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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 April 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 24 aprile 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
INSEGNANTI DI SOSTEGNO
Il Ministero ha già individuato il numero dei posti disponibili per la specializzazione dei docenti: 35 per la scuola dell’infanzia, altrettanti per le elementari, le medie e gli istituti superiori. L’Università di Cagliari ha pubblicato il bando di selezione per l’accesso ai corsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni disabili. Le iscrizioni ai test preselettivi scadranno alle 12 dell’11 maggio.
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 24 aprile 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Segnalati pericoli anche al Porto Canale, a San Michele e alla Cittadella universitaria
Cani randagi, ora è emergenza
Ciclista inseguito nel parco di Molentargius cade e si ferisce
Un cane randagio ha inseguito un ciclista nella pista all’interno del parco di Molentargius: ha cercato di morderlo, provocandone la rovinosa caduta dalla bici. «Sono almeno tre i cani presenti nella zona», ha denunciato lo sfortunato ciclista, Ignazio Dessì, finito in ospedale per la frattura della clavicola. Un fenomeno, quello del randagismo, che tocca anche altre aree della città: da quella del Porto Canale a Giorgino, alle strade polverose attorno al cimitero di San Michele fino al Policlinico universitario. Comune, Forestale, Asl e associazioni che si occupano di cani sono sempre in prima linea per contrastare quella che rischia di trasformarsi in un’emergenza.
INSEGUITO NEL PARCO L’ultimo episodio è avvenuto due giorni prima di Pasqua. «Ero in bici», racconta Dessì, vigile del fuoco appassionato di mountain bike e tesserato con l’Asd Sinnai Mtb, «nelle stradine all’interno del parco. Un cane nero, di grossa taglia, è sbucato improvvisamente da un cespuglio: mi ha inseguito cercando di morsicarmi a un polpaccio. Ho accelerato per evitare l’aggressione. Ho perso il controllo della bici e sono caduto. Il ruzzolone, e il polverone, hanno bloccato l’animale che si è allontanato. Io sono finito in ospedale con una clavicola fratturata». Secondo il ciclista i cani randagi sono almeno tre: «Abito in zona e li ho visti muoversi nelle vicinanze della chiesa dei Salinieri. Ho fatto la segnalazione a Municipale e Forestale». Laura Pulga, presidentessa dell’Ente parco Molentargius Saline, ha evidenziato: «Non ci risultano presenze di randagi. I nostri uffici sono a disposizione per raccogliere le segnalazioni. Ricordo che l’anno scorso abbiamo portato avanti, con Asl e Polizia municipale di Cagliari e Quartu, un progetto di microchippatura di tutti i cani presenti nel parco. Ne abbiamo registrato un centinaio: praticamente tutti di proprietà di residenti a Molentargius che lasciavano liberi gli animali».
ZONE A RISCHIO Una delle zone maggiormente a rischio sembra essere quella attorno alla strada che porta all’ingresso del Porto Canale. Diverse le segnalazioni arrivate alla Municipale. Un branco di circa dieci cani si muove liberamente ed è stato avvistato più volte. Animali a volte minacciosi anche se per fortuna non sono state registrate aggressioni. Preoccupazione per la presenza di randagi anche nelle vicinanze del cimitero di San Michele e nella zona tra la Cittadella universitaria e il Policlinico di Monserrato.
IL CANILE COMUNALE Attualmente sono circa 180 i cani presenti nel canile comunale di via Po. «Chi desidera adottare un cane», ha spiegato recentemente Giovanna Coppa, veterinaria del canile, «può venire direttamente nella struttura, visitarla e vedere tutti i nostri “amici” presenti. Può scegliere l’animale adatto per l’adozione». È necessario un documento d’identità e il codice fiscale. Bisogna essere maggiorenni e soprattutto «avere la piena consapevolezza del significato dell’adozione di un animale», ha ribadito la veterinaria. L’impegno non va dunque sottovalutato. Dal canile comunale ricordano inoltre che per la salute e l’alimentazione di un cane (la sua vita in media è di 15 anni) «sarà necessario andare incontro a spese e avere del tempo da dedicare». Il personale del canile è pronto a dare tutti i consigli a chi volesse adottare un animale. «Una variabile da tenere in considerazione è la razza perché ognuna ha un carattere ben definito».
