Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 May 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di domenica 7 maggio 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
COMUNE-UNIVERSITÀ
Festeggiamenti per i 30 anni dell’Erasmus

Martedì il Municipio si tingerà di blu per celebrare la Giornata dell’Europa. Il Comune aderisce alla campagna “M’illumino d’Erasmus” lanciata dalla Commissione europea per festeggiare i trent’anni del progetto Erasmus.
L’assessora Francesca Ghirra, con delega alle Politiche comunitarie, ha presentato l’iniziativa assieme al direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani Giacomo D’Arrigo, al presidente dell’associazione Tdm2000 Luca Frongia, alla responsabile del settore Mobilità studentesca-Sportello Erasmus dell’Università Anna Maria Aloi e alla prorettrice per l’internazionalizzazione dell’Università Alessandra Carucci.
Lunedì alle 15 da piazza Yenne partirà un corteo di studenti che raggiungeranno il Conservatorio dove alle 17 si celebreranno l’Unione europea e l’Erasmus. Per martedì 9 l’invito è quello di fotografare il Municipio colorato di blu e postarlo sui social taggando il Comune le tre agenzie coinvolte (Agenzia nazionale Giovani, Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE e Agenzia nazionale Erasmus+ INAPP) con l’hashtag #MilluminodErasmus.
Marcello Zasso
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 7 maggio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
IL FENOMENO ANTI GENDER
Domani alle 17, nell’aula magna dell’ex facoltà di Scienze politiche, si terrà il seminario “Comprendere il fenomeno anti-gender in Italia”. Introduce Aide Esu che poi cederà la parola al ricercatore Massimo Prearo.
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di domenica 7 maggio 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 47 - Edizione CA)
Il commissario Fabrizio Mureddu: «Ora puntiamo su Brasile e Medioriente»
L’Università di Nuoro in versione internazionale

La Barbagia al centro del mondo grazie al suo ateneo. Fabrizio Mureddu, Commissario straordinario del Consorzio universitario Nuorese ha, sin dal suo insediamento del 21 luglio 2015, conferito la sua impronta operativa alle attività dell’Università dandole un’impronta internazionale.
Dottor Mureddu, quali sono i progetti da voi avviati in quest’ambito?
«Il polo universitario di Nuoro si sta sempre più rafforzando nell’internazionalizzazione delle attività didattiche e di ricerca. E’ in costante crescita la mobilità di studenti, dottorandi e docenti verso altre sedi universitarie straniere, sono state istituite cinque summer schools che vedono in città la presenza di studenti e docenti stranieri, sono in corso di approvazione accordi che prevedono lauree internazionali in cui gli studenti acquisiscono un doppio titolo (italiano e straniero), numerosi visiting professor hanno svolto attività nella sede nuorese.
Tra questi, quale ha avuto maggiore impatto?
«Tra le attività, la Summer School “The Future of Human Rights in Europe” ha visto la presenza di numerosi studenti europei ed extraeuropei e ha trovato il suo epilogo nel viaggio d’istruzione alle istituzioni comunitarie di Strasburgo che ha permesso di rinsaldare rapporti che prevedono la presenza a Nuoro dei deputati europei della Sardegna, di funzionari ed esperti della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e del Consiglio d’Europa.
Che nazionalità sono coinvolte?
«Vi è un ampio ventaglio di scelta per le sedi Erasmus e Ulisse, quindi gli studenti godono del vantaggio (unico in Italia) di godere degli ingenti finanziamenti che la Regione , le Università sarde e l’Unione europea destinano alla mobilità dei nostri studenti. Vorrei sottolineare che le borse Erasmus per gli studenti sardi sono le più numerose e alte in Italia. Per ora Nuoro riesce ad attrarre una trentina di studenti stranieri all’anno e altrettanti della nostra Università fanno esperienza all’estero.
Esistono altri progetti da realizzare in collaborazione con altre Università?
«Sono in corso di approvazione sia accordi per il titolo di laurea congiunto con l’Università San Paolo del Brasile, l’Università Pasquale Paoli di Corte in Corsica, e la Lebanese University sia accordi di cooperazione internazionale che prevedono scambi e ricadute tra istituzioni locali e tessuto imprenditoriale.
Simone Tatti
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di domenica 7 maggio 2017 / Economia Sardegna (Pagina 21 - Edizione CA)
Carriere 
GUIDO UGO
Laureato in Economia e commercio all’Università di Sassari nel 1987, Guido Ugo (foto) frequenta un master in Business administration negli Usa alla Savannah State University, in Georgia. Nel 2002 Ugo accetta la proposta della multinazionale del tabacco Philip Morris come manager del marketing, e poi come incaricato per la Marlboro della gestione retail e merchandising. Dopo alcune esperienze in Italia e all’estero, nel 2011 si trasferisce a Losanna, in Svizzera, come responsabile multibrand, fino all’incarico attuale, ricoperto dal gennaio 2015, di Capo del brand staging. (l. m.)
FEDERICO SOLLA Dopo la laurea con lode in Medicina nel 2004 a Cagliari, Federico Solla (foto) si trasferisce in Francia, a Lione, per frequentare la scuola di perfezionamento in Microchirurgia clinica e sperimentale. Segue il rientro a casa per la specializzazione in Chirurgia pediatrica e il ritorno in Francia per una seconda specializzazione in Ortopedia e traumatologia. La carriera prosegue in Francia dove Solla lavora come chirurgo vertebrale all’ospedale civile di Lione e poi come consulente in Ortopedia e chirurgia a Menton, fino a ottenere il ruolo di chirurgo ortopedico all’ospedale Lenval di Nizza. (l. m.)
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di domenica 7 maggio 2017 / Economia Sardegna (Pagina 21 - Edizione CA)
Appuntamenti
INCONTRO CON MARK COTICCHIA
L’Università di Sassari ospiterà martedì 9 maggio, alle 15 nell’aula magna, il manager Mark E. Coticchia (nella foto) , esperto internazionale di trasferimento tecnologico nel campo della biomedica e capo della società Henry Ford Innovations.Dopo i saluti del rettore Massimo Carpinelli, gli interventi di Luca Ruiu (Associazione Amerigo) e di Carlo Mannoni, segretario generale della Fondazione di Sardegna, Coticchia terrà una relazione dal titolo “Ricerca e tecnologia: il ruolo chiave delle Università sul territorio e nel mercato globale”. (l. m.)
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di domenica 7 maggio 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 34 - Edizione CA)
Festa laureati e diplomati
UTA. Si terrà venerdì la seconda festa dei laureati e dei diplomati nel 2016. L’iniziativa, promossa dalla Giunta, è prevista alle 18 nell’aula consiliare.
 
