Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 April 2017

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
Corteo nel giorno de Sa Die: «A foras i militari da Quirra»
VILLAPUTZU. Il movimento anti-militarista oggi si raduna davanti al poligono
 
Via le basi militari dalla Sardegna «perché è un diritto di tutti i sardi disporre delle proprie terre per uno sviluppo vero del territorio». Lo grideranno oggi a Quirra tutte le associazioni e i cittadini che fanno parte di “A Foras”, il gruppo nato lo scorso giugno che lotta contro l'occupazione militare dell'Isola. E lo grideranno nel corso di un corteo che lambirà il Poligono interforze del salto di Quirra proprio in occasione de Sa Die de Sa Sardigna: «Abbiamo scelto questa data - hanno sottolineato gli organizzatori che provengono da tutta l'isola - per farne realmente una giornata di rivendicazione del diritto di tutti i popoli all'autodeterminazione. Non possiamo più accettare che la nostra terra sia utilizzata per test, sperimentazioni, esercitazioni e costruzione di ordigni che vengono impiegati per sterminare altri popoli. Non accettiamo che la nostra terra sia avvelenata, che sia compromesso qualsiasi sviluppo al di fuori dell'industria militare».
IL DOSSIER Pensieri che troverebbero conferma nel dossier scientifico che A Foras sta presentando in questi giorni: «Quel che è certo - hanno aggiunto - è che ad esempio a Villaputzu in assenza del Poligono si sarebbero potute sviluppare economie alternative basate sul turismo o sull'agricoltura che avrebbero portato un maggiore reddito, oltre che ovviamente non basate sull'esportazione della guerra». Sempre nel dossier (dove vengono riportati dati statistici ufficiali e una recente indagine dell'Università di Cagliari) viene messo in evidenza come il saldo demografico a Villaputzu, a differenza di Muravera, negli ultimi 50 anni sia pari o quasi allo zero: «Non siamo sicuri - si legge nel documento - che senza il poligono sperimentale Villaputzu avrebbe avuto lo stesso turismo di Muravera, certo è però che alcuni beni storici e naturalistici non sono fruibili». E quindi «occorre una alternativa rispetto all'economia bellica» partendo magari dalle bonifiche «che però devono produrre professionalità e reddito per i sardi».
LA PROTESTA L'appuntamento è per le 11 presso il bar di Quirra, al Km 78 della vecchia orientale sarda. Poi il corteo con mille bandiere dei quattro mori arriverà sino all'ingresso del Poligono: «Invitiamo tutti a partecipare a questa giornata di lotta e di impegno civile - è l'appello di “A Foras” - ma anche di festa e di condivisione».
Gianni Agus
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 48 - Edizione CA)
Sclerosi multipla, la scoperta degli scienziati sassaresi
SALUTE. I risultati della ricerca pubblicati sulla rivista New England Journal of Medicine
 
La sclerosi multipla non coinvolge solo i linfociti T (prodotti dal timo) ma anche i linfociti B, quelli che nascono nel midollo osseo. È di grande importanza per rendere le cure sempre più specialistiche e personalizzate, la scoperta fatta dai ricercatori dell'Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica del Cnr e dell'Università di Sassari.
Lo studio portato avanti dal gruppo internazionale coordinato da Francesco Cucca, direttore dell'Irgb-Cnr, e cofinanziato dalla Fondazione italiana sclerosi multipla è stato pubblicato su New England Journal of Medicine, la più antica e prestigiosa rivista di medicina al mondo, accompagnato da un editoriale.
All'origine del rischio di sviluppare sclerosi multipla (Sm) e lupus eritematoso sistemico, malattie autoimmuni a carico della mielina del sistema nervoso centrale e di pelle, reni e altri organi, vi sarebbe anche una particolare forma di Tnfsf13B, gene che presiede alla sintesi di una proteina con importanti funzioni immunologiche: la citochina Baff, che stimola i linfociti B, produttori di anticorpi.
Spiega Francesco Cucca, direttore dell'Irgb-Cnr e docente di genetica medica dell'ateneo sassarese: «Sclerosi multipla e lupus eritematoso sistemico sono malattie multifattoriali, in cui il processo autoimmune è determinato dall'azione congiunta di diversi fattori genetici e ambientali. Più le cause di questo processo sono conosciute, più diventa facile capire i meccanismi biologici alla loro base e quindi identificare i corretti bersagli terapeutici e capire a quali individui debbano essere somministrati specifici farmaci».
La ricerca si è basata sul sequenziamento dell'intero genoma in migliaia di individui sani e malati, abbinato a una caratterizzazione ultra-dettagliata dei loro profili immunologici. La ricercatrice Maristella Steri, autrice del lavoro insieme a Valeria Orrù e Maria Laura Idda, dice: «Inizialmente le analisi sono state condotte su individui sardi, poi sono state estese ad ampie casistiche provenienti da Italia peninsulare, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Svezia. Dopo sei anni abbiamo identificato la correlazione diretta tra una particolare forma del gene Tnfsf13B e il rischio di sviluppare la Sm o il lupus».
Un'altra peculiarità dello studio è che rileva attraverso quali meccanismi esercita i suoi effetti deleteri la Baff-var, la variante genetica predisponente nei confronti dell'autoimmunità.
Lo studio è stato dedicato alla memoria del neurologo Giulio Rosati, uno degli autori della ricerca.
Giampiero Marras
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Prima pagina
Una speranza contro la sclerosi
Pool guidato dal sardo Cucca getta le basi per nuove terapie
 
Nasce a Sassari la nuova speranza di lotta contro la sclerosi multipla. Il pool internazionale di ricercatori coordinato da Francesco Cucca, professore di genetica medica dell’università di Sassari, ha svelato un importante meccanismo biologico che predispone alcuni soggetti a queste malattie, gettando le basi per nuove terapie. BUA A PAGINA 7
 
LA NUOVA SARDEGNA
Sardegna - Pagina 7
Sclerosi multipla e lupus: ricerca sarda dà speranze
Il pool internazionale è coordinato da Francesco Cucca, dell’università di Sassari
Lo studio sulla genetica è stato pubblicato dal New England Journal of Medicine
di Giovanni Bua
 
SASSARI Ha un cuore sassarese la nuova speranza di lotta contro la sclerosi multipla e il lupus. Dopo sei anni di studi, passati sequenziando l’intero genoma di migliaia di individui sani e malati, in gran parte sardi, il pool internazionale di ricercatori coordinato da Francesco Cucca, professore di genetica medica dell’università di Sassari, ha svelato per la prima volta un importante meccanismo biologico che predispone alcuni soggetti a queste malattie, gettando le basi per nuove terapie personalizzate e per lo sviluppo di nuovi farmaci. A far saltare sulla sedia gli scienziati, il lavoro è stato condotto dall’Istituto di ricerca genetica e biomedica del Cnr di cui Cucca è direttore, e dall’ateneo turritano e cofinanziato dalla Fondazione italiana sclerosi multipla, l’individuazione di un nesso di causa-effetto diretto tra la particolare forma di un gene che presiede alla sintesi di una proteina con importanti funzioni immunologiche (il Tnfsf13B) e il rischio di sviluppare le due patologie. Un evento rarissimo in studi di questo genere che ha attirato l’attenzione del New England Journal of Medicine, la più antica e prestigiosa rivista di medicina al mondo, che alla ricerca del team italiano ha dedicato l’editoriale dell’ultimo numero pubblicato ieri. «Sclerosi multipla e lupus eritematoso sistemico sono malattie multifattoriali – spiega Francesco Cucca – in cui il processo autoimmune è determinato dall’azione congiunta di diversi fattori genetici e ambientali. Più le cause di questo processo sono conosciute, più diventa facile comprendere i meccanismi biologici alla loro base e identificare i corretti bersagli terapeutici, creando anche le premesse per capire a quali individui debbano essere somministrati i farmaci». Il sistema immunitario è costituito da centinaia di cellule e molecole e non è semplice stabilire quali siano implicate nel rischio di sviluppare determinate malattie. «Per lungo tempo si è ritenuto che i linfociti T fossero le cellule primariamente coinvolte nella Sm – prosegue il direttore dell’Irgb-Cnr – . Oggi, anche grazie a questo studio, emerge un ruolo primario dei linfociti B in questa patologia. Cellule immuni che normalmente ci difendono da certi tipi di microbi ma che, in qualche caso, possono diventare il nemico». Lo studio, firmato anche da Maristella Steri, Valeria Orrù e Maria Laura Idda, è dedicato alla memoria di Giulio Rosati, neurologo e storico preside di Medicina, che fu anche uno degli autori della ricerca.
 