Matteo Vercelli
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 24 aprile 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
VIA DOBERDÒ. La presentazione del libro di Angelo D’Orsi
Vita di Antonio Gramsci: ecco una biografia nuova
Un nutrito gruppo di associazioni ed enti ha messo in piedi l’iniziativa che si inserisce tra le manifestazioni organizzate in occasione dell’anno Gramsciano.
Mercoledì alle 18.30 l’associazione culturale Antonio Gramsci Cagliari in collaborazione con la biblioteca L’albero del ricci, il Gramsci Lab e l’Istituto sardo per la storia dell’Antifascismo e della Società contemporanea (Issasco) presenterà la nuova monografia dedicata alla vita di Antonio Gramsci dal titolo “Gramsci. Una nuova biografia”.
IL LIBRO L’opera scritta da Angelo D’Orsi è edita da Feltrinelli e sarà illustrata durante l’incontro che si svolgerà in via Doberdò 101. Ad affiancare l’autore durante il dibattito saranno Mauro Pala, dell’Università di Cagliari, e Michela Caria, presidentessa dell’Associazione Antonio Gramsci Cagliari.
Il libro ricostruisce la genealogia del pensiero del filosofo sardo, ripercorrendo le tappe della sua vita senza tralasciare il contesto storico e l’interferenza dei grandi eventi della sua epoca. Una ricostruzione che nasce dall’ascolto delle parole che Antonio Gramsci ci ha lasciato e delle testimonianze di chi gli è stato vicino. Un modo per ripercorrere in avvincente la vita e lo stato degli studi sull’autore italiano più studiato al mondo.
L’iniziativa che si svolgerà mercoledì sera è stata realizzata anche grazie al contributo dell’Ersu.
PIAZZA DETTORI Tra i numerosi appuntamenti organizzati per celebrare il grande filosofo anche quello di domenica in piazza Dettori quando verrà ricordato il periodo che Gramsci trascorse a Cagliari, luogo in cui maturò le sue idee politiche e sociali. L’evento è a cura dell’associazione culturale Antonio Gramsci Chourmo che ha organizzato il tour reading “Gramsci Casteddu”. Prenotazioni sulla pagina Facebook dell’evento.
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 24 aprile 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
ISILI
Un convegno sulla figura di Gramsci
In occasione degli ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci, l’amministrazione dedica al politico e filosofo sardo una giornata di approfondimento e di dibattito. Un confronto fra studiosi e intenditori del pensiero dell’uomo e del politico e le giovani generazioni.
Il convegno si svolgerà mercoledì dalle 10 nel centro sociale di Isili. Sarà presente per l’occasione Aldo Accardo, docente di storia contemporanea dell’università di Cagliari e presidente dell’associazione “Giuseppe Siotto”. Sono coinvolti nella manifestazioni anche le scuole isilesi, l’istituto tecnico commerciale “Zappa”, il liceo “Pitagora” e le scuole medie.
Il convegno si aprirà con i saluti dell’amministrazione comunale e poi delle amministrazioni scolastiche, a seguire l’intervento di Accardo. Al centro della giornata di approfondimento il pensiero di Gramsci con particolare riferimento a due concetti: democrazia e partecipazione. Due temi considerati, oggi, molto attuali. Un confronto dunque fra passato e presente in un’ottica futura.
Sonia Gioia
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA

5 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 24 aprile 2017 / Cultura e spettacoli - Pagina 21
A Barcellona un’iniziativa di Giuseppe Marci con i “Quaderni Camilleriani” tradotti in campidanese e logudorese
IL LUNGO IDILLIO TRA CAMILLERI E LA SARDEGNA
Al Premio Luchetta 2017, record di candidature: centinaia di reportage in gara nelle cinque categorie per servizio tv, fotografia, reportage italiani e stranieri per tv carta stampata /web. Le premiazioni giovedi’ 22 giugno, nella serata “I nostri Angeli” a Trieste, in onda su Rai1. Per la sezione “Tv news” in finale i servizi di Riccardo Chartroux (Tg3), Lyse Doucet (Bbc News) e Giammarco Sicuro (Tg2). Lo sguardo dei tre reporter racconta la Siria occidentale dove la scuola per i bimbi e’ troppo spesso un miraggio, e le logiche criminali del lavoro minorile. Nella sezione “Reportage” Marco Gualazzini documenta per ilgiornale.it la mattanza sessuale contro le giovani donne nella Repubblica Democratica del Congo, Francesca Mannocchi per Rai3-Doc3 ci accompagna fra gli sfollati siriani in Libano e Valerio Cataldi per Tg2 Dossier racconta la storia del giovane migrante Aziz, 5 volte respinto ai confini d’Europa. Per la “Stampa italiana” in finale due reportage del Corriere della Sera: quelli di Marta Serafini, che racconta due anni sotto l’Isis, e di Davide Frattini, dalle macerie di Aleppo. In finale anche Laura Silvia Battaglia con un reportage pubblicato da Left Magazine sulle terribili condizioni dell’infanzia nello Yemen. Per la sezione “Fotografia”, dedicata a Miran Hrovatin, sono in gara gli scatti di Amid Heyadatullah pubblicato su Boston Globe, Ashawi Khalil edito da Huffington Post e di Alessio Romenzi sull’Espresso.di Giacomo Mameli wCAGLIARI Nuova ribalta internazionale per Andrea Camilleri promossa da Giuseppe Marci, ordinario di Filologia italiana. Dopo un analogo seminario di febbraio a Cagliari, il nuovo incontro si terrà mercoledì a Barcellona alla presenza, soprattutto, di alcuni dei traduttori che hanno portato il nome di Camilleri nel mondo. Verranno presentati anche i “Quaderni Camilleriani” (stampati nell’isola, a Monastir, alle Grafiche Ghiani) dove c’è spazio per il sardo: “Il patto” di Camilleri (uscito nel 1996) è stato tradotto in campidanese da Anna Cristina Serra col titolo “S’acòrdiu”e in logudorese da Paolo Pillonca (“S’avénia”). Dei “Quaderni” sono usciti tre numeri. Prossimo traduttore di Camilleri in sardo sarà Carlo Sulis (che ha già “sardizzato” le opere di Grazia Deledda). L’incontro di Barcellona sarà introdotto dalla relazione di Marci, da titolo: “Indicizzare le opere di Andrea Camilleri: un esercizio filologico, letterario e linguistico”. Seguirà Margherita Taffarel (università di Bologna) con la conferenza: “La tradizione del lessico culinario di Andrea Camilleri: approssimarsi a una cultura attraverso la cucina”. Elena Sanna (università di Cagliari) terrà la lezione “Accogliere il multilinguismo camilleriano, l’elemento straniero nella traduzione inglese di Il birraio di Preston”. Seguiranno le comunicazioni di Cristina Mercè, Monica Olmedo, Marta Garcia Puig e Maria Acero con riferimenti a Gunter Grass, Dario Fo, Markus Zusak e Terry Pratchett. Nel pomeriggio la parola ai traduttori dello scrittore siciliano: Juan Carlos Gentile Vitale, Pau Vidal, Ana Alcaina e Anna Puente. Subito dopo Annacristina Panarello, dell’univwersità autonoma di Barcellona, rifletterà sulla “intraducibilità” di Camilleri. Giovanni Caprara (università di Malaga) parlerà su “Ricezione e traduzione dell’opera camilleriana in Spagna”. La conclusione al Teatro di Barcellona con “La nave volante” di Marco Baliani e con gli attori Marco Barlocci, Rosita Cordasco, Federico Gramazio, Roberto Martello, Andrea Pettirossi, Paride Scozzari . I Il legame di Camilleri con la Sardegna comincia a metà degli anni novanta con i gettoni telefonici da una cabina di Piazza Saint Remy a Cagliari. Da una parte un giornalista sardo, oggi firma di punta e nel team di direzione del Sole 24 Ore, Stefano Salis. Dall’altra Camilleri che – dice Salis - «non era ancora uno dei re della letteratura contemporanea, forse aveva scritto i primi tre gialli di Montalbano e il Birraio di Preston. Era un fenomeno che iniziava a dare segni di crescita». Salis lo incontra e si era laureato proprio con una tesi sullo scrittore siciliano discussa a Cagliari col professor Giuseppe Marci. Con quel numero di telefono di una casa di Roma l’avventura di Camilleri by Sardinia ha inizio. Camilleri aveva risposto: «E come mai da Cagliari volete studiarmi? Da dove viene questa proposta?». Salis ricorda: «Gli spiegai, accennai a Sergio Atzeni, al suo linguaggio, al professor Marci». Il resto è cronaca: che esalta due scrittori isolani tradotti in tutto il mondo.

 
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 24 aprile 2017 / Sardegna - Pagina 6
Dopo il referendum fallito, i costituzionalisti dicono: «Di riforme non si parla più»
Costituzione, il silenzio spaventa
CAGLIARI All’improvviso sulla Costituzione è calato un silenzio spaventoso. Fino al 4 dicembre sembrava che cambiarla fosse l’unico salvavita possibile, oppure la medicina peggiore, per risollevare un’Italia disastrata. Ma gli elettori, in Sardegna soprattutto, hanno risposto picche a Renzi. D’accordo, i no hanno stravinto, però perché dalla bocciatura in poi il dibattito - che fino al giorno prima era da guerra civile - è stato azzerato, zittito? È intorno a questa domanda che si sono confrontati quattro costituzionalisti di altrettante università: Alessandro Mangia della Sacro cuore di Milano, Andrea Morrone, Bologna, Pietro Ciarlo e Gianmario Demuro della facoltà di giurisprudenza cagliaritana. Tutti e quattro sono preoccupati, perché della Costituzione non si parla più da mesi. Se la bozza del governo è stata respinta, all’orizzonte non c’è traccia di altre possibili riforme. Da dicembre è mancata nei fatti la "gestione del dopo" sia da parte di chi voleva cambiare la Costituzione e non c’è riuscito, e allo stesso modo si sono comportati anche quelli che erano contrari al cambiamento. È stato commesso un doppio errore. «È accaduto lo stesso nel 2006- ha detto Mangia - all’indomani del referendum voluto da Berlusconi. Anche quella bozza, giusta o sbagliata che fosse, non ebbe fortuna e, come nel 2016, tutto scivolò subito nel dimenticatoio. Il risultato? Sono dovuti trascorrere dieci anni per riparlare di Costituzione e potrebbe finire così anche stavolta». Secondo Mangia una prima analisi su questo atteggiamento schizofrenico potrebbe essere questa: «Finora le riforme non sono state scritte da giuristi che pensano al bene comune, come i nostri padri costituzionali, ma da scienziati della politica spinti da interessi di parte. Per due volte le premesse sono state queste ed è scattato automatico il rigetto degli elettori». La controprova, ha aggiunto, è nelle diverse, troppe, leggi elettorali. «In 25 anni - ha sottolineato - le regole sono state cambiate quattro volte e una quinta nei prossimi mesi, ma di contro l’astensione degli elettori è aumentata. La colpa? Dei partiti che hanno perduto la loro identità». Proprio sui partiti s’è soffermato Morrone: «In questa stagione nascono come funghi e spesso muoiono in fretta. Esiste o hanno lasciato un vuoto, mentre la democrazia avrebbe bisogno di una loro presenza più incisiva». È un vuoto che è stato studiato all’indomani del sondaggio in cui la maggioranza degli italiani s’è divisa fra la necessità di avere un uomo forte al comando e l’ipotesi sudamericana, cioè quella di governi falsamente decisionisti che alla lunga finiscono per aumentare le diseguaglianze. Sono segnali preoccupanti, è stato detto, con Ciarlo che ha aggiunto: «La gente percepisce un’assenza generalizzata dello Stato e quindi d’instabilità. Il sistema politico è debole e non ha più la forza di coinvolgere gli italiani». Secondo Demuro la soluzione, in estrema sintesi, potrebbe essere questa: «Basta parlare contro la Costituzione ma per la Costituzione. Che però non può essere considerata intoccabile nella seconda parte. Dobbiamo sperare invece che si possa e si debba cambiare. Il confronto sulle riforme dev’essere riallacciato, mentre il silenzio tombale di questi mesi non serve ed è anche molto pericoloso».
 
 
 

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