 

redazioneweb@unica.it
 


LA NUOVA SARDEGNA


7 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 7 maggio 2017 / Attualità - Pagina 13
In Italia il 58% lo trova entro tre anni, nella Ue la media è l’80%
La laurea non basta per il posto
di Alessia Tagliacozzo
ROMA Il lavoro per i giovani italiani resta un miraggio anche se si ha in tasca una laurea: nel 2016 - secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Eurostat - risultava occupato entro tre anni dalla laurea solo il 57,7% dei «dottori», un dato in netto miglioramento rispetto al 49,6% del 2014 e il 53,5% del 2015 ma ancora molto lontano dalla media Ue che per coloro che hanno terminato l’educazione terziaria sfiora l’80,7%. L’Italia è penultima nella graduatoria dei paesi per percentuali di giovani occupati entro tre anni dalla laurea con un dato migliore solo della Grecia, mentre Malta guida la classifica (96%) seguita dalla Germania con il 92,6%. Se invece si guarda all’occupazione dei laureati tra il periodo che intercorre da uno a tre anni dalla laurea (lasciando fuori quindi il primo periodo che segue la tesi) la percentuale sale dal 57,5% del 2015 al 61,3% nel 2016. Analizzando i dati su coloro che invece hanno ottenuto solo il diploma la situazione appare ancora più difficile, anche se in miglioramento rispetto al picco negativo del 2014. Entro tre anni dal diploma di scuola superiore in Italia nel 2016 lavorava il 40,4% dei giovani a fronte del 35,9% del 2015 e del 32,2% del 2014 ma la distanza con la media europea resta abissale (68,2% l’Ue a 28 con la Germania che raggiunge l’86,4%). Il dato è ancora peggiore se l’educazione superiore è solo «generale» (26,2% al lavoro in Italia entro tre anni), mentre quella tecnica è al 43,5% (90,1% in Germania, 71,5% in Ue). Per i diplomati gli anni di crisi in Italia hanno rappresentato una debacle con oltre 15 punti persi (la percentuale nel 2007 era al 55,9%) a fronte di appena 3,6 punti di calo di media nell’Ue a 28. Peggio dell’Italia sui diplomati fa solo la Grecia (28% occupati a tre anni dal titolo) mentre la Spagna raggiunge il 51,7%. Nel complesso dei livelli di istruzione (tutti i livelli Isced) l’Italia ha una percentuale di occupati a tre anni dal termine del percorso educativo del 45,6%, in crescita dal 41,3% del 2015 e dal 37,8% del 2014, picco negativo, ma ancora lontano sia dai risultati pre crisi (57% nel 2007) sia da quelli medi europei del 2016 (71%). Anche in questa graduatoria, nonostante i miglioramenti, il dato italiano resta il peggiore dopo la Grecia. E probabilmente la difficoltà nel trovare lavoro incide anche sui tempi di uscita dalla casa dei genitori. Da una recente statistica dal titolo «Quando sono pronti a lasciare il nido?», sempre di Eurostat, emerge che i ragazzi italiani escono di casa oltre i 30 anni in media a fronte dei 26,1 medi in Ue, dei 23,8 in Germania, dei 23,9 in Francia e dei 19,7 in Svezia.
 
 

redazioneweb@unica.it


RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI


Link: rassegna stampa MIUR

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie