigoni , antropologa e food blogger, Manuela Corrias , Confapi Oristano. Moderatore Cesello Putzu .
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 25 maggio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Seminario all'ex Manifattura con Matteo Merzagora
Comunicare la scienza anche al grande pubblico

Matteo Merzagora, direttore dell'Associazione Traces e dell'Espace des Sciences Pierre-Gilles de Gennes (ESPGG) dell'École Supérieure de Physique et de Chimie Industrielles della città di Parigi, uno dei massimi esperti europei di comunicazione della scienza, interverrà al seminario dal titolo “Open Science e Scienza partecipata”, che si svolgerà domani, 26 maggio, a Cagliari presso l'Ex Manifattura Tabacchi, in viale Regina Margherita, dalle 14 alle 17.
L'iniziativa, organizzata dall'Ordine dei giornalisti della Sardegna e da “Sardegna Ricerche”, fa parte del progetto di aggiornamento e assegnerà tre crediti formativi ai giornalisti che vi prenderanno parte.
Dopo l'introduzione, che sarà proposta dal presidente regionale dell'Ordine, Francesco Birocchi, sono in programma due interventi: dapprima quello di Valter Songini (responsabile Comunicazione Sardegna Ricerche) quindi quello di Paola Rodari (responsabile scientifica del 10lab di Sardegna Ricerche ed esperta di museologia scientifica - Sissa Medialab, Trieste).
Matteo Merzagora, presenterà una galleria di progetti che promuovono la collaborazione tra ricercatori e non-esperti nella produzione di sapere scientifico e di comunicazione della scienza.
In luoghi aperti al pubblico, come l'ESPGG ma anche il 10lab di Sardegna Ricerche, è infatti possibile mettere in sinergia il sapere accademico con le domande, ma anche le competenze e i punti di vista, che nascono e si sviluppano al di fuori dall'accademia, sia nel mondo associativo, come in quello dell'innovazione e della cultura.
Living lab, Hackatons, Citizen science, sono esperienze, che arricchiscono la ricerca scientifica e allo stesso tempo la rendono patrimonio dei gruppi sociali.
 

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