LA NUOVA SARDEGNA
Sardegna – pagina 7
i complimenti dell’assessore arru
La Regione: un lavoro di grande qualità
 
«Questa scoperta potrebbe permettere nuove prospettive nella terapia della malattia. Ed è di una importanza straordinaria come straordinario è il riconoscimento che le è stato tributato». Così l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che esprime compiacimento e si complimenta con tutti i medici e ricercatori sardi che hanno avuto un riconoscimento scientifico di livello planetario con la pubblicazione, sulla più importante rivista medica internazionale, "The New England Journal of Medicine" (ultimo numero di ieri) di un articolo sulla presenza di alcune molecole (caratteristiche immunologiche) in pazienti sardi affetti da Sclerosi Multipla. «È uno studio - commenta l’assessore regionale – che potrebbe permettere nuove prospettive nella terapia della malattia. La rilevanza è enfatizzata dall'editoriale della stessa rivista, che sottolinea un possibile legame immunologico tra la malaria e la sclerosi multipla. Uno speciale ringraziamento va all'Aism, l'associazione italiana sclerosi multipla, che ha permesso lo studio che ha portato agli importanti risultati pubblicati. Fondamentale - prosegue Arru - è la collaborazione tra Aism e assessorato della Sanità, collaborazione che ha portato alla preparazione di una bozza di percorso diagnostico terapeutico e assistenziale, che verrà presentato nei prossimi giorni sia a Cagliari sia a Milano, all'Università Bocconi».
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Ozieri – pagina 35
Dal Mesu e Rios alla laurea record con 2 anni d’anticipo
L’ex terzino Claudio Saba dottore in Giurisprudenza a 22 anni
In tre anni ha dato 28 esami: «Ma la sera andavo a ballare»
di Luca Fiori
 
OZIERI Gli amici della facoltà lo chiamo “The Wolf - il lupo di Giurisprudenza”, per la determinazione con cui in appena tre anni ha letteralmente “sbranato” 28 esami. Un filotto con una media altissima che gli ha consentito di tagliare il traguardo della laurea con due anni d’anticipo. Claudio Saba, ozierese di 22 anni, e un passato da calciatore con la maglia del Mesu e Rios, si considera un ragazzo normale, con le passioni e le abitudini dei suoi coetanei. Ma la sua cavalcata trionfale, conclusasi ieri pomeriggio nell’aula magna dell’università di Sassari, con una corona d’alloro in testa e la proclamazione con il voto di 110 e lode, raccontano che forse una piccola grande impresa questo ragazzo dallo sguardo timido e la passione per il paracadutismo, l’ha compiuta.
Eppure durante gli anni delle scuole medie e del liceo Scientifico “Antonio Segni” di Ozieri nessuno avrebbe scommesso su questo exploit. «A scuola andavo bene - racconta - ma non sono mai stato il primo della classe». Poi con l’arrivo a Sassari e l’avvio della carriera universitaria Claudio ha dato un’accelerata che ha lasciato a bocca aperta anche i suoi docenti. Ieri pomeriggio la discussione della sua tesi di laurea dal titolo “Autonomia privata e limitazione della responsabilità patrimoniale” (relatore Luigi Nonne) è stata un vero e proprio successo. Smaltita la sbornia dei festeggiamenti, Claudio inizierà a concentarsi -per quanto ancora giovanissimo - sul suo futuro lavorativo. «Vorrei andare negli Stati Uniti - racconta - per fare un master e dedicarmi alla carriera forense». In questi anni di studio Claudio non ha rinunciato quasi a niente e questo rende la sua “impresa” ancora più particolare. «Ho smesso di giocare a calcio - spiega - ma non di fare attività fisica, vado a correre e in palestra. Sono un divoratore di fumetti e di romanzi e amo andare al cinema - aggiunge - e poi naturalmente mi piace andare a ballare con gli amici e fare attività adrenaliniche come il paracadutismo e il bungee jumping. Sacrifici? In realtà pochi - conclude - ho trovato un metodo per studiare e alle volte riuscivo anche a preparare tre esami contemporaneamente».

Questionnaire and social

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