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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 April 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
STUDI UMANISTICI: OPEN DAY Si svolgerà mercoledì e giovedì prossimi, dalle 9 alle 20 a Sa Duchessa, “Umanamente OpenDay”, la manifestazione di orientamento della facoltà di studi umanistici. All'interno dell'iniziativa, rivolta agli studenti delle scuole superiori e a quelli dei corsi di laurea di primo livello della stessa facoltà, un incontro sugli sbocchi occupazionali raccontati direttamente dai professionisti, tra i quali Luca Sini, ceo di “guide me right”, la uber delle località turistiche.
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
La riforma del Governo non decolla: è difficile trovare imprese
Alternanza rimandata Scuola-lavoro, la Sardegna aspetta settembre
Tante le collaborazioni con le Università di Cagliari e Sassari, i teatri, le associazioni e gli enti culturali, ma sono ben poche le aziende che hanno avviato progetti di alternanza scuola-lavoro per gli studenti dei novantanove istituti superiori dell'Isola. «Un problema legato soprattutto alla natura del tessuto imprenditoriale della Sardegna, dove il 98 per cento delle aziende è di piccole dimensioni», dice il presidente di Confindustria Alberto Scanu. Così, mentre gli istituti faticano nella programmazione, l'Ufficio scolastico regionale cerca i contatti per siglare le intese col mondo imprenditoriale. «Dobbiamo lavorare più duramente che in altre regioni - conferma il direttore generale Francesco Feliziani -, ma andiamo avanti con fiducia».


 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Il programma dell'alternanza tra scuola e attività pratiche
Lavoro per gli studenti rimandato a settembre

La collaborazione con gli Atenei di Cagliari e Sassari è tra le più feconde in Italia. Gli studenti sardi hanno modo di frequentare i laboratori dei diversi dipartimenti dove si fa ricerca scientifica, e possono altresì vedere da vicino come si lavora alla Soprintendenza per i beni architettonici, dietro le quinte di un teatro, negli uffici di un'associazione. Manca, invece, l'esperienza dentro un'azienda che produca beni diversi dalla cultura, quelle imprese che - a quasi due anni dalla riforma che ha reso obbligatori per lo studente i progetti di alternanza scuola-lavoro - in Sardegna ancora fanno fatica ad accogliere un liceale e garantirgli almeno una parte delle duecento ore di stage necessarie per essere ammesso all'esame di maturità.
TESSUTO ASFITTICO «È un problema legato soprattutto alla natura del tessuto imprenditoriale dell'Isola dove il 98 per cento delle aziende sono di piccole dimensioni», spiega Alberto Scanu, presidente regionale di Confindustria. Aziende con pochissimi dipendenti, sicché è difficile che uno venga impegnato a fare da tutor a un ragazzo. «Molte delle imprese più grandi, invece, fanno già questa esperienza che, devo dire, è molto positiva. Ecco, è necessaria una maggiore informazione per far capire anche ai titolari dei più piccoli laboratori artigiani che accogliere uno studente è sempre un arricchimento. Basti pensare soltanto al fatto che oggi i ragazzi hanno tutti competenze informatiche e digitali preziosissime». È quel che dice anche Roberto Cesaraccio, numero uno dei giovani di Confindustria. «La nostra associazione ha sempre sostenuto la collaborazione con le scuole. Oggi però - avverte - mi pare che manchi una programmazione dei progetti di alternanza, una regia ragionata per far incontrare le esigenze di tanti studenti con le aziende».
LA DIFFIDENZA Le esigenze dei 75 mila ragazzi iscritti ai 99 istituti superiori dell'Isola. Con i tanti che hanno avuto, e hanno, esperienze di lavoro positive, ci sono quelli che denunciano condizioni di sfruttamento, o giornate passate a far niente, ore trascorse alla stampante e a servire caffè. «Succede che la difficoltà della scuola nel trovare interlocutori si scontri con la diffidenza delle aziende nell'accogliere i ragazzi - puntualizza Stefano Mameli, segretario di Confartigianato -. Tanti ci dicono: prendo uno studente solo se ha competenze specifiche, e allora dobbiamo spiegare che un ragazzo è sempre linfa vitale, anche solo per la capacità di maneggiare i social network e il computer». Per questo Confartigianato - che ha firmato un protocollo d'intesa con l'Ufficio scolastico regionale - sta preparando un prontuario per tutti gli associati, «col quale spiegheremo cos'è l'alternanza scuola-lavoro. Un modo per fare una ricognizione e raccogliere la disponibilità delle imprese». Finora l'Ufficio scolastico regionale ha firmato convenzioni con le Università di Cagliari e Sassari, Moby e Tirrenia, Legacoop, Confindustria-Giovani, alcuni Comuni, enti culturali e associazioni.
L'APPELLO «Stiamo mettendo a punto le intese con le Camere di Commercio, le Curie e l'Ordine dei consulenti del lavoro», dice Elisabetta Cogotti, referente regionale dei progetti di alternanza. «Gli accordi già siglati si stanno dimostrando proficui, ma è vero che manca la risposta delle aziende sul territorio, credo per una carenza di informazione. Per questo facciamo un appello perché si rendano disponibili a un impegno che ha anche un valore sociale ed etico». Piccole imprese a parte, è quel che il Provveditorato regionale sta cercando di far capire pure alla Regione riguardo una eventuale intesa con le singole Asl. «Ci stiamo provando tramite l'assessorato alla Sanità», spiega Elisabetta Cogotti.
IL DIRETTORE GENERALE «Certo, anche per la natura del tessuto imprenditoriale dell'Isola dobbiamo lavorare forse più duramente rispetto agli uffici di altre regioni - conferma il direttore generale Francesco Feliziani -. Dobbiamo poi risolvere problematiche giuridiche legate ad esempio alla sicurezza sul lavoro, alla sorveglianza sanitaria. Comunque stiamo siglando tanti protocolli d'intesa, andiamo avanti con fiducia».
Piera Serusi


 

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Le università di Cagliari e Sassari propongono ai liceali una ricca offerta di attività
Dall'analisi dell'atomo ai progetti in biblioteca
Per alcuni studenti rappresenta ancora un'incognita. Non per quelli però che partecipano ai progetti delle università di Cagliari e Sassari. Con gli atenei in campo, infatti, l'alternanza scuola lavoro, il progetto che prevede attività d'aula affiancate a periodi di formazione, sembra funzionare meglio che altrove.
Sono una quarantina i corsi attivati dall'università di Cagliari, diverse centinaia gli studenti che partecipano. «Un anno fa, il Senato accademico ha approvato un accordo quadro con l'Ufficio scolastico regionale. All'interno di questo schema si collocano gli accordi con le scuole interessate», spiega Ignazio Putzu, prorettore alla Didattica dell'università di Cagliari. L'offerta è ricca: si va dallo studio di fossili (coccodrilli, squali e tartarughe) al percorso all'Orto Botanico, dall'analisi dell'atomo a quello dei polimeri. E ancora: matematica, geometria, ingegneria architettonica, fisica di laboratorio, antropologia. «Quando gli studenti cominciano a vedere lo sviluppo pratico di ciò che studiano, riescono ad apprezzare le straordinarie potenzialità e applicazioni dello studio stesso», spiega.
Da Cagliari a Sassari, il discorso non cambia. Al nord sono 500 gli studenti (soprattutto dei licei ma non solo) che negli ultimi 12 mesi hanno partecipato alle decine di progetti proposti dall'ateneo sassarese. «Gli studenti fanno esperienza nei laboratori, per quanto riguarda la parte scientifica, nelle biblioteche e nei musei, per quanto concerne invece la parte umanistica», afferma il rettore, Massimo Carpinelli. L'offerta è ricca anche nell'università di Sassari: una quarantina di studenti, all'Erbario, al dipartimento di scienze botaniche impara i processi di catalogazione, essiccazione, eccetera. «I nostri progetti di alternanza sono tarati sulla missione dell'università, vale a dire didattica e ricerca», spiega Carpinelli. «Non proponendo soltanto didattica “frontale” ma anche attività di tipo manuale», i laboratori, le biblioteche, i musei, appunto, «gli studenti si appassionano in modo particolare».
Mauro Madeddu
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Fondi Investimento (Pagina 19 - Edizione CA)
APPUNTAMENTI 
SEMINARIO ALL'UNIVERSITÀ
Nell'ambito del master universitario di II livello in Gestione dei processi di sviluppo umano e organizzativo dell'Università di Cagliari si svolgerà il 4, 5 e 6 maggio nell'ateneo cagliaritano (nella foto) il seminario “Strumenti e tecniche di intervento nei Gruppi e nelle Organizzazioni”, rivolto a imprenditori, dirigenti e manager, oltre che a formatori e studenti, propone una presentazione delle principali tecniche di intervento di gruppo, suggerendo criteri di impiego, modalità di applicazione e di interpretazione in relazione agli obiettivi. (l. m.)
 
 

6 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
ASSEMINI. Ex militare tedesco, si muove con la sedia a rotelle dal 2013 «Il mare, la mia vita»
La sfida di Kay: a nuoto da Villasimius a Cagliari

«Il nuoto per me è come un lavoro: in piscina faccio più di 200 chilometri al mese». Kai Schirrmacher l'estate scorsa ha nuotato per tutto il Poetto, dalla Prima fermata a Margine Rosso e ritorno, e adesso rilancia: «Il 23 luglio partirò all'alba da Villasimius e arriverò al Poetto per il tramonto». Il che è un'impresa per chiunque, figuriamoci per chi - come lui - si sposta su una sedia a rotelle. Dei suoi problemi fisici ha fatto il suo punto di forza e dalla riabilitazione in piscina Kai è passato alle maratone in mezzo al mare. Natali in Germania e l'arrivo a Elmas da militare, per anni ha coltivato la sua passione per le moto, ma quattro anni fa è arrivata la malattia.
Com'è nata la passione per le maratone in acqua?
«A marzo del 2014 ho cominciato a frequentare la piscina per la terapia riabilitativa, a malapena galleggiavo. Poi ho trovato la mia dimensione ideale in acqua e sono rimasto colpito dalla traversata Villasimius-Cagliari compiuta dal nuotatore Davide Cannata».
Abbattute le barriere, non si è più fermato.
«Dopo tanta piscina, a giugno del 2016 ho cominciato a nuotare in mare e, visti i risultati, ho deciso di pormi un obiettivo preciso: fare tutto il Poetto, quindici chilometri tra andata e ritorno. Riuscirci è stata una grande soddisfazione, ma quando ho finito la mia testa era già proiettata verso altri traguardi».
Ha subito alzato l'asticella.
«Ho deciso di fare Villasimius-Cagliari, il percorso di Davide Cannata che mi aveva fatto innamorare di questa disciplina. Lui è un ventenne superallenato, io un nuotatore disabile di 45 anni e non vedo l'ora di fare questa prova».
A che punto è la preparazione?
«Tra poco tornerò in mare, ora mi sto allenando in piscina. Ho fatto una prova completa: sono stato in acqua dalle 9 alle 19 e per percorrere 36 chilometri ho dovuto fare 1440 vasche da 25 metri».
In mare sarà più difficile?
«Tra le differenze, quella che preferisco è che non dovrò fare 1440 virate. I nuotatori quando arrivano a fine vasca si danno una spinta, io usando solo le braccia devo fermarmi e ripartire: è più pesante».
Quant'è la distanza tra Villasimius e il Poetto?
«Dalla spiaggia del Riso punterò su Capo Boi per arrivare poi alla Prima fermata: la distanza è di 32 chilometri, ma secondo le condizioni meteo potrei dover allungare il tragitto per stare più vicino alla costa, per questo mi sto preparando per 36 chilometri».
Ha cominciato da autodidatta, ora c'è chi crede in lei.
«Ho raggiunto risultati eccellenti grazie al mio coach Corrado Sorrentino, ma ho anche un nutrizionista che mi segue costantemente, così come il personale del Laboratorio di Fisiologia degli sport dell'Università».
Serve un grande fisico, ma anche tanta concentrazione.
«Metà del lavoro spetta alla testa. Se inizi a pensare di essere in difficoltà o di non farcela, il fisico accusa subito il colpo. Se invece credi in quello che stai facendo, i muscoli ti danno retta. Con la testa e la forza di volontà si possono raggiungere grandi traguardi».
Marcello Zasso
 
 

7 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Provincia Ogliastra (Pagina 46 - Edizione CA)
BAUNEI. Primo viaggio di istruzione, ospite il Minerario di Iglesias
Golgo, un'aula scolastica nelle viscere della terra

L'altopiano di Golgo, con le sue eccezionali caratteristiche geomorfologiche, può essere considerato anche come risorsa scientifica e didattica, oltre che turistica. È il punto di vista con il quale si sono accostati al territorio di Baunei gli alunni dell'istituto minerario Asproni-Fermi di Iglesias, durante il viaggio di istruzione che per tre giorni, la scorsa settimana, li ha visti protagonisti di escursioni di impronta geologica tra il paese e l'entroterra. Ad accompagnare gli studenti, oltre ai docenti di classe Giuliana Mallei e Giampaolo Orrù, c'erano anche due docenti universitari di geologia, Carlo Marini, della facoltà di Scienze della Terra dell'Università di Cagliari, e il professor Antonio Assorgia, storico docente di geologia dell'ateneo cagliaritano ora in pensione e di casa a Baunei da qualche anno.
GLI INSEGNANTI «Il corso geotecnici del nostro istituto è unico in Sardegna - spiega la docente Giuliana Mallei - ed è l'evoluzione di quello che un tempo era il corso per periti minerari; si studia geologia, topografia e tecnologie per la gestione del territorio e dell'ambiente. I ragazzi studiano le diverse tipologie ambientali cercando di trovare strategie atte al rispetto della natura».
ACCOGLIENZA E DONI Il viaggio di istruzione a Baunei si inserisce nel progetto di alternanza scuola/lavoro intitolato “Impariamo a conoscere e a gestire il territorio”. All'arrivo in paese gli alunni sono stati accolti dal sindaco Salvatore Corrias nel Centro di documentazione di Via Orientale Sarda e gli allievi, dopo aver riassunto la storia dell'Istituto Minerario di Iglesias, hanno donato alla comunità baunese alcuni campioni mineralogici. Il giorno dopo gli studenti, guidati da professor Marini, hanno visitato l'altopiano di Golgo, concentrandosi tra As Piscinas e Su Sterru, la voragine profonda 270 metri, per una vera e propria lezione di geologia a cielo aperto. «Il viaggio è stato molto istruttivo - sottolineano i docenti accompagnatori - e speriamo di ripetere l'iniziativa il prossimo anno, privilegiando altri aspetti geomorfologici del territorio baunese».
L'ASSESSORE «Il nostro territorio ha le carte in regola per puntare anche sul turismo scolastico - rimarca l'assessore al turismo Ivan Puddu - e i tre giorni passati a Baunei dalla scolaresca iglesiente lo testimoniano pienamente; da questo punto di vista il Centro di documentazione può giocare un ruolo molto importante ». Il fatto che ai primi di maggio sia in arrivo a Baunei un'altra scolaresca in viaggio d'istruzione, proveniente dalle scuole superiori di Aritzo, sembra confermare questo nuovo trend turistico-didattico.
Giampaolo Porcu
 
 

8 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Cultura (Pagina 55 - Edizione CA)
INCONTRO. Galleria Comunale, il 4 “L'artista al centro” con Angelo Liberati
GALLERIA COMUNALE Angelo Liberati sarà il prossimo ospite della rassegna “L'artista al centro!”, una serie di lezioni tenute da un artista della collezione Collezione d'Arte Contemporanea dei Musei Civici, in dialogo con la docente di Storia dell'Arte Contemporanea della Facoltà di Lettere di Cagliari, Rita Pamela Ladogana. Nella Sala Depero della Galleria Comunale, alle 16, Liberati terrà una lezione su “La Pop art, linguaggio del suo tempo”. (gr. pi.)
 
 
 

9 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Cultura (Pagina 54 - Edizione CA)
Archeologia Sergio Frau propone le sue suggestive tesi nella mostra allo scalo di Elmas
Fu la Sardegna, isola-mito
il primo centro del mondo 
La Sardegna, l'Isola-mito di Atlante evocata da Platone, fu il primo centro del mondo. L'axis mundi. Il suo ombelico, l'omphalos. Una Delfi prima di Delfi. Il mulino di Amleto e Kronos che, secondo altre cosmogonie, ordinava spazio e tempo nell'Età dell'oro. E che all'improvviso (come Atlantide) finì in mare, «per macinare corpi, sale e sabbia».
È la nuova e travolgente ipotesi del giornalista di Repubblica Sergio Frau che 15 anni fa, con un'inchiesta che ebbe eco sensazionale e fece sussultare Accademia e Soprintendenze sarde, demolì la frontiera occidentale del mondo antico. Spostando le colonne d'Ercole da Gibilterra al Canale di Sicilia, diede all'Isola degli 8mila nuraghi («ma ritengo fossero almeno 20mila») una centralità mai assegnatale nella storia, nel Mediterraneo e nel dibattito internazionale. E la Sardegna – a ragionare secondo geometria e geografia degli antichi – «regge la parte. Un miracolo in mezzo al mare che i Greci chiamano isola di Atlante e l'Asia rappresenta come sacro loto che galleggia al centro del mondo».
PROVE IN MOSTRA Frau rilancia le sue ipotesi con una ricerca che, traendo linfa anche dal corposo testo “Il Mulino di Amleto” (De Santillana e Von Dechend), indaga i miti cosmogonici. Il cronista dell'antichità lo fa anzitutto con la mostra inaugurata ieri - e visitabile sino a ottobre – nel piano partenze dell'aeroporto di Elmas, spazio simbolo nella storia delle sue indagini: da qui nel 2004 partì “Atlantikà”, allestimento che portò a Parigi l'isola mito. Lo farà a fine giugno col libro di mille pagine che, intitolato “Omphalos. Il Primo Centro del Mondo. Il Paradiso che divenne inferno…”, sarà edito, come “Le colonne d'Ercole. Un'inchiesta” (pp.672), da Nurneon.
I DIECI SAGGI L'imprimatur arriverà quando i 10 sapienti – depositari delle bozze - renderanno all'autore le postfazioni. Testi di supporto o confutazione al «ragionevole dubbio» che il lavoro instilla. Due dei futuri estensori (tra gli altri il geologo Mario Tozzi, il genetista Francesco Cucca e la studiosa di tradizioni popolari Dolores Turchi) erano seduti al tavolo di inaugurazione della mostra presieduto da Alessio Grazietti, direttore generale Sogaer. Si tratta dell'antichista Attilio Mastino, già rettore dell'Università di Sassari e Andrea Cantile, docente di Cartografia storica all'Università di Firenze. Per telefono è poi intervenuto Azedine Beschaouch, archeologo e accademico di Francia. Bloccato da Alitalia, sarà da oggi in Sardegna per una “Zingarata dei Sapienti”; così, dai tempi della prima inchiesta, Frau definisce le missioni dirette a studiare i siti cardine della ricerca. La meta sarà Sorgono, centro del centro della Sardegna tracciato dal 40esimo parallelo. «Luogo in cui 200 menhir, più antichi di quelli di Carnac e Stonehenge, sono allineati in direzione est-ovest e dove la chiesa di San Mauro, contravvenendo all'orientamento ad est e assecondando quello dei menhir, ha il rosone col diametro più grande di tutta l'Isola». Memoria dell'ombelico del mondo, riproposizione – come la sala conclusiva della mostra rappresenta - «di un prototipo reale, prima sparito, poi spartito e infine replicato».
DAL PARADISO ALL'INFERNO Il viaggio nel tempo, che si percorre attraverso una galleria di gigantografie, inizia dal Paradiso. Nella prima sala mostra gli aspetti del mito che hanno portato Frau all'identificazione dell'isola di Atlante, l'axis mundi, con la Sardegna. La seconda sala racconta l'Inferno, lo “schiaffo di Poseidone” che, fattosi tsunami, sommerse l'opulenta città galleggiante e le sue torri. Le foto scattate col drone da Ettore Tronci mostrano i nuraghi al di qua delle Giare (la reggia di Barumini su tutti) sepolti dalla terra. La terza sala è quella della fuga del Paradiso. Qui si rappresenta un'altra delle ipotesi del giornalista: gli etruschi sono eredi dei nuragici. I banchetti dipinti nelle tombe, le onde che ricorrono nella loro arte, le patere ombelicate (richiamo all'omphalos del mito), vagheggerebbero l'Età dell'oro perduta. È certo che il nuovo libro di Frau susciterà discussioni. «Ma la Sardegna – ha detto Mastino - non ha nulla da temere dall'analisi della sua storia. L'inchiesta offre fonti e documenti, gli studiosi mettano a disposizione le loro ipotesi».
Manuela Arca
 
 

10 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Economia (Pagina 19 - Edizione CA)
CARRIERE
Enrico Dessì
Nato a San Vero Milis, Enrico Dessì (nella foto) si trasferisce nel 2002 a Pisa, per frequentare Scienze Informatiche. Nel 2009 accetta la proposta della Advantage di Parma, società che affianca le aziende del settore manifatturiero e automobilistico nella gestione del ciclo di vita dei prodotti e dell'Internet of Things, con cui lavora prima come consulente senior e poi come specialista nel Technical Support & Governance. Dal 2009, sempre per la Advantage, è diventato consulente per l'innovazione presso il Team Ferrari Racing di Maranello, la squadra del Cavallino Rampante che ogni anno partecipa al campionato mondiale di Formula 1. (l. m.)
Francesca Sanna Dopo la laurea in Lettere a Cagliari, Francesca Sanna (nella foto) si sposta a Sassari per un master in Editoria e Comunicazione multimediale. Nel 2008 il trasferimento a Milano, ufficio stampa dell'Amsa, l'Azienda servizi ambientali, e di specialista della comunicazione per il provider E-care Crm Business Solutions. Dal 2011 il passaggio in Vodafone come Web editor, per la gestione del portale web e delle app per il mondo retail. (l. m.)
 
 

11 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 aprile 2017 / Cronaca Italiana (Pagina 15 - Edizione CA)
Bari
Si laurea il giorno dopo l'omicidio del padre

BARI Con sicurezza e lucidità ha discusso la tesi sperimentale in farmacologia e farmacoterapia. Per oltre 20 minuti ha risposto alle domande sul potenziale terapeutico della Taurina nella distrofia muscolare di Duchenne. Dopo che la commissione le ha assegnato 110 e lode, Rita Amedeo è scoppiata in lacrime. Non di gioia ma di disperazione. Perché Rita è la figlia di Michele Amedeo, il netturbino cinquantenne ucciso due giorni fa davanti all'Amiu, l'azienda di raccolta dei rifiuti per la quale lavorava. Un delitto al quale gli inquirenti non sanno dare una spiegazione, molto probabilmente un errore di persona.
Il suo papà, al quale aveva deciso di dedicare il suo lavoro sperimentale, non era lì ad ascoltarla. E non c'era nemmeno sua madre, impegnata a ricevere parenti e amici nella camera ardente e ad organizzare il funerale in programma oggi. A cingere il capo di Rita con la corona d'alloro è stata la zia. Terminata la discussione della tesi, la neo dottoressa è tornata a casa e ha posato una copia della sua tesi accanto al cadavere del padre. Nella prima pagina c'è una dedica: «Ringrazio il mio papà per l'interesse dimostrato verso ciò che studiavo, per avermi da sempre fatta sentire la “farmacista” di casa, mostrandosi sempre dalla mia parte».
 

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LA NUOVA SARDEGNA

 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 2 maggio 2017 / LA NUOVA SARDEGNA di domenica 30 aprile 2017 / Sardegna - Pagina 9
Alessandra Farris in lizza con la start up per non udenti IntendiMe
DONNA DELL’ANNO, C’È UNA SARDA
CAGLIARI C’è una imprenditrice cagliaritana tra le tre finaliste della sezione “Popolarità” del premio internazionale “La donna dell’anno”: si tratta di Alessandra Farris che ha inventato una start up per i non udenti. Sarà sul palco di Saint Vincent il 31 maggio in occasione della proclamazione della vincitrice dell’edizione numero 19. Dovrà vedersela con la biologa Karina Atkinson impegnata per la salvaguardia della biodiversità e lo sviluppo sostenibile in Paraguay, il medico Monika Hauser che si batte contro gli stupri di guerra in tutto il mondo. Dal 3 maggio il pubblico potrà votare on lines ul sito del Consiglio regionale della Valle d'Aosta (www.consiglio.vda.it/app/donnadellanno) L'imprenditrice Alessandra Farris nasce da genitori sordi e crea la start up “IntendiMe”, un innovativo sistema rivelatore di suoni che consente ai non udenti di superare la loro "disabilità invisibile". Le tre finaliste sono state selezionate dalla giuria del Premio tra 23 nomi proposti da Ong, enti e associazioni di tutto il mondo. Previsto un premio di 15mila euro,da spendere per la realizzazione o il completamento dei progetti umanitari e di sviluppo per i quali la vincitrice è stata selezionata. (a.palm.)
 
 
 

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